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Autore: Yakamoz_94    08/11/2013    0 recensioni
Yakamoz è un termine particolare, in turco è una parola sola, ma la sua espressione tradotta in lingua italiana significa "riflesso della luna sull'acqua". Acqua e luna, vincolate da un amore capace di soppiantare persino il sole.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riflesso della luna sull'acqua.
Lei, alta e irraggiungibile, candida come il più bianco fiocco di neve, madre amorevole della luminosità notturna, lei, la più bella di tutte le altre in cielo.
L'altra, immensa ed incontaminabile, pura come l'animo più candido al mondo, specchio infrangibile dall'alba dei tempi, in grado di unire il cielo alla terra.
Tanto distanti ma così simili nelle loro caratteristiche, quasi fossero la faccia della stessa medaglia. Sì, l'acqua, non più il sole. No, questa stupida convenzione non è la realtà, non è come tutti dicono, come tutti pensano, non è questa la verità, non è di certo al sole che la luna deve il suo amore, non a lui. Dimenticate lo stereotipo ingannevole delle masse, non contate più su quel legame innaturale con l'astro diurno, beatevi bensì di quello che invece i fatti dimostrano. Perché la bella luna è stretta da un affetto prezioso verso qualcosa al mondo che non ne respinge l'eleganza. Lui è egoista, troppo grande e glorioso, la sua luce oscura le altre stelle, la sua sola essenza è sufficiente a tenere distante colei che brilla nella notte, non è amore, non è attrazione tra opposti, è repulsione, disgusto, l'ingiusta volontà dettata dalla gloria e dall'invidia. Tra le due invece quest'unione si evolve diversamente, più tenera, più profonda.  La presenza dell'una non determina la sparizione dell'altra, il vincolo che le lega non è data da un'opposizione irreversibile, il legame che le avvolge è più saldo di quello tra madre e figlia.
Da sempre la luna influisce sull'acqua, quando è piena e vicina il mare si scuote e si tormenta, quasi a manifestare l'impotenza e la dannazione eterna, quella che il destino ha imposto loro, di restare in questo modo separate dalle leggi fisiche che governano il mondo e così l'universo. 
E' quasi malinconica la maniera in cui lei riversa la propria luce sull'altra, incondizionatamente, riversando il suo amore solo per lei, è quasi infelice l'altra a riflettere quello stesso amore per mostrarlo al mondo e anche al cielo. Ed è incredibile e commovente quello che insieme, con il loro attaccamento, riescono a ricreare. Perché sì, quando il bagliore pallido dei raggi riesce a sfiorare la superficie del mare, e quelle onde si spingono in avanti come a voler intensificare quel tocco soave, allora si ricrea una scia luminosa. Una via sacra che parte dall'una e raggiunge il profilo dell'altra, e quando la luna si trova lontana sulla linea dell'orizzonte dove è difficile distinguere il cielo dall'acqua - come se si confondessero - sembra davvero che la strada che hanno insieme creato possa permettere ad entrambe di toccarsi e di stringersi in un abbraccio tenero, dettato solo dall'amore, non dalla bramosia, non dalla possessione morbosa. 
Il riflesso della luna sull'acqua.
Probabilmente l'esempio in natura dell'amore più spontaneo e sincero che possa esistere nel mondo e anche nel cielo.
  
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