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Autore: SwaggieJus    09/11/2013    2 recensioni
..." Non puoi trattarmi così! Non sono una di quelle troiette che ti porti a letto. IO TI AMAVO. Mi hai solo illusa. Non farti vedere mai più." Gli urlai in faccia singhiozzando prima di andarmene.
Ma lui mi afferrò i polsi e mi disse con il suo solito sorrisetto stampato in faccia:"Credevi davvero che uno come me sarebbe stato con una stupida sedicenne? Ti sbagliavi, io volevo solo portarti a letto come faccio con tutte."
Si, proprio così, pensavo che fosse amore, povera illusa. Come ho fatto a non pensarci? Come ho fatto a non capire?
"Lasciami andare.MI HAI ROVINATO LA VITA. MI HAI SPEZZATO IL CUORE." dissi prima di correre via.
- Mi chiamo Alicia Tinslade, ho 16 anni e vivo a Londra. Ho i capelli castani e gli occhi azzurri sul grigio. Non mi accetto per ciò che sono. Mi odio. Ogni mattina quando mi sveglio penso che quello sarà un altro fottuttissimo giorno, uguale agli altri sempre con le solite persone che fanno finta di essere ciò che non sono. LORO SONO FALSI. IO SONO FALSA. Non riesco ad essere me stessa. Qualcuno mi cambierà la vita, in questo modo scoprirete chi sono davvero.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DRIIN DRIIN DRIIN... "Merda sto arrivando aspettate" borbottai uscendo dalla doccia tutta bagnata. Sentii bussare alla porta di casa con impazienza. "Perchè andate di fretta, datemi il tempo cazzo!" "Alicia mantieni la calma" pensai tra me e me. Continuavano a bussare, che nervi. "BASTA!" urlai alquanto incazzata. Andai ad aprire e mi trovai davanti la mia 'amica' Dalia. io: "Ciao." pronunciai senza entusiasmo. D: " Ciao, tesoro ho una bellissima notizia..." urlò saltandomi addosso. io: "Wow che bello" esclamai abbozzando un sorriso finto. D: " HO I BIGLIETTI." gridò scandendo bene le parole e tenendomi le mani. Non la sopporto quando fa così... vabbè non la sopporto mai. io: " Ah, che bella notizia!" urlai fingendo di essere entusiasta, ma in realtà non mi importava. Si, perchè io non so neanche chi siano quei cinque tipi, non li ho mai visti ne sentiti cantare, non mi interessa niente di loro. LI ODIO, mi hanno complicato la vita, fingo da tre anni di amarli solo per essere come la massa, per non essere esclusa, per avere delle 'amiche'; false quanto me o forse ancora di più. Io non ho vere amiche sono solo una persona finta, ipocrita, costruita per piacere agli altri. Non ho sentimenti, non mi innamoro. Provo solo disprezzo per tutti. Non mi piaccio e non mi piacerò mai. Dentro non sono una ragazza come le altre, ma fuori si. Mi vesto come le altre e mi comporto come loro. Ma io non sono così, lo faccio per essere accettata. Sono consapevole che la società di oggi fa schifo. Sono consapevole che io faccio schifo, forse più della società. Siamo tutte come delle barbie, tutte uguali e nessuno riesce a distaccarsi e ad essere diverso dalla massa. "COME FACCIO???" pensai "...non so niente di loro capiranno che non sono una discrectioner... dicretionetr... o qualcosa del genere". "SONO FOTTUTA. Semplice. Si...la fai semplice!" continuai iniziando ad imprecare in mente. "Devo dirglielo. Ho poco tempo. Se ne accorgeranno. Ma non posso dirglielo. Non avrò più 'amiche'." Erano mille i pensieri che mi passavano per la testa. Ed ero così immersa nei miei pensieri, che non mi ero neanche accorta che Dalia se ne fosse andata. Ero nervosissima. Velocemente mi preparai mettendomi le prime cose che trovai, con un trucco leggero e i lunghi capelli sciolti. Mi incamminai verso il parco, dove andavo solitamente per pensare. Dopo essermi seduta su una panchina, accesi una sigaretta e iniziai a consumarla. Ero perplessa. Cosa fare? Bella domanda. Mi si avvicinò una ragazza, la più popolare della scuola; stranamente era sola. Grace, capelli biondi lunghi,occhi castani e labbra sottili, alta circa 1,70 come me. G: “Ehi, tu che ci fai qui tutta sola?” Io: “Ci conosciamo?” dissi facendo finta di non ricordarmi di lei, di non averla mai vista. G: “Mi chiamo Grace, andiamo al collage insieme.” rispose lei. Con un'aria di sufficienza. io: “Ah, giusto ti ho vista qualche volta.” risposi molto distaccata. “Potrei farti la stessa domanda... Comuque sono venuta qui per pensare.” dissi riprendendo il dibbattito. G: “Wow, che coincidenza anche io!” io: “Fumi?” dissi offrendole una sigaretta. G: “Si, grazie. Molto gentile.” rispose lei. Stranamente mi stava simpatica, una delle poche persone a farmi questo effetto. G: “E allora... a cosa pensi?” riprese il discorso curiosa. “Cazzi tuoi?” pensai. Ma ovviamente non lo dissi. “Niente, ho un problema e non so come risolverlo.” dissi molto vagamente. “Tu?” G: “Mi trovo nella tua stessa situazione.” esclamò tristemente. “Dai mi stai simpatica, perchè non andiamo a prendere qualcosa insieme al bar?” continuò a parlare con entusiasmo. io: “Ok, ci stò. Piacere Alicia” dissi porgendole la mano. Ci incamminammo verso un bar pieno di gente e ordinammo qualcosa, ci sedemmo al bar e parlammo di cose vaghe ma Grace cercava sempre di riprendere quel discorso. *LA MATTINA DOPO* “Dove sono?Ehi, che ci faccio qui? “ domandai incuriosita e preoccupata. “Ah bene ti sei svegliata finalmente!” disse una voce femminile, proveniente da un'altra stanza. “Non hai risposto alla mia domanda.” esclamai. “Ti ho portato a casa mia perchè eri ubriaca, non ti reggevi in piedi. Hai preso vari cocktail e non sapendo dove abitavi ho deciso di portarti qui.” disse dirigendosi verso la camera da letto dove mi trovavo io. “Aww, Grace grazie!” esclamai. “Vabbè io dormo un'altro po' , mi sento male, e poi torno a casa mia.” continuai. “Ma no dai. Resta qui così parliamo un po',voglio conoscerti meglio.” disse. “Ok dai, se proprio insisti...allora io dormo un po'.” risposi. *LA SERA PRIMA. GRACE POV.* “E ora che faccio?” mi domandai tra me e me perplessa. Alicia stava rimettendo. Dopo averla aiutata a pulirsi andai a chiamare il ragazzo che stava al bancone. “Ehi scusa ho un problema.” “Si dimmi bella.” esclamò. “La mia amica non si sente bene. Ora è in bagno e stà...” non finii neache di parlare che il ragazzo si era già diretto verso il bagno. *DOPO POCHI MINUTI* “Senti la tua amica ha bevuto davvero troppo. Dobbiamo portarla a casa, sta delirando.” “Ok. E' solo che... io non so dove abita.” gli risposi imbarazzata. “Posso portarla a casa mia, se vuoi.” disse lui. “No no,non ti preoccupare, dormirà da me. Ti chiedo solo di aiutarmi a portarla in macchina.” La portammo in macchina, ringraziai il ragazzo e mi diressi verso casa; una volta arrivata la misi sul mio letto e dormii affianco a lei. *LA MATTINA DOPO. ALICIA POV.* “Che puzza di fumo! Ma che caz...” esclamò Grace. “Uh, scusa mi sono dimenticata di chiederti se potevo.” “Ah ok, non ti preoccupare continua.” “No no, davvero scusami.” Dissi spegnendo la sigaretta. Ero seduta sul letto con le gambe incrociate, alzai il volto, avevo il trucco colato sotto gli occhi e mi mordicchiavo le labbra. “Ma... stai piangendo! Che ti è successo?” continuò preoccupata sedendosi accanto a me. “La mia vita è una merda. Io sono una stronza.” dissi. ****************************************************SPAZIO AUTRICE*************************************** Non è stato facile scrivere questo capitolo. L'ho modificato perchè era troppo corto e non mi piaceva. Scusate se si legge tutto attaccato ma ho avuto problemi, dal prossimo capitolo non sarà così. Le recensioni sono precedenti alla modifica quindi tenetene conto. Detto questo buona lettura e recensite in tante :**
  
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