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Autore: Angel_15    07/11/2013    2 recensioni
[PREMESSA: Oltre ad essere la mia prima storia su questa categoria, è anche la prima con paring femminile che scrivo. Non ho alcuna esperienza di lettura con le Yuri/FemSlash o Shoujo-ai... Ma ultimamente ho notato quanto questa coppia sarebbe shippabile (anche se continuo a tifare la OnLuna) perciò spero di aver partorito qualcosa di leggibile!]
"La più piccola avvicinò il viso a quello di Luna.
La ragazza sentì il cuore accelerare, mentre i centimetri diminuivano.
Che aveva intenzione di fare?
Le loro bocche erano così vicine e il richiamo di fare sue quelle labbra carnose era incontenibile per lei.
Riuscì a trattenersi, ma Sulli si stava ancora avvicinando.
Che poteva fare?
La parte ragionevole di lei le diceva di fermarla… Ma la ragazza diede invece ascolto al volere del suo pulsante cuore, che obbiettò di fronte a quell’ipotesi."
~
[Luna/Sulli ♡]
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Luna, Sulli
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Bacio Al Sapor Di Cioccolato

 
 

Avete presente il sole?
Caldo, luminoso, raggiante, splendente.
Insomma…
Il centro dell’universo.
Con i suoi raggi può arrivare a illuminare qualsiasi cosa.
Per Sunyoung… Jinri era il suo sole. Il centro dei suoi pensieri.
Colei che con un solo sorriso riusciva ad illuminarle le giornate più buie.
Ma lei era la luna. E la luna non gira mai direttamente intorno al sole. Deve prima fare il giro della terra.
Per Sunyoung… La terra rappresentava la consapevolezza. La consapevolezza del suo eterno amore a senso unico.
Sulli non era minimamente a conoscenza dei sentimenti di Luna nei suoi confronti. Non avrebbe mai avuto il coraggio di confessarglieli.
Non, senza considerare la società discriminatoria in cui vivevano. Senza contare il fatto che facevano entrambe parte delle f(x), il gruppo di giovani idol dell’SM. Entertaiment.
Ed era quella consapevolezza che la teneva lontana dal suo sole.
Insomma, Sunyoung aveva accantonato da anni ormai, la possibilità di dichiararsi.
In più, non aveva la certezza che Jinri la ricambiasse.
Che sarebbe successo se Sulli le avesse riso in faccia di fronte a una dichiarazione? Avrebbe rovinato per sempre la loro amicizia? Senz’altro, l’equilibrio del gruppo non sarebbe più stato lo stesso…
Quindi, per il momento, a Sunyoung bastava continuare ad essere la luna, e girare libera intorno al suo sole. Pur accettando ogni ostacolo.
Così, come ogni mattina, in un’umida giornata di fine ottobre, si svegliò nel suo caldo letto aprendo gli occhi. Sguizzò immediatamente con lo sguardo sul letto di fronte al suo. Ma la sua compagna di stanza si era già alzata.
Peccato. Non esisteva miglior risveglio del vedere il suo sole addormentato.
Rimase per qualche secondo immobile, sdraiata sul letto a fissare il soffitto. Era una delle loro rare giornate libere, quindi avrebbe potuto restarsene anche a letto. Ma, dato che il sonno le era passato, decise di restarsene semplicemente distesa e immersa nei suoi pensieri.
Rimase così qualche minuto, fin quando la sua quiete fu interrotta da un improvviso rumore.
Sembravano… Pentole che cadevano?
Si liberò dalle coperte e corse subito in cucina. Sgranò gli occhi quando vide, accucciata davanti al ripiano della cucina, proprio lei. La sua ragione di vita che si massaggiava la testa.
< Jinri che succede? > Le chiese avvicinandosi.
La ragazza alzò lo sguardo solo quando Luna le fu accanto.
< Possibile che le pentole siano così dure! >
< Che stavi facendo? > Chiese aiutandola ad alzarsi.
< Volevo prendere una pentola dalla credenza ma non ci arrivavo. Così ho provato a fare un salto e afferrandola ne ho fatte cadere altre due, di cui una mi è caduta dritta in testa > Piagnucolò tastandosi il punto su cui stava iniziando a crescerle un livido.
Luna raccolse le due pentole a terra e, alzandosi sulle punte dei piedi, le ripose nella credenza. Afferrò anche quella che teneva in mano Sulli e la poggiò sul bancone della cucina.
< Tranquilla ora ci mettiamo del ghiaccio > La rassicurò, carezzandole il punto dolorante.
Jinri sorrise e a Sunyoung mancò un battito.
Dio, non esisteva sorriso più bello.
Si riscosse dai suoi pensieri e si diresse al frigorifero. Lo aprì ed estrasse un impaccò ghiacciato, che avvolse in un asciuga piatti pulito.
Con la mano fece segno a Sulli di accomodarsi sulla sedia del tavolo da pranzo. Le si avvicinò e posò delicatamente l’impacco sulla sua testa.
Sentì la più piccola emettere un gemito strozzato. Probabilmente dovuto al dolore, o al freddo.
< Male? >
< N-no sta passando? >
Seguì qualche secondo di silenzio, e Luna ne approfittò per ammirare la bellezza di Jinri.
Nonostante la sua misera mise, composta da un pigiama invernale rosa e bianco e pantofole gialle a forma di papera, Luna la trovò stupenda.
< A che ti serviva la pentola? > Chiese iniziando a tastarle il livido con l’impacco.
< Visto che qualche giorno fa non abbiamo potuto festeggiare il compleanno di Krystal, oggi che non abbiamo impegni, volevo prepararle una torta >
Sunyoung sorrise tra se e se.
< Emh… Adesso spiegami quale tipo di torta ha bisogno di essere preparata in pentola >
Sulli sbuffò mettendo su un adorabile broncio.
< E che ne so… Non sono mica una cuoca. Volevo solo provarci >
< Pabo… > Sussurrò scompigliandole un poco i capelli < Tieni > Le porse in mano l’impaccio ghiacciato < Continua a tastarlo sul livido. Su, dimmi che torta volevi preparare >
Ripose nella credenza anche la pentola che aveva poggiato prima sul bancone.
< Mhh… Pensavo panna e cioccolato, la sua preferita >
Luna rifletté un attimo, poi aprì nuovamente lo sportello della credenza e afferrò una pirofila.
< Ok… Il cioccolato già ce l’abbiamo, e la panna è facile da preparare. Che ne dici, facciamo uno strato di pasta sfoglia, due di panna e due di cioccolato? > Constatò la ragazza, aprendo il frigorifero.
< Si, ottima idea! > Esclamò Sulli euforica per l’idea dell’amica.
Luna tirò fuori tutti gli ingredienti per preparare la panna e la pasta sfoglia, poggiandoli sul bancone della cucina.
< Aspetta, se fai tutto da sola mi sentirò in colpa >
La più piccola si alzò dalla sedia, lasciando l’impacco sul tavolo.
< Ma, il tuo livido >
< Non morirò per una bottarella sulla testa >
Sulli tolse dalle mani di Luna gli ingredienti per la panna.
< La panna almeno la so preparare. Tu fai la pasta sfoglia >
< Mhh, devo fidarmi? >
La più piccola rispose con una linguaccia, mentre iniziava a versare del latte in una ciotola.
Luna sorrise iniziando anche lei il suo compito.
Seguì qualche secondo di silenzio. Entrambe erano concentrate in quello che stavano facendo. In fondo ci tenevano a mostrare alla loro maknae che non si erano del tutto dimenticate del suo compleanno.
< Amber e Victoria sono ancora a letto? > Chiese Luna sbattendo le uova.
< Mhh, credo di sì. Non le ho ancora viste >
< Forse dovremmo chiedere loro se vogliono partecipare alla sorpresa. Non sarebbe cortese da parte nostra escluderle. Vado a svegliarle… >
Fece per uscire dalla cucina, quando sentì una calda mano afferrare il suo braccio.
Si voltò verso Sulli che la guardò supplicante.
< No… Lasciale dormire. Possiamo preparare noi la torta e chiedere loro di contribuire in altro modo. Avevo intenzione di organizzare una mini festicciola tra noi stasera. Loro possono addobbare. Ti prego, prepariamola solo io e te. Da sole >
Io e te.
Quelle parole, e quello sguardo supplicante. Sunyoung non resistette e torno alla sua postazione davanti al bancone della cucina.
Infondo, non le dispiaceva restare un oretta da sola con Jinri.
< Ma che facciamo se anche Krystal si sveglia? > Chiese tornando alle sue uova.
< Oh, non c’è pericolo. Ieri sera abbiamo fatto la maratona di film strappa lacrime fino a tardi. Non si sveglierà prima di tre ore >
< Ecco cos’era tutto quel baccano in salotto >
Luna si sentì un po’ sollevata sapendo che il tempo che Jinri aveva dedicato alla maknae, la sera prima, era servito unicamente allo svolgimento della sua sorpresa.
< E tu non sei stanca? >
< Io? Naaah… Non sono una dormigliona come tutte voi quattro messe insieme >
< Yaaah! >
Con un involontario scatto della mano, Luna schizzò per sbaglio la guancia di Sulli con del tuorlo d’uovo.
< Hey. Stavo scherzando, non c’era bisogno di sporcarmi >
< Scusa, scusa. Non l’ho fatto a posta > Si scusò Sunyoung non riuscendo a trattenere un risolino dato che un po’ di uovo le era finito anche nei capelli.
< Ah si. Ora ridi pure di me? Prendi questo >
Sulli prese in mano una piccola manciata di farina, e con un rapido gesto delle dita, la sparse sul viso di Luna.
La più grande rimase interdetta qualche secondo. Mentre Jinri la prendeva in giro.
< Ahaha. Che è successo Unnie? Ti ha nevicato sui capelli? Ahaha >
Sunyoung infilò un dito nell’impasto della panna < Vuoi la guerra? > E glielo spalmo sul naso.
Sulli spalancò la borsa dalla sorpresa.
< Questo è veramente immaturo da parte tua! >
< Senti chi parla > Disse Luna indicandosi i capelli cosparsi di farina.
< Hai iniziato tu! >
< Non l’ho fatto apposta! >
< Ok,ok. Farò finta di crederti >
Luna si arrese, sorridendo rassegnata per il carattere infantile dell’amica.
< Immatura > La accusò scherzosamente.
< Brontolona >
Sorrisero entrambe dopo essersi fatte la linguaccia a vicenda.
Si ripulirono e ripresero le loro mansioni mantenendo un espressione del tipo “La guerra non è ancora finita”.
< Senti bambina non ancora cresciuta > Disse Luna < Puoi prendermi il cioccolato in frigo che con la pasta sfoglia ho quasi finito? >
Sulli obbedì, estrasse la confezione di cioccolato liquido dal frezzer.
Stava per appoggiarla davanti a Luna quando, inciampando nei suoi piedi, cadde su di lei.
La più grande ebbe dei buoni riflessi e riuscì ad afferrarla, ma la confezione cadde dritta sul pigiama pulito di Sunyoung, sporcandole la maglietta, dato che il cioccolato era già aperto.
Sulli si rialzò, raccogliendo la confezione e osservando i danni sul pigiama di Luna.
Non riuscì a trattenersi dal ridere di nuovo.
< Stavolta lo hai fatto apposta… Cosa ridi? > Piagnucolò Sunyoung. Era il suo pigiama preferito.
Jinri tentò di trattenere le risate.
< … No no. Davvero, stavolta non l’ho fatto a posta. Aspetta che ti aiuto a ripulirti >
< No lascia stare, dopo lo infilo in lavatrice >
< Non intendevo il pigiama. Ti è caduto anche sul viso >
Luna si tastò le guance, sentendole effettivamente appiccicose.
Allungò la mano per afferrare un pezzo di carta, quando Sulli le afferrò, per la seconda volta, il braccio.
< Ferma, ti pulisco io >
La più piccola avvicinò il viso a quello di Luna.
La ragazza sentì il cuore accelerare, mentre i centimetri diminuivano.          
Che aveva intenzione di fare?
Le loro bocche erano così vicine e il richiamo di fare sue quelle labbra carnose, era incontenibile per lei.
Riuscì a trattenersi, ma Sulli si stava ancora avvicinando.
Che poteva fare?
La parte ragionevole di lei le diceva di fermarla… Ma la ragazza diede invece ascolto al volere del suo pulsante cuore, che obbiettò di fronte a quell’ipotesi.
Sentì con ogni cellula del suo corpo, le morbide labbra della più piccola posarsi sulla sua guancia.
Un brivido che cercò di trattenere la travolse dalle dita dei piedi alle punte dei capelli.
Il contatto con le labbra di Sulli era un emozione indescrivibile.
Passarono due secondi, che a Sunyoung parvero ore.
Poi un altro brivido, che stavolta non riuscì a trattenere e che pregò con tutta se stessa che Jinri non se ne fosse accorta, la travolse fino alle ossa.
La lingua di Sulli infatti era passata a setacciare la guancia di Luna. Rimuovendo ogni traccia del cioccolato.
La ragazza non seppe definire bene quali pensieri le attraversarono la testa in quel momento.
Sentiva solo il contatto di quella lingua scottarle la guancia.
Logico, il suo sole la stava scottando.
Ne fu certa quando sentì una vampata di calore invaderle il viso.
Jinri se ne accorse e si staccò immediatamente da quel contatto che, in realtà, per Sunyoung era stato paradisiaco.
La più piccola ridacchiò, quando si accorse di quello che in realtà non era imbarazzo ma che Sulli scambiò per tale.
< Adesso sei pulita… E questo cioccolato è veramente buono >
Luna riuscì a malapena ad annuire. Tentò di assumere un’espressione normale, al contrario di quella che nascondeva. Un misto tra la sorpresa e l’emozionatissima.
< Dai finiamo di preparare questa torta, prima che le altre si sveglino >
Sulli tornò alla sua panna, mentre a Sunyoung ci vollero alcuni secondi per rimettere a posto la vagonata di emozioni che le aveva appena attraversato il cervello e che si stava dirigendo al cuore.
Riprese anche lei, con movimenti lenti e misurati, a finire di preparare la pasta sfoglia.
Ma migliaia di dubbi non la abbandonarono.
Jinri si era forse accorta della tempesta interiore che le aveva scatenato? Se si che aveva pensato? Che cosa aveva significato per lei quel gesto?
Decise di accantonare quei dubbi, godendosi ogni istante del tempo che le rimaneva da passare da sola col suo sole che, aveva appena scoperto, possedeva pure il dono di scottarla.
 
***
 
Quella sera, la festicciola riuscì alla perfezione. Krystal ne rimase totalmente entusiasta.
Senza contare della velocità con cui le cinque ragazze divorarono la torta.
< Mhh… Ma è buonissima dove l’avete comprata ragazze? > Chiese la manae portandosi una forchettata alla bocca.
< In realtà l’ha preparata Sulli > Confessò Amber, gustandosi anche lei la sua porzione.
Krystal spalancò gli occhi.
< Tu Sulli? Come hai fatto a non incendiare la cucina? >
< Ahah, spiritosa. Comunque non l’ho fatta solo io. Mi ha aiutata Sunyoung-Unnie > Rispose attirando a se la ragazza in questione.
Luna, che ancora non si era ripresa dal gesto di quella mattina, sentì la testa riempirsi di nuovo. Dubbi e emozioni che cercò di accantonare come aveva fatto durante tutta la giornata.
< Wow, devi avere molta pazienza Luna > Ironizzò Victoria lanciando un sorrisetto divertito alle due.
Sulli scosse la testa, lanciando una smorfia alla leader.
< Vi divertite davvero tanto a prendermi in giro eh? Quando diventerò una cuoca famosa ve ne pentirete >
< Pensa a fare la cantante per ora… > Suggerì Sunyoung facendo ridere le altre ragazze.
La serata trascorse così, tra scherzi, risate e prese in giro.
Luna riuscì a controllare quei tartassanti dubbi, continuando a godersi lo svolgimento di quella che era stata veramente una bella giornata.
Quando però la notte, nel suo letto, quei pensieri tornarono a galla, dovette decidersi ad affrontarli.
Il fatto è che… Neanche lei sapeva trovare una risposta.
Quel gesto che per lei era stato paradisiaco e che avrebbe voluto ripetere altre cento volte, poteva anche non contare niente per Jinri.
Non poteva nascondere però, che era stato abbastanza azzardato da parte sua.
E non è certo una cosa così usuale “pulire” in questo modo la guancia di un amica.
La stanchezza fu più forte di ogni pensiero, e chiuse lentamente gli occhi.
Addormentandosi con la certezza che, almeno per lei, quel bacio al sapor di cioccolato le aveva dato ancora di più la certezza di quanto fosse attratta da quel sole raggiante.

 

   
 
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