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Autore: dragoncella80    05/11/2013    2 recensioni
L'annuncio dell'edizione della memoria dal punto di vista di Peeta, rileggendo la ragazza di fuoco, ho immaginato come l'hanno presa lui e Haymitch, e la loro conversazione, quella di cui sappiamo solo quel poco che dice Haymitch a Katniss. "Si guardano per un lungo istante poi Haymitch prende la bottiglia in mano, la apre e prende un lungo sorso. Che non basta a calmarlo, non basterebbe tutto l’alcool che ha per questa notte, ma è un buon inizio."
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Peeta entra in casa stanco, ha passato tutto il giorno fuori, è andato a trovare  un paio di amici e i suoi genitori al forno, gli hanno chiesto di  restare a cena loro, ma ha rifiutato.
Danno un programma obbligatorio in tv, e lui vuole vederlo da solo, è già abbastanza faticoso così, probabilmente ci saranno i vestiti da sposa per  il matrimonio di Katniss e suo. Ieri ha visto i suoi preparatori, Effie, e parecchia altra gente andare e venire da casa di lei, ma si è tenuto alla larga, e così ha fatto anche oggi.
 Sospira, tutta questa cosa, gli dà un vago senso di sconforto e frustrazione. Odia quella proposta di matrimonio fatta in tv, odia a dire la verità proprio la proposta, e il matrimonio stesso, così fasullo. fatto solo per compiacere Snow.
Quello che ha sempre voluto è non essere una loro pedina e si sono ritrovati ad essere proprio quello, fanno ciò che vuole lui, ed è orribile.
E poi più ci pensa e meno si capacita come questa storia possa andare avanti, il matrimonio ci sarà davvero? E poi figli? Che saranno buttati nell’arena, sente un peso schiacciargli il petto al pensiero.
Questa situazione è colpa sua. Se quel giorno per preparare l’intervista con Haymitch non gli avesse detto quello che provava per Katniss.. e lui non lo avesse incoraggiato.. lo ricorda come fosse ieri.
Ecco tutto è iniziato così, Katnniss ha dovuto stare al gioco, appoggiare quel finto idillio, e poi l’annuncio col cambio delle regole del gioco, e lei a quel punto è venuta a cercarlo, Peeta si era già messo l’anima in pace, ferito profondamente da giorni, sanguinante con la febbre e costretto a nascondersi nel fango vicino al fiume, se lei non fosse arrivata a salvarlo ora sarebbe morto. E tutto questo non sarebbe successo.
Malvolentieri accende la tv, Caesar  presenta,  è proprio uno speciale sugli abiti da sposa. Prima vengono mostrati vari modelli che Cinna creato, e poi quelli scelti dal pubblico, che Katinss ha indossato ieri… è bellissima, ma sicuramente troppo artificiale, pensa con sconforto, non è quello che vorrebbe lui e sicuramente neanche lei, due vestiti più semplici e la tostatura del pane. Basterebbe quello. Continua a pensare all’arena, mentre le immagini scorrono.
Alla fine, quando hanno ricambiato le regole e con Cato morto, ci voleva ben poco ad ucciderlo, anzi lo stava per fare. Sorride tristemente mentre ripensa a quel momento, lui  aveva il coltello in mano, e quando ha alzato il braccio per buttarlo nel lago lei ha teso l’arco per ucciderlo, forse credendo che volesse attaccarla. In quel momento lui lo ha gettato via e ha visto la sua esitazione, l’ha pregata di ucciderlo, glielo ha detto che dovevano avere un solo vincitore. Katinss però a quel punto ha cambiato idea, non ha più voluto ucciderlo e non ha voluto sentire ragioni.
Da non credere che una ragazza con quel carattere, non abbia semplicemente fatto ciò che tutti si aspettavano facesse. L’ha vista non so quante volte prima di entrare nell’arena che lo guardava sempre sospettosa, Peeta era sicuro che una come lei non avrebbe esitato e poi era così semplice, in pratica bastava lasciato morire, sì perché con quel taglio era praticamente finito. Ed è lì che ha tirato fuori le bacche.
 
I vestiti hanno finalmente finito di mostrali, per cui ora Caesar spiega al pubblico fino a quando potranno votare il vestito preferito, assurdo. Pensa con espressione perplessa. Poi aggiunge che tra un attimo ci sarà l’annuncio per dell’edizione della memoria.
Gli viene un colpo, a pensare che tra qualche mese dovrà fare da mentore, lui con Katinss a Capitol City, dovrà occuparsi di un ragazzo o ragazza che sicuramente morirà. Si perché c’è da scommetterci che i prossimi tributi del distretto 12 non sopravviveranno, e loro due non potranno fare niente per aiutarli entrambi, forse potranno puntare su uno dei due, ma Peeta si sente sicuro che anche il ragazzo o la ragazza più bravi avranno filo da torcere. Dopo quello che è successo con loro, quest’anno non ci sarà un tributo vincitore del distretto 12, faranno di tutto perché non ci sia.
Mentre Snow parla trattiene il fiato. Lo guarda prendere la busta ingiallita con scritto sopra 75
E leggere
Nel 75 anniversario, affinchè i ribelli ricordino  che anche il più forte tra loro non può prevalere sulla potenza di capitol city, i tributi maschio e femmina saranno scelti tra i vincitori ancora in vita
La perplessità aleggia tra il pubblico.. Ma non in lui, che comunque non segue già più la tv. Già immagina la scena. Katnissa nell’arena. E o lui o Haimicth.
Non può lasciarla andare con lui.
Si accorge a mala pena di alzarsi in piedi ed uscire, non spegne la luce né il televisore.
E mentre apre la porta, una voce dentro gli sussurra che questa volta davvero non ha possibilità.  Con amarezza pensa che forse in fondo è sempre stato così, doveva morire nell’arena.
 
Haymitch guarda il programma senza nessun interesse, gli abiti sono belli ma è comunque orribile che sia un matrimonio pilotato da Capitol City, ma le cose hanno preso una piega tale, che era inevitabile, ed in parte è stata anche colpa sua. Ha incoraggiato Peeta a fare la dichiarazione, incoraggiato Seneca a cambiare le regole.. incoraggiato Katinss alla rivolta.. nò quello forse nò.. guarda distrattamente il coltello lì vicino sul tavolo. Valuta la possibilità di aprire una bottiglia in onore dei vestiti di Katniss e sorride all’idea, da quando ha bisogno di una scusa  per bere?
Poi con la coda dell’occhio vede  Snow, il bambino con una scatoletta di legno, un deja vu.. l’edizione della memoria.  La paura lo inchioda  a lungo, mentre vede le mille immagini che lo riconducono alla sua. Le blocca lì da qualche parte, per ascoltare Snow che legge.
Le orecchie gli fischiano e all’inizio fa fatica a concentrarsi su quello che il presidente dice, ma l’ultima parte ora riesce a sentirla chiaramente ed è come se urlasse ormai nella sua testa, i tributi maschio e femmina saranno scelti tra i vincitori ancora in vita.
 
L’arena, di nuovo Nò.. Mille pensieri cercano di soffocarlo, e lui allunga la mano verso la prima bottiglia di liquore disponibile, per soffocarli lui stesso, come a sempre fatto, bevendo.
In quel momento entra qualcuno, automaticamente lascia perdere il liquore, impugna  il coltello di scatto e si volta verso la porta.
E’ solo Peeta, che lo guarda sconvolto, ma non per il coltello. Già, riflette,  anche lui potrebbe tornare nell’arena.
Si guardano per un lungo istante poi Haymitch prende la bottiglia in mano, la apre e prende un lungo sorso. Che non basta a calmarlo, non basterebbe tutto l’alcool che ha per questa notte, ma è un buon inizio.
Peeta lo guarda - tornerò io nell’arena con lei - la voce esce prima incerta,  poi si fa sicura
 Haymitch  alza le spalle per prendere un grosso respiro.. sembra sollevato forse, ma dura solo un’istante, espira e si affloscia  contro la sedia.
- Ma davvero? - risponde Haymitch in tono sarcastico – Sei venuto a chiedermi questo? Davvero vuoi tornare laggiù?
Peeta sgrana gli occhi e lo guarda con evidente nervosismo misto al disprezzo che prova per lui quando beve, vorrebbe togliergli la bottiglia ma ha ancora il coltello in mano ed è ancora abbastanza sobrio per poterlo colpire. per cui lascia perdere.
Tu me lo devi – riprende con fare deciso – hai voluto salvare lei l’altra volta, eri disposto a lasciarmi morire, anzi mi stavi lasciando morire – la voce s’incrina leggermente per la rabbia e il risentimento – Per cui qualunque nome venga sorteggiato io andrò là..  e cercheremo di tirarla fuori viva. Di riportarla a casa.-
Haymitch si tirà su dritto.. mentre un pensiero gli balena nella mente, tirarla fuori viva..
Si volta a guardarlo meglio. Pensa a tutti i suoi amici che andranno al massacro e gli vengono i brividi, beve un lungo sorso per fermare il tremito.
-Questa volta non sarà così facile, quelli sono assassini veri, e lei non ti ama ragazzo. Ti rendi conto che vuoi sacrificare la tua vita per lei? Che ama un altro? E comunque non accetterà che tu ti sacrifichi tanto facilmente.- Dice quasi irritato.
La frase ha l’affetto voluto, Peeta vede Gale,  e sente una fitta nel petto, abbassa lo sguardo con  un’espressione infelice, quasi una smorfia, immagina Katniss abbracciata a lui, e poi la vede felice, sente il dolore attenuarsi, così và meglio, se lei può uscirne viva e felice, va bene. Rialza la testa per sostenere gli occhi del suo mentore –comunque voglio farlo – finisce risoluto.
Haymitch si riappoggia allo schienale e pensa a i vari  progetti di rivolta, che hanno fatto di nascosto lui e gli altri vincitori durante il tour, e poi ha visto nei volti, gli animi della gente pronti a ribellarsi. La scintilla è ormai accesa, e non si può più spegnere.
Qui non ancora ora. ed è meglio così, perché Gale è già stato sul punto  di far esplodere una sommossa e Katniss si metterebbe sicuramente nei guai. E lei serve viva per la rivoluzione, lei è la ghiandaia imitatrice, e sé il ragazzo è abbastanza pazzo da proteggerla. Forse si può provare a  salvarla.  forse questi hunger games saranno quelli che daranno  sostegno alla rivoluzione.
 Ma lui da solo non basterà, e poi comunque loro che lo sappiano o nò sono legati, se lui morisse forse lei non sarebbe tanto disposta ad appoggiare la causa, o forse sì, magari Gale riuscirebbe a convincerla.
 
Fà un cenno d’assenso con la bottiglia – va bene ragazzo, come vuoi - lo guarda con tristezza pensando che è stato davvero un miracolo che sia tornato dall’arena una volta, un ragazzo del genere. Non tornerà un'altra volta.– E ora vattene! Devo pensare. – termina bruscamente
Peeta lo sguarda storto, certo pensare, pensare ad ubriacarsi ecco a cosa deve pensare, ma non dice niente.
Mentre si allontana è furioso con Haymitch, che pensa solo a bere. Questa cosa deve finire. Esce di casa e và verso la sua, e sente in lontananza Prim che chiama Katniss, poi vede un ombra nella notte, non c’impiega molto a riconoscerlo è Gale, stanno cercando Katniss. cosa avrà fatto? Sarà scappata in un momento di terrore..? Pensa di cercarla anche lui, ma cambia idea, è Gale quello che Katniss vuole, sono le braccia di lui che vuole per conforto, non le sue, anche Gale lo ha visto e si è fermato, Peeta lo guarda, e  cerca d’immaginare i suoi pensieri, probabilmente rimpiange di non voler essere fuggito quando Katniss glielo ha chiesto, lui ha scelto la ribellione, lei ha scelto di restagli vicino. Katiss ha scelto Gale, e loro torneranno nell’arena.
Lui dovrà un’altra volta stare qui a guardarla tra le braccia di Peeta, perché anche questa volta ci sarà lui al suo fianco, forse è sul peso di  questo pensiero che  le spalle di Gale si abbassano, ma è solo un attimo ed è un movimento quasi impercettibile,  nel buio della notte. Poi le spalle si rialzano, nuovamente dritte, gli fa un cenno di saluto con la testa.
Peeta gli risponde con  un altro cenno, poi si volta e và verso casa sua, e Gale prosegue a chiamare Katinss. Peeta si ripromette di non fare più lo sbaglio dell’altra volta, non cercherà di farsi baciare per gli sponsor, non la obbligherà a fare nulla che non vuole.
 
Ognuno di loro questa notte avrà a che fare con i propri incubi, con i propri rimorsi e sensi di colpa. In fondo lui  stesso dovrà tornare nell’arena.
Quando entra in casa, si guarda intorno, tutto è rimasto così com’è.
 In quel momento sente che la frustrazione che provava fino a quel pomeriggio  è sparita, al suo posto c’è una strana determinazione. Guarda il televisore ancora acceso dove fino a poco tempo prima c’èra Katniss con gli abiti da sposa  addosso, e ora, niente matrimonio.
Solo l’arena,  ma almeno hanno smesso di essere delle pedine,  per diventare cosa? dei martiri forse.
Ma una consapevolezza lo muove a pensare, che anche se questa volta morirà almeno ora sono liberi dall’essere nelle mani di Snow.  Magari si può fare qualcosa. Forse c’è ancora speranza.
Si stende sul divano, la tensione di quella sera si fa sentire. pensa che sarebbe meglio non provare affatto a dormire, ma si sente svuotato e anche se non vorrebbe crolla in un sonno frammentato. Incubi, dove per quanto si sforzi non riesce a raggiungere Kaniss dove per quanto si sforzi di trovarla, lei s’allontana sempre di più. E quando si sveglia è solo, come sempre, e il senso di vuoto è l’unica cosa presente.
 
È solo quando ormai la bottiglia di liquore è a metà,  quando tutti  i complotti a cui ha potuto pensare sono un ricordo nebuloso e le speranze di  salvare i suoi amici dall’arena sono annebbiate dall’alcool, che arriva Katniss.
 Haymitch la guarda, la ragazza in fiamme, sconvolta. Ha sentito Prim e Gale chiamare per cercarla, chissà dove s’era cacciata.  Forse avrebbe bisogno d’un goccetto anche lei, anche perché in quel momento sembra molto più un uccellino massacrato che una ragazza che può essere il simbolo della rivolta.
- Ah, eccola qui. Stanchissima dopo aver tanto ragionato. Alla fine però ci sei arrivata, vero dolcezza? Hai capito che non vai là da sola. E adesso sei qui a chiedermi.. cosa?
  
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