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Autore: Himeelly    06/11/2013    0 recensioni
Come festeggerà Halloween lilian luna potter?
< ...“Lils hai intenzione di farmi impazzire? Con questo vestito sei maledettamente irresistibile.” Mi disse arrossendo in volto, mi lascia sfuggire un ghigno vittorioso, ero riuscita nel mio intento: farle perdere l’autocontrollo... >
Genere: Erotico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Lily Luna Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'the story of my life'
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Era il 31 ottobre e io me ne stavo in camera mia, ero diventata prefetto quindi avevo una camera tutta mia, il che era solo che una cosa positiva. Me ne stavo in piedi davanti al mio letto con indosso solo l’asciugamano che mi ero messa dopo essere uscita dalla doccia, non trovavo il completino di pizzo nero che avevo preparato la mattina stessa, quindi me ne stavo lì in piedi a cercare di fare, inutilmente, mente locale. Mi serviva assolutamente quello, perché era l’unico completino che avesse il reggiseno senza spalline. Alla fine mi ricordai di averlo poggiato in bagno, tornai nuovamente in bagno e lo presi per poi infilarlo. Poi indossai le calze nere a rete molto piccola, con un ricamo di pizzo che arrivava a metà coscia come se fossero delle auto reggenti. Indossai il vestito, lo guardai, forse avevo esagerato. Il vestito era rosso con sopra del pizzo nero, era come se fosse diviso in due pezzi. Il sopra era un vero e proprio corpetto, che strinsi a più non posso, per poco non vi esplodevo all'interno, ma era l’effetto che desideravo; sul lato sinistro vi era un applicazione a forma di rosa, nera. Il sotto era più semplice, era una gonna a balze, anche se piuttosto corta. Indossai le scarpe, degli stivali di camoscio neri, con tacco vertiginoso che arrivavano fin sopra il ginocchio, indossai gli accessori e presi al borsa. Al cui interno avevo messo la matita nera, il contenitore delle lenti a contatto colorate, dovevo ringraziare nonno Arthur per quelle, rendevano perfettamente l’effetto di un vampiro, e il rossetto rosso. Ero pronta, avevo lasciato i capelli mossi sciolti sulle spalle, e mi ero truccata degli stessi colori del mio vestito. Fuori dalla mia sala comune trovai come al solito Lucy, la mia piccola ombra, ad aspettarmi, aveva un vestito simile al mio solo che era tutto nero, la presi a braccetto e ci avviammo, nascoste dal mantello dell’invisibilità, che James mi aveva gentilmente prestato dopo che aveva finito Hogwarts, verso la Stanza delle Necessità, dove avevo organizzato un festino. Passammo tre volte davanti al muro, pensai intensamente a una casa stregata che alla fine dava in una sala da ballo. Apparve una porta e vi entrammo, mi guardai attorno e con la bacchetta che avevo estratto dallo stivale destro diedi una sistemata qua e la, facendomi aiutare naturalmente da Lucy. Era perfetta, era spaventosa al punto giusto, e la pista da ballo era enorme, con le pareti decorate come se fosse un vecchio castello abbandonato, proprio quello che avevo immaginato. “Lils ma è stupenda” disse Lucy con gli occhi sgranati per la sorpresa, aveva ragione avevamo fatto un ottimo lavoro. “Ottimo lavoro piccola grifa” dissi sorridendole. La sala cominciava a riempirsi pian piano, avevo fatto in modo che la si potesse raggiungere solo se si superava la casa stregata. Era stata una mossa parecchio subdola e probabilmente se Rose e Minnie fossero state li me l’avrebbero bocciata subito, mentre Scorpius, beh lui avrebbe trovato un modo per renderla ancora più subdola. Cercai di non pensare a loro, i miei migliori amici, che si erano diplomati l’anno precedente. Dopo un’infinita quantità di tempo arrivarono mia sorella, con la sua migliore amica, e Isabelle. Rimasi a fissare Isabelle che indossava un tubino nero e rosa antico con un disegno particolare, ma più che il vestito, fissavo lei dentro quest’ultimo era bellissima. Salutai le altre due con un cenno della mano e me ne andai in mezzo alla pista, lasciando mia sorella, la sua migliore amica, e la piccola Lucy da sole all'entrata della sala. Mi misi a ballare con Izzy in modo provocante, avevo intenzione di farle perdere l’auto controllo quella sera. “Come mai gli occhi rossi?” mi chiese in un sussurro all'orecchio, sorrisi come un ebete, sentire il suo fiato sul mio orecchio mi aveva sempre fatto impazzire e lei lo sapeva bene, dopotutto erano due anni che stavamo assieme. “Così ero in tinta con i capelli” le dissi ridacchiando sulle sue labbra, per poi baciarla. Passammo la serata così, ballando assieme, bevendo un qualcosa ogni tanto, anche di alcolico se capitava, e punzecchiandoci a vicenda come facevamo sempre. A fine serata io ero ancora più esuberante del mio solito, a causa dell’alcool che avevo in corpo e della serata passata con la musica a palla. Non ero ubriaca, perché avevo bevuto poco ma non si poteva di certo dire che fossi totalmente lucida. “Izz…” le sussurrai sulle labbra, lei si scostò lievemente, a quanto sembrava lei era più lucida di me. “Lils hai intenzione di farmi impazzire? Con questo vestito sei maledettamente irresistibile.” Mi disse arrossendo in volto, mi lascia sfuggire un ghigno vittorioso, ero riuscita nel mio intento: farle perdere l’autocontrollo.

798 parole

Esm's Corner
Dopo questa ciofeca mi scavo una fossa

 
   
 
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