Dopo (parecchio) tempo, rimetto piede su questo fandom. Mi dispiace per essere sparita, purtroppo l’ispirazione fa un po’ ciò che vuole, ed è appunto quel che è successo con questa storiella.
La fanfic avrebbe dovuto partecipare al Winter Contest di Nede, con cui mi scuso per non essere riuscita a consegnare tutto in tempo. Spero almeno che questi brevi capitoli ti piacciano, e ti ringrazio, perché il tuo contest mi ha spinto a fare una capatina su questi lidi dopo tanto tempo.
Un ringraziamento anche a bluemary, onnipresente compagna e amica che supporta e sopporta la mia ispirazione capricciosa. Grazie, buona lettura a tutti!

Pacchetto Neve
Coppia: Vegeta/Bulma
Prompt: Chiave

This is my December
This is my snow covered home
This is my December
This is me alone

-My December, Linkin Park-

Dicembre, anno 764

Avvolta nella morbida coperta, Bulma osserva la neve cadere oltre la finestra. Le unghie smaltate si avvinghiano alla morbida lana mentre gli occhi scrutano la coltre bianca, alla ricerca della Gravity Room che, con quel tempaccio, si vede appena.
Basta un istante, la scienziata libera un sospiro rabbioso.
Così si allontana decisa dalla finestra, con rabbia scosta le coperte del letto pronto ad accoglierla.
Gli scimmioni non capiscono niente. Quello scimmione non capirà mai niente.
Si blocca per pochi istanti, sospira ancora. Dopotutto, chi glielo fa fare di arrabbiarsi in questo modo?
Se Vegeta vuole uccidersi, che lo faccia.
Stupido idiota.

 
***

Il piccolo robot finisce a pezzi in pochi istanti, le pareti della Gravity Room tremano più del solito.
Ora basta, Vegeta.
Il pensiero lo tormenta e non gli dà pace. Lei non gli dà pace.
Con un ringhio di rabbia, il principe si strappa di dosso le fasciature che la donna gli ha applicato con tanta cura e le getta a terra.
Così finirai per ucciderti.
Meglio così,  piuttosto che vedere e ascoltare te ogni maledetto giorno.
In un guizzo di curiosità, Vegeta guarda fuori dall'oblò. Lei è alla finestra, e lo osserva. Come ogni giorno.
Le labbra si piegano in una smorfia di disgusto.
Stupida donna.