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Autore: Franz3v    06/11/2013    1 recensioni
Nessuno crede più negli angeli, nè nei demoni, nè tantomeno in Satana e Dio, neanche Night ha mai dato peso a queste cose di chiesa, ma se la sua quotidiana e normale vita venisse catapultata in mezzo a tutte queste "fantasie", che accadrebbe?
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 2: Morte e Rabbia

 
 
 
 
 
Occhi neri come la pece lo osservavano, ne poteva percepire la crudeltà e l’odio.
Il corpo di Night era immobile, non riusciva a muoversi di un millimetro, si sentiva come una statua di pietra, il suo cuore batteva all’impazzata, gli sudavano le mani,vedeva suo padre senza un braccio sollevato per aria da quella strana creatura, che sembrava … un demone? No non è possibile si disse fra sé, non esistono i demoni, però i lineamenti ricordavano quello di un demone che si poteva vedere nei cartoni animati o nei film, la pelle piena di scaglie, artigli in mani e piedi, una lunga coda, enormi corna.
 
“E tu chi saresti?” chiese la creatura con una voce agghiacciante, visibilmente confuso, che fece rabbrividire il nero:”ma soprattutto come fai a vedermi, la barriera che ho attivato dovrebbe far si che io ora sia in un’altra dimensione insieme a quest’uomo e basta, e nessun’altro essere umano dovrebbe percepire quello che accade qui dentro, ma che diavolo sta succedendo?”
 
Fu come se Night si fosse risvegliato da un sogno, ora che ci faceva caso non c’era nessuno in giro, ma non solo persone, nemmeno animali, nessun uccello che volava nel cielo, e il vento che tirava fino a pochi minuti addietro sembrava essersi dissolto, che fosse perché si trovava in una dimensione parallela, come aveva appena spiegato l’essere davanti a lui? Era troppo spaventato per fare ragionamenti lucidi, e pure troppo preoccupato per la sorte del padre.
 
“Chi sei?” ripetè il demone con un tono di voce più adirato, facendo sobbalzare Night, distraendolo dal suo ragionamento

”N…ight” la voce del padre, debole e roca, raggiunse le orecchie del figlio, i loro sguardi si incrociarono, il moro strinse i denti, raccogliendo tutte le sue energie ”Devi scappare il più lontano possibile da qui,ora!” “Ma padre” urlò Night e notò uno sguardo di paura comparire sul volto del moro, un sorriso compiaciuto comparve sul volto del demone “Così lui è tuo figlio?allora chiederò a lui dove posso trovarli”

”No lui non sa niente lascialo fuori da questa storia” disse tentando di dissuadere il mostro, ma ricevette solo un pungo che lo scaravento contro il muro vicino all’entrata di casa sua, formando un cratere dietro di lui,dopodichè cadde a terra immobile.
 
“Allora caro il mio figlio di Trevis…” erano anni che non sentiva il nome di suo padre, come faceva a conoscerlo, forse gli avrebbe potuto dare una spiegazione se avesse potuto parlargli, ma il demone si trovava proprio in mezzo a loro due “Dimmi dove si trovano i 5” Night era confuso, la sua mente tornò nuovamente a vagare “I 5 ? Ma di cosa sta parlando? E cosa centrano questo con mio padre? E perché io dovrei sapere dove si trovano? Che diavolo sta succedendo”
 
“Invo…” una voce raggiunse le sue orecchie, ma sembrava quasi fosse distorta, non riusciva a capire cosa stesse dicendo, ma sentì nuovamente una fitta al braccio, la stessa che percepiva ogni volta nel suo sogno, era come se pulsassse, no un secondo, stava pulsando, era come sentire un cuore battere.
 
“Vedo che anche a te piace il silenzio” sghignazzò il demone che era rimasto in silenzio fino a quel punto, visibilmente spazientito, “Allora ti farò parlare” disse mentre allo stesso tempo sollevava il braccio destro che venne coperto da una nube di energia oscura “Con la forza!!!” urlò prima di lanciarsi contro Night.
 
Il suo primo istinto fu quello di incrociare le mani per difendersi, ma poi il suo braccio pulsò nuovamente, poi una seconda volta ma al contrario di quella precedente la sentii in tutto il corpo, le braccia scivolarono lungo il suo corpo,la testa cadde leggermente in avanti facendo in modo che i suoi occhi non si potessero vedere, era entrato in una specie di trance, durante la quale, schivò il pugno del demone, e si spostò dietro di lui,e con un calcio diretto al busto, lo allontanò di pochi metri, e con un balzo indietreggiò e raggiunse il padre, che si trovava ancora disteso immobile dietro a dov’era il demone.
 
Si risvegliò dal suo stato di trance e si buttò quasi a terra, dopodichè tirò su suo padre e lo appoggiò sulle su gambe, tenendo su la parte superiore del corpo.
Il volto di Night era rigato di lacrime “Padre…”
 
Suo padre era lì immobile, stava perdendo ancora molto sangue da dove gli era stato staccato il braccio, una pozza di rosso scarlatto si era formata sotto di lui, e in quel momento stava bagnando anche i vestiti di Night.

”Non puoi abbandonarmi, non anche tu ti prego” era distrutto, la sua voce era rotta dalle lacrime, stava tremando, la mano rimasta del padre si appoggiò sulla sua guancia, facendo trasalire il nero, i loro occhi si incrociarono ancora una volta, gli occhi nocciola erano praticamente spenti, era come guardare una fiamma che si affievolisce a poco a poco, fino ad estinguersi del tutto.
 
“Ascoltami figliolo,non abbiamo più molto tempo, non volevo arrivasse questo giorno” la voce di Trevis era molto debole,ad ogni piccola frase prendeva una piccola pausa, il suo respiro era affannato:”però sfortunatamente è arrivato, avrei voluto vederti crescere ancora, ma so che diventerai un uomo ancora migliore di ciò che sei ora, e anche la mamma lo sapeva” Night non riusciva a smettere di singhiozzare,e le sue lacrime ricadevano sulle guance del padre “Lo so, mi dispiace,è colpa mia, la mamma è morta a causa mia”
 
“No questo non è vero”lo interruppe il padre “Tua madre ti amava, e prima di morire mi chiese di proteggerti da qualsiasi cosa, e di non rivelarti mai la verità” il nero smise di singhiozzare e guardò il padre con occhi confusi:”Quale verità?di che stai parlando?”
 
“Tutto ti verrà rivelato” constato il padre, prima di tirare fuori da sotto la camicia, una chiave che aveva indossato come collana, Night la strinse nella mano appena l’ebbe ricevuta.
“Questa” continuò il padre ormai allo stremo delle forze:” ti darà le risposte, vai in camera mia, dentro l’armadio sul muro c’è una serratura, aprila con questa chiave e capirai”
“Ma padre” le parole del nero furono subito fermate dalla mano del padre sulla sua guancia, sentiva il suo freddo a contatto col caldo della sua guancia,e sentiva anche il sangue bagnato che la mano aveva lasciato sulla guancia.
“Io e tua madre speravamo vivessi una vita normale, ma avevamo deciso che se mai il destino ti avesse portato su questa strada, noi te l’avremmo fatta percorrere, ma ricorda la scelta è tua, ti voglio bene” la mano iniziò lentamente a scivolare dalla guancia di Night, che spalancò gli occhi:”No ti prego non andartene” “…Figliolo” la mano cadde a terra ,priva di vita, come il resto del corpo.
 
Night era rimasto con gli occhi spalancati, incredulo a quello che stava succedendo,era morto, non l’avrebbe più visto sorridere, non avrebbe potuto più ridere con lui, sarebbe stato solo, mille immagini del tempo passato insieme gli passarono davanti agli occhi come una serie di foto ad alta velocità.
 
“No…” disse a voce bassa Night, il suo braccio pulsò di nuovo.
 
“Invocami” la voce rieccheggiò nuovamente nella sua testa.
 
“AH finalmente è morto” sentenziò il demone che si era rialzato già da un pezzo e aveva assistito a tutta la scena:” finalmente, peccato però che non mi ha dato nessuna informazione utile, beh allora dovrò torturare un po’ te, finchè non mi dirai cosa voglio sapere” finì prima di avanzare lentamente verso Night.
 
“No…” ripetè nuovamente il nero, ma questa volta a voce più alta e con rabbia.
 
“Come dici?” chiese il demone, fermandosi e posando l’orecchio verso di lui “Non ti sento”
 
“Tu…” disse il nero con ancora più rabbia,
 
“Invocami se non vuoi morire” la voce rieccheggiò nella sua testa più forte di qualsiasi altra volta.
 
Il braccio iniziò nuovamente a pulsare, ma non una singola pulsazione, erano continue, e la loro velocità continuava ad aumentare, fino a quando impazzirono, come se stessero per esplodere.
“Non farai del male a nessun altro te la farò pagare per ciò che hai fatto!!!” quest’ultima parola la disse urlandò, a quel punto dal dorso della mano, le vene cominciarono a diventare nere, in modo che anche chi vedeva dall’esterno vedeva le linee nere sulla pelle, che si estesero per tutto l’ambraccio, ma non si fermarono lì, si dilungarono fino all’occhio destro di Night, non erano solo le vene, era come se tutto il braccio destro del nero stesse subendo una strana trasformazione, ad un certo punto da esso scaturì un’ondata di energia oscura , che si propagò nell’aria circostante come un vento impetuoso.
 
IL demone spalancò gli occhi e incrociò le braccia davanti a lui per impedire di essere spazzato via da quel vento, ma venno spostato comunque di qualche metro, e costretto a chiudere gli occhi, e quando li riaprii fu partecipe di un evento assurdo che era appena avvenuto.

L’avambraccio di Night era cambiato, era come se la pelle fosse stata strappata via e vi fossero rimasti solo i lineamneti dei muscoli, solo che il loro colore era un rosso scuro, come quello della carne viva,mentre le dita erano nere,e sul dorso della mano era apparsa una sfera, incastonata all’interno della carne,che brillava di un blu acceso.
 
“Ma quello è…”
 
Night inizò a ridere divertito, la sua voce non era più quella di prima, era unita perfettamente alla voce che gli aveva riecheggiato nella mente le volte precendenti.
 
“Finalmente mi sono risvegliato”
  
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