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Autore: AmberGreen    05/11/2013    1 recensioni
Questa fanfiction parla di Derek e di Allison dopo la seconda stagione. Non è una Derek/Allison intesi come coppia. Personalmente non riesco proprio a vederli in questo senso. Sono solo due giovani cui il destino ha deciso di portare via la famiglia e l'infanzia. Entrambi si nutrono della propria rabbia e dell'odio che la famiglia di uno prova per quella dell'altro.
Intrappolati tra un passato ed un presente fatto di cenere e sangue, la disperata ricerca di riscatto e vendetta sembra l'unico futuro possibile. Una lotta dove è difficile distinguere chi sia la preda e chi il cacciatore.
Genere: Angst, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Allison Argent, Derek Hale
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 2

Prey




Il cuore che batteva furioso, il respiro che a tratti mancava. Tutta la baldanza di poco prima irrimediabilmente perduta, divorata dalle zanne che, lo sentiva, la seguivano bramose di affondare nella sua carne. 

Per un attimo, nella foga della corsa, perse la concentrazione e si diresse in una direzione a caso verso il bosco. 

Non doveva andare così. Decisamente non doveva andare così.

Aveva programmato tutto, nei minimi dettagli. Aveva un piano. Era una cacciatrice. Era una Argent. 

Non poteva scappare alla cieca come se fosse una schifosissima preda. 

Lei non era una preda. Non lo sarebbe mai stata. Era lei la cacciatrice. 

Si bloccò all’improvviso, impuntando i piedi e si voltò rapidamente per vedere da che parte poteva deviare prima di essere raggiunta, ma dietro di lei non c’era nulla. 

Nessuna bestia assetata di sangue ad inseguirla. 

Si guardò intorno leggermente sconvolta ed una miriade di pensieri le tempestarono la mente : forse il lupo voleva solo divertirsi a vederla correre, forse lo aveva ferito più profondamente di quanto pensasse e ancora non riusciva a muoversi o forse…

“Da questa parte piccola Argent”

… forse era proprio dietro di lei. 

Riprese a correre, questa volta verso un punto preciso al limitare del bosco, mentre afferrava il secondo coltello sul lato sinistro, ma senza estrarlo. 

C’era quasi. Mancava davvero poco.

Derek emise un suono di gola basso profondo, sembrava quasi una risata mal riuscita. 

“Non così in fretta”

Con un balzo le tagliò la strada e Allison dovette puntare i piedi a terra per fermarsi rapidamente e non cadergli letteralmente tra le braccia. 

Il lupo nel pieno della sua trasformazione era davanti a lei, accucciato a terra e la fissava dal basso, senza smettere di sorridere. 

Estrasse il coltello pronta ad affrontare l’attacco, ma il lupo si limitò a rimanere accucciato e a muoversi in modo sinuoso e lento di lato. Iniziò piano a girarle intorno, osservandola. Non appena Allison fece un piccolo scatto in avanti, Derek balzò ancora tagliandole la strada. 

Di nuovo rise vedendola indietreggiare. 

Allison strinse forte il pugnale nella mano destra, frustrata e infuriata. Stava giocando con lei. Aspettava che tentasse la fuga solo per poterla inseguire. Per lui era solo uno stramaledetto gioco. 

Sorprendendosi di se stessa, ringhiò anche lei, mostrando i denti e lasciando il lupo interdetto. 

Lanciò il coltello puntando alla testa del lupo, il quale bloccò la lama con due dita a pochi centimetri dal suo occhio sinistro con una naturalezza disarmante. 

Prima che il lupo potesse contrattaccare Allison afferrò la balestra e scoccò la prima freccia proprio ai piedi del lupo. Non appena la freccia toccò terra una luce accecante esplose difronte a lui, mandando in confusione e facendolo arretrare con le mani sugli occhi. 

Le rimanevano solo un pugnale e due frecce. 

Con questa consapevolezza la giovane cacciatrice riprese la sua corsa verso il bosco. 

Vicino ad un albero aveva nascosto un taser abbastanza potente da poter mettere ko il licantropo. Era stata solo una precauzione e sperava di non dover arrivare ad utilizzarlo. 

Si era ripetuta più di una volta che quel lavoro andava svolto a mano. Senza attrezzature particolari o sotterfugi. Niente trappole. Voleva vincere e voleva farlo con le sue sole forze. 

Oltrepassò quindi l’albero in questione e corse verso il punto che aveva deciso essere il più adatto per un attacco a sorpresa. 

Arrivata al punto designato si avvicinò ad un enorme quercia con rami altissimi prese la fune che aveva nascosto sotto le foglie ai piedi di quest’ultima e il più rapidamente possibile iniziò ad arrampicarsi. 

Quando raggiunse il punto in dal quale avrebbe lanciato il suo attacco con le restanti frecce, allungò il braccio il più possibile per afferrare il ramo subito sopra alla sua testa ma qualcosa - qualcuno -  le afferrò il polso e lo strinse con forza facendola urlare si sorpresa e dolore. 

Perse la fune che aveva appena raccolto e la quale cadde a terra con un tonfo ed uno scricchiolio di foglie secche. 

Due occhi rossi la osservarono dal ramo sopra di lei, mentre si sentiva sollevare per il braccio fino a trovarsi davanti al volto infuriato di Derek. Il licantropo la osservò per un istante ringhiando piano, poi aprì le fauci mostrando le enormi zanne e scattò con il volto in avanti pronto a mordere. 

Allison, superato il momento di panico, fece leva con la mano libera utilizzando il braccio del mannaro che la teneva intrappolata come leva, sollevò la gamba destra e gli sferrò un calcio in pieno volto.

Se non fosse stato per il fatto che aveva sentito cessare il ringhio e il viso di Derek non fosse stato totalmente voltato di lato, Allison avrebbe creduto di non averlo neppure sfiorato. 

Lentamente Derek riportò l’attenzione verso di lei, massaggiandosi con la mano libera la guancia colpita. Mentre faceva questo iniziò a stringere la presa sul polso esile, che emise uno scricchiolio sinistro e per nulla rassicurante. 

“Lasciamo andare, stupida bestia”

Un ghigno, l’ennesimo, si formò sul volto del lupo. 

“Come desideri cacciatrice”

e prima ancora di finire la frase, l’aveva già lasciata precipitare nel vuoto. 

Il grido di Allison si udì fino al centro del bosco, ma fù breve e finì con il suono sordo e macabro del suo corpo che toccava il suono. 

In un balzò Derek la raggiunse e la osservò mentre con una smorfia la ragazzina cercava lentamente di riaprire gli occhi. Dalla bocca iniziò a colarle del sangue. Di sicuro i suoi organi interni non avevano gradito l’atterraggio violento. 

Mosse appena un braccio per tastarsi il fianco. Un dolore acuto le suggerì che si era rotta qualche costola. 

Con le poche energie rimaste cercò di rigirarsi a pancia in giù, in modo da poter liberare la balestra. 

Sapeva di non dover dare le spalle al suo avversario, ma poco importava. Di spalle o meno, in quel momento era ugualmente vulnerabile… una facile preda.

Non appena ebbe terminata l’ardua impresa di voltarsi completamente si sentì afferrare per la caviglia sinistra e trascinare all’indietro. 

Cercò di aggrapparsi al terreno, ma finì solo con il procurarsi altre ferite sulle mani che iniziarono subito a sanguinare. 

Quando infine si sentì afferrare per i capelli e tirare la testa all’indietro non riuscì a reprimere un singhiozzo. 

Il respiro caldo e veloce di Derek sul suo orecchio la fece rabbrividire. 

“Cosa diavolo ti è saltato in mente piccola stupida?”

Una lacrima solitaria le solcò una guancia. Strinse i denti. 

Doveva essere forte.

“Non hai idea di cosa hai fatto.”

Doveva essere coraggiosa. 

“Voglio sbranarti”

Doveva agire… subito. 

Non appena avvertì la punta di quei canini affilati sfiorarle il collo , mosse con la forza che le rimaneva la testa di lato colpendo sul naso il lupo che ringhiò furioso e la lasciò libera. 

Appena sentì di potersi muovere Allison si trascinò fino alla quercia dalla quale era caduta e vi si appoggiò contro rimanendo seduta. Prese la balestra e preparò la seconda freccia. 

Rimanendo con la schiena contro il tronco mirò alla faccia del lupo e rimase immobile, in attesa. 

Il respiro pensante, interrotto a ritmi regolari da un piccolo rantolo di dolore. 

L’aria gelida della note la colpiva impietosa sul viso sporco di terra e sangue e gli occhi, già lucidi, iniziarono ad appannarsi.

Il lupo lentamente si voltò verso la sua direzione, rimanendo seduto anch’esso. Quando Allison riuscì a metterlo a fuoco, si accorse che non era più trasformato. Gli occhi rossi però, quelli rimanevano a fissarla in un modo che non riuscì a descrivere. 

“Dannata ragazzina, cosa diavolo ti sei messa in testa?”

“Trasformati”

Ordinò lei senza scomporsi e mantenendo la freccia puntata sul suo bersaglio. 

“Sei pazza”

“Ti ho detto di trasformarti”

“No. Ho perso abbastanza il controllo. Ora tu prendi il tuo giocattolino e muovi il culo verso casa tua e preghi che non mi venga voglia di azzannarti la schiena mentre te ne vai, siamo intesi?”

“Trasformati dannazione. Stupida, stupida bestia. Voglio ucciderti è così difficile da capire? Trasformati cazzo”

Si rese vagamente conto del tono isterico che aveva assunto la sua voce e delle mani che tenevano la balestra che iniziarono a tremare. 

“Se vuoi uccidermi, che differenza fa che io sia trasformato o meno?”

Ci fù un istante di silenzio. Gli occhi lucidi di Allison si spalancarono e per un attimo si abbassarono verso il suolo. 

Vergogna… e un po’ paura. Questo lesse il lupo i quello sguardo basso. 

Vergogna per se stessa. Paura si, ma non di lui. 

“Tu… tu vuoi che mi trasformi perchè se rimango in forma umana non hai il coraggio di colpirmi?”

Se possibile l’espressione della giovane si fece ancor più sofferente. Quando Derek iniziò a ridere sonoramente, la tentazione di tapparsi le orecchie e rannicchiarsi al suolo fu forte. 

“Spero che sia uno stupido scherzo. Un Argent che non riesce ad uccidere un lupo in forma umana. Che strano… eppure credevo che il cuore ve lo strappassero alla nascita in famiglia.”

Concluse la frase con un ghigno. Lentamente Derek si alzò, e raccolse la fune che era caduta poco prima alla ragazza. 

Con molta tranquillità le si avvicinò stringendo la corda tra le dita.

Quando furono nuovamente uno difronte all’altro, Derek che la sovrastava, Allison si riscosse. Provò a puntare nuovamente la balestra contro di lui, ma il lupo la afferrò rapidamente per poi lanciarla lontano. 

Cercando di nascondere le lacrime di umiliazione e dolore, Allison si voltò a guardare il buio del bosco. Prima a destra e poi a sinistra. Una via di fuga. 

La macchina era parcheggiata troppo lontana. Il taser era poco più indietro. Forse, se riusciva a scattare poteva raggiungerlo. 

“Cerchi questo?”

Con orrore si voltò verso il lupo che, con la mano libera, tirò fuori da una tasca dei pantaloni l’arma elettrificata.

“Deve essere un vizio di famiglia questa cosa dell’elettricità. Cos’è, una specie di rito di passaggio? Ai ragazzi normali regalano cellulari e motorini e a voi Argent una qualche arma per torturare?"

Allison non rispose, e si limitò a fissarlo con odio, indurendo lo sguardo, mentre lo osservava nascondere nuovamente l’arma.

“Ti rendi conto che la tua è una famiglia di psicopatici vero? Deve essere genetico credo.”

“Come mai parli così tanto questa sera? Invece di continuare a blaterare, fai quello che devi fare e facciamola finita”

Cercò di parlare in modo duro e sicuro, ma si rese conto lei stessa che pronunciando le ultime parole la voce aveva iniziato a tremarle. A stento riuscì a reprimere un singhiozzo. 

“Alzati”

Lentamente e con fatica si alzò appoggiandosi con la schiena all’albero alle sue spalle. 

Derek si fece più vicino… troppo vicino. La schiacciò letteralmente contro il tronco con il suo corpo, facendo passare la fune oltre l’albero per iniziare a legarla. 

Respirando affannosamente, Allison iniziò a dimenarsi. Sentiva l’odore del lupo forte e selvaggio. Lo odiava. 

“Piccola, devo ricordarti che c’è la luna piena? Non ti conviene strusciarti così addosso a me. Già la caccia mi ha… come dire… “stimolato” più di quanto pensassi”

La ragazza si immobilizzò immediatamente, trattenendo il respiro. 

Quando fu completamente legata all’albero, con la fune che le immobilizzava anche le braccia ai lati del corpo, si arrischiò a sollevare lo sguardo per cercare quello dell’alfa che adesso si era staccato da lei.

Il lupo le restituì uno sguardo carico d’odio color sangue. 

“Non guardarmi così ragazzina. Non riesco a cambiare colore degli occhi. E’ già molto che non ti abbia sbranata fino ad adesso.”

“Non inventare scuse. Se non mi hai sbranata è solo perchè non hai le palle per farlo”

Ma certo, brava Allison. Insulta il lupo pronto a sbranarti mentre sei completamente indifesa legata contro un albero. 

Contrariamente alle sue aspettative, udì solo un basso ringhio. Una risata? Non seppe interpretarlo. 

“Oh no piccola. Ho semplicemente pensato che dopo averti disarmata e legata con la tua stessa corda, sarebbe stato un vero spasso torturarti con il tuo giocattolino”

Il taser comparve nuovamente nella mano destra dell’alfa. 

“Vediamo… com’è che si regola questo coso? Ah si ecco. Per ora facciamo al minimo, ti va?”

La ragazza deglutì sonoramente ed iniziò a tremare in modo incontrollato.

“Ti prego…” riuscì a sussurrare.

“ “Ti prego” cosa? Ti prego non farlo, ti prego non uccidermi, ti prego lasciami andare… cosa Allison? Non sei molto brava a supplicare, dovresti essere più specifica quando chiedi qualcosa in circostanze come questa”

“Ti prego uccidimi e basta”

“Troppo facile cacciatrice”

E così dicendo azionò il taser che iniziò ad emettere uno sfrigolio ricco di dolorose promesse. 

Allison sentì crescere la nausea e quel suono le torturava le orecchie.

L’ultima cosa che vide furono il ghigno crudele di Derek e i suoi occhi rossi. Quando Allison sentì lo sfrigolio elettrico avvicinarsi al suo collo, chiuse gli occhi ed iniziò ad urlare. 



 

  
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