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Autore: JoiningJoice    08/11/2013    2 recensioni
'Ci sono buchi.', sussurrò, perchè lì dove si trovavano non c'era alcun bisogno di urlare. 'Fori. Tramite quelli, puoi guardare cosa succede di là. Sono molto difficili da trovare, ma ci sono.''
In un posto molto lontano, Petra, alla ricerca di un ultimo sguardo sul luogo che ha abbandonato incontra uno strano, dolce, curioso ragazzo...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Petra Ral, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bright Future




Non era passato molto tempo – o forse era già passato un secolo, non avrebbe saputo dirlo – quando una donna dagli occhi dolci le si avvicinò e le posò una mano sulla spalla, sussurrandole un segreto.

'Ci sono buchi.', sussurrò, perchè lì dove si trovavano non c'era alcun bisogno di urlare. 'Fori. Tramite quelli, puoi guardare cosa succede di là. Sono molto difficili da trovare, ma ci sono.'

Petra la osservò. I lineamenti della donna le ricordavano qualcuno che aveva l'impressione di aver conosciuto. Aveva dolci occhi nocciola, e la fisionomia del volto aveva un che di materno. Sembrava il genere di persona in grado di arrabbiarsi con poco, ma solo in difesa di chi amava veramente.

A Petra venne in mente una sola, spontanea risposta.


'Perchè me lo sta dicendo?'

La donna spostò i capelli castani dietro le orecchie.


'Perchè hai sul volto gli stessi rimpianti che avevo io, quando sono arrivata qui.'


La donna fece per allontanarsi, ma Petra la supplicò di femarsi.

'Se trovassi uno di questi...fori.', mormorò. 'Cosa vi vedrei?'

'Quelli che ami.', rispose lei, senza esitazione. 'Una volta ne trovai uno, ma mi sono dimenticata dove sia. Il nostro tempo scorre confusamente, e che potresti confondere il passato con il presente o il futuro. Ma li vedrai.'

La donna se ne andò, in silenzio, scivolando nel bianco. Petra la chiamò piano, un'ultima volta.


'Lei chi vide?'

Un'ombra di dolcezza passò sul volto della donna, che si rasserenò ulteriormente. Le sorrise.

'La mia figliastra.', sorrise. 'Mio marito. E mio figlio.'


Il volto di Petra si illuminò, mentre la verità andava dischiudendosi di fronte ai suoi occhi.

'Lei è la madre di Eren!', esclamò.


Ma la donna era già scomparsa.

*


Ne trovò uno dopo giorni di viaggio – o attimi?. Era semplicemente un foro traslucido nel bianco che circondava tutti loro.

E, cosa più sorprendente, era già occupato.

Un ragazzino vi sedeva di fronte, le ginocchia strette sotto il mento ed entrambe le braccia strette a tenere le gambe in quella posizione. Dall'alto, Petra non fu in grado di vedere l'espressione sul suo volto, né se conoscesse l'effettiva utilità del foro o lo stesse semplicemente guardando per curiosità. Petra si sedette a un paio di metri di distanza dal ragazzo, sicura che prima o poi se ne sarebbe andato; ma passarono le ore, e lui rimase lì, in silenzio.


'Ehi, ragazzo.'


Lui non le rispose.

'Ragazzo, puoi dirmi cosa vedi?'

Lui alzò lo sguardo. 'Uh, dici a me?'


'Esatto.'

Lui si strinse ancora di più in sé e sorrise.


'È difficile spiegarlo.', mormorò. Poi tornò al suo silenzio.


Nonostante l'ansia e la voglia di affacciarsi al foro, Petra rimase seduta in attesa. Per abitudine, strinse il mantello che portava alle spalle attorno al corpo, come per riscaldarsi. Il mantello era diventato completamente bianco, come tutto ciò che li cirdondava, come tutto ciò di cui erano composti.

A un certo punto, il ragazzo gonfiò le guance e scoppiò a ridere senza controllo. Sotto lo sguardo attonito di Petra, arrivò perfino a piegarsi all'indietro fino a rotolare su un fianco, il tutto sempre ridendo. Alzò gli occhi pieni di lacrime verso Petra e puntò il dito verso il foro.


'È...è...è buffissimo!', rise. 'Ho sempre pensato che fosse un po' scemo, ma mai...mai così! E così piccolo, poi... ahahahahahah!'

Inconsciamente, Petra si rese conto di star sorridendo. Il ragazzo si asciugò le lacrime e tornò verso il foro, questa volta avvicinandosi di più con la testa, come se volesse quasi infilarcisi dentro. Il sorriso divenne dapprima incerto, per poi sparire, sostituito da un'espressione di sincera e dolorosa preoccupazione.

'No...no...scansalo! Spostati, ti prenderà!'


Premette le mani sulla bocca, scuotendo forte la testa. Rimase così per un po', mentre le lacrime ricominciavano a scorrergli sul volto, questa volta calde e tristi. Petra gli si avvicinò lentamente.


'È...è tutto a posto?'

Lui alzò lo sguardo. 'Io...ah. Non...non è nulla.'

'Hai visto qualcosa che ti ha turbato profondamente, non è così? Puoi...parlarmene, se vuoi.'

Il ragazzo respirò profondamente per qualche secondo, prima di riprendere parola.


'Io...sapevo che avrebbe preso una decisione del genere, lo sapevo che sarebbe successo. Ma ho paura che gli succeda qualcosa...che sia già successo, o che possa succedere.'

'Cosa ha fatto di tanto spericolato?'

Il ragazzo la guardò con occhi pieni di paura. 'Si è unito alla Legione Esplorativa!'


Petra sentì una folata di gelo attraversarle l'anima. 'La persona che stai osservando fa parte della Legione Esplorativa?'

Annuì. 'Credo...che ne farà parte, almeno dal mio punto di vista. Eravamo solo reclute quando è successo. 104Esima divisione.'

'104esima divisone? La stessa di Eren Jaeger?'

Ma il ragazzo aveva notato qualcosa con la coda dell'occhio, e si era voltato di scatto verso il foro, facendosi sordo ad ogni domanda.


'È vivo.', sussurrò. 'Così anziano, e ancora vivo...'

Rimase in silenzio per un po', un sorriso incerto dipinto sul volto. Si voltò dopo qualche minuto – o erano passate delle ore?, e la guardò. La sua espressione ora era calma, rilassata, intaccabile, simile a quella della madre di Eren. Si alzò in piedi, e Petra si rese conto che nonostante la giovane età la superava in altezza di almeno due spanne. Il ragazzo fece il saluto militare, pugno destra sul cuore e pugno sinistro sulla schiena.


'Sì signora!', esclamò. 'Marco Bodt, 104esima divisione d'addestramento!'

Il ragazzo le sorrise un'ultima volta, poi si avviò dopo di lei, cedendole il posto accanto al foro. Petra fece un passo verso il foro, ma si rivoltò curiosa verso Marco.


'Aspetta, ti prego!', urlò. 'L'ultima volta che ti sei affacciato nel foro...cos'hai visto?'


Il ragazzo si girò verso di lei. Per la prima volta da quando si era seduta accanto a lui, Petra si accorse che tutta la parte destra del corpo del ragazzo era lucida, quasi trasparente. Il suo sorriso, però, era completo, aperto, solare e pieno sul volto pieno di lentiggini.


'Ho visto il brillante futuro di Jean Kirschtein.', rispose. 'Comandante della Legione Esplorativa, e autore della liberazione dell'umanità al fianco di Eren Jaeger.'


Petra sentì piccole, calde lacrime scorrerle sul volto. Si avvicinò a Marco, si slacciò la cappa dalle spalle e gliela pose sulle spalle, dopodichè lo lasciò andare.


Nel foro, il Caporale cavalcava impavido al suo fianco.




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Non so quanti di voi conoscano 'Hey There Jean Kirschtein', la parodia/tributo della famosa 'Hey There Delilah' dei Plain With T's fatta da Kathulhu, una fan. Nella canzone, un Marco post-mortem canta a Jean di stare calmo, che ce la farà, che un giorno si reincontreranno. Un verso particolare di quella canzone ha ispirato questa fan fiction: 'And Petra keeps me company/she doesn't like when I'm lonely.'. Giuro che rischio di scoppiare in lacrime ogni volta che sento questa parte della canzone.
Che dire, questa è la mia seconda fiction di SNK e spero piaccia; il mio amore per la JeanMarco cresce ogni secondo di più.
Maledizionequantosonocarini.
La prossima fic, un po' più lunga e più sullo stile di 'Lei Esiste', sarà incentrata sul pair KristaYmir, quindi non mancate!
- Joice
   
 
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