Il mio nome è Charlotte,
avevo ventisei anni,
vivevo Londra,
ero una psicologa.
Già, ero una psicologa ma io stessa frequentavo due volte al mese un' altro psicologo,
il Signor. Mattew.
La mia vita era normale, mi alzavo la mattina alle 6.30 come tutti. Forse l'unica cosa speciale che facevo era il mio frequente incontro con ex star della musica e del cinema dato che erano miei pazienti.
Una in particolare a cui tenevo particolarmente frequentava il mio ufficio quasi costantemente.
Ora passo molto tempo a guardare in dietro, ai giorni insieme.



***

«Io non capisco.»


Questo ragazzo che mi parlava era il Signor. Styles.
Ex cantante di una band britannica, One Direction no?
Caduto in depressione dopo la sparizione del suo migliore amico, Louis.


«Signor. Styles, io non sono qui per dirle come è sparito per quello c'è la polizia, io sono qui per capire i suoi incubi e le sue preoccupazioni.»


«Mi dia del tu.
Ma lei cosa ne sa di tutto questo? Cosa ne sa della depressione?»


«Ho studiato e per il resto non sono fatti suoi Signor. Styles.»



Le sue sedute erano sempre così, mi domandava cose, non mi raccontava mai nulla impedendomi di fare il mio lavoro.
Voleva conoscere la mia vita e io glie l'avevo permesso.
Mi ricordo quella sera quando stavo per chiudere lo studio e naturalmente lui era l'ultimo ad andarsene e come un bambino mi rivolse un lieve sorriso chiedendomi

«Stasera ti va di uscire con me Charlotte?»

Mi guardava con i suoi smeraldi e mi era difficile rifiutare.

«Non ho bisogno di prepararmi.»

E così, da quel giorno cominciò la nostra storia.

Abbandonai il lavoro per cercare insieme a lui i suoi amici, di cui ne erano scomparsi già tre, rimaneva solo Liam e naturalmente Harry.
Cercavamo in tutti i posti possibili finché un giorno persi Harry.
Eravamo in un bosco dove probabilmente lui e gli altri venivano in campeggio.
Il tempo di abbassarmi per raccogliere una foglia e Harry non c'era più.
Gridavo sempre più forte sperando in una sua risposta che non arrivò mai.
Continuai da sola le ricerche per un paio di mesi e quando persi la speranza sparì anche io.

Sentivo la voce di Harry rimbombare nella mia testa

«Chiudi gli occhi, sono qui.» Sentivo sussurrare.

E così li chiusi per davvero, ed ora non so più dove mi trovo.