Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |      
Autore: LilHrowa    08/11/2013    0 recensioni
Il Dottore e i Pond sono in viaggio con il TARDIS a tempo pieno, ma tenere i ritmi di un Signore del Tempo non è sempre così semplice. Allora perché non prendersi una pausa in un bel posto rilassante? Giusto, peccato che si sa: Dottore e relax non possono convivere a lungo nella stessa frase. Ancora una volta Amy, Rory e il Dottore si ritroveranno nei guai: nuove avventure, vecchi nemici e qualcosa di inaspettato.
Genere: Avventura, Generale, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 11, Nuovo personaggio, Rory Williams
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Addio, no volevo dire hello a tutti quanti!
Prima di lasciarvi a questo primo capitolo volevo solo specificare il periodo di tempo in cui la storia si svolge: inizio della s07, dopo la 7x01 e prima della 7x05 (per ovvi e dolorosi motivi di cui non sono ancora pronta a parlare). Nella mia mente questa ff dovrebbe impegnare un bel po’ di capitoli, cercherò quindi di tenere fede a questo impegno. Poiché sono alle primissime armi spero di avere qualche riscontro/critica/quellochevipare da parte vostra (se leggerete).
Tutto qui, buona lettura!
-Hrowa
 
 
 
«Ah ah! Grandifortoso, essere inseguiti da un branco di Polpillocoli sulla prima luna di Crosium, non mi capitava da almeno un secolo!» esclamò il Dottore lanciandosi dai gradini direttamente sulla console della TARDIS, felice e scompigliato come un bambino che ha appena terminato di compiere la sua dose mattutina di marachelle spaziali. Alle sue spalle Rory si era appena lasciato cadere sulla poltrona senza fiato e tutt’alto umore stampato in volto.

«Grandifortoso?» domandò scettica Amy, mentre si assicurava di aver chiuso a dovere le porte della nave che tremavano debolmente sotto misteriosi e minacciosi colpi esterni.

«Esattamente Pond!» confermò con assoluta convinzione il Signore del Tempo con le dita già in pasta fra tasti, pulsanti e leve; mentre un familiare rum
ore annunciava loro che stavano definitivamente lasciando il sistema di Pultiugh, con ancora tutti gli arti al loro posto e senza essere morti nemmeno una volta, Rory compreso.

«Non lo definirei esattamente Grandifortoso, qualsiasi cosa possa voler dire» fu la pronta lamentela che il giovane Williams lanciò al Dottore, condendola con uno sguardo sconsolato. Ricomponendosi per lasciare spazio accanto a sé per la moglie aggiunse «Per una volta non potremmo fare qualcosa di rilassante?»

«Rilassante?» accigliato il Dottore si voltò alla ricerca di una spiegazione più dettagliata. Dopotutto cosa c’era di non rilassante nel salvare una principessa totano dal festival della frittura o partire alla ricerca di una civiltà perduta e non particolarmente amichevole? «Chiarisci il concetto di rilassante  Mr. Pond

Il braccio di Amy si avvolse intorno alle spalle del marito, come a volerne contenere lo sconforto che si liberò in uno sbuffo esasperato. «Qualcosa come non finire appesi per i piedi sopra una fossa di bestie zannute per aver inavvertitamente offeso un dio della foresta offrendogli una gomma da masticare, o roba del genere.» concluse gesticolando convulsamente.

Il dito indice del Dottore finì a rimbalzare sul naso del ragazzo «Basterà che tu non offra gomme da masticare agli dei della foresta o ai loro sacerdoti o ai loro sudditi, oppure potresti non offrirne affatto…mai provato con le jelly babies? Piacciono a tutti, le jelly babies sono forti» concluse col tono serio di uno che sta distribuendo improbabili consigli di sopravvivenza.

Amy si ritrovò a fissare l’espressione afflitta del consorte prima di vederne sparire il volto fra le mani. Sembrava uno studente di greco antico davanti ad una lavagna di funzioni e logaritmi, e lei era quella con l’ingrato compito di fare da traduttore simultaneo. Alle volte non era esattamente la cosa più semplice del mondo avere a che fare con i suoi ragazzi.

«Magari potremmo fare qualcosa di un po’ meno…pericoloso.» Provò a suggerire la rossa, con la faccia di una che sta cercando di preparare la perfetta maionese senza far impazzire tutto quanto.

«Oh andiamo Pond!» rispose bizzoso il Dottore, nel tono di un qualcuno che è stato appena rimproverato da mamma e papà ma che non ha a minima intenzione di smettere quello che sta facendo. «Quando mai vi ho messo in pericolo
L’incrocio di sguardi con i due compagni gli fu più che sufficiente a ritrattare immediatamente quanto detto, osare tanto era troppo perfino per lui. «Quando mai vi ho messo in pericolo senza uscirne brillantemente?» chiese in un goffo ma convinto tentativo di correggere il tiro.
Quelle parole non fecero calare di una virgola lo scetticismo sul volto di Rory, nella cui mente era in corso l’allegra parata dei brillanti piani di salvataggio del Dottore, che per la maggior parte lo avevano visto come reclutato nel ruolo di esca.
«E ci siamo sempre diverti senza rimetterci più di qualche trascurabile effetto collaterale» aggiunse per conferma a quanto detto.

La risposta di Rory non si fece attendere molto. «Come la volta in cui un parassita della memoria mi ha fatto dimenticare come usare il piede destro, ed ho zoppicato per la bellezza di tre giorni, o quella in cui il circuito di traduzione della TARDIS si è impallato e ho dovuto spiegare ai cavalieri di rè Artù perché era scomparsa la tavola rotonda parlando solo nitrendo come un cavallo?»

I toni fra i due si stavano decisamente scaldando e la maionese era definitivamente andata a farsi benedire, dal canto suo Amy poteva giusto cercare di nascondere il più possibile la spontanea reazione di riso generata da qui ricordi appena riportati a galla.

«Innanzi tutto non era un parassita della memoria ma un…»

«TIIIIIIME OUT» gridò Amy saltando in piedi e ammutolendo di colpo gli altri due. Le mani sui fianchi e l’espressione decisa, una di quelle che, il Dottore ne era convinto, avrebbe fatto arretrare perfino un Dalek.

I motori della TARDIS borbottarono appena come in approvazione di quell’improvviso silenzio tutto pieno della determinazione della rossa. Senza bisogno di ulteriori ammonimenti  il Dottore andò a prendere il posto della ragazza al fianco di Rory con il quale gli sembrò quasi di comunicare telepaticamente qualcosa come “Amy sta avendo una cosa, facciamo tutto quello che dice e magari ne usciremo vivi”.

«Adesso la piantate di litigare e vi mettete d’accordo altrimenti requisisco cacciavite sonico e…tutto il resto» Ordinò Amy incrociando le braccia sotto il seno e continuando a guardare i due con una superiorità intimidatrice. Quelli erano i momenti in cui le migliaia di anni del Dottore si dissolvevano in un battito di lunghe ciglia e Rory trovava la definitiva conferma di non essere lui a “portare i pantaloni” nella coppia. Le dita del Dottore andarono a stringersi possessivamente contro il suddetto cacciavite nella sua tasca, mentre Rory si stava già lanciando in un nuovo tentativo di persuasione.

«Quello che intendo è che, per una volta, non sarebbe male passare una giornata al lago di qulunquonia e non per andare a caccia di qualche alieno preistorico» disse ostentando un tono il più pacato possibile, sotto cui ribolliva ancora un velato nervosismo «non so, delle terme spaziali, esistono terme spaziali? O qualsiasi posto dove non rischieremmo morte o mutilazione.»

«Ma questo non è rilassante…questo è noioso» argomentò il Dottore scuotendo un inerme e piuttosto offeso Rory per una spalla «Amy di’ a tuo marito che noi non facciamo cose noiose»

«Non ne facciamo Dottore?» chiese secca Amy con un eloquente occhiata a cui il Dottore rispose con un ampio gesticolare.

«Terme spaziali…è come atterrare di domenica, aspettare la posta, pranzare con la famiglia di tua moglieeee…» Errore, errore potenzialmente fatale. Prima che perfino uno sguardo potesse raggiungerlo, il Signore del Tempo aveva già piroettato verso la console della TARIS e riattivato a pieno ritmo i motori.

«Quindi?» chiese Amy con una voce penetrante almeno quanto l’occhiata piantata sulla nuca del Dottore, che non poté fare a meno di grattarsi in quel punto, quasi fosse stato appena pizzicato da qualcosa.

«Mr. Williams Pond ha vinto. Tenetevi forte, oppure no, si parte per le terme spaziali!»
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: LilHrowa