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Autore: Arumi_chan    20/04/2008    5 recensioni
Appena mi girai persi un battito: quello non era un semplice cartellone, era grande quanto la mia camera! Rimasi ferma a fissarlo mentre le altre erano già salite sulla macchina. “Tokio Hotel. 14.1.2008.15.30” Era un cartello per annunciare che il giorno seguente, nel centro della città, si sarebbe tenuto il concerto di quei 4 ragazzi. Poi il mio sguardo si posò su quello di Bill. La mia mente si era completamente svuotata: non sapevo se lo odiavo o che altro. L’unica cosa di cui ero certa era che mi aveva fatta soffrire. Altro che ragazzino dolce e indifeso. ‘fanculo Bill. -Ehi Denise!! Ma che hai adesso?!- -Nulla Fie!! Stavo solo ammirando il narcisismo della band del secolo!- Dissi correndo, mentre sorridevo, verso la biondina. FF Sulle Debbie rockt! e sui Tokio Hotel
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CHERISH.

 

Buon pomeriggio a tutti^-^ Questa ff l’ho scritta di getto per cui, molto probabilmente, farà un po’ schifo. Spero comunque di ricevere un po’ di commenti ( sia positivi che negativi^-^’’’ )

Ora vi lascio leggere con calma! Un Bacione.

Arumi.

 

 

Sapevo che non era una buona idea: non avrei dovuto cercare informazioni su di lui.

STUPIDA e FRAGILE Denise!

Odiavo quella parte nascosta di me stessa, ma in quell’ora era riuscita a non farmi smettere di leggere le sue interviste.

Per cinque anni ero riuscita, più o meno, ad evitarlo e tutti i miei sforzi li avevo resi vani in un secondo: le mani si erano mosse come se avessero una propria volontà sulla tastiera e ora sembravo una fan rimbambita che non riusciva a staccare gli occhi dallo schermo.

-Terra chiama Denise!!-

-Eh, cosa?!- Dissi agitata mentre chiudevo d’istinto il PC: non dovevano scoprire quello che stavo facendo.

Denise delle DEBBIE ROCKT! Non sopportava i Tokio Hotel e di certo non si sarebbe mai messa a cercare informazioni su di loro.

Denise Emily Wilson, invece, era tutta un’altra storia.

Io quando ero con le mie amiche, nonché socie in affari, mi divertivo a prenderli in giro e, anche se non ne era a conoscenza nessuno o quasi, in fondo non lo facevo con cattiveria.

-Denise, dobbiamo andare all’intervista. E’ da più di cinque minuti che ti chiamiamo!-

Eravamo diventate famose da quasi poco più di un anno e in quella settimana avevamo già rilasciato 5 interviste. DA INCUBO! Non che mi annoiassi, ma chiedevano sempre le stesse cose: tutti credono che voi siate la versione femminile dei Tokio Hotel, che ne pensate? Vi piacciono i Tokio Hotel?....

MA NOI SIAMO LE DEBBIE ROCKT! COSA CE NE FREGA A NOI!?

Probabilmente ero destinata a essere perseguitata da loro.

-Ok arrivo Tan! –

Tan, o meglio Margot, era la chitarrista del gruppo. Aveva 21 anni e io l’adoravo: intelligente, simpatica, protettiva. Avrei voluto essere come lei.

Io, invece, avevo 18 anni, l’unica cosa che mi riusciva bene era suonare la chitarra, avevo un look tutto mio, ero un maschiaccio allo stato puro …..e avevo anche una paura folle di affrontare i problemi della vita.

Mi alzai dalla scrivania e la segui fino in macchina.

-Finalmente!! Credevamo fossi morta!- Iniziò Fie appena salì nell’automobile.

Sofia Stark, soprannominata Fie, era la nostra cantante. Era la più piccola del gruppo ma era molto matura, di certo più di me. La consideravo la mia migliore amica: stavo bene in sua compagnia visto che passavamo la maggior parte del tempo a dire e a fare stupidate!

-Scusate mi ero imbambolata sul mio Myspace! –

-Tu sei un internet dipendente!Sei senza speranze! – Continuò Kathi.

-Senza contare che è anche sempre attaccata ai videogiochi e al cellulare! – Aggiunse Rosa.

-Sei peggio di Fie-

- Ehi! – Ci lamentammo in coro io e Sofia, scatenando le risate delle altre due.

Kathi e Rosa, Rosa e Kathi. Su di loro c’era da dire soltanto una cosa: INSEPARABILI!

Dopo dieci minuti di macchina, nei quali ci era toccato sorbire una Fie tutta eccitata che ci raccontava del suo nuovo ragazzo, finalmente arrivammo.

Appena scesa mi inginocchiai a terra e avvicinai la testa all’asfalto.

-Grazie al cielo!! Mai più in macchina con Fie!! Mi sa proprio che proverò a prendere la patente! –

-No Denise, sarebbe un problema!-

-Perché dovrebbe esserlo, Tan?-

-Perché se no non posso più uscire di casa! Avrei troppa paura di essere investita.-

-Ah. Ah. Ah. Come siamo spiritose. – Dissi con sarcasmo, spintonandola.

Il palazzo in cui avremmo risposto alle domande maledette era abbastanza accogliente e appena ci sedemmo vennero a servirci da bere. Che bella la vita della gente famosa! Non ci avrei messo molto tempo ad abbituarmici.

Dopo qualche minuto arrivò l’intervistatore che iniziò a fare domande senza troppi convenevoli.

Come avete sentito il 2007, quali sono stati i momenti culminanti?
Io: La registrazione dell'album, tutti i festival e i concerti a cui abbiamo avuto l'opportunità di suonare, semplicemente tutto, perché quello passato è stato un anno pieno di avvenimenti per noi.
Rosa: La cosa più bella è stata che, sì, all'improvviso noi.. ah però non è stato nel 2007.. è dal 2006 che abbiamo un contratto con una casa discografica. Passa così veloce il tempo.
Kathi: Nel 2007 abbiamo iniziato con i photoshoot veri, no?
Io: Sì, è stato nel 2007, vero?
Kathi: Proprio all'inizio di gennaio.

Come avete iniziato il nuovo anno?
Rosa: Io ho una storia divertente da raccontare. Ero insieme alla mia famiglia e con noi c'era anche un mio amico, la cui madre va molto d'accordo coi miei genitori. Dopo mezzanotte siamo andati in città ed è stato tutto fantastico, una serata stupenda.. fino alle 3, quando è iniziata una rissa. Io non me n'ero accorta e mi sono beccata un pugno sulla bocca.
Fie: Il mio San Silvestro è stato molto sdolcinato. Ero a Parigi (le altre sogghignano) Sìììì, col mio ragazzo..., ma è stato molto divertente, perché non sapevamo che il governo avesse proibito di fare i botti. Hanno paura degli incendi delle automobili. Quindi San Silvestro è andato così: cielo scuro, mezzanotte, tre minuti di festeggiamenti, di nuovo cielo scuro. Non è successo nient'altro.

Ancora con la storia del suo ragazzo, prima o poi l’avrei strozzata.


Kathi: Allora, io avevo deciso, visto che i miei Capodanni fanno sempre schifo, di non fare nulla di che quest'anno. Quindi ho trascorso San Silvestro in Svizzera, su una poltrona, è stato estremamente noioso, una festa schifosa come al solito.
Io: Mi sono vista con dei miei amici.

Tan: Noi per solidarietà verso il nostro coinquilino abbiamo fatto un brindisi alla frustrazione. Beh, aveva dei problemi d'amore.

Il nuovo anno è appena iniziato. Avete dei buoni propositi per il 2008?
Fie:  Non mi viene in mente nulla.

Disse facendo cenno di no.


Io: Penso che i buoni propositi non andrebbero fatti in un giorno precisi, ma solo quando se ne ha bisogno.
Kathi: Mi sono ripromessa di non prendere troppo sul serio la vita.
Fie: Mmm, ma questo veramente bisogna dirselo ogni giorno.

Quali sono i vostri piani per il 2008, cosa volete ottenere come band?
Fie: Di più! Ancora!
Io: Proprio ora stiamo scrivendo un nuovo album. Siamo già state in studio per registrare un paio di canzoni. Più concerti.. e tutto il possibile.
Rosa: Più fan, vendite maggiori...

E ora parliamo un po' del passato.

Iniziò il giornalista mentre entrava nella stanza un componente dei Skulls'n'Bones.

Che ci faceva qui? Per sua sfortuna non godeva di una ottima reputazione tra le altre ragazze del gruppo: avrebbe fatto bene a tenere la bocca chiusa.

Prima di chiamarvi 'Debbie Rockt!' il vostro nome era 'Skylla'. Il nome aveva qualche collegamento con la figura mitologica greca? Se sì perché?
Tutte: Sì
Tan: Mangiava gli uomini!

Io scoppiai a ridere.


Skull’n’Bones: Strano che voi non ne mangiate.
Kathi: Non lo puoi sapere.
Tan: Noi ti abbiamo mangiato.
Fie: Lui è un uomo?
Skull’n’Bones: Tu sei una donna?
Fie: E tu?
Skull’n’Bones: Purtroppo sì!

Esclamò mentre stava uscendo dalla stanza indignato.


Kathi: Ti vogliamo bene anche noi. Ciaoooooo.
Rosa: Penso che non si capisca che non ci sta simpatico, no?

Io a quel punto stavo morendo dalle risate e per riprendermi dovetti bere un sorso d’acqua.

Vi piacerebbe incidere di nuovo una delle canzoni dei vostri vecchi album 'Lying Society' e 'Listen to the Picture'?
Kathi: Nel nostro album c'è una canzone vecchia. E' "1000 Fluesse". Ma prima le Skylla facevano musica in inglese e.. le Debbie Rockt sono tutta un'altra cosa, non hanno niente in comune col vecchio gruppo, a parte tre membri.

Okay, ora, non è nulla di personale, io cito solo...

Ok, ci siamo. Ecco la solita storia.


-I Tokio Hoteeeeeeel... – Urlo saltando sulla sedia, scatenando le risa delle altre.

Indovinato! Tutti pensano che voi siate la versione femminile dei Tokio Hotel. Cosa ne pensate voi?
Io: Ehm...
Kathi: Veramente... se ci confronti con una band che ha così tanto successo, è molto cool. Ma dopotutto non siamo la stessa cosa. Facciamo entrambi musica tedesca, siamo giovani...
Io: ..abbiamo una cantante.

Affermai rifacendo ridere le ragazze.


Rosa: Ma non li imitiamo assolutamente. Non lo faremmo mai.
Io: Diciamo così: rispettiamo loro e il successo che hanno raggiunto, perché sono bravi nel loro lavoro, ma...

Tan mi chiuse la bocca con una mano.

-Sappiamo benissimo cosa pensi, ma tieni la bocca chiusa. Ora signore, noi andremmo, il tempo per l’intervista è servito. –

………………..

-UFFAAAA TAN!!!! –

-Denise, smettila. Se prendi in giro i Tokio Hotel non avremo vita facile!-

-Ma io mi diverto! – le dissi saltellandole intorno.

-Si,  ma se ci prendono per delle ragazzine che sanno offendere e basta, non avremo mai dei cartelloni pubblicitari grossi come quelli! – affermò indicando qualcosa dietro le mie spalle.

Appena mi girai persi un battito: quello non era un semplice cartellone, era grande quanto la mia camera!

Rimasi ferma a fissarlo mentre le altre erano già salite sulla macchina.

“Tokio Hotel. 14.1.2008.15.30”

Era un cartello per annunciare che il giorno seguente, nel centro della città, si sarebbe tenuto il concerto di quei 4 ragazzi.

Poi il mio sguardo si posò su quello di Bill. La mia mente si era completamente svuotata: non sapevo se lo odiavo o che altro. L’unica cosa di cui ero certa era che mi aveva fatta soffrire. Altro che ragazzino dolce e indifeso.

fanculo Bill.

 

-Ehi Denise!! Ma che hai adesso?!-

-Nulla Fie!! Stavo solo ammirando il narcisismo della band del secolo!- Dissi correndo, mentre sorridevo, verso la biondina.

 

 

 

 

  
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