-Sam ma mi stai ascoltando?-
-eh? cosa?-
-lo sapevo! ti sto parlando da minuti e tu chissà a cosa pensi.-
-oh scusami will,ero sovrappensiero.-
-ultimamente lo sei un po' troppo spesso,ma cosa ti succede?'
amavo will, era il mio migliore amico ma a volte era troppo premuroso per me. mi raccontava sempre della sua ragazza ma a me non importava un emerito cazzo, non che non gli volessi bene ma non mi importava di cosa la sua ragazza gli diceva, non la sopportavo nemmeno.
-pronto! terra chiama sam!-
-scusa will ma ho tantissimi pensieri per la testa,mi avvio in aula,a dopo-
così mi incamminai nell'aula di filosofia che avrei avuto l'ora successiva. forse sarei dovuta restare ad ascoltare will ma vederlo così felice per una ragazza...non lo so, mi fa sentire una sfigata megagalattica. io, a 17 anni non ho un ragazzo,ho un carattere troppo strano,testarda ma estremamente sensibile e timida, chi cazzo si sarebbe innamorato di me? ma io avevo una cotta, andava avanti da ben un anno. ma questo non è importante perché lui non avrebbe mai ricambiato, anzi, nemmeno mi conosceva mentre io sapevo praticamente ogni particolare della sua vita.
presi un elastico e legai i miei lunghi biondi capelli e preparai i libri per la lezione. suonò la campanella dopo poco e tutti i ragazzi frequentanti la lezione iniziarono a prendere posto in aula. will non c'era, ma c'era kate, la mia migliore amica. le feci un occhiolino e si sedette dietro me. entrò il professore e l'aula cadde in un silenzio tombale. tutti iniziarano ad andare in panico per l'interrogazione ma io no, avevo studiato e mi sentivo pronta. prima che mr.sun potesse fare i nomi degli interrogati entrò un nuovo studente. iniziai ad agitarmi, ad essere ansiosa. era justin, il ragazzo per cui avevo una cotta. era stato bocciato due volte per questo a diciannove anni si trovava al quarto anno. si sedette all'ultimo banco. la sua presenza in classe mi condizionava in modo assurdo. il professore fece proprio il mio nome. andai in panico. la presenza di justin mi fece dimenticare tutto ciò che avevo studiato. quindi all'interrogazione farfugliai due cose. il risultato? un bel quattro in filosofia. ritornai al mio posto osservandolo. portava un berretto viola nonostante il professore gli avesse detto più volte di toglierlo, aveva un accendino sul banco cosa che mi fece dedurre che aveva voglia di fumare. era così dannatamente perfetto. era strano il modo in cui mi condizionava. io, samantha Mckenzie, non mi sarei mai sognata di prendere un quattro in filosofia, nemmeno se mi avessero pagato oro, ma a quanto pare lui aveva un effetto strano su di me, un po' come la cioccolata alle persone. fatto sta che avrei dovuto impegnarmi e recuperare altrimenti mia madre mi avrebbe fatta filare. a fine lezione katy mi venne incontro.
-ma cosa cavolo hai combinato?-
-non lo so katy, giuro che avevo studiato ma.....-
-ma?-
-ma...justin. è entrato anche lui. sai quanto mi piace,non sono riuscita a controllarmi.-
-ma dai sam, nemmeno vi conoscete, come può piacerti? dai, piuttosto ora cerca di recuperare altrimenti tua mamma non ti farà al viaggio in California-
-si lo so, mi impegnerò. scusa ma vado da will.-
katy aveva ragione, dovevo recuperare altrimenti addio viaggio in California. uscì dalla scuola passando per il cortile. rivolsi lo sguardo alle scale bianche sulla mia sinistra, non l'avessi mai fatto. Era lì, su quelle dannatissime scale bianche, insieme ai suoi amici che fumava. i più famosi della scuola. Il suo modo di mantenere la sigaretta era così elegante,così disinvolto. Con la mano sinistra si sistemava il ciuffo biondissimo e con la mano sinistra reggeva la sigaretta. ogni tanto ammiccava qualche sorriso verso i suoi amici e qualche volta il suo sguardo si incrociava con il mio. quei suoi occhi color miele mi facevano impazzire,avevano un effetto sciogliente su di me. per qualche secondo mi sembrò di essere una delle più belle ragazze, ma poi mi resi conto che era l'effetto del suo sguardo sul mio corpo e capii che io ero solo una comune studentessa del liceo, mentre lui era Justin Drew Bieber.
mio dio, sam, scaccia i pensieri di justin,hai cose più importanti a cui pensare. piuttosto dovevo trovare will. arrivai fino al enorme cancello verde e will era con Sasha, la sua ragazza. erano appiccicati come se avessero la colla addosso. sapevo che will ne era innamorato ma non sapevo se lei faceva sul serio, non la conoscevo bene, non la sopportavo nemmeno.
-ehm scusa bella, dovrei parlare con il MIO MIGLIORE AMICO.-
mi guardò con uno sguardo omicida,come se dovevo stare lontana da lui.
-dai sasha, è solo sam, ci vediamo dopo dai.-disse will per salutarla con un bacio.
-queste cose fatele quando siete da soli.-sbottai.
-dai sam, ci siamo solo baciati.-
-lo so, ma mi sento sola-risi-comunque devi aiutarmi in filosofia,devo ripetere con te.-
-ma tu sei bravissima!-
-beh si insomma, ma oggi è successa una cosa. sono stata interrogata ma in classe c'era anche justin e sono andata in panico e mi sono beccata un bel quattro. ti dissi che ero attratta da lui.-
will scoppiò a ridere,nemmeno gli avessi raccontato una barzelletta.
-non pensavo facessi sul serio dicendomi che ti piaceva justin. se vuoi te lo presento, siamo abbastanza amici.-
-ma sei pazzo o cosa? non esiste proprio! tu ora devi solo aiutarmi in filosofia.-
-okok sam, ti aiuterò. se cambi idea su justin fammi sapere.- disse per poi raggiungere sasha.
quando fui a casa non feci altro che pensare che avrei potuto conoscere justin con will, ma cosa gli avrei detto? la timidezza mi avrebbe assalita e la mia goffaggine sarebbe uscita fuori in un battibaleno facendo una figura non bella. per il momento mi sarei tenuta la mia cotta per me, poi avrei visto. passai la giornata ad oziare sul divano tra film e cioccolata. stranamente non avevo compiti per il giorno successivo. presi il mio cellulare e navigai su Facebook.
JUSTIN BIEBER HA AGGIUNTO UNA NUOVA FOTO oh mammamia, quanto è bello, aiuto. sclerai per qualche minuto per poi inviare quella foto a katy che mi rispose con una smorfia. mi piaceva guardare le foto di justin, ero l'unico modo per guardarlo e non arrossire.
mia sorella fece ritorno da scuola e non appena mise piede in a casa iniziò ad urlare.
-mio dio miranda, fai silenzio! sto cercando di vedere un film!-
niente, non mi ascoltava, così decisi di infilarmi le scarpe e andare al parco,tanto c'era mia madre a casa che avrebbe badato a miranda. "la vita della sorella maggiore è così faticosa" pensai. arrivata al parco mi sedetti su una panchina,da sola. era un ottimo posto per riflettere e rilassarsi. c'erano molte madri con i loro figli che giocavano; molti cani che correvano all'aria aperta; molte persone che facevano jogging. si avvicinò un cane abbastanza grande a me,con una macchia nera sull'occhio. sul suo collare c'era scritto "spider", probabilmente era il suo nome.
-ciao bello,ti sei perso?-
gli feci un po' le coccole ma poi andò via quindi pensai che era con il suo padrone. ero tutto gioioso lì intorno, aah che bella giornata.



tadá gente, questo è il primo capitolo della mia seconda fan fiction. cosa ne pensate? fatemelo sapere con le recensioni. questa fan fiction è molto importante per me perché rispecchia la mia personalità,i miei sentimenti e più o meno la mia vita. adios!