Fanfic su artisti musicali > The Wanted
Ricorda la storia  |      
Autore: LIttlE_PePpErmIt    10/11/2013    0 recensioni
Sapevo che quel giorno sarebbe accaduto qualcosa d'importante. Percepivo nell'aria il cambiamento, nei messaggi del mio corpo l'emozione. Ma tutto mi sarei aspettato fuorché quello. Ma iniziamo dal inizio, non che qualcuno inizi ad insinuare che Max George non sappia iniziare in maniera decente un discorso.....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Max George, Tom Parker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sapevo che quel giorno sarebbe accaduto qualcosa d'importante. Percepivo nell'aria il cambiamento, nei messaggi del mio corpo l'emozione. Ma tutto mi sarei aspettato fuorché quello. Ma iniziamo dal inizio, non che qualcuno inizi ad insinuare che Max George non sappia iniziare in maniera decente un discorso.

Era una calda mattinata di agosto, per la precisione l'agosto del 2010. Me ne stavo bello tranquillo sdraiato sul mio letto a guardare il soffitto sopra di me con sguardo perso. Ero in casa da solo. Per quel giorno volevo semplicemente fare niente, solo dormire e guardare qualche stupido programma in tv. Ma, proprio quando stavo per prendere sonno il suono del citofono mi riscosse. Ma chi era a quell'ora? Insomma, erano solo le 10 di mattina! C'è gente che dorme, cavolo. Sbottando mi alzai dal letto ed andai a vedere chi era.

- Ehi Max! - Era la voce di quel pazzo di Jay.

- Che vuoi? Io stavo dormendo...

- Come dormendo? Tu vieni fuori con noi! E' una così bella giornata! - Esultò Nathan. Quindi c'era anche lui? Vuoi vedere che ci sono anche Siva e Tom?!

- Forza. Con questo caldo la città si è popolata di belle gnocche, vieni ad approfittarne. - Infatti, il solito Tom.

- Scendi lazzarone. Mi dovete aiutare tutti e quattro a trovare un regalo per la mia Nareesha. - Con quel suo vocione quasi Siva mi spaccava un timpano!

- Urlate di meno voi quattro. Ora scendo.

- Ti diamo un massimo di cinque minuti per farti bello, allo scadere di questi ti trasciniamo giù anche se sei nudo, sappilo. - Mi minacciò Tom. Chiudo il citofono sorridendo.

Si, quel ragazzo sarà sempre un idiota, e forse mi va bene così. Come promesso mi sistemo in fretta, mi infilo la prima t-shirt che trovo e un paio di pantaloncini lunghi fino al ginocchio, scarpe da ginnastica e sono pronto.

- Visto, non ci ho tenuto molto! - Esclamai non appena fui dagli altri

- Si, bravo. Ma ora sbrighiamoci. - Disse Siva.

E pensare che fino ad un anno prima non gli conoscevo: quando ci avevano scelti come membri di una nuova boy band eravamo cinque perfetti estranei. Ed ora, dopo solo un anno, eravamo molto uniti ed era già uscito il nostro primo singolo. Non poteva andare meglio!

Camminavo dietro agli altri e stranamente me ne stavo in silenzio a pensare. Certo eravamo degli estranei, ma ci siamo trovati quasi subito. I più casinisti eravamo io, Tom e Jay, mentre Nathan si faceva spesso trascinare nelle nostre cavolate, probabilmente essendo il più giovane, ed era grazie alla responsabilità di Siva che ritornavamo raramente seri.

- Ehilà pensieroso! - Tom mi si avvicinò sorridente. Ricambiai.

- Come mai sei tutto silenzioso oggi? - MI chiese. Sembrava preoccupato, ma mascherava quel suo stato d'animo con una fintissima indifferenza.

- Così .. Non ho tanta voglia di parlare. - Gli risposi. In effetti era vero, quel giorno non volevo nemmeno uscire, figurati se avevo voglia di chiacchierare.

- Oh ... - Disse lui deluso. Sinceramente non ero io quello strano, più che altro era lui che mi pareva leggermente diverso nel modo di atteggiarsi .. Ma cacciai quel pensiero dalla mia mente. Gli afferrai un braccio e gli dissi.

- Dai su, raggiungiamo gli altri ragazzi!

Camminammo senza meta tutta la mattina, entrando ogni tanto in qualche negozio per comprare il regalo per Nareesha. Più di una volta Jay indicava delle belle ragazze che ci passavamo accanto, mentre Nathan si limitava a seguirle con lo sguardo e la bocca spalancata.

- Chiudi quel forno, o corri il rischio che ti entrino le mosche! - Lo presi in giro io. Lui si limitò a mandarmi a quel paese in maniera non verbale.

Verso l'una ci sedemmo su una delle panchine sulle rive del Tamigi.

- Io sono morto.. - Sbuffò Jay.

- Sei tu che hai proposto d'uscire oggi. - Lo incolpò Tom.

- Si ma non pensavo che il caldo sarebbe stato così sfiancante. -

- Ed io non ho trovato nulla da regalarle - Si lamenta Siva

- Non è problema mio. - Dissi un poco menefreghista.

- Grazie per il sostegno amico. - Ribattè lui.

Passarono qualche minuto di silenzio, che furono interrotti da un lungo e rumoroso sbadiglio di Thomas.

- Io torno al mio appartamento. - Annunciò alzandosi dalla panchina.

- Di già? - Chiese Nathan.

- Si, ho bisogno di stendermi...

Grazie al suo intervento dissi anch'io che dovevo tornare a casa. Dire che Jay ci era rimasto male era riduttivo.

- Ma.. ma .. ma.. - Balbettò incerto.

- Tanto ci vediamo anche domani in sala prove. Ciao ragazzi! - Li salutammo e ci avviammo insieme nella stessa direzione.

- Ti va di fare un salto da me? Non ho voglia di rimanere da solo .. - Mi domandò lui circospetto. Si, quello non era il Thomas Parker che conoscevo da un anno a quella parte. Aveva qualcosa che non andava, ed ero intenzionato a capire cosa.

- Certo, ma potrò trattenermi per poco. - Gli risposi. Sul suo viso si dipinse un sorriso radioso, ed iniziò ad accelerare il passo.

- Ehi scheggia rallenta, io non sono così veloce. - Mi lamentai. Facevo fatica a tenere il suo ritmo sostenuto.

-Su su lumaca. Sei lento. - Mi sfottè lui. Il nostro passo veloce si tramutò in una corsa, che poi divenne una gara all'ultimo scatto.

- Si, ho vinto! - Ululai non appenai toccai la porta d'ingresso di casa sua.

- Uff, ti odio! - Rise Tom.

Il suo appartamento era, in parole povere e sincere, una specie di buco, dotato di un micro soggiorno con cucina incorporata, un bagno e una stanza da letto.

- Fa come fossi a casa tua. Io vado a cambiarmi. - E si spogliò la maglietta in mezzo al soggiorno. Okay, potete anche insultarmi quanto volete, ma in quel momento sentì qualcosa dentro di me. Mi costrinsi ad abbassare lo sguardo, imbarazzato. Mi sedetti sul suo divano malconcio, e lì lo aspettai.

- Vedo che hai seguito il mio consiglio. Grandioso! - Si sedette accanto a me. Si creò un silenzio più che imbarazzante, e nessuno dei due sapeva come colmarlo... Ma cosa cavolo ci prendeva?!

- Sputa il rospo. - Gli dissi

- Quale rospo? - Chiese sorpreso lui.

- Lo sai. C'è qualcosa che non va, oggi sei strano ... Va tutto bene?

Lui sembrava così agitato per la mia domanda

- Beh .. Si... Va tutto bene .. Perché questa domanda?

- Te l'ho detto. Mi sembri diverso. Ti sento più distante rispetto agli altri giorni. Sei per caso arrabbiato con me?

Lui sgranò gli occhi per lo stupore. -Arrabbiato con te? E' totalmente il contrario!

- Totalmente il contrario in che senso?

Abbassò lo sguardo. Quindi mi nascondeva davvero qualcosa, e perché non voleva dirmi nulla? Cambiai approccio.

- Se non te la senti fa nulla..

- No, no è meglio che te lo dico subito e mi tolga questo peso dallo stomaco. - Sospirò.

Peso dallo stomaco?

Mi si avvicinò e mi accarezzò una guancia. Probabilmente avrei dovuto ritrarmi ed essere scandalizzato da tale comportamento, ma rimasi dove mi trovavo.

- Beh .. E' difficile da esprimere ... E' come quando hai un sacco di pensieri in testa e non sai come metterli per scritto, o come descriverli .. Beh ora mi sento così. - Disse balbettante. Gli sorrisi. Non sapevo perchè, ma quelle sue parole esprimevano alla perfezione anche ciò che provavo io in quel momento.

- La penso esattamente come te.

Eravamo troppo vicini, era tutto così sbagliato, ma pur avendo questa consapevolezza ero felice. Lui mi rendeva felice. La sua voce, la sua risata, il suo sorriso.

Ci abbracciammo stretti. Appoggiai il viso nel incavo del suo collo e per qualche secondo non pensai a niente.

- Ti voglio bene, stupido pelatone. - Sussurrò dolce.

- Anch'io te ne voglio, Thomas Anthony Parker.

 

ANGOLO AUTRICE
...... Non so da dove è uscita questa one shot... Ma io la trovo tenera...
Amo sia Max e Tom, e amo vederli insieme ( non è che li shippi seriamente, ma comunque mi piace la bromance Tomax <3)
Va beh, spero solo che qualcuno possa apprezzare questo piccolo testo!
Alla prossima!!!

Little_Peppermit (che forse un giorno si deciderà a cambiare nickname)

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The Wanted / Vai alla pagina dell'autore: LIttlE_PePpErmIt