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Autore: moondance    22/04/2008    8 recensioni
"A volte, mentre osservo il crepuscolo, mi domando perché il destino abbia voluto che ci incontrassimo.
Dovevo imparare qualcosa da te?
Perché proprio tu? Perché ora? Perché non tra altri cento anni?" Edward Cullen.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutte e tutti!
Ho scritto una One Shot molto triste su Edward. Questo è uno dei modi in cui credo non finirà mai Breaking Dawn... però ho iniziato a scrivere e i pensieri di Edward hanno preso questa piega e dopotutto chi ero io per ignorarli o cambiarli?ihih a parte gli scherzi, spero vi piaccia lo stesso e mi raccomando commentate!!!

SILENCE

 

Qualunque cosa tu farai, io starò qui ad aspettarti.

 

È stata la mia promessa, le parole pronunciate che hanno sigillato il mio cuore e il mio mondo con te.

Non posso pentirmi di quello che ho detto, hai sempre saputo che ci sarei stato per te, in ogni momento, che sarei venuto da te ovunque tu fossi stata.

Il tempo per me non aveva importanza, non lo percepivo come facevi tu. Un giorno, un anno, un attimo… erano niente nella mia immensa vita.

 

A volte, mentre osservo il crepuscolo, mi domando perché il destino abbia voluto che ci incontrassimo.

Dovevo imparare qualcosa da te?

Perché proprio tu? Perché ora? Perché non tra altri cento anni?

 

Poi ogni volta, quando nel cielo vi è solo un pallido rossore che infrange l’oscurità, ripenso ai nostri momenti unici.

Sogno sempre, ad occhi aperti, una radura verde, ricca di fiori. Il nostro piccolo paradiso privato.

E’ come se avessi dentro me un carillon, la tua voce mi risuona sempre, con frasi diverse.

“Non mi importa ciò che sei” , solo per questo ti avrei giurato amore eterno.

“Fammi capire, io sarei il cucciolo di foca?” mi avevi detto, mentre eri sdraiata tra le mie braccia.

“Ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, senza eccezioni”, è un suono dolce più del miele per la mia mente.

 

Certo è valsa la pena aspettarti per un secolo intero.

 

Era così speciale sentire che appartenevo a qualcuno, che c’era una persona che aspettava me, voleva solo me.

 

Era una bella storia la nostra, amore.

Una perfetta favola che doveva concludersi con un “e vissero per sempre felici e contenti”.

Vissero, insieme, per l’eternità, ecco come doveva andare.

 

Ma ora che vedo i tuoi figli, tuo marito, qui davanti a me, posso ricredermi anche su questo.

Io ti avrei donato solo un amore egoista, sterile.

 

Grazie al nostro sacrificio tu hai potuto donare la vita, hai vissuto tutte le esperienze umane intense e significative.

Io rimpiango ogni istante di non poter Vivere, ma non potrò mai rimpiangere di averti visto vivere a pieno la Tua vita.

Sorridere, piangere, gioire,  amare, soffrire, odiare, tradire, esultare, sentire… sognare.

Tutto questo è qualcosa di stupendo, che meritavi di provare.

 

Oramai il funerale è  finito e tutti se ne sono andati, ma io resto qui, poggiato ad un ramo, a contemplarti da lontano, a vedere oltre la terra e il legno.

 

In questi anni ti ho spiata, attraverso le finestre. E ancora adesso riesco ad immaginare la mia piccola umana, la mia Bella dalla pelle liscia e vellutata.

Se solo chiudo gli occhi mi sembra di sentirti ancora sotto le mie dita.

E so che, ogni qual volta tenderò le orecchie sentirò la tua risata rassicurante.

“Edward, sei una persona speciale. Non hai idea di quanto sia l’amore che porti dentro… l’amore che doni agli altri e che potresti donare se solo te lo permettessero”, questo mi dici , “ti amo, ti ho sempre amato e continuerò a farlo, non sei mai stato solo angelo mio”.

E’ il tuo spirito a sussurrarmi queste parole di consolazione?

Non mi importa, le ho sentite, tu le hai dette per me.

Tu mi hai salvato.

 

E’ notte fonda quando scendo dall’albero e a passi leggeri mi dirigo verso la lapide.

Lascio a terra una rosa bianca, senza spine. E’ pura, come te, come le tue ali.

E con le mie dita traccio  i contorni delle lettere impresse nel marmo, profondi solchi sotto i miei palmi.

 

Isabella Swan

1987 – 2078

Donna unica. Amata dai suoi cari. Il suo amore era la sua forza.

 

Il tuo amore, che mi hai donato, è la mia forza. E’ tutto quello che resta di splendido per me in questa vita.

Grazie Bella, grazie anima mia, mi hai fatto vivere e io sarò qui, per te, per noi, per l’eternità.

 

  
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