Salve a tutti sono Gracie, ho 13 anni e ho una famiglia fantastica con un fratellone meraviglioso di 18 anni, vi accontero della fine della cosa più bella del mondo L'ESTATE. Stavamo in auto e io avevo le cuffiette con la musica a palla non volevo ascoltare nessuno neanche i miei pensieri volevo solo piangere e ascoltare musica.Sfortunatamente eravamo arrivati e ho aperto la portiera e ovviamente c'erano tutti giù anche lui si quel ragazzo odioso Justin un ragazzo come tutti che sa solo illudere le ragazze e io ero una di quelle era tutte paroline dolci eravamo qualcosa di strano prima dell'estate ma probabilmente era solo una presa in giro. << C-c-ciao com'è andata?Bellissima>> E a lui cosa importava quanto lo odiavo perché balbettava che voleva da me con quei suoi occhi marroni in cui ci avrei vissuto provava ancora qualcosa per me no non credo ma comunque gli risposi << Ciao,bene ma è finita sfortunatamente>> Dissi cercando di nascondere le lacrime << Per me non è una sfortuna che tu sia tornata>> mi accarezzo i capelli e mi fece un'occhiolino, odio quando fa così. << Ok ma ora devo andare>> gli dissi con uno sguardo accecante; << Ti aiuto con le valige>> e prese la mia valigia ma io in tempo me la ripresi e dissi: << Non ne ho bisogno,grazie>> e infuriata me ne andai... mi stava fissando perché non la smetteva. Torno a casa metto apposto la mia roba e incomincio a parlare con Sel la mia migliore amica non riuscivo a non pensare a Justin quando poi mi arriva un suo messaggio "oggi scendiamo e tu devi esserci <3" così gli risposi "perchè se no ti senti solo" lui vide il messaggio m come suo solito non rispose. Arrivò la sera e io scesi, c'erano tutti i miei amici tranne Sel che aveva la febbre ma Justin stava li con i suoi grandi occhi castani a guardarmi parlammo tutta la sera sotto le stelle finchè non mi chiese: << E a ragazzi com'è andata>> Perché lo voleva sapere a lui che importava? Sì c'era un ragazzo ma non volevo parlare di Nick in quel momento così mi limitai a dire: << Lunga storia>> Continuammo a parlare come se nulla fosse quando a un certo punto ci fu un silenzio le notre labbra si stavano avvicinando e io non avevo idea di cosa stesse succedendo ero in una specie di trans riuscivo solo ad avvicinarmi alle sue labbra quando a un certo punto grazie al cielo suona il mio cellulare era mio padre era tardi e dovevo andarmene così mi alzai e urlai un buona notte a tutti, quando si sentii da dietro Justin che diceva:<< me ne vado anch'io>> io corsi a casa nella speranza di non incontrarlo. Perché faceva così quanto lo odiavo a quell'idiota sapeva solo farmi soffrire.... ma era così carino e perfetto. Avevo finalmente smesso di pensarlo quando BAM un suo messaggio...