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Autore: Jackie_    10/11/2013    1 recensioni
Questa storia è ambientata nel 2029, Jack -diventato padre a 25 anni- ha deciso di tornare a Baltimora dopo sedici anni di assenza per sistemare i conti col passato. Che cosa ne è stato degli All Time Low? Come se la caverà April Barakat nella nuova città? E riuscirà Jack a far pace con i propri rimpianti?
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo sette
 
 
Jack’s PoV
 
“Ti lascio un po’ da solo, okay?”
Non mi volto a guardarlo mentre Rian se ne va. I miei occhi sono incollati a quella lastra di pietra con inciso sopra il suo nome. Com’è possibile? Non riesco a capacitarmi di questa situazione, mi sembra di vivere un brutto sogno, lei non può essere davvero…là sotto.
Indugio sul suo nome, sulla sua foto. Era così bella, così giovane. Rimango immobile ed in silenzio per alcuni interminabili minuti. Avrei così tante cose da dirle, eppure lascio che per ora sia il vento a parlare per me. Distolgo lo sguardo e lo lascio vagare per il cimitero, tra gli alberi e i fiori che colorano questo tetro grigiume. Io non le ho portato nemmeno una rosa. Forse sono rimasto coerente: senza nulla da offrirle.
Finalmente mi lascio cadere per terra, le gambe incrociate e un peso all’altezza del cuore. Sta calando la sera, da quanto sono qui?
“Ah, Clara…” –bisbiglio, la voce roca per il troppo silenzio- “mi dispiace così tanto.”
Mi soffermo ad osservare il mazzo di margherite bianche accanto alla lapide. Sono bellissime, sembrano essere state appena raccolte. Ne prendo una tra le mani e la rigiro tra le dita.
“Credo di non averti mai capita davvero, sai? La verità è che ti amavo troppo. Come non ho mai amato nessun’altra. Nei miei sogni eravamo solo io e te, ma la realtà era che nessuno sarebbe riuscito a capire quello che provavo. Non era l’adrenalina data dalla consapevolezza della clandestinità della nostra relazione, non era per il fatto che nel mio cuore sapevo non saresti mai stata mia, io semplicemente ti amavo e odiavo allo stesso tempo. Come hai potuto prendermi in giro così? Come hai potuto promettermi un amore che provavi solo per Alex? Come hai potuto prendermi e abbandonarmi con tale facilità?”
Di colpo sono arrabbiato con lei. È una sensazione travolgente e opprimente, la detesto per tutto il male che mi ha fatto, la odio per avermi trascinato in un abisso così profondo che ancora non sono riuscito ad uscirne.
E poi penso ad Alex.
“Vorrei solo sapere che cosa provavi per me. Amavi Alex, questo l’ho capito, ma io? Ero solo un passatempo? Un’alternativa, una ruota di scorta? Cosa. Diavolo. Ero. Per. Te?” ringhio a mezza voce mentre le lacrime iniziano a scorrere sul mio viso.
Deglutisco a vuoto più volte prima di ritrovare la stabilità per parlare.
“Dicevi di amarmi, dannazione. E io sono stato così idiota da crederti quando probabilmente avevi ripetuto le stesse parole al mio migliore amico due minuti prima. Con la sola differenza che con lui eri sincera. O almeno lo spero. Ricordo benissimo il suo sguardo.” –stacco un petalo della margherita con un sorriso spezzato- “Non avevo mai visto Alex così innamorato, era…radioso. Mi aveva confessato che sentiva che tu eri quella giusta, la donna della sua vita. E io, povero stronzo, mi odiavo per essere stato al tuo gioco.”
Stacco un altro petalo e tiro su col naso. Ripercorrere tutta quella storia non fa poi così male, è quasi liberatorio. Perciò continuo.
“E poi un giorno sei cresciuta. Sei cresciuta e hai capito che non avevi bisogno di tutte quelle attenzioni per soddisfare il tuo ego. Ricordi cosa mi hai detto?”
Le sue parole rieccheggiano nella mia mente e quelle si, fanno male.

Mi sono comportata come una ragazzina insicura. Ti prego di perdonarmi, Jack, io…ho sbagliato tutto. La tua compagnia teneva alta la mia autostima, mi sentivo amata e desiderata, ma le cose devono cambiare. Inizio a provare dei sentimenti per Alex, dei sentimenti veri e per la prima volta nella mia vita credo di…amare veramente una persona. Lo so che ho detto di amare anche te e in un certo senso è vero, solo con lui è diverso. Vorrei tenessi la nostra storia per te, voglio cominciare una nuova vita con Alex e se lui sapesse quello che c’è stato tra noi sarebbe la fine. Per favore, fallo per me.

“E l’ho fatto, Clara. Quando sei venuta piangendo da me rivelandomi di essere incinta ho mentito per l’ennesima volta. Mi guardavano tutti come se fossi un mostro mentre dicevo di averti sedotta approfittando di te quando eri ubriaca. E Alex…Dio, il suo viso! Non lo scorderò mai. Aveva un’espressione tradita, delusa, ferita…ed era tutta colpa mia. E forse l’odio che tutti loro hanno provato nei miei confronti è stata la giusta punizione.”
Sospiro stancamente. Ed ecco la storia della mia vita: un povero ragazzo sedotto dalla fidanzata del proprio migliore amico costretto a vivere una storia d’amore a senso unico e a mentire per lei, anche a costo di perdere tutto ciò che aveva di più prezioso.
“Se solo Alex sapesse che cos’ho passato. Se solo lui potesse sapere che in realtà sono stato stregato, incantato da una bellissima ragazza che però ha donato il suo cuore a lui. Se solo potessi trovare il coraggio di dirgli che ogni notte combatto con i fantasmi del passato. Vorrei dirgli che non è stata colpa mia, che di te ero innamorato sul serio e che…mi dispiace” la voce si spezza e io stringo la margherita così forte che si sciupa tra le mie dita.
“Dispiace anche a me.”
Quella voce mi paralizza. Non la sento da anni, eppure è inconfondibile. E quelle parole. Sono come un balsamo, in qualche modo mi fanno sentire meglio.
Mi volto lentamente scuotendo la testa e lo vedo lì in piedi, a pochi passi da me che mi guarda con una strana espressione che non riesco a decifrare.
“Alex…” sussurro e la mia sembra una supplica.
“Ciao, Jack.” bisbiglia e si siede accanto a me.
Da quanto tempo è lì? Quanto ha ascoltato?
Ho immaginato così tante volte il momento in cui avrei riparlato con lui eppure ora non trovo niente da dire. Ma forse ho già detto abbastanza e lui ha ascoltato troppo.
Anche lui allunga una mano e prende una margherita e io mi concedo un momento per osservarlo. È cambiato così tanto in questi ultimi anni. Tiene i capelli corti e curati, la barba lunga di qualche giorno, ha diverse rughe sulla fronte che lo fanno sembrare più vecchio di quanto in realtà non sia. E sembra…triste. No, è qualcosa che va oltre la tristezza, è puro dolore.
“Sei un idiota.” –sbuffa dopo eterni minuti di silenzio- “Io non avevo idea di quello che provavi per lei. Questo…diamine, questo cambia tutte le cose!” il suo tono è pacato, quasi inespressivo.
Non capisco se sia arrabbiato o frustrato o qualsiasi altra cosa. Perciò mi limito a stare in silenzio torturando ancora un po’ la mia margherita.
“Rian e Zack hanno provato a contattarti quando lei…bè, non sono riusciti a trovarti.”
Ovvio. Dopo che Clara mi ha consegnato April uscendo dalla mia vita, io ho deciso di uscire da quella di tutti. Non ho detto a nessuno (a parte la mia famiglia) dove mi sono trasferito e ho semplicemente deciso di cancellare dalla mia vita gli All Time Low e tutto quello che li riguardava. È stato come se loro non fossero mai esistiti. Persino April non ne è mai venuta a conoscenza.
“Mi hai ferito, Jack.” –mormora Alex alzando finalmente lo sguardo su di me- “Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da te. Ti consideravo come un fratello e tu mi hai tradito.”
Non riesco a reggere il suo sguardo. È così lucido, così devastato. Vorrei sparire.
“L’amavo.” dico cercando quasi di giustificarmi.
“Anche io.”
I suoi occhi ora si spostano sulla sua foto e qualcosa nella sua espressione fa nascere in me il desiderio di abbracciarlo forte. È distrutto, completamente in pezzi. E la cosa che più mi fa male è che io non sono stato lì accanto a lui quando più aveva avuto bisogno di me.
“Quindi non hai approfittato di lei?”
Scuoto la testa debolmente.
“Eri innamorato. Ma lei ha scelto me.”
Le sue affermazioni sono come piccoli aghi che si conficcano in profondità nel mio cuore. E non posso fare altro che annuire.
“Mi dispiace.” Ripete e per un secondo mi sembra di rivedere il mio migliore amico, il mio Alex.



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Author's corner
Eccomi di nuovo! Scusate per l'attesa e per questo capitoletto misero misero, ma mi piaceva l'idea di dedicare uno spazio a Jack ed Alex soltanto. Presto arriverà l'ottavo capitolo, l'ho già scritto ;)
Grazie sempre a chi recensisce, lo apprezzo tantissimo!
(E voi che leggete senza recensire, suvvia, che vi costa scrivere due righe? Mi piacerebbe sapere cosa va e cosa non va di questa storiella, su! Pigroniii!)
  
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