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Autore: Lily_90    23/04/2008    13 recensioni
- Che vuoi da me, Ino? – trovò finalmente il coraggio di chiedere il giovane Nara, mentre una sottile striscia di fumo si innalzava dalla sua sigaretta accesa.
Ino si morse il labbro inferiore e un fiotto di sangue le si diffuse sotto alla pelle.
- Voglio di più, Shika – dichiarò, la voce tremula. – Io voglio essere la donna più importante della tua vita - .
- Ino … Ino … - sospirò Shikamaru, roteando quegli impenetrabili occhi neri. – Ah, che seccatura! Non capisco perché devi complicare le cose e rovinare il nostro rapporto. Lo sai che per me l’amicizia è sacra - .
- Amici? – s’inasprì la giovane, indignata, conficcando le unghie a mandorla nella pelle rosa della cinghia. – Non posso essere tua amica, Shikamaru! Io ai miei amici gli voglio bene, mentre a te ti amo. Non lo capisci? – sbottò Ino con frustrazione, il bel viso limpido solcato dalle lacrime.
BUON COMPLEANNO, SUSI!!
Attenzione: non è una Shika/Ino; piccoli accenni alla SHIKA/TEM
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Amici mai

"Amici mai"


Questa sera non chiamarmi
no stasera devo uscire con lei
lo sai non e' possibile
io lo vorrei, ma poi mi viene voglia di piangere



Shikamaru studiò la biondina, davanti a lui, stringere convulsamente le nocche attorno la cinghia rosa della borsetta di paillettes, che scintillavano nella fitta oscurità della metropoli.
La pioggia, che cadeva a catinelle nell’angusto vicolo della strada, frustava la lunga coda della giovane e la sua minigonna a pieghe si sollevava a capriccio del vento.
Shikamaru si levò irritato la sigaretta di bocca; la gettò a terra, in una pozzanghera melmosa, e la schiacciò con la scarpa. Scacciò con un pigro movimento di mano il ciuffo scuro sfuggito dal codino, disfatto dal temporale, e accese una nuova sigaretta.
Il bagliore fioco dell’accendino illuminò per un istante il pallore lascivo del bel volto della ragazza.
- Che seccatura – biascicò a denti stretti Shikamaru, guardando corrucciato l’acqua inzuppargli il lungo cappotto nero e l’orlo dei jeans grigio fumo.
Decise di dare un taglio netto a quella seccante questione.
Afferrò con fare maldestro il mozzicone fra due dita e levò di scatto il viso sull’armonica figura che gli stava immobile davanti agli occhi come una statua di gesso.
- Che vuoi da me, Ino? – trovò finalmente il coraggio di chiedere il giovane Nara, mentre una sottile striscia di fumo si innalzava dalla sua sigaretta accesa.
Ino si morse il labbro inferiore e un fiotto di sangue le si diffuse sotto alla pelle.
- Voglio di più, Shika – dichiarò, la voce tremula. – Io voglio essere la donna più importante della tua vita - .
- Ino … Ino … - sospirò Shikamaru, roteando quegli impenetrabili occhi neri. – Ah, che seccatura! Non capisco perché devi complicare le cose e rovinare il nostro rapporto. Lo sai che per me l’amicizia è sacra - .

Ma amici mai
per chi si cerca come noi
non e' possibile
odiarsi mai per chi si ama come noi
sarebbe inutile

- Amici? – s’inasprì la giovane, indignata, conficcando le unghie a mandorla nella pelle rosa della cinghia. – Non posso essere tua amica, Shikamaru! Io ai miei amici gli voglio bene, mentre a te ti amo. Non lo capisci? – sbottò Ino con frustrazione, il bel viso limpido solcato dalle lacrime.
Shikamaru trasse un profondo sospiro, osservando la tetra espressione maliconica che offuscava le iridi chiare dell'amica.
Non c’era cosa più seccante di una ragazza in lacrime da confortare. Per giunta la causa di quelle lacrime era lui stesso e il suo elevato quoziente intellettivo gli suggeriva di correre ai ripari con la coda fra le gambe.
Fortuna che la sua deliziosa fidanzata era troppo orgogliosa per certe seccanti reazioni da placare.
- Non piangere, Ino – si limitò a dire il moro, affondando una mano nella tasca del cappotto.
- Non piangere? – ripeté inorridita Ino, sbarrando le palpebre. – Come faccio a non piangere? Io non posso essere tua amica … Noi non possiamo essere amici. E lei non è quella giusta per te. Io ti conosco fin dall’infanzia, noi ci capiamo meglio di chiunque altro, noi siamo legati da un legame indissolubile, noi ci amiamo, noi… - s’interruppe a un tratto, poiché il groppo che aveva in gola le impediva di parlare.
Ino, ansante, lasciò cadere a terra la borsetta di paillettes, le mani tremanti.
- Amami, Shika. Ti prego, amami – lo supplicò in un sussurro, il capo chino.
Shikamaru sorrise apprensivo, avvicinandosi cauto alla giovane amica.
Con la mano libera dalla sigaretta le scostò il ciuffo lungo della frangia, ascoltando il petto di Ino spezzato dai singhiozzi. Le pose una mano sulla testa bagnata e arruffata, scuotendogliela affettuosamente.
- Ino, per me sei una delle donne più importanti della mia vita. Sei tu che hai curato le mie prime ferite d’amore, sei tu che mi hai aiutato a vedere le donne da una prospettiva diversa, a capire Tem e farmi tornare da lei. Se sto ancora con la seccatura che amo di più al mondo, è solo per merito tuo e te ne sono davvero grato. Allo stesso modo io ti sono stato affianco nei tuoi momenti di debolezza, quando Sasuke se n’è andato, e continuerò a proteggerti, Ino. Io sarò sempre … il tuo migliore amico - .
Ino tirò su con il naso, eliminando i residui di lacrime che si andavano confondendo con le gocce di pioggia.
- Solo il mio migliore amico, Shikamaru Nara? – domandò con voce annacquata, gli angoli della bocca segnati da una dolce malinconia.
Shikamaru assentì con il capo, sorridendo colpevole. – Adesso devo andare, Ino. Mi sta aspettando – disse, slanciandosi dal muro ruvido del vicolo buio.
Ino gli fiondò all’improvviso le braccia intorno al collo, arrestando ogni suo movimento e costringendolo a riappoggiarsi alla parete. Premette il viso contro il suo torace, singhiozzando fino a schiantarsi il fragile petto.
- Ti prego, Shikamaru. Stasera non uscire con lei. Ti prego ... - disse in un grido di liberazione, aggrappandosi con le dita al tessuto bagnato del suo cappotto.
Shikamaru le passò le braccia intorno ai fianchi e la strinse con amore fraterno contro di sé.
- Io amo Temari. Perdonami, Ino. Non odiarmi – le sussurrò all’orecchio.
Ino emise un sonoro singulto, sprofondando la testa chiara nell’incavo del suo collo inumidito dalla pioggia. – E come faccio ad odiarti, Shika? Io ti amo – sorrise fra le lacrime, alzando lo sguardo per incontrare il suo. – Ti prego solo di una cosa. Stasera è il mio compleanno: non lasciarmi sola - .
Shikamaru annuì col capo. – Dammi un secondo. Il tempo di fare una telefonata - .
Si maledì mentalmente per la decisione, perché quella strega chi se la sentiva adesso?
Ma Ino era la sua migliore amica, le aveva appena detto che ci sarebbe stato sempre per lei, e Shikamaru intendeva tenere fede alla sua promessa.
Si portò sotto il bagliore fievole di un lampione e afferrò il telefonino, cominciando a scorrere la rubrica.
Levò un attimo lo sguardo su Ino.
Lo osservava con gli occhi umidi da sotto la grondaia di un palazzo, le balze della mini incollate alle cosce magre.
Era una bella ragazza, forse la più bella che avesse mai visto in giro.
Ma non era la sua Temari, pensava Shikamaru.

Luminosi capelli stepposi che lo svegliavano, ogni mattina, solleticandogli il naso.
Luminosi capelli stepposi che, ogni mattina, gli ricoprivano il petto nudo.
Ino, dal canto suo, rispettava la sua scelta, perché lo amava.
Ma Shikamaru non poteva chiederle di considerarlo semplicemente come il suo migliore amico.
Sarebbe stato inutile.
Perché lei lo amava, anche se non ricambiata.
Ino arraffò la borsetta di paillettes rosa, sporca di fango, e raggiunse Shikamaru, avvolgendogli dolcemente un fianco.
Accoccolò la testa bionda contro il suo petto, la coda splendente lambita dalle raffiche di vento e il largo maglione grigio inzuppato d’acqua.
Lui la guardò un po' contrariato, tuttavia la lasciò fare.
Se Temari lo avesse visto in quel momento, gli avrebbe spezzato l'osso del collo.
Se lo sgranchì, tanto per assicurarsi che fosse ancora lì.
Presero a camminare.
Ino chiuse gli occhi.
Almeno per quella sera, per il suo compleanno, avrebbe potuto pensare:
“Amici mai” .

***



Questa breve shot la dedico a Susi ( _ayachan_ ) , perché è il suo compleanno!!
Auguri, mia cara vecchia mosca grigia!!
Essendo una fedelissima mosca nera non potevi pretendere una Shika/Ino, ma visto che è il tuo compleanno ho voluto “assecondare” per una volta le tue strane inclinazioni da mosca grigia e mostrare Ino sotto una luce diversa.
So già che mi pentirò perché non avrò fatto altro che alimentare le tue inclinazioni verso l’altro schieramento XD!!
La shot l’ho scritta in fretta e furia ieri sera e risistemata oggi durante l’ora di chimica (sì, questa materia è molto utile … per scrivere ff!!) .
Ma guarda che mi fai scrivere … Ino che abbraccia Shika … non sai quanto ho patito a scrivere quel pezzo!!
Lo so che non ti piacciono molto le AU, ma avendola scritta in fretta e furia devi accontentarti ^^ !!
Un bacione a tutti … ah, e non ho cambiato schieramento.
Rimango una fedele mosca nera, anzi nerissima.
E spero che tu, Susi, abbia colto il messaggio che si nasconde dietro a questa breve shot.
Shika e Ino possono essere SOLO amici!!
PS: ho cambiato una parola della canzone di Venditti per adattarla meglio alla storia. "Lei" anziché "lui" nella prima strofa!
  
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