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Autore: ZivaDDavid    07/11/2013    3 recensioni
La nostra squadra sarà messa a dura prova, sia nei rapporti tra di loro, che con diversi casi... qualcuno sta cercando di disintegrare il team...
Genere: Azione, Fluff, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abigail Sciuto, Anthony DiNozzo, Timothy McGee, Un po' tutti, Ziva David
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Era stata una giornata davvero stressante per la squadra che aveva appena eseguito l’arresto di Fernando Soda, ricercato in più di 7 paesi e accusato di 18 omicidi, senza contare il traffico di stupefacenti, il giro di prostitute e la vendita a terroristi dei piani militari americani.
Era stata una bella vittoria per la squadra, tanto che il Direttore Vance  fece organizzare una festa di ringraziamento, dove aveva invitato tutte le agenzie più importanti, come CIA o FBI. Inoltre quando aveva parlato in privato con la squadra gli aveva consigliato di prendersi un po’ di ferie, in modo da permettere anche alle altre squadre di lavorare!! E tutti risero.
-Bene ragazzi, sono molto fiero di voi. Sapete che non sono molto incline alle smancerie ma questa medaglia è davvero meritata. Quindi andate a cambiarvi perché stasera i protagonisti siete voi. – concluse Vance.
Fecero per andarsene quando Vance guardando Gibbs disse : - Pretendo che tu venga pure! -   e Gibbs sorridendo uscì.
 
-Ma quindi dove è questa festa? – chiese Ziva
-Al Palace! E’ vicino alla 54 esima. Non lo conosci? – disse McGee che nel frattempo stava cercando su internet l’itinerario.
-McGoogleMaps lascia stare. Ziva ti passo a prendere io. Sai com’è…Potresti mettere sotto il Presidente con la guida che hai! Però puntuale alle 20.30!-  concluse Tony che non diede il tempo a Ziva di replicare e si diresse all’ascensore.
-McGee… Ma devo vestirmi molto elegante quindi?- chiese Ziva, piuttosto annoiata
-Si Ziva, penso proprio di si… Vabbè vado anch’io…- e fece per alzarsi, mcGee.
-Si andiamo, vengo anch’io… tanto non abbiamo più casi! – e se la risero di gusto.
 
 
Erano le 20.01 e Ziva era appena uscita dalla doccia,e ancora bagnata, si diresse in camera a cercare un vestito. Mentre rivoltava il suo armadio e usciva più vestiti che poteva, con fretta perché sapeva che non sarebbe mai stata puntuale, suonò il campanello. Guardò l’orario : erano le 20.15.
-Chi è?-
-Sono Tony! Apri Ziva… A che punto sei?-
-Mi mezzo ad una via! Entra... – e gli aprì la porta restando però dietro di essa perché ancora con l’accappatoio in mano.
-Ad una strada, Ziva… In mezzo ad una str… Ma sei ancora così? – riuscì a dire solo quello Tony che nel frattempo la stava squadrando da testa a piedi.    E’ bellissima, pensò, anche con un accappatoio!
-Si scusami. E’ che non trovo niente da mettermi! – disse Ziva ad un passo da una crisi di nervi…
-E’ impossibile che tu non abbia niente da metterti! Dai tranquilla, cerca nell’armadio e vedrai che qualcosa la troverai!- la rincuorò Tony
-Pensi che non abbia già cercato? Ho messo tutti i vestiti sul letto… Solo che il Direttore ha fatto capire che è una serata di un certo livello… e…- disse  Ziva, ma Tony la interruppe
-Oh dai Ziva! Fammi vedere ti aiuto io… - e si diressero verso la camera.
 
-Oh mamma Ziva! Ma c’è un macello! E stasera quando torni a casa dove vorresti dormire? Sul divano?- iniziò a ridere Tony
 
-C’è poco da scherzare..quale dici?-
 
-Quello rosso!-
 
-Non sarà un po’ troppo esagerato? Meglio quello verde no? Anche se certo è troppo scollato… o quello beige…
 
-No Ziva prova quello ross… No! Quello blu! Si quella là- e indicò l’armadio.
 
-Quello blu? Sono anni che non lo metto…non mi starà neanche più… -
 
-Ascoltami, e mettitelo forza!- disse mentre aspettava lì seduto sulla sedia. Ziva aspettò che se ne andasse ma lui non capì.
 
-Forza che vuoi fare? Esci o non riuscirò mai a prepararmi! –
 
-Ti vergogni di me, Mossad? Ti ricordo che sotto copert….-
 
-Si Tony lo so…la ricordo quella missione. C’ero anche io… ma se non i dispiace ancora devo mettere anche l’intimo… su fuori-
 
-Per me puoi anche non metterlo!!- disse Tony mentre si dirigeva in salotto.
 
 
10 minuti più tardi Ziva si presentò in salotto col vestito, un paio di bellissime scarpe argentate, con i capelli mossi naturali ed un leggero trucco, con l’aggiunta di un bel vistoso rossetto rosso.
Tony sembrava avere perso il dono della parola, dato che per almeno 30 secondi buoni solo a guardarla ammirato, senza spiccicare neanche una sola parola. Ziva tra lo stupita e il malizioso gli chiese : - Non vado bene così? È troppo stretto? E’ esagerato? – anche se sapeva benissimo di andare più che bene.
-Scherzi vero? Sei…sei bellissima Ziva-
-Oh grazie! – fece timidamente – bhè forse dovremmo andare… è tardi. –
-Sisi.. dovremmo andare… è tardi… - riuscì solo a ripetere quello che Ziva aveva detto.
Appena entrati in macchina Tony riacquisì un po’ di controllo, necessario a non saltare addosso alla collega. La guardava affascinato. Solo lei lo riusciva ad indisporre e stupire così tanto.
-Bene per l’aiuto però mi merito qualcosa.- disse con gli occhi da cucciolo.
Ziva non resistette proprio e dato che aveva proprio voglia di giocare con lui, iniziò. Si avvicinò all’orecchio e gli disse : - tranquillo che stasera avrai un premio.- e si rimise a posto, a vedere la reazione di Tony. Mentre lei gli palava, un brivido gli attraversò la schiena.
Lui capì subito che voleva giocare e decise di stare a gioco. Gli fece l’occhiolino e partirono.
 
Arrivati là, si comportò da vero gentiluomo. Le aprì lo sportello,  la accompagnò dentro tenendola sotto braccio e perfino le prese da bere. Al loro ingresso, i complimenti per la donna furono innumerevoli. Ogni uomo, dal semplice agente fino ai direttori delle più grandi agenzie le si avvicinavano per farle i complimenti, e quasi tutti fecero anche l’occhiolino a Tony!
-Leon, quella non sarà mica la figlia di Eli David? – disse il Direttore della CIA, Michael Thompson a Vance.
-Si è proprio lei… bella no?-
-Bella è un eufemismo ! Non è che me la presteresti per qualche missione?- anche se Micheal Thompson pensava a tutto meno che alle missioni, in quel momento.
-Oh non credo che saranno d’accordo.-
-Chi? Il fidanzato accanto?-
-Nono quello accanto non è il fidanzato, è il collega Anthony DiNozzo! Almeno ufficialmente non sono fidanzati, ma credo neanche privatamente. Ma oltre a DiNozzo, tutta la squadra non la lascerebbe andare a partire da Gibbs fino a se stessa. Sta molto bene qua. –
-Bhè peccato! Ma l’avrei solo presa in prestito… Magari posso andarla a conoscere però.- e con quella frase Thompson si diresse verso la coppia, che nel frattempo, saltati i convenevoli con tutti, si erano riuniti con la squadra. Infatti oltre a Gibbs, visibilmente a disagio, c’erano anche McGee, molto elegante con accanto Abby, anche lei elegante ma nel suo stile e Ducky e Palmer e Signora che ridevano amabilmente.
-Ziva sei bellissima- le ripeteva in continuazione Abby.
-Sisi è proprio vero mia cara.- disse Ducky
-Siete davvero gentili! – arrossì Ziva che guardò complice Tony.
-No Signorina David. Dire che è bellissima è poco… lei è a dir poco spettacolare- e con questo Thompson si avvicinò.  Tony la stringe più vicina a sé e Gibbs si avvicinò con un gesto impercettibile, come a volerla difendere. Gli unici a conoscere realmente quell’uomo erano Gibbs e Ducky.
-Grazie mille. – disse Ziva sperando che quell’uomo come tutti gli altri non si intrattenesse.
-E’ un vero piacere, io sono Micheal Thompson, direttore della CIA. Mi farebbe molto piacere se qualche volta ci venisse a trovare nei nostri uffici, o meglio ancora collaborasse pure con noi.-
-Non penso che la signorina David stia cercando lavoro in questo momento- intervenne Gibbs visibilmente innervosito
-Oh ma no intendevo assolutamente intendere questo! Non vorrei averla offesa!- e si girò a guardarla.- solo che vista la sua bellezza sarebbe oltre che un piacere, una grande ricchezza per noi poter creare, come dire, un legame più stretto fra le due agenzie.- e prendendole la mano le diede un bacio sul palmo.
Tony accanto a lei era veramente nervoso, ma prima che lui potesse intervenire Ziva disse : - La ringrazio molto per i complimenti, e mi lusinga con queste richieste, anche se già con me è stato stabilito un legame fra due agenzie, non credo potremmo aggiungerne altre. Ma qualora il Direttore lo richiedesse sarebbe un piacere. Ora con permesso dovremmo continuare. –
-Certo signorina! E’ pure un’amabile interlocutrice. Buon proseguimento. Gibbs. Dottor Mallard.- e si congedò.
 
-Meno male che se n’è andato se no….- disse Tony
 
-Se no niente Tony, rilassati… - gli rispose Ziva che nel frattempo gli stringeva delicatamente il braccio per rilassarlo.
 
-Ma hai visto come ti guardava? Voi lo avete visto no?- continuò Tony riferendosi anche agli altri.
 
-Bhè Tony non ha tutti i torti- disse Abby- sembrava volesse rapirti!-
 
-O peggio…- disse McGee
 
-Infatti! Ti ha non solo spogliata ma anche violentata con gli occhi!- concluse Tony
 
-Tony calmati! E’ solo un lurido maiale.. tanto non la toccherà mai… non si permetterà- disse Gibbs abbastanza sicuro- ora torniamo alla festa e divertiamoci.
 
 
Tony per tutta la sera non si staccò a Ziva e lei capì che era il suo modo di essere protettivo. Normalmente le bastava tenerla a portata di vista ma quella discussione l’aveva alquanto indisposto, e anche Ziva, che non si era mai sentita tanto a disagio. Anche se da un lato era eccitata per il modo di fare di Tony… Dopo tutto quel vestito l’aveva messo per lui!
Si aprirono le danze e Tony sussurrò a Ziva : - che ne dici di un ballo? –
-Andiamo!-
 
Iniziarono a ballare sotto gli occhi di tutti. Era innegabile quanto fossero affiatati come coppia, ballavano come se fossero stati addestrati solo a quello. Lui era elegante nei movimenti e teneva il pass perfettamente, lei invece era sensuale e coordinata. Anche McGee e Abby scesero in pista insieme a tutte le coppie della sala. Gibbs era molto fiero dei suoi ragazzi dopo quell’ennesima missione, e li guardava come un padre guarda i suoi figli dopo aver vinto una partita. Orgoglioso. Infatti lui e Ducky stavano parlando proprio di questo. Si scambiarono le coppie  e McGee ballò con Ziva e Tony con Abby, e le ragazze passarono anche un ballo con Gibbs e Ducky,. Era proprio una bella serata…
Ad un certo punto alle spalle di Ducky bussò un uomo. 
  
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