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Autore: breosaighead    08/11/2013    2 recensioni
"Lily, fai finta che io sia davanti a te e che stia balbettando, facendo un sacco di giri di parole perché non sono capace di andare dritto al punto, soprattutto quando so di aver sbagliato.
Togli cinque minuti a Potter – sì, ho visto come è sgattaiolato dietro di te, approfittando della situazione – e dalli a me. Mentre leggi, fa’ finta che io sia il buono e lui il cattivo, forse ti sarà più facile"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cara Lily,
 
No, forse è semplicemente meglio “ciao Lily”, sai, per il nostro distacco. Quello che mi hai imposto con tanto odio che non avrei mai pensato potessi possedere nei miei confronti.
E con cui ogni giorno, quando ci scontriamo per i corridoi, devo fare i conti.
Uno sguardo amareggiato e deluso.
Non sai già quanta fatica mi costino queste parole e trovarmi ai piedi del lago nero, per non essere disturbato dai primini ancora trepidanti per la vittoria dei Serpeverde di ieri, con piuma, inchiostro e pergamena.
Ma forse lo sai, lo immagini, perché in fondo tu mi conosci. E mi conosci bene.
Perché eravamo e siamo ancora amici, vero, Lily?
Immagino i tuoi occhi verdi mentre leggono queste frasi scorrere da destra a sinistra, seguendo la mia scrittura, che hai imparato a conoscere in questi anni, da quando ti ho mandato il primo bigliettino per incontrarci al parco vicino a casa; e tornare indietro, alle prime righe e rileggere tutto velocemente, perché vuoi essere certa, come sempre, di non aver tralasciato ed esserti persa niente.
Eppure, quando ti ho insultato, ti è bastato sentirmi una volta sola per giudicarmi colpevole.
Forse, se me ne avessi dato il tempo, avrei potuto spiegarti come stavano in realtà le cose.
Che non era nelle mie intenzioni offenderti. Perché ciò che ho detto non lo penso veramente. Non potrei mai.
Mi conosci e lo sai.
Ora immagino le tue labbra, sottili, serrate e la tua espressione arrabbiata, mentre pensi a ciò che vuoi fare. Le tue mani stanno sicuramente tremando, non è così?
Scommetto anche che vuoi prendere questa lettera, accartocciarla, tenerla stretta nel pugno e buttarla senza aver terminato di leggerla. Probabilmente vuoi prima strapparla in tanti pezzi e anziché buttarla, gettarla nel camino della sala comune dei Grifondoro.
Però, aspetta! Non farlo. Veramente. Stammi a sentire. Dammi la possibilità di spiegare; almeno attraverso queste macchie nere d’inchiostro indelebile, dato che non vuoi più rivolgermi la parola.
Brava, distendi bene il foglio e continua a leggere tutto ciò che ho da dirti.
“Vieni al punto, Severus!” sento che mi dice la tua voce nella mia testa, accompagnata subito dopo da un sonoro sbuffo, di quelli che fai quando sei stanca di studiare Divinazione, una materia di cui non capirai mai l’utilità. Ma se solo avessi dato retta alla Cooman ora non ci troveremmo qui.
 
“Ragazzo mio, caro ragazzo mio, per l’amor di Merlino, questa settimana evita di aprire bocca.”
 
“Severus, vieni al dunque” sono sicuro che stai pensando.
Lily, fai finta che io sia davanti a te e che stia balbettando, facendo un sacco di giri di parole perché non sono capace di andare dritto al punto, soprattutto quando so di aver sbagliato.
Sì, lo riconosco, ho sbagliato e se potessi, tornerei indietro e non pronuncerei quelle parole – l’insulto più grave che si possa mai fare a un mago - nemmeno sotto tortura.
Nemmeno se Gazza mi appendesse al soffitto per i pollici.
Vedi? Piano piano ci sto arrivando, al punto, solo dammi un po’ di tempo, Lily. Il tempo che non mi hai dato quel pomeriggio.
Togli cinque minuti a Potter – sì, ho visto come è sgattaiolato dietro di te, approfittando della situazione – e dalli a me. Mentre leggi, fa’ finta che io sia il buono e lui il cattivo, forse ti sarà anche più facile scusarmi. È solo questo ciò che voglio e ti chiedo, Lily, le tue scuse.
Il tuo perdono.
So che in questo momento ti rimane difficile concedermelo, avrei dovuto chiedertelo all’istante, ma è successo tutto così in fretta che non ho fatto in tempo a riflettere sulla gravità della situazione che tu eri già corsa via e stavi iniziando a costruire un muro fra noi.
Mattone dopo mattone stai cercando di cancellare i ricordi della nostra amicizia, – ed io voglio impedirtelo - ma solo i tuoi perché io ho ancora i miei.
Lily, non cancellare la nostra promessa “Lily e Severus, per sempre” che ci siamo fatti quando ci siamo conosciuti, con cui abbiamo giurato di rimanere insieme, a qualunque costo.
Io di sicuro non la dimenticherò mai, come non dimenticherò mai tutto ciò che abbiamo trascorso fino ad ora. Questa lettera, se sei arrivata fino a qui, ti servirà anche a questo, a farti ricordare.
 
“Se il passerotto non avesse amato così tanto la rosa bianca, non avrebbe cercato di avvicinarsi così tanto da pungersi e colorarla di un rosso intenso con il suo sangue. Per questo la rosa è il simbolo dell’amore.”
 
Mi hai raccontato un giorno. Aggiungendo che se un giorno tu ed io avessimo litigato al punto da non parlarci più, sarei dovuto andare a cogliere una rosa, senza badare al colore, per te, per farti capire che ero pentito e tu saresti stata felice di perdonarmi.
 
«La rosa sarà il simbolo del nostro legame, Severus»
 
Hai detto, allora io ti ho guardato e ti ho domandato poi volgendo lo sguardo da un’altra parte:
 
«E se mai qualcuno dovesse dichiararti il tuo amore, le vorresti le rose rosse, come quelle del racconto?»
«Me ne basterebbe una, la rosa più rossa però»
 
Spero che questo tu ancora non l’abbia rimosso.
 
Per sempre tuo,
Severus
 
PS: ricorda di mettere il fiore in un vaso e posalo sul davanzale che dà alla finestra vicino al nido della coppia di pettirossi di cui mi hai parlato.
Se saprai accudirla bene, il suo rosso intenso non andrà via.
 

 

 








Bri
 
  
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