Titolo : Burning
scars.
Fandom: Teen
Wolf
Personaggi/Pairing(s): Isaac Lahey/Allison
Argent
Avvertimenti: flashfic, lemon,
randomici spoiler post 3x12.
Prompt. “The skin of me is burning by the
fire of the sun”
[Broken wings – Alter Bridge]
Note: i
personaggi hanno la sfortuna di non essere
miei. Nessuno
mi paga per scrivere
questa roba, molti lo farebbero per farmi smettere. Also, mi rendo conto che i lupi tecnicamente guariscono dalle cicatrici ma io ho un kink per le cicatrici quindi no u_u
La
pelle di Isaac brucia sotto il suo tocco, Allison se ne accorge
immediatamente.
Quella
leggera cicatrice sul fianco destro, gentilmente
offerta da suo padre e le sue brutali torture che ancora lo tormenta.
Quando
le labbra di Allison si posano su quel lembo di
pelle lo sente sospirare piano, quasi come si vergognasse del piacere
che sta
provando in quel momento.
Ed
Allison la conosce, quella sensazione. La sensazione
di non poter essere se stessi, quando il mondo tutt’intorno
vuole che tu sia
qualcos’altro.
Un
bravo ragazzo con i voti migliori della scuola, o
semplicemente una che non frequenta i lupi mannari.
Gli
stringe il braccio, risalendo con le labbra lungo il
suo corpo e arrivando a respirargli sulla bocca. Lui ha ancora gli
occhi
chiusi, il respiro irregolare, il petto che si alza e si abbassa
incessantemente.
Non
dovrebbero farlo. Scott è il suo migliore amico
dopotutto, e quella che ha davanti è la sua ex ragazza di
cui, probabilmente, è
ancora innamorato.
E’
solo che le mani di Allison si insinuano sotto la
cintura dei jeans, e fanno quella cosa, quella cosa che fa perdere ad
Isaac l’ultimo
barlume di ragione.
Il
suono stridulo che gli lascia la bocca è la conferma
che Allison stava aspettando. Lo bacia piano, poi forte, la lingua che
sfiora
la sua e si ritrae, portandolo all’esasperazione.
Si
muovono con fretta, quasi rabbia, mentre gli ultimi
vestiti lasciano i loro corpi, finendo da qualche parte, nella stanza;
dove,
non importa. Le mani di Isaac percorrono il suo corpo scoprendolo e
riscoprendolo,
annotando in quali punti, i suoi che lasciano le labbra di Allison si
fanno più
intensi.
Poi
è solo una questione di attimi.
Ed
Allison lo lascia entrare dentro di se, le loro labbra
aperte a pochi centimetri di distanza. Rimangono fermi, immobili, senza
fiato.
I nasi che si sfiorano, le dita che si stringono.
“Stai
bene?” la voce di Isaac è roca, screziata dalla
voglia, le mani intorno ai fianchi. Vorrebbe muoversi, vorrebbe davvero
farlo,
ma la paura di farle male è troppo grande da impedirgli
qualsiasi gesto.
Le
labbra di Allison si piegano in una smorfia.
“Come
ti ho già detto, so badare a me stessa” e poi la
sua mano lo spinge verso il basso facendolo distendere e lei inizia a
muoversi,
lenta, sinuosa.
E
Isaac chiude gli occhi e affonda la testa nel cuscino,
arrendendosi a lei.
Di
nuovo.
**
Quando
si risveglia, Allison non c’è più.
I
suoi vestiti sono stati raccolti e il suo lato del
letto è freddo.
C’è
solo un biglietto lì accanto, stropicciato e gettato
sul comodino. La sua scrittura, precisa e rotondeggiante;
“Ci
vediamo da me alle 21. Puntuale. A.”
E
Isaac sorride.