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Autore: Kick_ass    05/11/2013    2 recensioni
"Scrivi: no, no, no e ancora no." dice poi guardando Harry dal basso del suo metro e settanta scarso.
Harry, stranito e confuso, "Cosa vuol dire?" chiede fermandosi con la penna a mezz'aria in una mano.
"É quello che mi dirai quando ti chiederò di uscire." dice Louis.
Il giorno dopo Louis sale su twitter, digita @HarryWhiteEskimo nella barra di ricerca e rimane senza fiato dal primo tweet: 
Nice dinner at @RossoResturant with @TheTommo 
Hope to see you again darling.
In allegato la foto di Harry che lo bacia sulla guancia con le gote arrossate e la labbra gonfie di baci.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Hi! Ciao! Non sono morta, esisto ancora. Non so da dove mi sia venuta l'ispirazione per questa FF forse dalla strana amicizia tra Harry e Nick, che io amo. Comunque, spero vi piaccia e in quel caso vi invito a lasciamo un commento e se ne avete voglia anche un Prompt per la prossima storia. :) un bacio a tutti, buona lettura.



Harry sa che Zayn ha amici importanti. 
Harry sa anche che Zayn ama pavoneggiarsi dei propri amici importanti. 
Ed Harry sa che se non avesse accettato di far visita agli amici importanti di Zayn alla BBC radio 1, il moro avrebbe di sicuro scatenato l'inferno. Infatti, giusto un pomeriggio d'autunno, si era ritrovato con Zayn, Liam e Niall in una lunga limousine scintillante diretta alla Broadcasting House, sede della BBC di Londra.

Harry si sistema il cappello di lana azzurro sui riccioli scuri e mossi dal vento prima di entrare nell'imponente edificio dalla facciata color avorio. Si guarda intorno e, non appena messo piede in quel posto, Zayn Malik, con grazia innata, comincia a salutare qualsiasi organismo vivente che si ritrova nel suo campo visivo. 
Harry si limita a sorridere e farsi presentare. Finché Zayn lo conduce proprio dove aveva in mente di portarlo da quando erano entrati in quel posto. 
Radio 1. 
E Harry non sa perché siano proprio lì, non sa perché Liam e Niall si siano volatilizzati, non sa perché Zayn lo stia guardando in quel modo, sa solo che radio 1 é l'emittente delle nuove scoperte musicali e forse é per quel motivo che Zayn l'ha portato proprio lì.
Harry si é tolto il cappello e si sta sistemando il ciuffo che gli ricade sulla fronte, scompigliato e annodato, come sempre, mentre Zayn si sta avvicinando ad un ragazzo seduto su una sedia girevole imbottita.
"Haz, vieni qui." lo chiama Zayn ammiccandogli con l'occhio sinistro. Harry alza gli occhi al cielo e si avvicina all'amico.
Un ragazzo dai capelli castani e gli occhi azzurrissimi gli sta tendendo la mano, Harry gliela stringe dolcemente e sorride.
"Lui é Louis Tomlinson. Louis, lui é-"
"Harry Styles, lo so. Grande fan. Piacere di conoscerti, mi fai un autografo?" il ragazzo, Louis, sorride a piena bocca mostrando i denti piccoli e aguzzi. 
"Mi fai ingelosire Lou, a me non hai mai chiesto l'autografo! Ed io e Harry siamo nella stessa band." il moro ride divertito.
Harry guarda i due ragazzi e gli sembra si conoscano da una vita, il fatto era che Zayn non aveva mai accennato a nessun Louis Tomlinson.
"Tu non sei Harry Styles." Louis lo sta fissando, senza pudore, senza ritegno. Lo fissa così intensamente che Harry é costretto a distogliere lo sguardo tentando di nascondere l'imbarazzo dietro un sospiro annoiato.
Zayn, a quel punto, finita la propria missione, quasi corre a cercare Liam e Niall, dispersi chissà dove in quella torre enorme, lasciando inevitabilmente i due soli. Louis ha i capelli castani tirati indietro sulla nuca con una punta di gel, una camicia celeste e dei jeans firmati a fascirgli le gambe magre ma muscolose, portava degli occhiali da vista con una montatura che lo rendeva simile ad un orsetto di peluche "secchione".
"Cosa scrivo?" chiede Harry quasi timido. Harry non é timido, mai.
Louis sembra pensarci su e "Scrivi: no, no, no e ancora no." dice poi guardando Harry dal basso del suo metro e settanta scarso.
Harry, stranito e confuso, "Cosa vuol dire?" chiede fermandosi con la penna a mezz'aria in una mano.
"É quello che mi dirai quando ti chiederò di uscire." dice Louis. Ed é quasi come se Louis stesse implorando Harry di uscire con lui, come se fosse davvero in astinenza da un contatto con una persona.
Harry allora sorride, si porta una mano tra i capelli cercando di sfoggiare tutto il proprio charm e "No, no, no e ancora no. Non uscirò con te." dice trascrivendo le parole appena dette sul foglio di carta che tiene tra le dita.
"Lo sapevo." Louis abbassa il capo sulle proprie scarpe Gucci e lo alza di nuovo su Harry, le sue ciglia lunghe brillano così come gli occhi di un azzurro quasi irreale.
Harry, con grazia, diniega l'invito, gira i tacchi e cerca Zayn per dirgliene quattro. Louis, sicuro di sé, lo saluta da lontano con un "A presto, Harry." che suona al riccio quasi come una minaccia.

I White Eskimo sono famosi, ma non tanto da essere intervistati via radio da Louis Tomlinson. E Zayn a quel punto fa di tutto per fare in modo che nessuno sia disponibile per quell'intervista, nessuno eccetto Harry. Così il riccio si trova intrappolato a casa a tenere d'occhio il cellulare, aspettando una chiamata senza minimamente sapere che dall'altro lato della cornetta risponderà un affascinante Louis Tomlinson.
"Pronto?" chiede Harry cercando di sfoggiare la sua miglior voce da intervista.
"Hey, come stai Harold?" risponde Louis strascicando la voce su quell'Harold quasi sussurrato.
"Ehm, bene. Sei James?" dice Harry sapendo benissimo che quella voce squillante, che tentava invano di essere sexy, apparteneva a Louis. Il castano dagli occhi azzurrissimi.
"Se tu vuoi che io sia James, sarò volentieri il tuo James. Sarò chiunque tu voglia." risponde Louis ridacchiando sotto i baffi, immaginandosi Harry con le guance arrossate nel buio della propria camera da letto.
"Ti devo ricordare che siamo in diretta Louis?" sorride il riccio, queste frasi da film sono ridicole, pensa Harry.
"Sarà meglio che non mi faccia scappare nulla allora. Ma sai com'é, io e la mia boccaccia." ammicca il castano.
E Louis é gay dichiarato e Harry cerca invano di nascondere la propria omosessualità alle sue fan. Invano.
"No, non so tu e la tua boccaccia."
"Peccato, direi." 
Harry trattiene il fiato, chiude gli occhi e cerca di trattenere l'istinto omicida verso Louis e Zayn.
"Comunque Harry, da come canti posso dedurre che anche tu ci sai davvero fare con la bocca. Ma tralasciando questi dettagli, parlami della tua nuova canzone." Louis si sta davvero sforzando di mantenere un atteggiamento distaccato e professionale, ma sapendo della presenza di Harry dall'altra parte, proprio non riesce a trattenersi.
"L'abbiamo scritta da soli, ne andiamo veramente molto fieri." risponde Harry dopo una lunga pausa per smaltire il nervosismo.

L'intervista finisce e quel a presto, di Louis l'ha fatto arrabbiare ancora di più. Non solo perché tutti quanti l'hanno sentito ma anche perché non ha la minima intenzione di rivederlo.
Però intende fargli una sfuriata che si ricorderà per tutta la vita, così riprende il cellulare, va nella lista delle ultime chiamate e richiama l'ultimo numero che appare sullo schermo.
"Che cazzo fai?" chiede Harry apparentemente calmo.
"Nulla." 
"Smettila di fare il cretino, cosa ci hai guadagnato? Hai fatto fare una figura di merda alla tua radio!" sbotta Harry.
Louis ridacchia.
"Cosa ci ho guadagnato? Beh, tu adesso hai il mio numero." risponde Louis prima di riattaccare per tornare al lavoro.

Harry sta fissando quel numero di telefono da più di dieci minuti indeciso se cancellarlo o tenerlo come arma. Alla fine Harry lancia l'iPhone lontano da sé con lo schermo bloccato sul numero personale di Louis Tomlinson, perché si, Louis l'aveva chiamato con il suo numero.

Il riccio indossa una maglietta leopardata coperta da una giacca nera aderente, dei pantaloni fin troppo stretti persino per lui e non parla con Zayn da due giorni. Il moro dal canto suo cerca di farsi perdonare in tutti i modi ma Harry non ne vuole sapere, é ancora scocciato e sente la voce strascicata di Louis nelle orecchie prima di addormentarsi.
"Harry, ti prego, perdonami." gli sta dicendo Zayn mentre dalla sua pedana cerca di farsi notare dal riccio che, ovviamente, non lo degna nemmeno di uno sguardo. Le pedane cominciano a salire portando i quattro ragazzi, i White Eskimo, sul palco dei Teen Choice awards. 
I White Eskimo sono famosi, ma non abbastanza da esibirsi ai Teen Choice award eppure, quel 2012 i White Eskimo si esibiscono in America per la categoria "Best New Artist" e vincono contro ogni aspettativa. Si portano a casa la tavola da surf firmata da Katy Perry e, con le gole doloranti per le urla di gioia, tornano in albergo dove Harry ignora Zayn finché questi non si presenta in camera sua con una tazza fumante di té con una spruzzata di latte.
Harry guarda il moro attarverso il vapore che sale dalla tazza, tenta di fare una faccia arrabbiata, tiene le sopracciglia incurvate e la bocca arricciata ma nulla da fare, scoppia in un risolino mal trattenuto e fa posto a Zayn sul suo letto. Il ragazzo non dice nulla, si limita ad abbracciare il suo ricciolino, porgergli la tazza gialla di té e addormentarsi al suo fianco farfugliando qualcosa inerente al fatto che Harry e Louis sarebbero davvero una bella coppia.

Harry fissa il profilo duro della mascella di Zayn e sospira, lui e Louis non sarebbero affatto una bella coppia e, anche se aveva imparato non a conoscerlo ma a farselo piacere in qualche modo, pensava ancora che i suoi modi fossero troppo da prima donna per i suoi gusti. Ma Louis non aveva desistito, ci aveva provato su twitter, su facebook, ci aveva provato con messaggi e chiamate e, alla fine, aveva anche smesso di provarci con Harry, lo chiamava solamente per raccontargli la sua giornata o per sparlare di qualche altro DJ che gli stava sul culo. E, alla fine, ad Harry piaceva Louis, come amico, ovviamente.
Quel pomeriggio Harry, il giorno dopo aver vinto ai Teen Choice award, con uno Zayn addormentato sul suo letto, prende il telefono, va nella lista delle ultime chiamate ricevute e chiama Louis.
"Sono le tre di notte, che cazzo vuoi?" risponde Louis scocciato ma calmo, talmente calmo che Harry si chiede se abbia appena finito di fare sesso.
"Abbiamo vinto." dice lui non preoccupandosi minimamente di trattenere un sorriso enorme.
"Ho letto su twitter." la voce di Louis é roca, bassa e risuona nella testa del riccio come una musica lirica.
"Non sei felice per me?" lo stuzzica Harry.
"Certo, ho solo avuto una brutta giornata." risponde Louis per niente irritato. Harry s'incupisce, d'un tratto si sente in colpa per averlo svegliato così presto.
"Hai bisogno di parlarne?" Harry non vuole sapere perché Louis aveva passato una brutta giornata, non vuole stare ore a parlare delle sue cose, non vuole, eppure lo fa.
"Okay, ho incontrato uno oggi in radio, abbiamo fatto l'università insieme, abbiamo avuto un flirt ai tempi ma nulla di ché. Siamo usciti, mi ha portato a bere qualcosa e siamo finiti a casa mia- la fronte di Harry comincia a imperlarsi di goccioline trasparenti e pesanti- lui é sexy, diamine se é sexy- Louis ridacchia e la sua risata vortica nella testa di Harry- non ricordavo che il sesso con lui fosse così strano. É stato strano Harry,- il riccio sussulta sentendo il proprio nome, sospira e chiude gli occhi appoggiandosi allo schienale del letto- strano perché, beh, lui é così diverso da te."
Harry sobbalza, era rimasto incantato dal ritmo cangiante della voce di Louis ma quell'ultima frase lo aveva risvegliato. Harry, la gola secca e le gambe rigide di tensione, respira affannosamente e non sa se aspettare che Louis continui o dire qualcosa, qualsiasi cosa.
"Volevi che somigliasse a me?" la sua voce voleva essere sensuale e leggermente sussurrata ma risulta stridula e spezzata dall'eccitazione.
"Si, non sai quanto. Volevo che avesse i tuoi ricci, i tuoi occhi, la tua bocca. In preparazione a quando ci sarai tu nel mio letto." e Harry fa in tempo solo a sentire il sospiro eccitato di Louis dall'altra parte della cornetta prima di attaccare allibito e teso all'inverosimile. Harry si porta una mano alla bocca spalancata e l'altra va a finire inevitabilmente sul cavallo dei pantaloni. Harry abbassa lentamente la zip, slaccia il bottone e s'infila la mano nei boxer, sgrana gli occhi e si fa la prima di una serie di seghe dedicate tutte a Louis Tomlinson, il ragazzo dagli occhi azzurrissimi. 

Harry appoggia il capo coperto di riccioli profumati al muschio bianco alla testata del letto, ha il fiato corto e inspira ed espira velocemente. La mano ancora ferma nei boxer e un groppo in gola difficile da ingoiare, sente la testa girare e cerca di smettere di pensare a quegl occhi azzurrissimi

Louis si stringe al collo una cravatta blu oceano, si sistema il colletto della giacca e infila le chiavi della macchina in tasca. Arriva al ristorante pochi minuti dopo, inspira una lunga boccata dal rimasuglio di sigaretta che tiene tra le dita e tenta di tenere sotto controllo l'ansia, ma non ce la fa.
Entra nel ristorante e cerca Harry con lo sguardo, quando lo vede sta bevendo un sorso di vino rosso da un flûte di cristallo. Il riccio gli fa un cenno di saluto e, imbarazzato, distoglie immediatamente lo sguardo. Louis si siede davanti a lui e sorride, i piccoli denti brillano.
"Congratulazioni per la vittoria." Louis si sporge su tavolo per scompigliare i riccioli di Harry che lo scansa con una mano ridacchiando.
I due parlano per ore, ordinano salmone e puré di patate, bevono vino rosso e ridacchiano della volta in cui Niall ha fatto indigestione di orsetti Haribo.
"Perché ti ostini a dichiararti etero?" chiede Louis ad un tratto ed a Harry si mozza il fiato in gola. Il riccio recupera il suo tovagliolo dalle proprie gambe e si pulisce le labbra picchiettandoci sopra delicatamente per poi "Non sono gay", affermare con la voce leggermente alterata dal vino. 
Louis ridacchia e guarda altrove sperando che nessuno li stia ascoltando. 
"Lo sei, proprio come Zayn." sentenzia Louis.
"Come fai a sapere di Zayn?" chiede Harry stringendo la stoffa oro del tovagliolo tra le dita fino a farsi quasi male.
"Lo so e basta, come lo so di te." conclude Louis prima di alzarsi lasciando duecento sterline sul tavolo. Harry lo segue alla sua macchina, ci entra e si chiude la portiera alle spalle.
"Non sei venuto con la tua macchina?" chiede Louis con un sorriso malizioso mettendo in moto. E Harry non si rende conto che quello che sta vivendo fa parte del piano di Louis, quando il castano lo respinge lui gli corre dietro come un cagnolino scodinzolando ad ogni sua parola. Harry si rende conto solo allora di essere ormai partito ed é solo, solo con Louis, nella sua macchina che profuma di fragola.
Harry tossicchia, sorride e arrossisce.

Louis gli fa strada in casa sua, accende lo stereo e Applause di Lady Gaga parte in quarta scaldando leggermente l'atmosfera e rendendola quasi surreale. Louis appende la giacca all'attaccapanni e sfila dalle spalle il cappotto di Harry per poi appenderlo a sua volta. Harry si volta, lo ringrazia arrossendo e un attimo dopo si stanno già baciando.
Harry sorride nel bacio e allaccia le bracci al collo di Louis che lo solleva da terra e lo fa sdraiare sul divano di pelle bianca. Harry sente la durezza della pelle appiccicata alla schiena in contrasto con la morbidezza della pelle abbronzata di Louis, il ragazzo profuma, Harry lo sfiora d'appertutto, la pelle calda di Louis lo scotta e lo lascia piacevolmente inebriato dal suo profumo dolce.
Louis intreccia le dita nei riccioli scuri di Harry, li tira, ci gioca. Il sudore dei due zampilla dalle loro pelli nude, Harry apre le gambe e Louis ci si incastra perfettamente. 
"Sei il primo ragazzo etero che mi porto a letto." sussurra Louis sarcastico. Harry spalanca gli occhi, sorride e lo bacia di nuovo sulle labbra fini, gliele succhia, gliele morde e sospira eccitato.
La prima volta che Harry vide Louis gli sembrò una primadonna, altezzoso e troppo sicuro di sé, ora ha capito che Louis é una primadonna, altezzoso e troppo sicuro di sé, ma gli piace. 
Louis entra in lui con delle spinte ben assestante, lente e passionali, come piacevano a lui e, a quanto pare, anche ad Harry che stringe i denti e geme il nome di Louis tra i denti stretti.

Mentre Harry si riveste, Louis sparisce in cucina, prepara un té e lo versa, per la prima volta, nel servizio buono mai usato prima. La teiera é color avorio decorata con dei piccoli fiori viola riportati anche sulle tazzine. Louis ci versa un pò di latte e porta il vassoio in soggiorno, dove Harry, la camicia aperta sugli addominali e i jeans stropicciati attorno alle gambe, si stava sistemando invano i capelli. Harry lo guarda con gli occhi enormi, verdi e luccicanti, Louis gli porge il té e lo bacia sulle labbra.
"Accetterò di uscire con te, se mi prometti che terrai per te quello che é successo tra noi." sentenzia Harry strizzando gli occhi in due fessure per evitare lo sguardo di Louis. Il castano ridacchia, si gratta il collo dove Harry gli ha lasciato un evidente succhiotto e lo guarda negli occhi.
"Harry, tesoro, se mai farai coming out sarò il primo ad esserne felice e fiero, ma fino ad allora, fidati, non dirò nulla. Sono cose devi fare da solo." risponde Louis con un sorriso.
Ed Harry non sa se é stato quel tesoro, o le parole di Louis in generale a farlo ricredere. Harry si alza, bacia Louis con la lingua, lo saluta sulla porta con uno scatto con il suo iPhone e torna diretto a casa.

Il giorno dopo Louis sale su twitter, digita @HarryWhiteEskimo nella barra di ricerca e rimane senza fiato dal primo tweet: 

Nice dinner at @RossoResturant with @TheTommo 
Hope to see you again darling.

In allegato la foto di Harry che lo bacia sulla guancia con le gote arrossate e la labbra gonfie di baci.
  



































   
 
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