A Susi. Un altro pre-regalo di compleanno, forse
per scusarmi della mediocrità di quello effettivo.
Tutto a te
[JirayaTsunade]
[500 parole]
Eravamo
una squadra, noi.
Io,
te e Orochimaru.
Un
tempo eravamo un team, proprio come lo erano Naruto, Sakura e il giovane Uchiha.
Nessuno
di noi, né di loro, avrebbe mai potuto prevedere come sarebbero andate le cose.
Forse
ogni gruppo è destinato a sciogliersi, ogni amicizia a
rompersi e ogni legame ad essere troncato. Forse è proprio la distruzione il fine ultimo di tutte le cose.
Ora
ho in bocca il sapore del sangue, ma non è lui a farmi sentire tutto più amaro.
La mia pelle è percorsa da lividi e ferite, ma non sono loro a dolermi. Nella
mia testa infuria il caos dello scontro, ma non è per questo
che fatico a ragionare lucidamente.
È
per i ricordi, per ciò che sto lasciando, per te.
Mai
avrei potuto immaginare che sarebbe successo tutto questo. A noi mortali non è
dato di conoscere il futuro, ma siamo sempre stati liberi di fare
congetture e ipotesi.
Nei
miei sogni saremmo tutti vissuti felici e contenti, a Konoha. La guerra sarebbe
stata lontana, un qualcosa che non ci avrebbe toccato, e le faide interne e le
lotte intestine solo pallide supposizioni, non realtà tangibili.
Ma ora siamo persone adulte e vaccinate, non sciocchi ragazzini pieni
di sogni e illusioni. Abbiamo provato ad illuderci, ma è stato tutto inutile:
non siamo riusciti ad ingannare nemmeno noi stessi.
I
legami si infrangono. Le guerre esistono. Le persone
sono naturalmente portate al tradimento.
Sono
uno shinobi, riconosco la mia ingenuità di allora,
così come ora riconosco l’effettività delle cose.
Riconosco
la forza del mio avversario.
Gli
allievi finiscono sempre per superare i maestri, dopotutto.
Minato
è diventato Hokage. Ed è
morto.
Nagato mi sta sconfiggendo. Ed io morirò per
mano sua.
…e Naruto? Che
ne sarà di lui?
Non
potrò mai sapere se diventerà forte e seguirà le orme del padre, né saprò se
metterà a frutto tutto quello che gli ho insegnato. Ma tu ci sarai, tu vedrai.
Non
ti offendi se ti assegno anche questo compito, vero?
In fondo sei una donna responsabile, nonostante la passione per il
gioco d’azzardo. Non sei solo la leggendaria babbea, sei
anche il quinto Hokage.
Sei
Tsunade, ed è stupido che solo in punto di morte io
mi accorga di questo. Ma è risaputo, solo nel momento
della sua fine un uomo comprende cosa è veramente importante: passa una vita
intera nella scelleratezza e, un attimo prima di tirare le cuoia, ecco che
compare il volto di chi ha dato un senso alla sua
esistenza.
Stupido,
ironico, crudele.
Lascio
tutto nelle tue mani.
Lascio
tutto a te perché è il tuo sapore quello che ho in bocca, sono le tue mani
quelle che sento percorrermi il corpo ed è la tua
voce, seppur irritata, il rumore che infuria nella mia testa. Perché, è
difficile ammetterlo, è il tuo volto l’unico che riesco
a vedere.
Lascio
tutto a te, anche il mio ultimo pensiero, perché sei l’unica persona a cui valga
la pena affidarlo.
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Sono
felice di tornare a scrivere Fan Fiction su Naruto. Sono felice di scrivere su Jirya
e Tsunade.
Mala
Mela