Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Niall_bobbi    05/11/2013    3 recensioni
Niall, un ragazzo timido, spaventanto dall'amore e dalla realtà dei fatti.
Zayn, un ragazzo troppo distratto che non si accorge di niente.
Un amore impossibile e sofferente.
(Ziall!) Se non ti piace come coppia, beh, nessuno ti obbliga a leggere la storia :)
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il buio della notte venne rimpiazzato dalla luce rosa dell'alba. Il sole stava lentamente sorgendo, mostrando i suoi possenti e caldi raggi. Uno spettacolo a dir poco romantico e perfetto. Qualcuno però, non riusciva proprio a goderselo. Zayn e Liam erano ancora seduti sulla panchina, uno nelle braccia dell'altro. Avevano smesso di piangere già da un po', ma la consapevolezza di non poter vedere Niall prima del suo risveglio li rattristava ogni secondo di più. I ragazzi si alzarono lentamente per tornare in ospedale, se fossero rimasti un altro po' li fuori si sarebbero beccati una brutta influenza. Appena entrati le luci abbaglianti appese al soffitto li accecarono e per abituarsi a ciò furono costretti a sbattere le palpebre diverse volte. Finalmente riuscirono a mettere a fuoco e si sedettero su delle sedie accanto ad un distributore automatico. Nessuno dei due parlava, non c'era niente da dire ormai. Liam si alzò in piedi e si prese qualcosa da mangiare dalla macchinetta distributrice accanto a lui: una barretta e dei cracker, una colazione decisamente schifosa, ma non poteva fare altro che accontentarsi. Offrì un pezzo di barretta a Zayn, ma quest'ultimo rifiutò. Non se la sentiva proprio di mangiare, non in quel momento. Rimanere dentro quella stanza completamente candida gli faceva venire la nausea. Non gli piaceva affatto stare lì seduto ad aspettare, dopo tutto quello che ha dovuto sopportare negli ospedali. Non ha nessun ricordo felice collegato a quell'edificio. Liam accanto a lui stava dormendo con in mano ancora un cracker, il moro sorrise lievemente nel vedere quella scena abbastanza divertente e dopo aver coperto l'amico con la giacca andò in bagno.

A testa bassa si avvicinò al lavandino e iniziò a respirare affannosamente. Le sue mani tremavano e cominciò a sudare freddo, una sensazione che non gli piaceva per niente. Pian piano alzò lo sguardo allo specchio davanti a lui e subito chiuse gli occhi. In quei pochi secondi vide il suo riflesso più orribile che mai: i capelli erano unti e spettinati, il viso pallido e gli occhi gonfi e marcati da delle evidenti occhiaie. Una fitta allo stomaco lo costrinse ad entrare in uno dei bagni dietro di lui e dopo essersi chiuso dentro a chiave vomitò tutto sè stesso. La gola gli bruciava e gli occhi cominciarono a riempirsi di lacrime, mentre il suo corpo veniva scosso da getti di vomito frequenti. Il suo alito puzzava in maniera indescrivibile, tirò lo sciacquone diverse volte e una volta più calmo tornò davanti al lavandino. Accese l'acqua gelida e si risciacquò la bocca. Dopo essersi asciugato le labbra, Zayn si diresse verso l'uscita, ma si bloccò davanti alla soglia della porta. Invece di aprirla e uscire, la chiuse a chiave. Lentamente ripercorse i suoi passi e tornò per l'ennesima volta davanti al suo riflesso, un riflesso decisamente arrabbiato. Il suo viso era decisamente diverso, furioso. Il moro iniziò ad urlare e a calciare il vuoto. Un improvviso e feroce sprizzo di rabbia lo costrinse a tirare un pugno. La mano gli doleva, il vetro dello specchio davanti a lui era rotto in tanti pezzi. Uno di questi cadde sul lavandino e Zayn lo afferrò immediatamente. Lo teneva stretto saldamente nella sua mano destra e dopo pochi secondi se lo puntò sul polso sinistro. Lo avvicinava sempre di più alla sua pelle mulatta, era deciso a continuare quel gesto malsano, ma improvvisamente si fermò e cominciò a piangere disperatamente. Le lacrime schifose non facevano altro che bagnargli le goti, i singhiozzi gli facevano sussultare il corpo. Prese il pezzo di vetro e lo scagliò fuori dalla finestra, subito dopo si sciacquò il viso sotto il gelido getto dell'acqua. Infine si asciugò con diversi strati di salviette e uscì dalla porta dei servizi. Tornò a sedersi sulla sedia accanto a Liam e si addormentò, immerso nei suoi pensieri.

'Ragazzi.. Ehi ragazzi!'

'Uh... oddio.. ciao. Che ore sono?' La voce di Zayn era molto roca e impastata, segno che aveva dormito un bel po'. Venne svegliato da Harry e Louis che erano appena entrati nell'edificio, infatti non si erano ancora levati di dosso i cappotti. Il moro appena sveglio notò subito che i visi dei suoi due amici davanti a lui erano completamente sconvolti, non avevano idea di come stesse Niall e si stavano preoccupando non poco.

'Ehm, sono le 11.15' La voce di Harry era decisamente turbata, tremava. Forse temeva il peggio per Niall, ma non era l'unico: tutti temevano il peggio. Nel frattempo Louis stava per svegliare Liam, ma:

'No, lascialo dormire. Ne ha bisogno.' Il moro lo fermò subito. Liam era ancora troppo scosso, aveva pianto fino allo sfinimento e si meritava un po' di riposo. Quello che ha fatto a Niall era sbagliato, ma ne era consapevole e non se lo perdonerà facilmente, in fondo il biondo per lui è più di un semplice amico, è come un fratello. Si vogliono un bene dell'anima.

Dopo questa risposta Louis annuì lievemente e si sedette con Harry di fronte a Zayn. Entrambi i ragazzi tremavano e si aspettavano chissà che cosa. Il moro vedeva che erano preoccupati e per non peggiorare le cose stava cercando un discorso da dire per tranquillizzarli. Non aveva alcuna intenzione di raccontare loro la realtà dei fatti, non voleva dire che era stato Liam a far perdere i sensi a Niall, anche se preso da un momento di rabbia. Questo avrebbe solo complicato le cose, quindi:

'Ragazzi tranquilli -la sua voce tremava leggermente, ma cercava, comunque, di usare un tono tranquillo e rassicurante- coi sapete com'è fatto Niall. Stava correndo verso la cucina per prendersi da mangiare ed è scivolato sbattendo la testa. All'inizio ci eravamo preoccupati, ma il dottore ha detto che non è niente di grave e che si sveglierà fra qualche giorno. Nel frattempo lo tengono sotto controllo.' Zayn si sforzò al massimo di sorridere e quando vide i suoi amici rilassarsi sospirando rumorosamente realizzò di aver raccontato qualcosa di davvero credibile.

'E' sempre il solito!' Louis pronunciò quelle parole sorridendo lievemente e tutti e tre si lasciarono scappare una fragorosa risata.

'Ma se non c'è bisogno di preoccuparsi, perchè voi due siete qui da stanotte?' La domanda fatidica era stata detta da Harry. In fondo aveva ragione, se non era niente di grave perchè sono stati in ospedale tutta la notte? Che cosa avrebbe risposto Zayn? Doveva trovare assolutamente una risposta credibile, anche se era sfinito. Non ce la faceva più a raccontare bugie, soprattutto ai suoi compagni di band. Avrebbe preferito raccontare ogni cosa, fin dal principio. Ma cosa avrebbe detto? Beh sapete com'è, Niall è gay e segretamente innamorato di me, io dopo essermi lasciato con Jane l'ho baciato e Liam l'ha spinto contro il muro. Ah sì, Niall è stato anche violentato. Ecco, questo non era proprio il caso di dirlo. Quindi anche se era esausto doveva inventarsi un'altra bugia da raccontare, magari una mezza verità.

'Beh sapete com'è Liam, super protettivo. Vuole un bene dell'anima a Niall e non vuole lasciarlo nemmeno per un secondo e io sono qui per fargli un po' di compagnia' Mezza verità. Zayn era lì solamente per l'irlandese. Anche lui non voleva lasciarlo per un attimo. Non se lo sarebbe mai perdonato. Se solo non lo avesse baciato, tutto questo non sarebbe mai successo. Da una parte il moro voleva tornare indietro nel tempo e lasciare che le cose andassero avanti, ma dall'altra era felice di averlo baciato. Quel bacio lo aveva reso felice, spensierato, vivo. Adesso se ne rendeva davvero conto, era innamorato di Niall, del biondino sempre affamato. Del suo biondino sempre affamato. Ora sapeva che voleva stare solo con lui, abbracciarlo, baciarlo, coccolarlo. E avrebbe aspettato mille anni se necessario, ma l'avrebbe aspettato lo stesso. Se solamente lo avesse capito prima che accedesse tutto ciò, sarebbe stato perfetto. In questo momento, probabilmente, sarebbero a casa o dell'uno o dell'altro a scambiarsi baci, stretti nelle braccia dell'altro e riscaldati dal loro amore. Invece no, con la testa dura di Zayn è successo il finimondo. In questo preciso istante avrebbe voluto prendere quel pezzo di vetro di prima e conficcarselo dritto nel cuore. Almeno avrebbe posto fine a queste sue sofferenze.

'Ahahah eh già, Liam è davvero super protettivo. Beh, vi facciamo compagnia per un po' e poi scappiamo via, che abbiamo da fare- queste erano le parole di Louis, aveva creduto ad un'altra bugia, poi guardando meglio Liam si corresse- beh, facciamo compagnia a te, non si sa quando si sveglierà quello lì.'

'Grazie mille ragazzi!' Questa volta Zayn sorrise veramente. Sorrise per la prima volta sul serio dopo tutti gli sfortunati avvenimenti che gli erano capitati negli ultimi giorni. E dopo quel suo sincero sorriso a trentadue denti corse ad abbracciare Harry e Louis. Fu un abbraccio un po' lungo, ma nessuno disse niente. Tutti ne avevano bisogno.

I due amici rimasero in ospedale per un altro paio di ore e dopo aver salutato calorosamente Zayn e avergli detto di avvertirli per qualsiasi novità su Niall, se ne andarono. Dopo un'ora che il moro spese per mangiare e riposare, Liam si svegliò, ancora con i suoi cracker in mano.

'Come sta Niall?' Dopo un sonoro sbadiglio, questa fu la sua prima domanda. La voce era incredibilmente impastata, ma allo stesso tempo preoccupata. Dopo aver ricevuto un triste 'Non lo so' da Zayn, finì la sua colazione. Il tempo passava lentamente, troppo lentamente. Liam e Zayn erano sconvolti e in ansia, non parlavano quasi mai, se non solo per farsi qualche domanda inutile. Ogni tanto uno o l'altro andava in bagno, ma smisero ben presto anche di mangiare, non avevano per niente appetito. Tutte le volte che vedevano un dottore entrare in stanza, si alzavano sempre in piedi pensando che fosse lì per loro. Ma non era mai per loro. L'angoscia era palpabile ormai. La seconda notte in ospedale stettero più vicini che di giorno, abbracciati sotto la grande giacca di Zayn che, fortunatamente, era imbottita, l'ideale per scaldarsi. Passarono le successive due giornate parlando un po' di più e le successive due notte sempre abbracciati, entrambi sostenevano che lo facevano solo per potersi riscaldare, ma in fondo sapevano che lo facevano per consolarsi a vicenda.

Niall aprì lentamente i suoi grandi occhi blu, ma li richiuse subito a causa dei raggi del sole che penetravano dalla finestra alla sua destra. Dopo aver messo finalmente a fuoco, si concentrò soprattutto su quella finestra: non era la sua. Non aveva le tende, solo una persiana color panna che lasciava entrare una luce troppo forte. Staccando lo sguardo dalla persiano e spostandolo da un'altra parte si accorse di essere immerso nel bianco completo. Un odore sgradevole simile a quello all'interno delle farmacie, lo costrinse a trattenere il respiro per una manciata di secondi. I suoi occhi si spostarono nuovamente e si posarono sulle sue braccia, si spaventò quando vide quello destro collegato ad una flebo che penzolava sopra la sua testa. Cercò di alzare il viso dal cuscino su cui era appoggiato, ma un dolore straziante al capo lo fece rimanere nella stessa posizione in cui si era risvegliato. Il cuore cominciava a battere forte, il respiro aumentava di frequenza. Il silenzio regnava in quella stanza candida, si sentiva solo il rumore di un fastidioso e continuo "bip-bip-bip" dell'elettrocardiografo alla sua sinistra. Dopo interminabili secondi spesi a pensare sul dove si potesse trovare, riuscì ad alzare il capo, grazie alla diminuzione del dolore alla testa e notò di indossare una vestaglia color grigio. Dopo di che realizzò di essere in una stanza d'ospedale e si ritenne un stupido per non averlo capito sin da subito. Si lasciò cadere il capo sul cuscino e chiuse gli occhi. 'Come diavolo ci sono finito qui dentro?' Questa domanda non trovava risposta nella mente del biondo, ma poi ricordò ogni cosa. Il bacio di Zayn, le lacrime schifose, la chiamata a Liam e la spinta violenta di quest' ultimo. La spinta. Violenta. Ora era tutto più chiaro, era in ospedale a causa di Liam. Gli occhi del biondo si riempirono di lacrime, stava ricordando ogni singolo particolare di quella giornata. Non era arrabbiato col suo migliore amico, non avrebbe mai potuto, si stava incolpando mentalmente per averlo disturbato mentre stava con Heather, ma poi pensò a qualcos'altro. Una cosa ancora più dolorosa. Il bacio. Quel bellissimo bacio che ha causato tutto ciò. Se non si fosse lasciato baciare Niall, ora non sarebbe nel letto di una stanza ospedaliera. Avrebbe tanto voluto piangere, ma un dottore dal camicie lungo e bianco entrò nella stanza.

'Buongiorno, figliolo. Hai dormito per tre giorni, ora sarai un po' scombussolato dopo quella botta sulla testa, quindi ti conviene riposarti per un altro po', prima di andartene.' Quel dottore parlava in modo veloce, ma abbastanza rassicurante, infatti Niall gli regalò un sorriso che venne ricambiato immediatamente. Mentre il dottore se ne stava andando per far riposare il biondo però:

'Ah sì, quasi me ne dimenticavo, qui fuori ci sono due ragazzi, tuoi amici che vorrebbero entrare. Vuoi che ti lasci riposare o vuoi che entrino?'

'Li faccia entrare, per favore' Niall non aveva voce, infatti sembrava un sussurro la sua frase. Quando il dottore uscì dalla porta, il biondo rimase a pensare su chi potesse essere lì fuori ad aspettarlo. Di sicuro uno di loro era Liam e lo sperava con tutto il cuore così poteva chiarirsi e chiedergli scusa, l'altro non aveva idea di chi potesse essere, anche se in fondo lo sapeva bene e per questo pregò Dio affinchè non fosse lui.

La porta venne aperta lentamente e un Liam timido entrò in stanza. Niall sorrise e l'altro ricambiò subito.

'Ciao, come stai?' Anche la sua frase sembrava un sussurro, solo che la sua voce era consumata dalla tristezza.

'Un po' meglio, grazie.' Niall non riuscì a terminare la sua risposta che Liam scoppiò a piangere disperatamente. Si avvicinò velocemente al letto del biondo e lo abbracciò delicatamente per evitare di fargli del male, ancora. L'irlandese voleva dire qualcosa, ma era impossibile, il castano non faceva altro che piangere e piangere, i suoi singhiozzi erano strazianti e continuava a dire 'Scusa'. Niall commosso dalla scena, iniziò ad accarezzare i corti capelli dell'amico per tranquillizzarlo, ma era del tutto inutile. Non smetteva proprio di piangere e di chiedere scusa. Anche il biondo cominciò a piangere, ma il suo era per lo più un pianto di gioia. Sapere che il suo migliore amico gli voleva così tanto bene, era ciò di cui aveva bisogno. Passarono dieci minuti prima che Liam si tranquillizzasse e dopo aver preso una sedia si sedette accanto al suo amico, tenendogli stretta la mano.

'Liam -Niall cominciò a parlare per primo- volevo chiederti scusa per averti disturbato mentre eri con Heather.'

'Sei pazzo? Non devi assolutamente chiedermi scusa, sono io quello che ti deve delle scuse, sono un completo idiota -gli occhi di Liam si stavano riempiendo di lacrime- guarda che cos'ho fatto. Ti ho spinto contro il muro, solo per una cazzata. Ti ho fatto del male e non posso perdonarmelo -cominciò a piangere nuovamente- Niall, mi dis- mi dispiace!' Detto questo il castano appoggiò il viso sul letto, più che altro per non farsi vedere dall'amico. Cosa molto difficile, perchè stava inzuppando le lenzuola azzurre e i suoi singhiozzi gli facevano scuotere il corpo in maniera fin troppo visibile. Niall nuovamente commosso, ancor di più di prima, gli accarezzò i capelli e la schiena tenendogli sempre stretta la mano.

'Liam, basta piangere, ti prego. Non sopporto vederti così, ho capito che ti dispiace. Ti prego dimentichiamoci di tutto quello che è successo, ti ho perdonato fin da subito, pensando di avere tutte le colpe. Dimentichiamoci tutto e basta, va bene?' Niall dopo questa frase regalò al suo migliore amico un sorriso dolce e dopo che Liam annuì i due si abbracciarono per un bel po' di tempo.

'Ora vado, ti lascio riposare' Il castano abbracciò un'ultima volta l'irlandese e uscì dalla porta con ancora il viso impregnato di lacrime. Niall si sentiva al settimo cielo, aveva fatto la pace con il suo migliore amico e avevano passato insieme un momento indimenticabile e dolce. Stava benissimo, nonostante il lieve dolore alla testa. Stava per mettersi a dormire, quando la porta venne aperta di nuovo. 'Ah sì, erano due'  Ecco ciò che pensò Niall in quel momento, non aveva ancora idea di chi potesse essere, avrebbe potuto chiederlo a Liam, ma tanto lo avrebbe scoperto lo stesso. La porta si chiuse e la felicità sparì completamente. Il biondo ora era arrabbiato, triste, sconvolto, deluso. Non riusciva neanche a capire il suo stato d'animo. Troppe emozioni e tutte negative. Zayn era proprio l'ultima persona che avrebbe voluto vedere lì dentro.

'Ciao' Anche il moro aveva la voce roca consumata dalla tristezza. Si stava avvicinando al letto lentamente.

'Vattene'

Il mulatto si fermò di colpo.

'Vattene Zayn' La voce di Niall era debole, ma dura. Zayn aveva la bocca aperta, voleva dire qualcosa, qualsiasi cosa pur di rimanere lì dentro e stare accanto a Niall. Fece un piccolo passo, ma:

'HO DETTO VATTENE!' Il biondo urlò con tutta la voce possibile e dopo questo Zayn girò sui tacchi e piangendo uscì dalla porta della stanza. Niall aspettò diversi secondi e quando fu sicuro che il moro se ne fosse andato pianse l'anima, fino a quando non si addormentò, bagnato dalle sue lacrime.

 
 
 
 

 
Ciao a tutti quanti! Sono riuscita a pubblicare un'altra volta. Parto subito con il ringraziare jamesismine per avermi recensito lo scorso capitolo.
E ora torniamo al capitolo di oggi, allora.. La prima parte l'ho modificata diverse volte, ma non ne sono del tutto convinta, non mi piace molto, ma questo è quello che ne è venuto fuori.
Come vedete Niall e Liam hanno fatto pace e devo essere sincera, mi sono commossa scrivendo parte Niam, li adoro come amici, sono perfetti.
Purtroppo Niall non ha ancora perdonato Zayn e infatti l'ha cacciato via (non uccidetemi per favore).
Vi devo dire che questo è il mio penultimo capitolo e quindi il prossimo sarà l'ultimo (ma va?!) Quindi sì, questa ff è quasi finita e vorrei ringraziare tutti quelli che l'hanno recensita, preferita, seguita e ricordata.
Non smetterò mai di ringraziarvi abbastanza, grazie davvero!
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Niall_bobbi