Titolo:
Blue Ice
Nick autore EFP: slytherin ele
Nick autore forum: slytherin ele
Raiting: Giallo
Genere: Angst, Triste
Personaggi: Draco Malfoy, Scorpius Malfoy, Original Carachter
Coppie (se sono presenti): Draco/Astoria (accennata)
NdA: Non so da dove o come mi
sia
uscita… Forse l’angst “strano”
è insito nella mia persona.
Spero
che il protagonista non risulti “out of
carachter”…
Questa
storia partecipa a “Arcobaleno contest” di
ColeiCheDanzaConIlFuoco
Blue
Ice
“Mi
dispiace, signor Malfoy, sua moglie non ce l’ha
fatta…”
Queste
furono le prime parole che Draco sentì dopo dodici ore di
attesa. Dodici ore di
disagio, ansia… angoscia.
Ora
non sentiva nulla; fino ad un attimo prima avrebbe voluto piangere,
arrabbiarsi, gridare. Ora fissava soltanto il bambino tra le sue
braccia: uno
dei due gemelli che avevano portato Astoria alla morte… No,
suo figlio. Il
neonato lo guardava, quasi sentisse le sue sensazioni, lo guardava, non
sorrideva come un bambino di poche ore avrebbe fatto; lo guardava
soltanto.
Con
i suoi occhi grigi… come i suoi? Per un attimo, gli parve
che fossero tali… No:
erano azzurri, ma freddi come il ghiaccio. Gli ricordarono le
stalattiti che si
formavano nelle grotte, così fragili, ma allo stesso tempo
fatali, sarebbe
bastato una leggera scossa del terreno e sarebbero cadute…
Colpendo qualcuno…
Chissà, forse proprio lui.
Quelle
iridi riuscivano a farlo sentire colpevole, sembravano trapassargli
l’anima.
Quel
bambino troppo simile a lui, così poco alla
madre… Si aspettava qualcosa da
lui. Di essere cresciuto? Di essere accudito? Forse, soltanto di essere
amato?
Come
avrebbe potuto? Gli avrebbe ricordato, per sempre, la morte della
moglie…
Eppure, non riusciva a staccarselo di dosso, a spostarlo. A distogliere
lo
sguardo da quegli occhi freddi e bellissimi.
Sentì
una mano toccarlo. Sua madre gli sorrideva mesta, triste.
“Draco…
L’altro bambino…” sussurrò.
Non aveva neppure guardato il gemello del bimbo che
teneva in grembo. Non gli interessava dell’altro.
Solo
il bambino dagli occhi azzurro ghiaccio era importante.
L’azzurro
ghiaccio che avrebbe associato per sempre alla morte della sua amata.
L’azzurro
ghiaccio che lo avrebbe accompagnato per sempre.
L’azzurro
ghiaccio, che era diventato, il colore primario nella sua esistenza.
L’unico
che avrebbe amato e odiato allo stesso tempo.
L’unico
per cui avrebbe pianto nel vederlo spegnersi.
[300 parole]
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