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Autore: EsterWarbler    07/11/2013    1 recensioni
{oneshot Kurtbastian}
Succede a tutti di avere dei giorni no, quando una parola ti rovina la mattinata, sei triste e pensi a tutte le cose che non vanno, e mont rovi neanche una soluzione. A Kurt accade questo, qualcuno se ne accorge.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kurt guardava l'orologio sul muro di fronte a lui, erano le 15.15. Solo altri cinque minuti e la campanella di fine lezione sarebbe suonata, avrebbe potuto precipitarsi in spogliatoio per cambiarsi e successivamente uscire per quelle due ora di libertà che il convitto concedeva ogni giorno. 
 
Martedì era il giorno più lungo per lui e i suoi compagni, lezioni doppie e spesso noiose. Quell'ultima ora era francese, Kurt odiava quella lingua, "piaceva solo a Sebastian" pensava sempre e sorridendo di conseguenza. 
Blaine, seduto accanto a lui, che ora guardava fuori dalla finestra con aria spensierata, passava le giornate a disegnare sugli angoli dei libri, prendeva qualche appunto mentre i professori spiegavano e a volte si addormentava anche.
 
Kurt, Blaine e Sebastian erano amici ormai da più di un anno, quando si era trasferito dalla California in Ohio, a causa del lavoro di suo papà. La Dalton era sembrata la scuola più adatta ed effettivamente lo era.
Kurt si era trovato benissimo fin dal primo giorno, l'ambiente gli piaceva, era molto diversa dalla sua vecchia scuola, la Dalton era un posto 'riservato' come la definiva lui, i professori erano tutti più che qualificati e neanche tanto vecchi e anche i suoi compagni di classe non li dispiacevano.
 
"Kurt!" lo chiamò Blaine, e lui si riprese con un sussulto, " la campanella é già suonata". Kurt si voltò ed effettivamente la classe era vuota, erano rimasti solo loro tre.
Senza dire niente ritirò il libro, il quaderno con gli appunti scritti a metà e l'astuccio che buttò nella cartella senza curarsene. 
"Allora Kurt, sperso nei pensieri eh?" disse Sebastian in modo scherzoso, "scommetto che pensavi al tuo amato" continuò.
 
Kurt si limitò a porgli un mezzo sorriso come per accontentarlo. Ma poi mentre si dirigevano verso la porta che dava sulle scale Kurt non faceva che ripetersi quella frase nella mente e divenne improvvisamente cupo. Come in quei giorni in cui non aveva voglia di parlare con nessuno, si sentiva triste e solo, non aveva ancora trovato qualcuno che ci fosse per lui in quei momenti, a consolarlo, magri anche solo che lo abbracciasse o gli desse un bacio per dimostrare che non era solo come si sentiva. 
É vero, c'erano Blaine e Seb ma loro erano amici, Blaine non aveva mai superato la soglia di qualcosa di più di un abbraccio, Sebastian invece c'erano state più occasioni in cui aveva dimostrato a Kurt di esserci: abbracci, le mani strette insieme nelle serate di film o semplice relax che si prendevano per staccare dallo studio e quei baci vicino alle labbra che facevano sempre venire i brividi a Kurt, ma lui sapeva che Sebastian preferiva uscire, andare in discoteca e raramente si concedeva a queste cose, con chiunque.
 
Arrivati all'ultimo pianerottolo delle scale Sebastian chiese a Kurt di fermarsi per parlargli, Blaine continuò a scendere e si diresse negli spogliatoi da dove provenivano le urla e le risate degli altri ragazzi.
" Kurt, cos'è quella faccia? Lo sai che scherzavo quando ho detto che pensavi al tuo amato prima, vero?" iniziò Sebastian.
"Si.." gli rispose quasi seccato Kurt.
Sebastian gli si avvicinò, Kurt teneva lo sguardo basso, con una mano gli alzò il volto, gli occhi impregnati di lacrime. Senza neanche pensarci lo strinse in un abbraccio e poi lo fece sedere sui gradini.
"Grazie Seb, mi serviva un abbraccio. Sai, non sono arrabbiato per quello che hai detto, era evidente che stavi scherzando, ma mi ha fatto pensare. Mi sembra che resterò solo per sempre, io non sono come te che esci tutti i weekend e non c'è n'é uno che torni a bocca asciutta, scusa il doppio senso."
"Fa niente!" lo interruppe Sebastian ridendo subito dopo.
"Oh, lo sai che volevo dire! Tornando a me comunque, dicevo, stavo pensando che io non ho ancora trovato qualcuno che ci sia sempre per me, ma non un amico, perché te e Blaine siete perfetti, ma qualcuno con cui passare le sere insieme, tenerci per mano, cose da fidanzati insomma! Tu sei tu, Blaine tra un po' si passa tutta la squadra di lacrosse per la seconda volta e io, niente!"
"Kurt, io non so cosa dirti, cioè siamo tutti diversi, ognuno ha il suo carattere, il suo modo di porsi con la gente. Io non voglio avere storie serie, a Blaine va bene passarsi mezza scuola e tu invece vorresti qualcosa di serio, é che non hai ancora trovato il ragazzo adatto a te! Dio Kurt, non so che dirti"
 
Kurt si ritrovò sull'orlo di piangere, le parole "non hai ancora trovato il ragazzo adatto a te" sembravano una presa in giro, anche se non lo erano affatto.
 
"No Kurt, non fare così!", iniziarono i singhiozzi. Sebastian si avvicinò velocemente a Kurt e lo baciò. Le loro bocche sembravano unirsi perfettamente, era un contatto leggero, morbido, senza foga. Le labbra di entrambi si aprirono leggermente, ma le loro lingue non si sfiorarono mai, gli occhi erano chiusi. Inizialmente Kurt si irrigidì al contatto, presto però si rilassò, le mani di Sebastian poggiate sulle sue guance avevano un effetto calmante e rasserenante su di lui.
Si staccarono dopo alcuni secondi, guardandosi si sorrisero, lo sguardo di Kurt sembrava ringraziare Sebastian per quello che aveva fatto. 
 
Sebastian gli porse una mano, senza parlare, si diressero nello spogliatoio.


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Nda: Ciao :) questa é la terza os che scrivo, Mi farebbe piacere se lasciaste una recensione e mi diceste che ne pensate! 
Comunque, questa ff mi é venuta in mente un giorno mentre scendevo le scale a scuola e mi sono immaginata la scena, quindi é nata questa cosa qua :) 
Se sei arrivata/o fino a qua ti ringrazio davvero! 
Ester

 
 
 
  
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