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Autore: Alex995    08/11/2013    6 recensioni
Questa volta è Tony ad aver bisogno di Ziva. Questa volta, forse per la prima volta Ziva dovrà conoscere il vero Tony. Un Tony che dopo una missione suicida in Iraq , è completamente diverso.
Cosa succederà? Fino a che punto , Ziva è disposta a mettersi in gioco e a sfidare se stessa per riavere con sè il suo Tony?
Ambientata un anno dopo la 11x02. Un possibile ritorno di Ziva. La puntata è andata in onda solo martedi ed io già penso al futuro..
E se anche voi pensate al futuro proprio come me , non vi basta che leggere! Fatemi sapere cosa ne pensate ;D
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Signori e signori. Atterreremo all'aereoporto di Washington tra 45  minuti. Nel momento dell'atteraggio vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza e di richiudere il tavolino di fronte a voi. Vi ricordiamo che è vietato fumare. Grazie. 
"Io non posso neanche fumare." 
"Ottima osservazione.." disse Tony leggendo la sua rivista.
Vedendo che non rispondevo alla provocazione, si voltò verso di me e si rese conto che stavo davvero male.
"Ancora nausea?" chiese preoccupato.
Non gli risposi. Mi slacciai velocemente la cintura e mi alzai per andare in bagno.
Per fortuna è vuoto, pensai tra me e me.
Non appena mi inginocchiai per terra, vomitai anche l'anima. Tony mi raggiunse dopo qualche secondo, e si accovacciò accanto a me per reggermi i capelli.
"Signori non si può stare in due nel bagno.." disse l'hostess aprendo la porta mezza socchiusa. Poi vedendo la scena, si zittii e la riaccostò.
"Va meglio?" chiese Tony premuroso.
"Non dovresti essere qui. Va via, non voglio che tu mi veda in questo stato." 
"Ho acquistato tutto il pacchetto..." disse lui sorridendo. "E' vero mi fa schifo, ma credo che sarà peggio con i pannolini sporchi di cacca."
"Tony cosi non mi aiuti." 
"Scusa hai ragione." 
Gli feci cenno che avevo finito ed aiutò ad alzarmi.
"Mi dispiace.." dissi accennando un sorriso. Aprii il rubinetto per sciaccuarmi la bocca e poi mi asciugai con la manica della maglia.
"Lo so..ma non è colpa tua."
L'hostess riaprii la porta e ci disse che stavamo iniziando la discesa a Wasghinton.


Tony parcheggiò la sua auto nel parcheggio dell'NCIS.
Non dissi neanche una parola per tutto il tragitto. Scendemmo dalla macchina e senza prenderci per mano, ci dirigemmo verso l'entrata. Entrammo in ascensore e Tony spinse il pulsante del piano dell'ufficio.
Quando ci fu il fanatico "din" , Tony fu un pò restio ad uscire. Dopo qualche secondo fece qualche passo e fu visto da tutti.
"Tonyyy" urlò Abby "Sei tornato."
Di certo quella frase aveva attirato l'attenzione di tutti. Per fortuna erano le 11 di sera passate e l'ufficio era deserto.
Tony rimase fuori all'ascensore ed a un certo puntò mi tese la mano. Abby che nel frattempo aveva continuanto a gioire , si era zittita. Gliela presi e mi tirò fuori, entrando cosi nel mirino di tutti. Alzai lo sguardo e li vidi tutti meravigliati. Abby fu la prima ad avvicinarsi. E come 4 anni prima, di ritorno dalla Somalia, mi strinse forte a sè. Mi lasciò e abbracciò Tony. Il secondo fu Mcgee, che senza dire una parola, mi abbracciò forte e mi prese in braccio facendomi volteggiare.
"Mi sei mancata." disse in un orecchio.
Dopo quella giravolta mi ritornò di nuovo il senso di vomito. Mcgee si accorse di qualcosa ma non mi chiese niente, come al solito.
Si avvicinò a Tony e gli diede una pacca sulla spalla. Poi fu la volta di Ducky e Palmer.
"Dov'è Gibbs?" chiese Tony sedendosi alla sua scrivania.
"Non lo vediamo da un pò in realtà.... probabilmente.." 
Abby non terminò la frase che sentii una voce maschile chiamarmi.
"Zivaaa! Zivaa! Oh santo cielo! Per fortuna stai bene!"
L'uomo dai capelli scuri brizzolati, scese velocemente le scale e si avvicinò a me prendermi tra le braccia. 
Diciamo che Adam non era per niente cambiato. Come sempre cercava di mettere Tony in difficoltà e dalla sua espressione capii che ci stava riuscendo.
Tony si alzò di scatto e si mise accanto a me. Mi parve di sentire la sua mano sul braccio di Adam, come se volesse pregarlo di mettermi giù o fosse
preoccupato per la mia salute fisica. 
"Dove sei stata? Eravamo preoccupati!"
Conoscendolo da cosi tanti anni capii che stava mentendo. Tony attirò l'attenzione su di lui, porgendogli la mano per salutarlo.
"Adam... è bello rivederti".
"Tony.." disse accettando la mano "Grazie ancora."
La mia espressione cambiò di punto in bianco. Pensai che avesse intuito qualcosa e invece Adam lo stava solo ringrazziando per essersi fidato di lui.
"Di cosa parlate?" chiese Tim curioso.
"Oh di niente , pivello... vecchie indagini....". aggiunse Tony mentendo a tutti. 
"Adam e Tony hanno collaborato per rintracciare i terroristi." dissi attirando l'attenzione su di me. 
"Non è vero , Adam?" chiesi dopo un pò.
"Non doveva essere un segreto?" chiese Adam a voce bassa.
"Ho dovuto dirglielo." disse Tony per giustificarsi.
"Ah certo! Dimenticavo che voi due siete come i gemelli identici..." farfugliò Adam.
"Veramente sono gemelli siamesi" dissi correggendo per la prima volta qualcuno in un modo di dire "E comunque l'avrei comunque scoperto. Quindi a che punto sono le indagini?"
"Un punto morto. Approposito Orli vuole..."
"Parlarti. " disse una donna attirando la nostra attenzione dalla scale. "Ma prima di tutto salutarti." 
 Tailleur corto  e capelli alzati. Sempre la solita Orli. 
Affianco a lei, due uomini della sicurezza ed un uomo di colore in giacca e cravatta.
"Direttore" disse Tony in segno di rispetto. 
"Bentornati a casa, agenti."
"Grazie mille direttore Vance " dissi sorridendogli. 
Orli ci rimase male. Lo notai dalla sua espressione. Non l'avevo mai considerata la "fidanzata" di mio padre, figuriamoci nuovo direttore del Mossad.
La donna scese le scale e mi raggiunse. Tony instintivamente si mise davanti a me, come per proteggermi.
"Hai liberato il cane, ZIva?" chiese ironica la donna.
Mcgee per solidarietà, si affiancò a Tony.
"I cani, vorrà dire signora." disse Tim ironico.
Tony d'altro canto non le  tolse gli occhi di dosso neanche per un secondo. Ed io non gli chiesi di farlo.
"Devo parlare da sola in privato con ZIva, direttore Vance. Potrebbe richiamare i suoi uomini?"
Vance li guardò entrambi, e gli fece cenno di spostarsi. 
"DInozzo, Mcgee non muovetevi!" disse un uomo uscendo come un fulmine dall'ascensore.
Mcgee e Tony mi fecero di nuovo scudo con il loro corpo e Gibbs fece la stessa cosa. Quanto mi era mancato quell'uomo!
Se avesse recitato in un film,avrebbe vinto sicuramente il ruolo "Miglior entrata in una scena di suspence."
"Agente Gibbs, vedo che è ritornato.."
"C'erano dei patti tra noi , direttore Elbaz."

"Di cosa stai parlando Gibbs?" chiese Vance preoccupato. 
"Infatti...ci sono ancora." disse Orli calma.
"C'erano!" precisò Gibbs "Prima che vi intrometteste nelle nostre indagini." 
" Io non ho compromesso la ricerca del vostro attentatore, agente Gibbs. Sono rimasta al mio posto."
"Lei si... ma i suoi uomini no!" disse Gibbs guardando Adam.
Rimasero tutti un pò in silenzio. 
"Di cosa parla , agente Gibbs?" chiese Adam perplesso.
"Sai bene di cosa parlo!" disse Gibbs arrabbiato. 
"Adam cos'hai fatto?" chiese Orli preoccupata.
"Io niente, signora. Giuro che non so di cosa...."
"Adam non mentirmi!" disse Orli urlando. 
Vedendo che non rispondeva, superai Tony e Mcgee , gli presi la mano e gli chiesi cosa diavolo avesse fatto.
"Non posso dirtelo..  Mi odieresti e non voglio." mi disse in ebraico. 
Gliela lasciai instintivamente , e mi voltai verso Gibbs. 
"Da chi è arrivata la segnalazione che ero in Iraq?" chiesi già conoscendo la risposta.
Lui non mi rispose. Mi guardò negli occhi poi però riposò lo sguardo su Adam.
"No... non può essere " dissi guardandolo con occhi tristi. "Dimmi che non l'hai fatto." dissi voltandomi verso di lui meravigliata. 
"Diglielo Adam!" aggiunsi poco dopo. "Diglielo che non l'hai fatto." 
Ma lui non mi rispose. 
"Gibbs come l'hai scoperto?" chiese Vance.
"Abbiamo rintracciato il telefonino dalla quale è partita la telefonata. E' stato riattivato 4 giorni fa, non appena avete messo piede a Washington." disse
Gibbs guardono in direzione di Orli.  
Un espressione di schifo comparve sul mio volto  e  infatti  iniziai a dargli tanti pugli sul torace. Adam nonostante gli stessi facendo male, non si difese. 
Tony mi prese da dietro e mi separò velocemente da lui. Si mise davanti a me e iniziò a stringermi forte. Essendo piu alto di me, mi corpii completamente
la visuale su Adam.
"Adam  Eshel  , ti dichiaro in arresto per atti terroristici ad agenti federali americani. Direttore Elbaz, l'agente Eshel   sarà scortato in Israele, dove al suo
ritorno sarà sottoposto ad un processo." disse con tono autoritario Vance . 
Allontanai Tony  e vidi Mcgee mettergli le manette. Adam cercò di avvicinarsi , ma Tony lo bloccò di colpo. 
"Non ti azzardare. Lasciami. Il. Braccio." disse Adam a denti stretti.
"Avvicinati di nuovo a lei, o a mio figlio e giuro che ti uccido con queste stesse mani."
A quelle parole, Adam sbiancò di colpo. Anche Tony si rese conto dell'errore commesso. Piu di ogni altra cosa non avrebbe mai messo suo figlio in pericolo coinvolgendolo in quella discussione. Ma la cosa gli uscii spontanea, quindi non me ne curai. 
Non avevamo ancora deciso quando dirlo agli altri, soprattutto perchè superati i 3 mesi di gravidanza è tutto piu sicuro.  Mi voltai intorno, notando i 
sorrisi di Abby, Mcgee e Ducky e gli sguardi increduli di Gibbs, Palmer e Vance. 
Adam fece qualche passo verso di me, ma Tony lo fermò di nuovo.
"Non mi toccare, Dinozzo." disse lui urlando.
"Mi hai preso in giro, figlio di puttana!" disse Tony dandogli un pugno in faccia.
Abby ancora dietro di me, mi tirò verso di lei cosi da non farmi entrare nella rissa. Gibbs fermò Tony mentre Mcgee, nonostante tutto, aiutò Adam
ad alzarsi.
"Mi sono confidato con te, e tu stavi per uccidermi!" disse Tony urlando. "Volevi averla tutta per te , bastardo!" 
Gibbs mi guardò e mi fece segno di portare via Tony. Mi separai da Abby e mi avvicinai a lui,  prendendolo per il braccio e tirandolo verso di me.
"Andiamo via , si? Mettiamo del ghiaccio sulla mano.  "
Tony si calmò e si lasciò portar via da quell'inferno. Abby e Ducky ci seguirono per aiutare Tony a medicargli la mano.



"Come hai fatto a controllarti?" chiese Abby perplesa in ubitorio.
"Sai com'è... ci sono circostanze che me lo obbligano."
"QUindi... è vero? Aspetti un bambino?"
"Si.." 
"Oh mio dio! Sono cosi contenta! " disse Abby abbracciandomi.
"Ne ero sicura!"
Ducky e Tony uscirono dalla sala delle radiografie e ci informarono che non c'era nulla di rotto.
"Prima e ultima volta che faccio a botte." disse Tony mettendosi il ghiaccio sulla mano.
"Era una giusta causa, mio caro." disse Ducky iniziando a fasciargliela.
"Mi sono fatto prendere in giro... sono proprio un cretino."
"Perchè ti fidi delle persone? Non sei cretino Anthony, sei solo buono." disse Ducky sorridendogli.
"Cosa succederà, ora?" chiese ABby.
Nessuno rispose.
"Adam verrà riportato in patria, dove subirà un processo e.... visti i rapporti tra le nostre agenzie sarà messo in galera fino alla fine dei suoi giorni..."
Tutti mi guardarono perplessi. 
"E comunque non è colpa vostra. Se non me ne fossi andata tutto questo non sarebbe successo."
Mcgee arrivò in  ubitorio, per accertarsi che Tony stesse bene.
"Grazie per prima.. per avermi appoggiato." disse Tony sorridendo.
"Sempre." disse lui.. "Aspetta un secondo! Mi hai detto grazie?"
"Eh giàà."
"Quindi.... è tutto vero?"
Tim si voltò verso di me e dalla sua espressione capii che si riferiva al bambino.
"Mi dispiace dirtelo, ma tra un pò i Dinozzo saranno due..." iniziai ironica. "Quindi significa che siamo condannati."
"Oh potrebbero essere 2, o anche 3!" disse Tony sorridendo.
"Ricordi la questione dei pannolini?" chiesi scherzando.
Cambiò espressione all'improvviso. Ducky iniziò a ridere. 
"Forse sarà meglio iniziare con uno.. poi in futuro si vedrà."
"Povera te che dovrai fare i conti con 2 bambini, ZIva." disse Mcgee scherzando.
"McPivello, ricordati che sono qui  e che posso sentirti."
Le porte automatiche dell'ubitorio si riaprirono e Gibbs comparve sulla soglia.
Mi aspettavo una vera e propria scenata, del tipo : Avete infranto la regola n.12, quindi David tu rimarrai qui mentre Tony tu andrai in Cina. Anzi
meglio ancora nello spazio.Al contrario , non mi disse  nè chiese niente riguardo la gravidanza. 
"Vuole parlarti. "
Capii che si riferiva ad Adam. 
 





Angolo autrice: 
Scusate per il ritardo! Ho tanti compiti per la scuola e scrivere in questo periodo è davvero difficile!  
Tony ha rivelato la gravidanza in un momento molto inappropriato! Finalmente l'ha picchiato :D Oh YES!!!! Adam non l'ho mai sopportato, nonostante sia un attore molto attraente.... MA MAI QUANTO TONY anzi MICHEAL! 
Cosa ne pensate? 
A presto :) 






  
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