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Autore: slytherin ele    04/11/2013    2 recensioni
Dal testo:"Con i suoi occhi grigi… Come i suoi? Per un attimo, gli parve che fossero tali… No: erano azzurri, ma freddi come il ghiaccio. [...]"
Non so da dove o come mi sia uscita… Forse l’angst “strano” è insito nella mia persona.
Spero che il protagonista non risulti “out of carachter”…
Questa storia partecipa a “Arcobaleno contest” di ColeiCheDanzaConIlFuoco
Genere: Angst, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Titolo:  Blue Ice
Nick autore EFP: slytherin ele
Nick autore forum: slytherin ele
Raiting: Giallo
Genere: Angst, Triste 
Personaggi: Draco Malfoy, Scorpius Malfoy, Original Carachter
Coppie (se sono presenti): Draco/Astoria (accennata)
NdA:  Non so da dove o come  mi sia uscita… Forse l’angst “strano” è insito nella mia persona.

Spero che il protagonista non risulti “out of carachter”…

 

Questa storia partecipa a “Arcobaleno contest” di ColeiCheDanzaConIlFuoco

 

Blue Ice

“Mi dispiace, signor Malfoy, sua moglie non ce l’ha fatta…”

Queste furono le prime parole che Draco sentì dopo dodici ore di attesa. Dodici ore di disagio, ansia… angoscia.

Ora non sentiva nulla; fino ad un attimo prima avrebbe voluto piangere, arrabbiarsi, gridare. Ora fissava soltanto il bambino tra le sue braccia: uno dei due gemelli che avevano portato Astoria alla morte… No, suo figlio. Il neonato lo guardava, quasi sentisse le sue sensazioni, lo guardava, non sorrideva come un bambino di poche ore avrebbe fatto; lo guardava soltanto.

Con i suoi occhi grigi… come i suoi? Per un attimo, gli parve che fossero tali… No: erano azzurri, ma freddi come il ghiaccio. Gli ricordarono le stalattiti che si formavano nelle grotte, così fragili, ma allo stesso tempo fatali, sarebbe bastato una leggera scossa del terreno e sarebbero cadute… Colpendo qualcuno… Chissà, forse proprio lui.

Quelle iridi riuscivano a farlo sentire colpevole, sembravano trapassargli l’anima.

Quel bambino troppo simile a lui, così poco alla madre… Si aspettava qualcosa da lui. Di essere cresciuto? Di essere accudito? Forse, soltanto di essere amato?

Come avrebbe potuto? Gli avrebbe ricordato, per sempre, la morte della moglie… Eppure, non riusciva a staccarselo di dosso, a spostarlo. A distogliere lo sguardo da quegli occhi freddi e bellissimi.

Sentì una mano toccarlo. Sua madre gli sorrideva mesta, triste.

“Draco… L’altro bambino…” sussurrò. Non aveva neppure guardato il gemello del bimbo che teneva in grembo. Non gli interessava dell’altro.

Solo il bambino dagli occhi azzurro ghiaccio era importante.

L’azzurro ghiaccio che avrebbe associato per sempre alla morte della sua amata.

L’azzurro ghiaccio che lo avrebbe accompagnato per sempre.

L’azzurro ghiaccio, che era diventato, il colore primario nella sua esistenza.

L’unico che avrebbe amato e odiato allo stesso tempo.

L’unico per cui avrebbe pianto nel vederlo spegnersi.

 

 

[300 parole]

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