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Autore: itsagnese_    06/11/2013    2 recensioni
Dedicato a tutte le persone che hanno perso qualcuno di speciale nella propria vita.
[sto lavorando alla trama.]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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New York - Mercoledi,11 settembre 2013.

 

 

Rebeca apre gli occhi,si stiracchia leggermente e mette i piedi fuori dal letto,facendoli scivolare nelle comode ciabatte marroni; con lentezza si trascina in cucina,passando per le scale e sedendosi al solito sgabello davanti al bancone. Qualcuno,Mary, si è già curata di prepararle del tè caldo e versarlo in una tazza,senza dimenticare il piattino ed i biscotti al cioccolato,i preferiti di Becky. In cucina cala il silenzio che talvolta viene rotto dal tintinnio del cucchiaino contro le pareti della tazza bollente che Becky tiene in mano. Colta da un senso di vuoto, la ventinovenne decide di accendere la televisione. Afferra quindi il telecomando poco distante da lei e schiaccia "1" . << Maledetto affare,volevo premere 1 e 2,non soltanto 1! >> esclama con tanta ira che persino le pareti potrebbero risponderle : ma non lo fanno, e nessun altro lo fa. 

<< Oggi 11 settembre 2013 ,giorno in cui 12 anni fa.. >> annuncia la giornalista del notiziario. Becky spegne immediatamente l'apparecchio,come se le orecchie le sanguinassero.

<< Lo so che giorno è oggi. >> un profondo respiro interrompe la frase << E' il giorno in cui il cielo si è preso il mio Josh .>> continua malgrado la voce sia rotta da un lampo di malinconia e tristezza,lampo che attraversa anche i suoi occhi.

 

 

New York - 23 gennaio 2001.

 

" Cazzo Becky non puoi perdere anche questo autobus,non puoi fare tardi anche stavolta " grida una vocina nella testa di Rebeca,la diciassettenne liceale che sta per rifare tardi a scuola,per l'ennesima volta.

Becky continua a correre,tanto veloce che sembra che il suo cuore stia per cedere e che il suo volto stia per avere una paralisi facciale a causa dell'eccessivo freddo. Si ferma di scatto alla stazione degli Autobus vicino Times Square,inconsapevole se il suo autobus sia già passato o se,almeno stavolta,sia stata fortunata e non l'abbia perso.

" Forse sarà meglio chiedere a qualcuno.." si dice mentre riprende fiato e si guarda attorno,finchè un bel ragazzo,alto più o meno un metro e settanta,dai capelli scuri e gli occhi castani cattura la sua attenzione. Lo studia per bene prima di rivolgerglisi : indossa un maglioncino blu,dei Jeans scuri e porta in mano una valigetta ventiquattr'ore nera di pelle. Il viso è scolpito da lineamenti piuttosto spigolosi ,ma le labbra sembrano assumere un'espressione dolce.

Becky si ricompone ed infine si avvicina allo sconosciuto. 

<< Scusami,sai per caso se il 324 è passato? >> gli chiede cortesemente. 

Il ragazzo si volta verso di lei,le sorride e le risponde << No,non ancora. >> il giovane sorride,la osserva attentamente e poi si volta dall'altra parte.

<< Hai fatto una bella corsa,eh? >> Becky annuisce guardando altrove e facendo dei lunghi respiri.

<< Non posso arrivare tardi a scuola anche oggi >> continua guardando verso di lui.

<< Io comunque sono Josh. Ho 22 anni. >> si presenta mentre le si avvicina abbastanza da stringerle la mano. 

<< Piacere,io mi chiamo Becky e ho 17 anni e mezzo. Dove studi? >> chiede con una sfumatura di interesse presente nella sua voce.

Josh si fa una risatina e poi le risponde che non studia più,ma sta seguendo uno stage al World Trade Center. 

 

 

New York -  5 aprile 2001.

 

<< Beeecky,muoviti c'è Josh alla porta,sbrigati o congelerà lì fuori! >> grida Mary dal fondo delle scale.

<< Mary fallo entrare,mi devo solo ehm..vestir..mettere le scarpe! >> risponde Becky dalla sua camera,intenta a scegliere l'abito da indossare.

<< Vediamo..questo no,troppo formale..questo,uhm,troppo leggero..questo..troppo..troppo in tutti i sensi..>> continua a ripetere sotto voce mentre scarta moltissimi abiti. << Oh! >> esclama << Eccolo,è lui. >> sentenzia mentre tira fuori dall'armadio un vestitino blu elettrico non troppo corto; << A Josh piacerà moltissimo >> dice mentre lo infila. 

Abbina il vestitino a delle calze coprenti nere e un paio di Dr. Martens nere anch'esse; si trucca leggermente,piastra i capelli e scende le scale di corsa. Appena arriva di sotto,impaziente di vedere il suo ragazzo,incomincia a cercarlo per il salone e quando non lo vede si dirige in cucina,dove lo trova a sistemarsi i capelli mentre si guarda allo specchio; è tutto applicato a spostarseli di qua e poi di la che non si accorge nemmeno della presenza di Rebeca che gli piomba alle spalle e gli fa "buuuuh! " spaventandolo.

<< Ma che caz..? Becky! Se ti prendo giuro che ti uccido! >> le grida mentre si lancia a rincorrerla per la cucina. Becky fa uno strano giro intorno al tavolo per arrivare poi in salone. Josh è molto più veloce di lei: le sue gambe lunghe e muscolose si avvicinano sempre più a quelle esili di Rebeca e finalmente riesce a prenderla.

<< Josh ti prego mettimi giùù! >> grida lei mentre il suo ragazzo si diverte a prenderla in braccio e a caricarsela sulla spalla.

<< Mai furetto malefico. >> dice dopo averle fatto un po' di solletico ai fianchi,dove Becky lo soffre di più. Josh la appoggia delicatamente sul divano e incomincia a farle il solletico e tirarle pizzicotti ,guardandola divertito mentre la poveretta si contorce dalle risate.

<< Ti prego,BASTAAA! >> grida tra una risata e l'altra. Finalmente Josh smette di farle il solletico e la guarda sorridendo.

<< Comunque buonasera amore,sei bellissima. Buon mesiversario. >> le dice prima di baciarle delicatamente le labbra.

<< Buon mesiversario anche a te,amore mio. >> risponde lei prendendogli il viso tra le mani per poi baciarlo.

I due escono di casa per mano e si avvicinano all'auto di Josh. Dopo circa una mezz'oretta arrivano su un prato,umido per la bassa temperatura,buio,ma sopra di loro il cielo,luminosissimo.

<< Oh Josh,mi hai portata a vedere le stelle! >> esclama la ragazza prima di saltargli al collo. Rebeca aveva sempre desiderato vedere le stelle a New York,ma purtroppo le troppe luci della città glielo avevano sempre impedito.

<< Vieni,ho portato delle coperte,così ci possiamo stendere e guardare le stelle. >> Josh posiziona la coperta in orizzontale e poi ci si stende sopra; Becky si stende appoggiata a lui con la sua testa sul suo petto. Non parlano molto,si limitano a guardarsi e ammirare le stelle.

<< Josh? >> 

<< Mhm?>>

<< Posso sentire il tuo cuore battere. >>

<< Mhm. >>

<< Batte un po' veloce,ti senti bene? >>

<< Tranquilla piccola,batte così dalla prima volta in cui ti ho vista. >>

Lei si alza e si mette in ginocchio,si gira verso il suo ragazzo e lo bacia romanticamente,prendendogli il viso tra le mani. 

<< Ti amo. >>

 

 

 

New York,7 giugno 2001

<< Ti odio! Sei uno stronzo! >> grida Becky  chiudendo la porta in faccia a Josh.

<< Ti prego Rebeca..apri questa porta..fammi almeno parlare! E' una settimana che non ci parliamo cazzo! Lasciami spiegare! >>

Dall'altra parte della porta Becky non fa che sbuffare e sbattere ripetutamente il piede destro a terra. Ci riflette un po' su e poi apre la porta affacciandosi lievemente.

<< Spiegare cosa,come hai infilato la tua lingua nella sua gola?! >> grida in preda all'ira.

<< Becky non l'ho baciata! Si è soltanto avvicinata..! >>

<< Ascolta,vi ho visti. Va bene? Ho visto come la guardavi. Perché non mi guardi così come guardavi lei Josh? Cosa c'è adesso che non va? Cosa ho fatto? C'è un problema? Allora dimmelo cazzo! Dimmelo! Non so se l'hai capito ma non voglio lasciarti andare. Voglio che tu resti con me. Possibilmente per sempre . Ma non è più come prima,lo sai. Lo sappiamo tutti. >>

<< Io..non lo so se è più come prima..>>

c'è una breve pausa in cui sono i singhiozzi e i respiri di Rebeca a parlare mentre Josh ha lo sguardo fisso nel vuoto,come volesse fermamente bloccare la scena e tornare indietro.

<< Allora..>> fa Becky tra un singhiozzo e l'altro << Perché mentire? Me lo merito? E' questo che vuoi? Farmela pagare per quella sera in cui l'ho baciato,in cui ho baciato Nick? Josh,io non posso più vivere senza le tue attenzioni..ogni giornata è una giornata persa,una giornata in cui c'è un buco,un buco che arriva sino al mio stomaco e mi impedisce di respirare >> continua a fatica tra i singhiozzi e i sospiri << Hai..hai presente come ti senti dopo che vedi un bel film? Un film commovente,un film che ti lascia qualcosa dentro? Vulnerabile. E' così che ti senti. Vulnerabile. >> ripete appoggiandosi alla parete del salotto. << Durante questo tempo passato con te mi sono sentita vulnerabile. Ogni tuo piccolo gesto,sguardo o una piccola carezza mi rendeva la giornata migliore,mi facevi sembrare tutto più bello..così bello..come se mi sentissi finalmente viva,dopo qualcosa di buio…ma ora,che fine hai fatto? Che fine abbiamo fatto,o che fine faremo? Io non vog..>> sputa fuori prima di crollare a terra e singhiozzare così forte da creare un eco.

<<  Mi hai ferita! E non sai quanto! Non ce la faccio più ad andare avanti così..con la tua assenza/presenza..senza di te,senza le tue attenzioni..>> grida mentre prende a pugni il petto si Josh.

<< Hey,hey piccola..sh..è tutto apposto.. ora ci sono io..ascoltami,è vero,forse non è più come prima ..non ti do tutte le mie attenzioni,ma ti giuro io..non lo faccio perché non ti amo più,avanti,come potrei non amati più? Durante il tempo passato insieme io una cosa l'ho capita : che tu sei quella giusta. Sai come farmi ridere,lo fai sempre..con la tua goffaggine e con la tua noncuranza..ma sai anche come farmi piangere,e un ragazzo non piange sempre..probabilmente piange solo quando gli importa..>> si interrompe perché una lacrima riga il suo viso. << Mi dispiace. Mi dispiace tanto..ma in questo periodo al lavoro è molto impegnativo,mi hanno assunto e devo mantenermi il posto e lavorare come un matto..non rido più,sto perennemente incazzato..ma non volevo che tutto questo si riflettesse anche su di te. Mi dispiace così tanto..ti prego perdonami..Io ti amo..sarebbe impossibile non farlo. Ti amerò per sempre,te lo giuro. E' una promessa.>> ribatte mentre accarezza i capelli di Becky accucciata vicino al suo petto,che finalmente si è calmata. Solleva leggermente la testa,si asciuga un po' le lacrime dal viso e poi annuisce. 

<< Mi dispiace..ci ho provato ad andare avanti..a ripetermi che era solo un momento ma ..non ce l'ho fatta. >> sussurra prima di riabbassare la testa. 

<< Qualunque cosa accada,Becky,tu devi comunque andare avanti. Sempre. Le persone se ne vanno. I fatti cambiano. Il tempo passa,ma tu sei sempre lì che devi prendere una decisione. Fino al giorno in cui non sarai sotto terra..devi prendere delle decisioni. Puoi decidere di arrenderti..e finirla lì. Ma puoi decidere di andare avanti. Di diventare un campione. Di diventare forte. D'accordo? >> lei annuisce in prede alle lacrime e poi lo stringe forte.

<< Ti prego non lasciarmi mai. >> bisbiglia lei sottovoce.

<< Mai. >> ripete lui dopo averla baciata.

 

 

New York,21 luglio 2001.

 

 

Quella mattina Becky aveva marinato la scuola per andare a casa di Josh.

Appena entrati in camera di Josh,i due si baciarono con foga fino a finire sul suo letto.

Lei gli baciava il petto nudo e lui le lasciava degli umidi baci sulla pancia mentre la toccava con gesti leggeri,quasi ad accarezzarla.

<< Sei sicura di farlo, di essere..pronta? >> chiede Josh 

<< Si. Sicura come non mai. >> risponde lei tirandolo verso di sè.

Lui iniziò a penetrarla delicatamente,senza spingere troppo, mentre faceva leva sulle sue braccia; Becky gemeva di piacere,o forse di dolore,mentre le sue braccia erano intorno al collo del ragazzo che spingeva sempre più forte e a ritmo sempre più veloce,ora che lei si era abituata.

Lei gridava di piacere e lui faceva lo stesso e talvolta soffocavano i loro urletti con dei baci intensi e lunghi; i loro corpi aderivano perfettamente,come se fossero stati creati per stare insieme.

<< Più..forte >> gridò ad un certo punto lei,stringendo fortissimo le lenzuola,quasi a strapparle. Lui non ci pensò due volte, ed aumentò la velocità , tenendola saldamente per le cosce / sedere.

Lei continuava ad inarcarsi ad ogni spinta,mentre lui le toccava il seno e la pancia,senza però farle troppo male. Becky stava per venire,cosa intuibile grazie ai suoi gemiti, e lui anche, che non riusciva a trattenersi nel sentire la sua ragazza gridare quelle urla di piacere.

Finalmente venirono,l'uno gridando il nome dell'altra.

Entrambi si lasciarono cadere sul letto a pancia in sù,cercando di smaltire l'eccitazione.

<< Oh Josh,è stato..fantastico >> disse lei mentre rideva.

<< Fantastico. Ah,una cosa. Sei bellissima mentre fai l'amore. >> rispose lui guardandola negli occhi. 

<< Sono tua ora. Sei mio. Il tuo nome è così bello,così bello che è stato fatto per essere ripetuto vicino solo a cose belle. >> ribattè lei,fissando il soffitto.

Quella fu la prima volta in cui fecero l'amore.

 

 

New York, martedì 11 settembre 2001.

 

<< Dai amore sbrigati o arriverai tardi al lavoro! >> dice Becky mentre ride. E' nel taxi con Josh,davanti al World Trade Center,dove lui lavora. Quella mattina non vuole lasciarla andare e continua a baciare il collo della sua ragazza,che impazzisce.

<< Ancora 10 minuti..>> dice lui mentre continua a baciarla.

<< Dai,ora vai,ci vediamo dopo! >> afferma lei mentre continua a ridere. Finalmente lui si decide a scendere dal taxi e la saluta facendole la linguaccia.

" Come mi fa ridere " pensa Becky mentre cerca di trattenere una risata.

Quella mattina Becky la trascorre allegramente,tra shopping e Starbucks . La scuola sarebbe riiniziata a breve,quindi decide di andare a comprare dei quaderni.

Sono circa le 9 meno 10 minuti ,sono passate circa due ore da quando ha salutato Josh,quando Becky vede un mare di gente con i cellulari in mano e con il volto pieno di lacrime e uno strano fumo sopra la sua testa.

Cerca invano di capire cosa sia successo,ma non ci riesce; chiede qualcosa ad una ragazza che piange ma lei la abbraccia forte e corre via; la confusione è troppa,per le strade di New York ci sono fiumi di gente che non si ferma. 

Entra nel negozio più vicino fornito di televisione e si fa spazio tra la folla che grida e piange. 

E poi vede quelle immagini. Quelle immagini che le cambieranno per sempre la vita: le immagini dell'attacco alle torri gemelle. Dagli edifici esce una marea di fumo e ci sono moltissime fiamme ; non riesce a parlare mentre vede il replay dell'aereo che si schianta contro la prima torre,rimane immobile,impietrita. Come se tutto intorno a lei andasse a rallentatore. Sbatte lentamente le palpebre,da cui escono le lacrime. La sua bocca  si apre,quasi come volesse emettere grida,grida di terrore,di tristezza di rabbia,grida da " lì dentro c'è lui! ",grida che non escono però dalla sua bocca.

Esce di corsa ,col volto in preda alle lacrime e la gola che non fa altro che singhiozzare ed inizia a correre,correre non si sa per dove.

Tutto d'un tratto il telefono le squilla,legge il nome sullo schermo : "JOSH". Incomincia a piangere ancora di più,a singhiozzare,ma poi risponde.

<< P-r-onto? >> risponde con la voce rotta dai singhiozzi.

<< Hei..amore. Ascolta,non c'è tempo.>> dice lui dall'altro capo del telefono mentre piange. 

<< Sappiamo entrambi che non ne uscirò vivo. Volevo solo dirti che.. >> fa una lunga pausa,per versare qualche lacrima. 

<< Sai quello che voglio dirti..ti amo,Rebeca. Ti amo tanto e ti proteggerò da lassù. Sappi che ti ho amato ogni giorno in cui siamo stati insieme e che lo farò per sempre,anche se non sarò fisicamente vicino a te. >> Lei piange in silenzio,e strizza gli occhi per far uscire tutte le lacrime e poi tira su col naso.

<< Ti ricordi quello che ti ho detto quel giorno in cui abbiamo litigato? >> chiede questa volta con la voce spezzata dal pianto.

<< S-si >> sussurra lei.

<< Non scordarlo mai..devi andare avanti senza di me. Devi solo credere in quello che vuoi..e farai la scelta giusta anche senza di me. Ti amo Becky..mi dispiace..io non voglio..non sono pronto per morire..>> dice piangendo disperatamente.

<< No ti prego! Io voglio passare la mia vita con te..no-non andare per favore..io ti..amo.. >> Dice Becky,ma non giunge risposta. Si sente un rumore sordo e delle grida. E' la torre che crolla. 

Becky chiude il telefono e guarda fisso nel vuoto ,mentre piange. 

<< E'..andato..>> grida tra le lacrime. << E' andato! >> ripete mentre si strappa i capelli.

Quella fu l'ultima volta in cui Becky sentì la voce di Josh. 

 

New York,mercoledì 11 settembre 2013.

 

Come tutti gli 11 settembre da quello del 2001,Becky si reca al cimitero.

Cammina lentamente assaporando il fresco venticello di settembre,salutando di tanto in tanto qualcuno che conosce. 

Arriva alla tomba di Josh,dove si ferma ad osservare una donna sulla mezza età,dai capelli marroni, chinata sulla tomba a pulire la foto del figlio.

<< Ciao,Liz. >> la saluta Becky

<< Becky..ciao tesoro. >> la saluta la donna,baciandola su una guancia.

Entrambe si siedono ai piedi della tomba,a sistemare dei fiori e a pulire la lapide. Di tanto in tanto alla donna escono delle lacrime che le rigano il volto chiaro; ma lei se le asciuga,quasi non volesse essere vista dalla foto del figlio,che sorride.

<< Becky,posso domandarti una cosa? >> le chiede poi Liz sistemandosi i capelli

<< Certo signora. >> risponde lei.

<< Tu sei giovane. Sei bella. Sei intelligente. Gli uomini ti amano..perchè non cerchi di ricostruirti una vita? >> le chiede mentre le mette una mano sulla spalla. << Lui >> dice lanciando uno sguardo alla foto, << avrebbe voluto così. La tua felicità. Ti manca molto,eh?>> . Becky non risponde subito, guarda per un po' la foto si Josh ,stando in silenzio .

<< Mi manca,si,mi manca. Non c'è giorno in cui non chiamo il suo numero per sentire la sua voce alla segreteria telefonica. Non c'è notte in cui non mi addormento desiderando di sognarlo. Non c'è giorno in cui non guardo una sua foto.  >> fa una pausa per asciugarsi una lacrima,e poi stinge forte la mano di Liz. << Ebbene,dopo 12 anni,vorrei poter dire che è tutto passato,che è tutto finito,che va tutto bene. Che la sua assenza non si fa sentire. Ma mentirei,mentirei soltanto,e non c'è bisogno di mentire agli altri se poi il mio cuore sa la verità. E la verità è che mi manca,mi manca come solo le cose belle sanno mancare. >>

 

New York,11 settembre 2018

 

<< Sarah,sbrigati! Non vorrai fare tardi a scuola! >>

<< Eccomi mamma. >> bisbiglia una vocina da ragazzina.

<< Come sei bella tesoro! Ora ti aiuto a farti la treccia, aspettami qui,vado a prendere la spazzola. >> risponde Becky accarezzando la guancia della bambina.

<< Mamma >> dice la ragazzina 

<< Dimmi tesoro >> risponde la madre dal bagno

<< E' vero che tu conoscevi un ragazzo che è morto nelle torri gemelle? Ieri a scuola ci hanno detto che oggi è un anniversario..sono passati 17 anni dall'attentato. >> Becky cammina lentamente verso la bimba,la fa sedere ed inizia a raccoglierle i capelli.

<< Si tesoro,è vero. >> risponde la mamma.

<< L'hai conosciuto prima di incontrare papà? >> le chiede Sarah

<< Si tesoro. E' stato tanti anni fa. >> risponde Rebeca continuando ad intrecciare i capelli della bimba.

<< Mi racconti la storia? Di come l'hai conosciuto? >> le domanda la bimba,voltandosi lentamente verso la madre.

<< D'accordo. Avevo 17 anni quando lo incontrai..alto ,coi capelli castani e gli occhi bellissimi..>> 

  

***

 

 

Dopo quel giorno,l'11 settembre del 2013 , dopo aver parlato con Liz,Becky decise che doveva rincominciare a vivere.

Si trovò un lavoro; iniziò come sarta,diventando poi una famosa stilista, che ben presto ebbe un grande successo.

Trovò un uomo,un modello con cui lavorava,si sposarono e poco dopo diede alla luce una bellissima bambina.

La cosa più importante di tutte, è che Becky capì che non si deve vivere per una persona. Una persona può lasciarti,volente o nolente,ma potrebbe lasciarti comunque. Capì che bisogna vivere per qualcosa,qualcosa di così importante per cui varrebbe la pena morire. Quel qualcosa era l'amore.

 

Dedicato a tutti coloro che,nel corso della loro vita,hanno perso qualcuno di speciale.

 

 

 

 

 

* spazio autrice *

buonasera a tutti quelli che sono riusciti ad arrivare fino a qua giù (bel coraggio.)

ci tengo a dire giusto due cosine prima di lasciarvi andare.

Questa è la mia prima OS,il che significa che non sarà bellissima o perfetta,ma voglio che sappiate che ci ho messo davvero il cuore e l'anima .

Ho cercato di trovare le parole giuste,le frasi giuste e le situazioni giuste per esprimere ciò che volevo vi arrivasse. Per questo io spero tanto che vi possa piacere..lasciatemi una recensione con più di dieci parole,che sia una critica o un complimento..o dei consigli (STRA-ACCETTATI! ).

Seconda cosa.

Questa Os è dedicata a tutti coloro che hanno perso una persona importante nella propria vita o che hanno avuto dei problemi.

Io non sono molto esperta in materia,per fortuna,ma ho comunque perso qualcuno a cui tenevo,e questo mi dispiace un sacco.

All'inizio ti senti come Becky : vuota. Non riesci ad andare avanti..ma poi devi trovare una cosa per cui vale la pena rialzarti ed andare avanti. 

Spero che possa esservi d'aiuto,e che qualche parola detta da "Becky" possa confortarvi in un momento non bellissimo della vostra vita.

Spero tantissimo vi sia piaciuta,vi mando un bacio enorme e vi ringrazio ancora per aver letto!

Alla prossima,

agnese.

 

instagram : @itsagnese_

twitter : @agnesehere.

 

 

 

  
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