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Autore: Tony Stark    06/11/2013    2 recensioni
E' una Johniarty, John viene ingannato da Moriàrty.Sherlock viene ammazzato da uno degli uomini di Jim. E bhé che altro c'e da dire:
" Tick Tock, il conto alla rovescia e sullo zero la bomba esplode "
"Spero che ti piaccia il nostro piccolo regalo” e nel angolo c'erano le iniziali di due nomi:”J. W e J. M” ."
Aspetterò vostre recensioni e vi avviso ci sarà anche un omicidio descritto non nei minimi dettagli
Genere: Angst, Azione, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jim Moriarty, John Watson, Lestrade, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In a heart and in a mind of a psicopath criminal'
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Tick Tock, Tick Tock

Il tempo scorreva veloce Sherlock aveva poco tempo, John era scomparso.

Tick Tock, Tick Tock

Aveva poco tempo, per trovarlo, in quel cantiere ed era tutto troppo pulito nemmeno un indizio

Tick Tock, Tick Tock

<< Vieni qui ,mio piccolo angioletto >> Disse, una voce, la sua voce. Sherlock la seguì in quella foresta di colonne in calcestruzzo.

Tick Tock, Tick Tock

<< John! >> la voce quasi gli scomparve, arrivato in quella radura. Niente poteva prepararlo a quello a cui stava assistendo, nemmeno le sue più apocalitteche idee. Niente sangue, niente, niente di niente. Solo John e Moriarty, solo loro due. John non lo degnava di uno sguardo come se fosse stato ipnotizato da quel folle.

<< Sei arrivato Sherlock, ti stavamo aspettando >>disse, Jim.

Tick Tock. Sei arrivato tardi Sherlock

<< Dobbiamo andarcene, John >> disse, Sherlock, preoccupato ma gelido nel suo tono di voce che non ammetteva repliche

<< Sta diventando davvero noioso questo gioco, cosa ne pensi Johnny-boy ? >> chiese, mellifluo, Moriarty.

<< Hai ragione, Jim. Non mi diverto più a giocare con lui >> rispose, John. Sherlock non sapeva cosa pensare. Era come se il suo sofisticato cervello avesse deciso di andare in crash.

Tick, Tock. L'hai perso, il caso ti ha distolto da lui e Moriarty ne ha approfittato.

Vide il riflesso di un puntatore laser. Non aveva paura, non avrebbe avuto senso

<< Andiamo, Johnny-boy. >> disse, Sherlock vide, anzi sentì quello che Moriarty aveva voluto dirgli davvero

<< Ho preso il tuo cuore, Sherlock >>. John non lo degnò di uno sguardo, mentre seguiva Jim. Era felice, forse, si era ingannato che qualcuno potesse accettarlo.

Moriarty. Lui sì che era stato fortunato, John gli aveva dato il suo cuore, aveva potuto vederlo nei suoi occhi brillanti , era innamorato follemente.Ma non di lui.

Tick Tock. Chiudi gli occhi Sherlock.

Tick Tock . E' il momento.

Tick Tock.Tick Tock

L'ispettore Lestrade era appena arrivato, avevano perso troppo tempo.

Sherlock era disteso nel mezzo di una pozza di sangue, il suo. Con un foro di proiettile in mezzo agli occhi e un altro al centro del petto. Poco distante,Lestrade trovò un biglietto, bianco, immacolato, se non fosse per il mesaggio scritto proprio al centro . La calligrafia era quella di John:”Spero che ti piaccia il nostro piccolo regaloe nel angolo c'erano le iniziali di due nomi:”J. W e J. M .

Tick, Tock.

<< Siete assolutamente sicuri, che sia la calligrafia di Watson? >> era, l'ennesima, volta che l'ispettore lo chiedeva, come se sperasse che cambiassero le cose -sai che è stato, John, non cambierà niente, smetti di continuare a chiederlo- si disse

<< Si,ne siamo sicuri al cento per cento, ispettore >> rispose, Anderson. Lestrade sospirò,

<< Potrebbe essere stato obbligato a scriverlo ? >>

<< La linea è precisa e sicura, non è stato obbligato a scriverla. Se fosse stato minacciato, le lettere sarebbero state precise, questo si, ma la loro linea sarebbe stata diversa,meno sicura quasi tremante >> rispose, Anderson

<< E' un soldato, il suo addestramento gli impone la calma in situazioni simili >> stava accampando scuse, per proteggere il dottore

<< Ammettiamo che sia andata così, se fosse stato minacciato. Pur avendo un addestramento militare avrebbe perso tempo ad abbellire le lettere? >> stavolta era stato Anderson, a porgli una domanda- Tu l'avresti mai fatto?- si chiese

<< No, non avrebbe avuto alcuna importanza se le lettere fossero belle da vedere, mi sarei preoccupato solo di renderle leggibili >> ammise << Dobbiamo scoprire solo chi sia J.M >> disse, l'ispettore Lestrade.- Rifletti, qual ' era il nome che Sherlock, ripeteva sempre in queste ultime settimane?- si chiese, e qualche secondo dopo, gli venne un lampo di genio

<< Jim Moriarty >> eslamò l'ispettore, iniziando a cercare la fedina penale digitalizata di Moriarty, gli bastava anche solo il suo indirizzo.Lo trovò, la sua residenza era una villa, che si trovava poco fuori Londra.

Tick Tock.Tick Tock.Non lo troverete

Lestrade, arrivò alla grande villa, seguito da tre volanti della polizia.Cercarono ovunque non c'era traccia di Moriarty o di John. Vuoto.

Tick Tock. Sta per arrivare lo zero. Tick Tock

John, era la marionetta perfetta. Ma Sherlock, era morto ora gli era inutile essere seguito da quel cagnolino scodinsolante. Due giorni di prigionia, lasciato nelle mani di Sebastian e gli si era gettato ai piedi, avrebbe fatto di tutto per non subire quelle torture, un altra volta almeno.Ora voleva liberarsene, solo lui poteva eliminare, distruggere il suo piccolo, dolce Johnny.-Forse anche il suo sangue è dolce, ma mai quanto lui- si disse, prese la pistola e andò da John << I giochi sono finiti Johnny-boy >> disse, gli puntò contro la pistola, ignorando l'espressione terrorizata di John, le iridi azzurre erano state inghiottite dalla pupilla, adesso sembrava avere degli occhi così simili ai suoi.

Neri, profondi e vuoti

<< Bye, Bye. Johnny-boy >>disse, il proiettile partì, il sangue gli macchiò il volto e le labbra. Jim evitò che John si schiantasse al suolo e gli diede un ultimo bacio.Il suo sangue era dolce, quasi come il miele, ma con quel retrogusto amaro e ferroso. Poteva sentire quasi la bontà di John. Lo adagiò, su quello stesso pavimento con delicatezza, che poteva quasi essere scambiata per amore.

Tick Tock, il conto alla rovescia è sullo zero la bomba esplode

Jim sorride, osservando da lontano il funerale di Sherlock.Il suo sorriso si spense al funerale di John. E' chino sulla tomba di John e poggia una rosa rossa sulla lapide in marmo

<< Quello che sto facendo stupisce persino me >> dice, come se stesse parlando a John << Forse non avrei dovuto spararti, eravamo così simili. Devo andare, Seb. Mi sta apettando. Ci rivedremo, Johnny-boy >>. La rosa rossa appassì con il passare dei giorni,ma lui ne portò un'altra. Fresca, con i petali vellutati e rossa come il sangue.

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<< Non abbiamo trovato nessun indizio utile >> si scusò Anderson

<< I giornalisti ci vanno a nozze con quest'assassino >> disse, sarcastico e irritato Lestrade mostrando il giornale:

L'assassino della rosa rossa colpisce ancora

Trovata un altra vittima del'assassino della rosa rossa:

Il volto del uomo è stato sfigurato, i tratti resi inriconoscibili.Gli sono stati cavati gl'occhi come con le altre vittime e sono stati sostituiti con delle biglie di vetro nero. L'assassino a poi inciso un leggero solco sopra il cuore e vi ha conficcato una rosa rossa. Nessun' indizio.

Scotland Yard brancola nel buio. L'assassino colpirà ancora ?

<< Londra è nel caos per via di questo psicopatico dobbiamo trovarlo, e farlo condannare all'ergastolo >> esclamò, l'ispettore

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Jim, si calò il cappuccio nascondendo il suo volto, il mantello nero fluttuava nell'aria gelida di Londra. Osservando il panorama, i suoi occhi brillarono nel buio. E con una giravolta vi scomparve

Guardava la lama del coltello brillare con la luce della luna in quel parco, la donna era terrorizata, piangeva silenziosamente.

<< C-chi sei? >> chiese, tremante

<< La Morte >> rispose, ghignando. Preparando la rosa, il suo pugnale. Fece un piccolo ma profondo taglio, non sentiva le urla della donna. Prese la rosa, il gambo, legnaceo, tagliato come una punta di freccia. La pugnalò, infilzando il suo cuore con la rosa. Sostitui quei begli occhi azzurri con delle biglie nere e opache.Rideva,Jim, nella notte.Dove nessuno poteva sentirlo. Nella notte quando il male prende il controllo di tutto.Non lasciò alcun'indizio e tornò fra le ombre. I suoi occhi neri e vuoti, il suo nome non veniva pronunciato era come chiamare la Morte, la sua anima nera, marcia e diabolica. Era freddo come il ghiaccio, come se non ci fosse sangue nelle sue vene. Aveva visto l'amore e ne era morto.

 

 

 

 

Note del Autore

Ebbene si questa è una Johniarty in piena regola, spero che sia scritta bene. Che vi piaccia e che i personaggi non siano esageratamente OOC, in tal caso avvisatemi. Dedico questa storia, alla ragazza(?) che ha recensito la mia storia “Colpo al cuore”Pablitoy Moriarty.Spero che ti piaccia anche questa storia :)

Aspetto le vostre recensioni

 

-Anthony Edward Stark

   
 
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