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Autore: Ofeliet    06/11/2013    4 recensioni
Non ha mai osservato Kuroko più del necessario, e mai così da vicino.
Il suo sguardo si posa sulla guancia della propria ombra. E' ancora leggermente rossa, segno che il pugno che gli ha dato è ancora ben dolorante. Ne sa qualcosa, Taiga, viste le tante botte ricevute in faccia - che fossero per scherzo o meno, facevano un male cane.
Nonostante questo, Kuroko non sembra accorgersene e continua a cercare di sostenerlo. Anche se la loro differenza di altezza non aiuta a tenere dritto l'ombrello per ripararsi dalla pioggia.

{KagaKuro}
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Giochi delle tigri e delle ombre'
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Gentle Touch

Gentle Touch


Ed è in quel momento che Taiga se ne accorge. La partita contro lo Shuutoku è finita, hanno vinto. E lui deve fare i conti con le sue gambe che hanno deciso di scioperare per la troppa attività. La morra era stata persa da Kuroko, che il quel momento stava cercando di tenerlo in piedi nonostante l'evidente differenza di altezza.
Non ha mai osservato Kuroko più del necessario, e mai così da vicino.
Il suo sguardo si posa sulla guancia della propria ombra. E' ancora leggermente rossa, segno che il pugno che gli ha dato è ancora ben dolorante. Ne sa qualcosa, Taiga, viste le tante botte ricevute in faccia - che fossero per scherzo o meno, facevano un male cane.
Nonostante questo, Kuroko non sembra accorgersene e continua a cercare di sostenerlo. Anche se la loro differenza di altezza non aiuta a tenere dritto l'ombrello per ripararsi dalla pioggia.
Riko e gli altri sono più avanti, li hanno abbandonati al loro destino.
Però Tetsuya sembra essere determinato a continuare, in qualsiasi modo.
Il suo sguardo torna a concentrarsi sulla ferita che lui stesso gli ha inferto. Ancora non capisce bene perché Kuroko lo abbia colpito, ma fortunatamente l'aveva fatto. E poi quel nano dalla poca presenza non sapeva affatto come si dava un pugno. Lui invece aveva fatto sul serio, quando l'aveva buttato a terra.
Chissà quanto gli doleva...
La sua mano si alza - ignorando le imprecazioni dei muscoli e il dolore - andando ad appoggiarsi sulla ferita di Tetsuya. Il sesto giocatore si ferma, sgranando leggermente gli occhi. O, almeno, questo è ciò che crede Taiga visto che abbassa prontamente lo sguardo. Non sa se riuscirebbe a guardarlo direttamente.
- Ti fa male? - la domanda è puramente di circostanza, o almeno è ciò che lui vuole far credere. Peccato che Tetsuya era sempre stato più sveglio di lui.
- No, Kagami-kun. Non più di tanto. - è la sua rapida risposta. La tigre sta per tirare un sospiro di sollievo, quando si rende finalmente conto del suo imbarazzante gesto. La sua mano è sulla guancia di Kuroko.
E, se visto dall'esterno, la cosa sembrerebbe pure una cosa romantica. Avvampa ferocemente, Kagami, ma la sua mano non sembra volersi scrollare dal viso impassibile di Kuroko.
Lui lo guarda, non capendo bene cos'avesse intenzione di fare. O sperando che facesse qualcosa.
Con tutto quell'imbarazzo, Taiga si accorge che i suoi muscoli sono tornati a reagire e che lui non è più appoggiato a Kuroko, che però continua a tenerlo per il braccio, temendo probabilmente una sua caduta.
Passano i secondi, scanditi dalla pioggia sull'asfalto. Non arriva niente di sperato.
- Forse è meglio se andiamo, Kagami-kun. - dice Tetsuya. - O Aida-san si preoccuperà.
Taiga sa che Kuroko ha ragione. Sa che dovrebbe togliere la sua mano dalla faccia del compagno - ma la maledetta sembra essere stata attaccata con la colla - e riprendere a camminare fino al ristorante poco più avanti. Lo sa, ma ogni fibra del suo corpo sembra impedirglielo.
E così il suo palmo scivola verso il bordo del viso di Tetsuya, mentre il pollice taglia in due la parte lesa con il suo tragitto. Kuroko sussulta, questa volta lo percepisce bene per via del contatto.
- Sicuro? - la sua voce è più bassa, o forse è una sua impressione, e Tetsuya sussulta nuovamente. Il pollice scende più in basso, tracciando la linea della mandibola. Sente che Kuroko vuole dire qualcosa, ma la voce sembra esserci persa in qualche meandro nascosto.
Tetsuya riesce a annuire. Kagami sorride, sentendosi almeno sollevato. Tra la tensione e la vittoria non ha avuto il tempo di chiedergli come stesse - perché, insomma, un suo pugno poteva anche stendere qualcuno.
Ed è lì che il suo fisico lo tradisce nuovamente scivolando ulteriormente oltre i confini che Kagami aveva cercato di imporsi.
Il labbro inferiore di Kuroko è leggermente ruvido, ma inaspettatamente caldo. Sente il lieve respiro provenire dalla bocca, visto che Tetsuya l'ha aperta leggermente per lo stupore. Senza rendersene conto, il pollice torna al punto di partenza, mentre Taiga si trova a piantare gli occhi dappertutto tranne che sul viso di Tetsuya. Sa che morirebbe per l'imbarazzo se lo facesse, ma dentro di lui la volontà di staccarsi e andare avanti si era già affievolita prima.
- Kagami-kun? - ed è proprio la voce del compagno  a riportarlo alla realtà, quasi con la violenza di uno schiaffo.
Il ragazzo più grande si stacca, mentre sente qualcosa di bollente salirgli sul viso.
- E' meglio che andiamo! - lo dice più a se stesso che al partner, girando i tacchi e cercando di proseguire. Peccato che il suo corpo probabilmente vuole il divorzio, perché per quella sera l'ha già tradito parecchie volte. Le gambe cedono senza preavviso, e lui comprende presto cosa succederà.
Tetsuya non fa in tempo a richiamarlo, o ad afferrarlo, che Kagami fa la sua teatrale caduta dentro una pozzanghera.


<< Kagamicchi, perché eri coperto di fango? >>


Il Giardino Festivo:
{Corretto/sistemato il 23/03/2014}

Né!
B-beh, non so proprio cosa dire.
Diciamo che sono qui per due cose da festeggiare. *sparge tartine e dolcetti*
Il primo punto sono i miei tre anni di EFP che volevo festeggiare con l'entrata (dai, così si può chiamare) in un nuovo fandom.
E l'altro è che è la prima scena shonen-ai esplicita che scrivo. Sul serio, mai fatto prima d'ora - certo, anche se ne ho in corso due proprio shonen-ai lì ancora a queste cose non ci sono arrivata.

Perciò eccomi qui a scodinzolare come Nigou davanti alla pappa.
Questa cosa (perché sono troppo poco coraggiosa per chiamarla storia) nasce dopo la visione di diciassette episodi di KuroBasu. Contando che per me la KagaKuro era già canon dal quinto episodio.
E si colloca nel tragitto da palestra a ristorante (ma toh, non l'avevate capito, vero?). Mi è venuto da riflettere che Bakagami si scusa con gli altri per il suo comportamento, ma non con Kuroko per averlo buttato a terra con quel pugno, con tutte le relative conseguenze. Da ciò la mia fantasia è andata a spasso e mi ha portato a questo.
Ho paura di aver tremendamente reso OOC i personaggi ma c'è l'avvertimento che mi salva, tiè spero che chi recensirà sappia darmi qualche dritta utile per migliorare.
Ringrazio in anticipo chi passerà di qui. ^^


Milady Ophelia
   
 
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