Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: absolute    10/11/2013    1 recensioni
''Justin,lo avevi promesso'' disse Elizabeth cercando di trattenere le lacrime che però erano più forti di lei.
''mi dispiace,questo non..non era previsto,non avrei mai pensato di finire così Elizabeth,devi capirmi'' rispose Justin,i suoi occhi si fecero più bagnati fino a quando scesero le lacrime..
Elizabeth sapeva che questo era troppo per la loro storia,non avrebbe potuto chiedere così tanto a Justin,si rendeva conto che doveva fare qualcosa.
''non avevi detto ''per sempre'' Justin?'' chiese Elizabeth iniziando a sighiozzare.
''si,tu ci sarai per sempre'' rispose Justin voltandosi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Pattie Malette, Scooter Braun, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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''Arrivo mà'' urlai dalla stanza accanto a quella di mia madre,oggi era un giorno speciale,ci trasferivamo ad Atlanta..non che fossi felice,anzi ero piuttosto agitata.
Il mio nome è Elizabeth Mara,ho sedici anni e sono nata e cresciuta a Dallas in Texas con mia madre Katherine,non ho mai conosciuto mio padre ma ho sempre pensato che fosse un tipo del quale non ci si poteva fidare,non mi baso solo su quello che ho sentito dire a mia mamma..per la cronaca,lasciare una donna incinta di otto mesi da sola non è esattamente molto coraggioso,comunque mi basavo anche dall'idea che io mi ero fatta di lui.
Quel giorno dovevamo prendere un aereo e andarcene per sempre da quel posto,non ci legava niente e nessuno a quel posto..apparte la tomba di Spot,il mio cane morto,dalla quale mi sarei voluta separare da molto tempo;i miei nonni avevano sempre vissuto in Inghilterra e mio padre,come ho già fatto intendere,non sapevo neanche dove fosse..se un giorno avrei avuto voglia di rivederlo? Non so,ma sicuramente mi sarei assicurata di non trovare mai un uomo così come padre dei miei figli.
''tesoro muoviti,faremo tardi'' disse mia madre con la voce affannata.
''
okay sono pronta'' prendemmo le valigie e uscimmo di casa in fretta..di quel giorno mi ricordo soprattutto le corse per arrivare all'aereoporto e il discorso pietoso che mia madre fece all'assistente di volo per convincerla a farci entrare.
Dopo tre lunghe ore di viaggio vicino ad una donna che russava peggio di uno scaricatore di porto;scendemmo all'aereoporto di Atlanta,cariche fino ai denti di bagagli,borse e fogli vari..
Ci mettemmo un'ora a trovare un taxi e quando finalmente lo trovammo facemmo un'ora e mezza di macchina per arrivare all'indirizzo della nostra nuova casa..Darkstreet Road,il ''Dark'' non mi piaceva affatto..anzi,speravo che non c'entrasse niente con la mia vita lì.
''benvenute signorine Mara'' ci accolse con tono squillante il padrone di casa,a primo impatto sembrava un tipo okay..ma mi fidavo dell'istinto di mia madre sopra ogni cosa,perchè grazie al suo istinto ora non avevo un padre indegno;ma lei non sembrava molto convinta.
''mamma,che c'è?'' chiesi come se volessi sentire quello che stavo pensando.
''mi sembra..finto'' disse girandosi verso di me con il suo solito sorriso furbo..''hai visto il modo in cui mi ha chiamato?'' disse avvicinandosi al mio orecchio..
''no,come?'' chiesi aggrottando le sopracciglia.
''signorina..mi ha chiamato signorina'' scoppiò in una risata rumorosa portandosi la mano destra alla pancia,incurante del mio sguardo perplessa.
''e quindi?'' chiesi ancora più perplessa di prima.
''ah tesoro,è evidente che non sono una signorina..l'ha detto solo per ingraziarci'' disse mettendomi un braccio dietro la spalla,io mi girai a guardare il padrone di casa immerso nelle carte del trasloco e mi accorsi che aveva l'aspetto di un sudicio uomo di mezza età la quale moglie lo aveva lasciato ed era in cerca di una più giovane di lui..in questo caso mia madre.
''hai ragione'' dissi piuttosto stupita ancora una volta dall'intuito di mia madre..
''e per conferma,guardagli il dito sinistro'' mi disse sottovoce,io mi voltai un'altra volta piano piano..cercai la sua mano sinistra e vidi che non aveva l'anello nuziale.
''incredibile!'' affermai con entusiasmo.
''bene,è tutto apposto..da oggi siete i nuovi inquilini di questa casa...buona fortuna'' disse l'uomo sorridendo ad entrambe.
''grazie mille signore,arrivederci'' mia madre lo accompagnò alla porta mentre io andai a vedere quella che doveva essere camera mia;uno spazio abbastanza grande con un bel televisore e un letto a una piazza e mezzo..insomma,un lusso.
Mi girai verso la parete destra della stanza e vidi delle foto attaccate al muro,mi avvicinai e vidi un ragazzo con un bel sorriso e un ciuffo che gli copriva gli occhi,sotto alla foto c'era scritto un nome:Justin Bieber.
Ah! esclamai a voce alta;era il ragazzo di cui erano innamorate tutte a Dallas e si poteva intuire che anche quì lo amavano..a me piaceva ma non ne andavo pazza anche perchè non avevo mai avuto il tempo di ''conoscere'' meglio la sua musica.
In quel momento ''baby'' era il singolo più scaricato e dovunque tu andassi c'era sempre come sottofondo o in tv..Justin Bieber era un mito ad Atlanta,più di quanto non lo fosse a Dallas.
Verso le cinque di pomeriggio io e mia madre decidemmo di andare a fare un giro per conoscere la città,ad Atlanta il tempo sembrava non scorrere mai..c'erano luci,gente,negozi dappertutto..
Quel pomeriggio entrammo in molto negozi e andammo a visitare molte cose,ma io avevo sentito che ad Atlanta c'erano molti personaggi famosi,tra i quali Usher il mio cantante preferito;quindi se avevo accettato di fare quella camminata strenuante di quasi venti kilomentri era per cercare di vedere anche una sua foto.
''sono le otto Beth'' disse mia madre guardando l'orologio.
''non mi chiamare Beth..il mio nome è Elizabeth me lo hai dato tu,ricordi?'' affermai con durezza,poi girai la testa verso sinistra e sentii una canzone familiare venire da davanti un negozio..
Mia madre intanto iniziò a farmi la predica sul fatto che non avrei dovuto rispondere in quel modo ma del discorso sentii solo ''Elizabeth Jean Mara'' e cioè il mio nome completo che diceva solo quando era arrabbiata.
Mi alzai incurante di quello che stava dicendo e andai a vedere..quando arrivai davanti al negozio di accessori vidi un gruppo di ragazzi ballare la breakdance su ''baby'' la canzone di Justin Bieber;rimasi stupita soprattutto da un ballerino con la maglia blu e i pantaloni rossi..era magnificamente bravo,mi incantai a guardarlo per circa cinque minuti fino a quando sentii mia madre afferrarmi il braccio.
''non provarci mai più'' disse piuttosto incazzata.
''scusa mamma,è che volevo vedere quello che succedeva quì'' dissi senza distogliere lo sguardo dai ballerini.
''si,okay..giurami che non lo rifarai più'' mi disse guardandomi fissa.
''sisi lo giuro'' dissi con un tono menefreghista continuando a guardare la coreografia.
Poi ad un certo punto la musica smise e i ballerini presero le loro cose e si raggrupparono tutti al centro,quando uno prese un microfono e disse:''questa era ''baby'' canzone di Justin Bieber,lui si esibirà quì ad Atlanta tra una settimana..se volete i biglietti chiedete a Milo'' e indicò un ragazzo vicino a lui che sorrise;vidi una marea di gente avvicinarsi a Milo e non so esattamente il perchè anche io mi stavo avvicinando.
''bene signora fanno cinquanta dollari'' disse sorridendo;dopo mi guardò e mi chiese:''quanti?'' e io con aria perplessa ribattei:''c-cosa?''..lui sorridendo mi disse ''i biglietti''.
Caddi dalle nuvole e mi sorpresi della mia stupidaggine..''oh,u-uno grazie'' risposi con decisione,vidi Milo infilare la mano in una borsa e prendere il biglietto..''cinquanta dollari'',per fortuna che toccava a me tenere i soldi del viaggio..gli e li detti in mano e sorrisi come nulla fosse..
''grazie'' sorrise e se li mise in tasca...poi mi guardò con aria interrogativa;io non sapendo cosa fare mi guardai intorno e poi scocciata esclamai:''cosa c'è?!'',lui sempre fissandomi disse:''tu sei del Texas''..

Wow,come aveva fatto ad indovinare? Eppure non avevo una camicia a quadretti e un cappello da cowboy.
''il tuo accento è favoloso'' disse sorridendo.
''oh,si beh grazie'' risposi un pò in imbarazzo.
''sono Milo'' disse porgendomi la mano.
''oh piacere sono Elizabeth'' risposi io afferrandola,era simpatico e io mi stavo convincendo di aver trovato qualcuno per poter almeno dire ''conosco qualcuno un questa città''.
''Elizabeth dal Texas'' rise Milo.
''ehm si,vi ho visto ballare prima siete molto bravi'' affermai scostandomi i capelli.
''grazie,tu balli?''
''oh no no no'' risposi io agitatata ''o meglio,non è che io sia molto brava'' dissi mordendomi il labbro inferiore abbassando lo sguardo.

Vidi Milo sorridere,e poi disse:''voglio vederti ballare,domani vieni quì ok?''..cosa? io non potevo ballare,o meglio,non potevo rendermi ridicola davanti a tutti;e quindi dissi subito:''oh no'' ma Milo si stava già allontanando e urlò da lontano:''ci vediamo domani''..ma in che razza di casino mi ero cacciata? Non potevo andare lì domani,ero impazzita? Queste erano le cose che pensavo fra me e me mentre tornavamo a casa..in tutto questo tempo mia madre si era persa nella mischia e aveva ricominciato a borbottare cose sul fatto che non dovevo allontanarmi.
Una volta arrivati a casa mi misi a sedere sul divano e tirai fuori il biglietto del concerto della prossima settimana..''Justin Bieber,25 maggio 2013 Centre Stage Thatre''...

















 
  
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