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Autore: absolute    09/11/2013    0 recensioni
Marissa,una giovane diciassettenne americana con una vita sregolata all'insegna dell'alcol e del divertimento incontra un uomo,Mr.Jones..egli pur non avendone mai avuta l'intenzione le cambia la vita e le salva la vita in varie volte.
Nasce l'amore,ma questo li porterà ad affrontare molti ostacoli:alcuni insormontabili.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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E se lui non fosse partito? si chiese Marissa togliendosi gli occhiali dai suoi occhi stanchi;e se io l'avessi seguito? Come sarebbe andata a finire?
Un rumore di porte echeggiava nell'aria:''nonna? nonna sei quì?'' domandò una vocina..''si tesoro,la nonna è quì in salotto'';nella stanza entrò una bambina bionda,con gli occhi azzurri e un sorriso che sarebbe stato capace di illuminare il mondo intero con due tenere fossette sulle guancie,la bambina non aveva mai visto la nonna così triste,le si poteva leggerlo negli occhi,era sempre stato così..gli occhi l'avevano sempre tradita.
''Nonna,cosa hai?'' chiese la bambina.
''Niente piccola,cosa dovrei avere?'' Marissa si voltò verso la bambina.
''Hai gli occhi lucidi,a cosa stavi pensando?'' chiese la bambina accennando un'espressione di tristezza,portanto le estremità della bocca in giù.
Marissa pensava spesso a quelle cose,ma quando qualcuno gli e lo chiedeva lei rispondeva che non stava pensando a niente,era tutto più semplice,non solo perchè loro non potevano capire ma anche perchè lei non avrebbe potuto spiegare quello a cui stava pensando senza trattenere le lacrime.
''Pensavo alla mia vita,piccolina'' ribattè Marissa ripetendosi nella sua mente di ricomporsi.
''Alla tua vita? Pensavi a nonno?'' chiese la bambina portando indietro una gamba e guardando in basso.
Marissa sapeva che la morte di suo marito aveva fatto molto male alla piccola Selena,ed era per questo che evitava di parlarne.
''No tesoro,pensavo alla mia infanzia e alla mia adolescenza'' Marissa sorrise alla piccola per rassicurarla vedendo i suoi due begli occhi blu rattristarsi e riempirsi di lacrime.
La piccola Selena ritrovò il suo sorriso e corse verso la nonna saltando sulle sue gambe,si girò verso di lei e con un sorriso candido le chiese:''nonna,raccontami la tua vita''.
Marissa solo al pensiero tremava,quella vita complicata,sregolata,alle volte anche sul filo del rasoio poteva essere adatta ad una bambina di sei anni? Marissa stava per scuotere la testa per negare questa richiesta ma poi si ricordò l'unico periodo felice della sua vita,dopo la nascita dei suoi figli e i suoi nipoti ovviamente,e pensò che la storia vista così non poteva esser tanto male...sorrise alla piccola Selena e annuì.
''Evviva!'' scoppiò di felicità la piccola Selena,poi si girò verso la nonna e la fissò in attesa che cominciasse.
''Bene piccola mia,mettiti comoda'' disse Marissa sorridendo.
La piccola Selena era impaziente di sentire la storia di sua nonna,perchè lei non l'aveva mai sentita e si sentiva orgogliosa di esser stata la prima ad esser riuscita a farsela raccontare.
''Bene,sai che tua nonna è nata in una piccola cittadina del New Hapshire,Nashua..sai che è una delle città più piccole dell'America?''
Selena rise con gusto,credendo che quello che aveva detto sua nonna fosse stato solo una battuta.
''No no piccola mia,è la verità..chiedi a tua madre se vuoi'' alzò il dito in segno di affermazione per poi scoppiare in un sorriso.
Selena divenne seria e poi accennò un lieve sorriso incredula che questa città fosse davvero così piccola e poi affermò:''nonna,ma se era così tanto piccola come hai fatto a non annoiarti mai?''.
''A questo ci arriverò molto presto'' disse tornando seria.
''Lì ci ero nata e non mi ero mai mossa,ma avevo ''tutto'' in un certo senso..c'era mio fratello più piccolo,lo zio di tua mamma,Moore e mia mamma Joanne ai quali mi ero molto legata dopo il divorzio dei miei genitori nel 1952..io ero molto piccola,avevo solo cinque anni e Moore ne aveva solo due.
Mia mamma era una cameriera del bar vicino alla stazione e faceva sempre doppi turni e giornate intere quindi non stava molto a casa,pesava a mantenerci e pensava continuamente al nostro futuro;mio fratello invece aveva dieci anni all'epoca ed era un bambino come tanti,giocava,combinava guai e mi dava sempre fastidio..ma questo non mi pesava più di tanto.''
''E il bisnonno invece?'' chiese presa dalla curiosità Selena.
''Oh beh,mio padre dopo il divorzio si era trasferito in un altro stato e noi lo vedevamo di rado,anche perchè si era risposato con un'altra donna e aveva avuto un bambino..lui viveva in Alabama,ed era molto lontano da noi.
Avevo voluto sempre bene a mio padre,quando ero piccola portava me e mio fratello a fare lunghe passeggiate nelle campagne della nostra città e ci comprava sempre le noste caramelle preferite..ma ho ricordi piuttosto annebbiati,sai ero molto piccola..a volte mi domando cosa ricordi mio fratello Moore di tutto ciò;ma okay,andiamo avanti'' Marissa prese un respiro profondo.
''Avevo due amici molto cari,David e Samantha,eravamo inseparabili,ci eravamo conosciuti quando tutti e tre avevamo solo tre anni e d'allora non ci eravamo mai più persi di vista..eravamo all'ultimo anno di liceo a quel tempo e mi ricordo di averne combinate di tutti i colori con loro.
Io non ero esattamente una brava ragazza,mi piaceva andare alle feste e divertirmi e a volte ho rischiato molto..ma in ogni occasione c'erano sempre loro a darmi una mano.
Comunque,iniziamo dalla mattina del 1 Marzo 1964;io mi stavo preparando per la scuola,erano le 7.30 di un mattino di venerdì e io ero in ritardo,come sempre..mi misi in fretta una gonna che arrivava al ginocchio e una maglietta,la prima che mi capitò sotto mano;poi scesi di corsa dalle scale e mi fiondai fuori dalla porta di casa mia urlando un bel ''ciao a tutti''.
Fuori ad aspettarmi c'era David e Samantha come sempre arrabbiati per il ritardo che portavo.
''Sei in ritardo'' borbottò David.
''Si,lo so scusami'' dissi dispiaciuta.
''Come sempre'' affermò sorridendo Samantha.
''Sè,ma ora andiamo'' disse David mettendomi un braccio dietro le spalle,''allora? sai la novità?'' mi chiese,''no quale?'' lo guardai perplessa.
''C'è un nuovo professore a scuola,Josh,Jones qualcosa del genere'' ridacchiò..''si chiama Kenneth Jones razza di rimbabito'' ribattè Samantha con tono da maestra,''capito? J-O-N-S'' fece lo spelling,cosa che faceva imbestialire David perchè lo spelling credeva fosse per gli stupidi.
''Si Samantha,ho capito..non sono mica stupido'' ribattè piuttosto arrabbiato aggrittando le sopracciglia,''susu ragazzi,siamo arrivati..vediamo un pò il nuovo arrivato''.
Mi liberai dalle braccia di David e corsi all'entrata di scuola,era sempre pieno di gente vestita in modo strano,sai? Beh strano per il 2013,ora vanno di moda i jeans attillati e le magliette larghe..ma allora era normale.
Andai di corsa al mio armadietto e posai i libri,preparandomi a vedere il nuovo professore di letteratura inglese..stando ai pettegolezzi era un bel tipo;sai occhi azzurri,capelli biondi esattamente come piacevano a me..così sarebbe stato più facile andarci d'accordo.
''Farai fuori anche questo Dawn'' una voce echeggiò per tutto il corridoio,mi voltai aggrottando le ciglia e spostando i miei capelli con un soffio..
''cosa?'' chiesi al vento,non avevo ancora capito chi avesse detto quella frase.
''Ho detto,farai fuori anche questo?'' venne avanti un ragazzone alto,muscoloso,biondo e con gli occhi verdi..era James,il mio ''quasi ragazzo'',visto chi era la mia espessione di rabbia si tramutò in un espressione di gioia e perciò sfoggiai un gran sorriso.
''Ciao bellezza'' mi disse prendendomi per i fianchi.
''Ciao James'' misi le braccia intorno al suo collo.
''Come mai tutta questa riservatezza? non sono sempre stato amore o pasticcino?'' rise guardandomi negli occhi.
Voltai per un secondo il viso e vidi che la faccia di David si era incupita e sembrava stufo delle smancerie che ci dicevamo ogni giorno io e James..alcuni mi avevano detto che era innamorato di me ma io non li avevo mai presi sul serio,infatti continuavo a non farlo.
''Si,hai ragione pasticcino'' dissi soffermandomi sulla s e sulle p.
James sorrise e mi stava dando un bacio sulla guancia quando fummo interrotti da una voce possente..
''Signorina Dawn e signor Waye,non nei corridoi per favore'' ci gira..o e vedemmo la possente figura del preside Must passarci vicino con un altro uomo in giacca e cravatta che ci fissava come un bimbo guarda il mondo per la prima volta.
''Le dicevo signor Jones che in questa scuola ci vuole disciplina''..Mr.Jones..aveva detto Mr.Jones,era lui il nuovo insegnante di letteratura inglese.
Lo guardai per quindici secondi buoni e lui ricambiava con un sguardo,però,più serio..subito capìi che non si trattava del solito burbero insegnante abbrabbiato con il mondo;anzi sembrava proprio uno di quei professori che farebbero di tutto per aiutarti..ma l'avrei saputo tra cinque minuti,perchè avrei avuto letteratura alla prima ora.
''visto che bel tipetto?'' disse Samantha.
''si,veramente un bel tipo'' intanto James si era voltato per prendere in giro il nuovo professore.
''Amore,ci vediamo dopo,okay?'' mi diede un bacio sulla guancia.
''Okay,a dopo'' lo abbracciai.
Samantha mi guardò con aria perplessa e poi disse ''Marissa,sai David...'' fummo interrotte dal suono della campanella che ci portò a guardare in alto..
''cosa?'' chiesi.
''te lo dico dopo..'' se ne andò con aria disillusa nella sua classe,mentre io entrai nella mia...
  
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