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Autore: LeMalandrine95    10/11/2013    0 recensioni
Una notte buia quella in cui si trovavano. Le sue mani lungo i suoi fianchi. Non aveva mai visto occhi così belli.
“ Tutta mia sta notte.” aveva sussurrato all’orecchio della Granger.
(...)
“ei ma, dove vai? “ chiese alzandosi la Granger.
“devo pulire la mia Scopa Linda 5 “.
Non era vero, ma lei non volle insistere. Lo aveva ferito, apparentemente, ma semplicemente, pensò fosse meglio così.
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger, Ron, Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: PWP | Contesto: Contesto generale/vago
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Una notte buia quella in cui si trovavano. Le sue mani lungo i suoi fianchi. Non aveva mai visto occhi così belli.
Tutta mia sta notte.” aveva sussurrato all’orecchio della Granger.
E tu di chi sarai sta notte? Di Angelina?
Cosa sei gelosa?” con un  ghigno di approvazione.
Certo che no. Io sono realista. Non stiamo insieme, ma a lei sembra di si, e io non so che dirgli di più di ‘’no, non sto con il tuo Fred! ‘’ ma lei non ci crede”.
Oh..” e con un cenno si rivolge all’orologio.
E’ tardi dolcezza, ci si becca!” le prende il mento con l’indice e il pollice e, sfiorandola a mala pena, le da un bacio sulla punta di quel suo naso perfetto.
      Tre giorni, e i loro occhi non si erano mai più guardati intensamente come quella volta. Il massimo che poteva essere erano occhiate audaci alla partita Grifondoro contro Tassorosso, in cui i primi vinsero e, festeggiando in sala comune, lei si era congratulata. Lui non le aveva rivolto più di un ‘’grazie’’ e lei ci era rimasta davvero male.
Arrivano le tre del pomeriggio di un grigio e bianco giorno come tutti gli altri da tre mesi a quella parte. Giorno di neve, freddo ma piacevole. Lei amava il freddo. Era in sala comune a scaldarsi un po’ accanto al fuoco quando due mani fredde e grandi le coprono gli occhi da dietro. A lei partono dei battiti fuori tempo
Anche se cerca di controllarsi meglio che può. Afferra le mani dello sconosciuto con le sue, scaldandole e , lentamente, spostandole dai suoi occhi color nocciola. Si volta, e con sua sorpresa, vede un volto famigliare.
Fred!” Le scappa un po’ troppo sonoramente. schiarendosi la voce continua “ Cosa vuoi?
Ooh che peperino che sei.. dai, voglio solo parlare un po’!
Hermione si sposta, prende il libro che aveva in grembo, lo chiude e fissa Fred, in attesa che lui si sieda.
Ecco la Granger che amo” dice con un ghigno.
Non dire queste cavolate.” sbotta Hermione. Non gli credeva, non poteva. Avrebbe voluto dirgli ‘’ SI. ANCHE IO TI AMO. ‘’  ma doveva trattenersi. Lui non diceva sul serio. Lui era il solito burlone. Lui, questo bellissimo giovane che non la aveva mai degnata di più che di uno sguardo. Lui, così incantevole. Lui. Solo lui. E lei ne era follemente attratta.
ecco che si ripetono questi sguardi folli signorina So-Tutto-Io” . Hermione arrossisce e sposta lo sguardo. Non voleva fosse troppo evidente, anche se, a quanto pareva, lui lo aveva già capito.
Ei” disse girandole il volto come aveva fatto l’ultima volta  “ non ho detto di smettere”.
Lei gli fissa quei suoi occhi scintillanti e quei suoi capelli incredibilmente rossi. Le labbra si sfiorano. Vibrazioni percorrono i corpi dei ragazzi e, la situazione si prolunga incredibilmente a lungo, fino a che, staccandosi, non vedono che le rispettive labbra sono tumefatte e molto gonfie.
Bel modo di parlare” dice la Granger. Stava sorridendo come non aveva mai fatto in tutta la sua vita. Era felice, e si vedeva.
Il mio preferito”  gli dice, stampandole un  altro bacio a sorpresa. Lei sembra starci, e da quel momento, e loro occhi non smisero di luccicare.
     E di nuovo restarono senza vedersi per un po’ di tempo, ma molto di più dell’ultima volta. Non si rivolsero lo sguardo per un mese. Nessuno ne soffriva perché solo loro sapevano cosa fosse successo.
     Ora condivisa  di Pozioni.
Il professor Piton era sempre stato odioso nei confronti della Granger, ma quel giorno  lo era molto di più.
Un leggero fischiettio attrasse l’attenzione di Hermione che si voltò e vide che Fred le stava mimando qualcosa con le sue labbra, senza far uscire una sola sillaba. Lei a sua volta mima ‘’cosa?’’ e tutto a un tratto si vede volare contro una rondine di carta che portava con se un messaggio “oggi è più burbero del solito.. che gli hai fatto? Gli hai annodato la bacchetta? “ e quasi come se la rondine avesse capito che la ragazza aveva finito di leggere,se ne volò via dal suo proprietario. Piton la notò e con nonchalance la bruciò quando stava per atterrare sul dorso della mano del rosso.
Vedo che non ti interessano più le mie lezioni, signorina Granger. Sei talmente brava che gli altri non riescono a starti dietro? Bene. Fammi la pozione Veritaserum. Vediamo se sei indipendente o se come brava incapace ti servono ancora le mie lezioni.
Hermione si fionda sul suo calderone il peltro misura standard pronta a far bollire ingredienti su ingredienti, cercando di essere veloce ma efficace.  Ad un certo punto si sente una voce dal fondo della classe che urla “LA SMETTA DI PRENDERSELA CON LEI! SONO STATO IO. E’ A ME CHE ANNOIANO LE SUE LEZIONI” e finendo questa frase aggiunge in sottovoce “brutto figlio di una bacchetta storta.
Tutti si girano verso Fred e poi cominciano a boffonchiare cose di ogni genere rivolgendosi alla ragazza che intanto stava fissando con occhi spalancati il tick nervoso che era venuto al lato del naso di Fred.
Ella arrossì e voltandosi a guardare il professore ,che era diventato verde, poi rosso, poi blu, ed infine viola (peggio dei capelli di Tonks) aveva ingoiato il rospo e si era andato a sedere.
Fred fu incuriosito da quest’azione e, con calma e senza dare troppo nell’occhio, si risedette.
Piton si rizzò in piedi e si infuriò con il povero Neville Paciock, vittima di tutte le ire dell’insegnante.
Alla fine dell’ora Hermione andò a cercare il gemello Weasley ma non lo trovò.  Provò il sala comune Grifondoro  ma niente. Andò al lago nero, meta molto ambita da entrambi, ma niente, e, sulla strada del ritorno all’interno del castello, passò per il campo da Quiddich e lo trovò lì, fermo su una sedia degli spalti Serpeverde. Probabilmente preso da pensieri esterni non aveva fatto caso a dove si stava dirigendo.
ei Fred!” dichiarò schiarendosi la gola . Lui si voltò lentamente e, rigirandosi, fece un cenno di saluto con la testa.
come mai sei venuto qui?” chiese perplessa.
perché ho commesso un errore”.
di che stai parlando?
ho dato un pettegolezzo a tutto il castello difendendoti a lezione oggi
e quindi? Lasciali parlare
non mi piace che parlino male di te!" sbottò.
perché dovrebbero farlo?
perché, anche se solo noi sappiamo cos’è successo un mese fa, non voglio che gli altri facciano domande e che si inventino storie disgraziatamente stupide su noi due”.
non ti dovrebbero nemmeno interessare i discorsi degli altri. Sono inutili e senza senso. “ ribattè,e pensandoci un attimo aggiunse “ e poi quello che è successo non è stato niente. Solo un bacio. Non abbiamo niente da dire. Non è mai successo”.
A Fred tremò il cuore. No, non lo aveva detto. Assolutamente. Invece si. Fred, arrabbiati si stava dicendo tra se e se.
hai ragione. Beh. Ciao “ e, prendendo la sua borsa, si affrettò verso il castello.
ei ma, dove vai? “ chiese alzandosi la Granger.
devo pulire la mia Scopa Linda 5  “.
Non era vero, ma lei non volle insistere. Lo aveva ferito, apparentemente, ma semplicemente, pensò fosse meglio così
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