08/11/2013
0 recensioniIl mio nome è Madeline, ma tutti mi chiamano Maddy. Avevo un migliore amico che per me era come un fratello; il suo nome era Harry, a volte mi chiedo se si ricorda ancora di me… Ho 16 anni e vivo a Londra, la città più bella in cui si possa vivere!
CAPITOLO 1 – Un incontro inaspettato
CAPITOLO 1 – Un incontro inaspettato
Come ogni mattina stavo per entrare a scuola
Sentii una mano che mi toccò la spalla: era Rebecca, la mia compagna di banco.
‘Buongiorno’ fece lei, con un sorriso stampato sul viso.
‘Ciao!’ le risposi, così tra una chiacchierata e un’altra ci avviammo in classe.
‘Bene! Dimmi chi ti piace!’ disse Rebecca durante il suono della campanella.
‘Nessuno… a te?’ chiesi io.
‘Beh, sinceramente, un po’ Liam Smith’
‘Quello del 3° anno?’
‘Sì, è così carino!’
‘Sempre la solita, eh?! Scherzai con lei
‘Ovvio!’ rispose con un’ espressione vispa.
-Al termine delle lezioni (tornando a casa)
Sbattei contro un ragazzo; era alto, con dei capelli ricci che facevano venire voglia di toccarli… Mi caddero i libri da mano, lui mi aiutò a rialzarmi e mi diede una mano a raccoglierli.
‘Stai bene?’ mi chiese.
Alzai lo sguardo, mi sembrava molto familiare quel ragazzo, non so il perché.
‘Sì, grazie.’ Risposi.
Ci guardammo negli occhi per una frazione di secondo, non riuscivo a spiegarmi chi potesse essere, sembrava di conoscerlo…
‘Posso chiederti una cosa?’ Mi domandò.
‘Certo’ gli dissi.
‘Hai avuto l’impressione di riconoscermi?’ Chiese sbalordito.
‘E tu come fai a saperlo?!’ Gli risposi perplessa.
‘Come ti chiami?’ Fece lui
‘Mi chiamo Maddy, tu?’
‘Io Harry…Ma, Maddy sei tu?
‘Si! Sono io!’ affermai.
‘Da quanto tempo non ci vediamo? cinque o sei anni circa, o di più?’
‘Non so risponderti…’
‘Dove abiti?’ mi chiese.
‘A due isolati dalla piazza, tu?
‘Anch’io! Precisamente nel palazzo numero 18’
‘Stai scherzando?! Io abito nel numero 19!’
‘Bene, allora torniamo a casa insieme?’ mi domandò
‘Certo!’ gli risposi facendo un grande sorriso.
Così ritonammo a casa mano nella mano, come quei due amici di sei anni prima.
Sentii una mano che mi toccò la spalla: era Rebecca, la mia compagna di banco.
‘Buongiorno’ fece lei, con un sorriso stampato sul viso.
‘Ciao!’ le risposi, così tra una chiacchierata e un’altra ci avviammo in classe.
‘Bene! Dimmi chi ti piace!’ disse Rebecca durante il suono della campanella.
‘Nessuno… a te?’ chiesi io.
‘Beh, sinceramente, un po’ Liam Smith’
‘Quello del 3° anno?’
‘Sì, è così carino!’
‘Sempre la solita, eh?! Scherzai con lei
‘Ovvio!’ rispose con un’ espressione vispa.
-Al termine delle lezioni (tornando a casa)
Sbattei contro un ragazzo; era alto, con dei capelli ricci che facevano venire voglia di toccarli… Mi caddero i libri da mano, lui mi aiutò a rialzarmi e mi diede una mano a raccoglierli.
‘Stai bene?’ mi chiese.
Alzai lo sguardo, mi sembrava molto familiare quel ragazzo, non so il perché.
‘Sì, grazie.’ Risposi.
Ci guardammo negli occhi per una frazione di secondo, non riuscivo a spiegarmi chi potesse essere, sembrava di conoscerlo…
‘Posso chiederti una cosa?’ Mi domandò.
‘Certo’ gli dissi.
‘Hai avuto l’impressione di riconoscermi?’ Chiese sbalordito.
‘E tu come fai a saperlo?!’ Gli risposi perplessa.
‘Come ti chiami?’ Fece lui
‘Mi chiamo Maddy, tu?’
‘Io Harry…Ma, Maddy sei tu?
‘Si! Sono io!’ affermai.
‘Da quanto tempo non ci vediamo? cinque o sei anni circa, o di più?’
‘Non so risponderti…’
‘Dove abiti?’ mi chiese.
‘A due isolati dalla piazza, tu?
‘Anch’io! Precisamente nel palazzo numero 18’
‘Stai scherzando?! Io abito nel numero 19!’
‘Bene, allora torniamo a casa insieme?’ mi domandò
‘Certo!’ gli risposi facendo un grande sorriso.
Così ritonammo a casa mano nella mano, come quei due amici di sei anni prima.