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Autore: Valeia_    10/11/2013    7 recensioni
Lui era un ragazzo con mille pensieri per la testa, un passato oscuro alle spalle e il desiderio di cambiare.
Lei era una ragazza con mille problemi per la testa, ma non ne lasciava trasparire nessuno nascondendosi dietro a sorrisi finti.
Le loro strade erano destinate ad incrociarsi.
Ce la faranno a superare gli ostacoli per porre fine ai loro problemi, finalmente insieme?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivati davanti al portone di casa di Louis, aspettammo almeno 10 minuti prima che ci aprisse.

'È QUI LA FESTAAAA?' Urlo', evidentemente già sbronzo. Risi, e gli lasciai un bacio sulla guancia.
'Auguri, mia dolce zucchina.'

'Auguuri anche a tee carotina!'
Ridacchiando presi per mano Zayn e lo trascinai dentro il salotto. C'era un mega tavolo da biliardo addossato a un muro, ricoperto da una tovaglia di plastica e un migliaio di bottiglie contenenti tutti i tipi possibili di alcool, al mondo. Nemmeno un pacchetto di patatine, e io ero praticamente morta di fame.
Osservai la folla davanti a me. Ragazze che si strusciavano sui ragazzi, qualcuno che fumava (non proprio sigarette).
Una coppia si stava proprio dando da fare, lei imbraccio a lui e il ragazzo seduto su un divano bianco. Fortuna che non era casa mia.

'Ehi, balliamo?' Mi chiese Zayn avvicinandosi al mio orecchio per d'ora stare la musica assordante.
Annuii, e mi condusse in mezzo ai ragazzi col testosterone alle stelle. Attento a tenermi il più lontano possibile da loro, ma più stretta a lui, il mio ragazzo si muoveva a ritmo di "I need your love". Seguivo i suoi movimenti, gli legavo le braccia al collo, lui mi baciava ogni tanto.

Notai che non aveva ancora bevuto niente, dopo due ore che eravamo arrivati. Il mio stomaco reclamava cibo, così dissi a Zayn che andavo un attimo in cucina.

'Non muoverti.'

'Non perderti.' Risi, e mi feci spazio tra i corpi sudaticci. Arrivata in cucina trovai Ellie e Valerie sedute sull'isola, Valerie con un'espressione mai vista prima sul suo bellissimo viso, Ellie evidentemente preoccupata.

'Ehi, Vallie. Che succede?' Le due ragazze si voltarono verso di me, e mi fissarono per qualche secondo.

'Te lo avrei detto, giuro.' Alzai un sopracciglio e mi diressi verso di loro.

'Cosa mi avresti detto, Val?' Le due si guardarono, accigliate, e io mi preoccupai ancora di più.

'Val-'

'Sono..' Una ragazza era appena entrata, e ci guardava con la bocca leggermente aperta.

'Ehi, tu non hai sentito niente. Capito?' Le gridò Valerie. La ragazza annuì energicamente.
Mi voltai verso le due, e sbuffai.

'Con voi parliamo dopo, in un luogo più appartato.' Notai che la ragazza poteva avere sedici anni al massimo, e andai verso di lei.

'Quanti anni hai? Come ti chiami' Le chiesi.

'17. Annabel. Per gli amici Anne o Bel.' Rimasi a contemplare i capelli lunghi color grano con le punte arricciate, le labbra sottili ma carnose, l'apparecchio ai denti, gli occhi cerulei, messi in risalto solo da uno strato di mascara. Era dolcissima solo a vederla: impacciata, timida, bassina, nè magra come una modella, nè in carne, vestita in un modo semplice e fresco anche ad una festa del genere. Mi stava già simpatica.

'Di dove sei? Dove vai a scuola? Non ti ho mai vista qui prima d'ora. Eppure abbiamo la stessa età e siamo alla stessa festa.'
Lei sorrise timidamente, e io di rimando.

'Sono italiana. Ho finito gli studi da poco, in anticipo. C'è la possibilità che mi trasferisca, prima però devo vedere come ambientarmi.'

'Wow, conosco un'italiana! -risi- ma il tuo accento è inglese, come fai?' Le chiesi, alzando un sopracciglio.

'Studio inglese dalla scuola elementare, ho fatto parecchi esami e parecchi viaggi. Ho più l'accento inglese che italiano!'

Ridemmo, e Valerie ed Ellie si avvicinarono a noi.
'Scusa se ti ho attaccata prima, è un brutto momento..' Le disse dandole la mano. 'Sono Valerie.'

Annabel la strinse, annuendo.

'Annabel. Non preoccuparti.'

'Io sono Ellie. Come mai sei qui? Conosci Louis?' La ragazza strinse la mano anche ad Ellie, e si schiarì la voce.

'In realtà non conosco nessuno. Stavo facendo un giro qui intorno, per questa settimana alloggio nella casa subito a destra. Ho sentito la musica e pensavo di fare amicizia con qualcuno presentandomici. Non.. sono molto brava in queste cose, non so nemmeno se così è possibile.'
sorrisi, e le sfiorai un braccio.

'Come vedi ci sei riuscita. Se vieni ti presento il mio ragazzo.' Dissi, rendendomi conto subito dopo di essermi allontanata da Zayn per prendere qualcosa in cucina almeno dieci minuti prima.

'Oh beh, certo, se per te va bene.' Sorrisi. Quanto era dolce quella ragazza? Forse anche più di Ellie. La presi per mano e la condussi nel punto in cui avevo lasciato Zayn. Dietro di noi c'erano Valerie ed Ellie che si tenevano per mano, probabilmente per non perdersi tra la gente.
Trovai Zayn esattamente dove l'avevo lasciato, mentre parlava con Harry. Aveva in mano un bicchiere rosso come quelli che si vedono nei film, e gli occhi più lucidi del solito. Aveva bevuto.

'Hai bevuto?'
gli chiesi, prendendogli di mano il bicchiere. Odorai il contenuto: vodka liscia.

'me l'ha dato lui!' Disse, indicando Harry. Mi avventai contro di lui.

'Ma sei un idiota? Lui decide di non ubriacarsi più, e tu gli servi l'alcol su un piatto d'argento. Harry, che diavolo, pensa un po'!'
Lasciai Harry lì fermo, anche lui aveva alzato il gomito. Delle parole che gli avevo detto non sarebbe rimasta nemmeno la metà nel suo cervellino bacato.
Sbuffai sonoramente e presi Zayn per la mano.
'Quanto ne hai bevuto?' Gli chiesi, accarezzandogli la spalla.

'Charlie, nemmeno un bicchiere. Sono sveglio, e cosciente.' Ridacchiai, e annuii.

'Va bene. Comunque lei è Annabel. Annabel, lui è Zayn. Il mio ragazzo.' Il moro le porse la mano, e Anne tutta rossa in viso la strinse.
Zayn mi tirò a se per un fianco, facendo aderire le nostre labbra.

'Mi fai impazzire quando dici "il mio ragazzo".' Sorrisi nel bacio, e lo spinsi via. 'Tesoro, non voglio fare tardi, ricordati che domani mattina è Natale!' Zayn rise, e con lui anche Annabel. Ellie e Val erano scomparse.

'Ricordati che non festeggio realmente il Natale.' Arrossii, data la figura con Zayn.

'Ti ho mai detto che non sono credente?' Zayn sgranò gli occhi, e si allontanò di poco per guardarmi negli occhi.

'Sul serio?' Annuii, e tornai a parlare con la ragazza.

'Ehi, tu cosa fai domani?' Le chiesi, sorridendo. Annabel fece un piccolo sorriso quasi inesistente, e abbassò lo sguardo.

'I.. i miei non possono permettersi di venire a trovarmi, e domani ho comunque il turno di mattina nel ristorante in cui lavoro.' Annuii, pensando a una proposta da farle per includerla. Era sola in una città sconosciuta, in uno stato diverso dal suo e doveva anche lavorare. Mi illuminai.

'Come si chiama il ristorante? Zayn, potremmo andarci con i tuoi a pranzo!' Zayn annuì, pensieroso.

'Heaven' Disse Annabel.

'Paradiso? Beh, mi sta benissimo.' Rispose Zayn. Sorrisi vedendo l'espressione entusiasta della ragazza.

'Ehi Bel, ti presento il festeggiato!' Senza aspettare un consenso la tirai via con me. Mi assicurai che Zayn mi stesse seguendo e andai alla ricerca di Louis.

'PARTY HARD!' Indicai il ragazzo con gli occhiali da sole e un cuscino rosso in mano, in cima alle scale.
'Quello è il coglione di Louis.' Zayn stava ridendo come uno stupido, mentre Annabel guardava rapita il ragazzo con un sorriso sul volto.

'È carino, vero?' Le dissi, dandole una gomitata sul braccio. Lei esplose in una risatina isterica, mentre l'intero viso si tingeva di rosa.

'Pff, io sono qui, ti ricordo.' Mi voltai verso Zayn. Aveva un'espressione seria, e le sopracciglia inarcate. Risi.

'Ti amo, gelosone.' Gli occhi del moro si illuminarono.

'Ti amo anche io.' Le nostre labbra si unirono in un dolce bacio.

'Non.. vorrei essere di disturbo, ma ti sta chiamando Valerie.' Mi staccai dalle magnifiche labbra di Zayn, e gli sorrisi.

'Non sparire, okay?' Presi nuovamente per mano Annabel, e quasi corsi verso la rossa che si sbracciava per farsi notare da me.

'Calmati, che succede?' Valerie aveva gli occhi lucidi, e le guance più rosate del solito. Notai il suo labbro inferiore tremare, mentre apriva la bocca per parlare.

'Ehi, piccola.' La abbracciai stretta, sapendo quanto si stava sforzando di non piangere per qualsiasi cosa la stesse riducendo così.
'Andiamo nella camera di sopra.' Valerie annuì, mordendosi un labbro.
Notai che Annabel era rinasta in fondo alle scale, mentre noi eravamo già in cima.

'Anne, seguici!' Le urlai. Continuai la corsa verso la stanza. Non appena anche Annabel fu entrata, chiusi la porta con forza, e girai la chiave nella serratura.

'Parla.' La rossa respirò a fondo, prima di aprire dinuovo bocca.

'Qualche settimana fa io ed.. Harry, abbiamo passato la serata insieme. Non ha usato le precauzioni. Sono incinta.' disse velocemente e con gli occhi chiusi. 

Rimasi di stucco. La mia migliore amica era incinta di un mio amico donnaiolo. La abbracciai forte, accarezzandole la schiena.

'Valerie, mi dispiace tantissimo. È tutta colpa sua. Come ti senti?' La rossa sospirò, mordendosi il labbro inferiore.

'Mi sento usata, e stupida.'

'Lui lo sa?'

'È questo il punto. Prima l'ho placcato nella camera da letto di Louis. Volevo dirgli tutto nonostante fosse sbronzo, magari avrebbe dimenticato tutto. Volevo vedere la sua reazione. Prima che potessi aprire bocca mi ha detto semplicemente che il nostro era stato solo sesso.'

Strinsi gli occhi.

'Tesoro, lui ti piace?' Valerie balzò in piedi e iniziò a gesticolare come una matta.

'Ma ti pare? Quell'idiota? Mi ha lasciata incinta porca puttana!'

'Scusate, Harry è il ragazzo riccio di prima?' Mi ero completamente dimenticata della bionda. Annuii energicamente, invitando Annabel con un gesto a sedersi di fianco a noi sul lungo divano di pelle.

'Non dovete dirlo a nessuno. Promettetelo.'

'Non so se sia giusto, infondo è anche suo figlio e-'

'Promettimelo.' Sospirai.

'Prometto.'

'Io sarò muta come una tomba.' Valerie ridacchiò all'espressione di Annabel, e il mio cuore parve sollevarsi a quel suono.

'Io me ne torno a casa. Non ho mai camminato così tanto ad una festa con delle scarpe così belle.' Dissi, alzandomi.

'Idem, domani devo alzarmi presto.' Disse Valerie.
'Domani ci dovremmo vedere tutti a casa di Zayn ed Harry. Se non ti va di venire ci organizziamo solo noi ragazze. Annabel, ovviamente tu sei invitata.' La bionda parve illuminarsi, e sorrise. L'apparecchio ai denti la rendeva ancora più dolce.

'Non me la sento, in effetti. E se facessimo un pigiama party?'

'Come in primo liceo? Oddio.'

'Io e le mie amiche in Italia li facciamo sempre, quasi tutte le settimane. È come una tradizione ormai. guardiamo film di tutti i tipi, mangiamo, parliamo e sparliamo e smaltiamo le unghie.' Disse Annabel. Tornai a guardare Valerie.
Era evidente che volesse davvero farlo.

'Tutto, per la mia migliore amica.'
__________________



'Questi tacchi sono un suicidio. Non ce la faccio più.' Dissi, fermandomi. Mi appoggiai a Zayn, e feci per togliermi la scarpa destra.

'Non permetterò che la mia fidanzata cammini scalza per le strade congelate di Londra.' Quasi scoppiai a ridere alle parole di Zayn. si levò le scarpe anche lui, rimanendo scalzo.

'Metti le mie.' Disse, serio. Lo guardai per qualche secondo, mentre i miei piedi nudi stavano sul marciapiede.

'Stai scherzando?' Dissi, con gli occhi sgranati.

'Avanti, mettile.' Senza controbattere infilai i miei piedi 36 nelle sue Superga bianche 43. Risi.

'Sembro una stupida!'

'Sei adorabile, invece.' Mi tirò a sè per la mano e mi baciò. Inserì la lingua, e io gli morsi il labbro inferiore. Mi staccai da lui.

'Andiamo, o ti congelerai i piedi.' Per il resto del tragitto camminammo così, mano nella mano, io nelle scarpe di lui e con i tacchi in mano, Zayn scalzo. Arrivati davanti casa sua mi lasciò la mano per aprire con le chiavi. Tolsi le scarpe e Andai dritta in cucina a prendere un bicchiere d'acqua.
Quando tornai in salotto Zayn stava salendo le scale, e lo seguii. Era già in camera a torso nudo e si stava togliendo i pantaloni.
Arrossii alla sua vista, e evitai di fissarlo.

'Ehi, mi hai visto più nudo di così. Perché arrossisci?' Disse lui, ormai con indosso solo i boxer. Tornai a guardarlo negli occhi.
Zayn mi venne vicino e allungò le braccia sulla mia schiena per aprire la cerniera del tubino nero. Quest'ultimo cadde a terra ai miei piedi. Ero rimasta in slip e reggiseno neri.
Improvvisamente il miro mi prese in braccio, e mi lasciò sul letto.

'Dejavu.' Dissi, ridacchiando. Lui mi si piazzò di sopra, reggendosi per le braccia oltre le mie spalle. Mi lasciò un bacio sulla fronte, sul naso, sulle guance e infine sulle labbra. Vi giocò prima di inserire la lingua. durò per qualche minuto, fu un bacio lento e passionale.
Passò a baciare il mio collo. Quando arrivò alla spalla destra si fermò.
Sgranai gli occhi: stava osservando la cicatrice.

Feci per spostarmi e nasconderla, ma lui mi mantenne sotto di lui.

'Non.. Non la guardare così. È orribile.' Zayn rimase in silenzio, poi sospirò.

'Charlie, mi piaci così come sei. Con o senza imperfezioni stupide.' Ricacciai indietro le lacrime, per poi sporgermi verso di lui e baciarlo.
Zayn ricominciò a baciare il mio petto, facendomi sospirare.

'Z..Zayn, non ora.' Fece finta di non sentirmi, continuando a giocare col mio seno.

'Zayn, domani arrivano i tuoi. F..fermati.' Lui continuó imperterrito a lasciare baci umidi sulla mia pancia.

'Zayn! Ho detto basta.' Stava giocando con il pizzo delle mie mutandine, facendomi eccitare. Stanca della sua impertinenza mi allungai per tirargli i capelli.

'Ahi!' Strillò lui. 'Ma che ti prende?'

'Ti ho detto mille volte di fermarti. E non mi hai ascoltato.' Dissi, seria.

'E dai, rilassati.' Riprese a baciare la poca stoffa che mi copriva. Mi alzai di scatto spingendolo via.

'Vaffanculo!' Urlai. Corsi fuori dalla stanza, e mi ritrovai in camera di Harry. Chiusi la porta sbattendola. Ero ancora in intimo, così presi una sua felpa dall'armadio e mi sedetti ai piedi del letto. Dopo qualche minuto udii la porta aprirsi. Dei passi. Il rumore delle molle del letto. Un familiare profumo di sigarette. aveva appena fumato.

'Mi dispiace.' rimasi in silenzio.

'Se non me ne fossi andata, mi avresti praticamente stuprata.' Dissi amaramente.
'Cosa? No!'

Zayn venne da me, e mi si inginocchiò davanti. Prese le mie mani tra le sue, e mi sollevò il viso dal mento per costringermi a guardarlo negli occhi.
'Te lo giuro Charlie, non l'avrei mai fatto. Non so cosa mi sia preso. Perdonami.' abbassai nuovamente lo sguardo incapace di reggere quegli occhi mozzafiato nei miei. Sentivo una gran confusione in testa. Il ragazzo che amavo era pericoloso, me ne rendevo conto, ma non potevo fare a meno di lui. Non sono così stupida da lasciarlo scappare, ma sono anche troppo orgogliosa per perdonarlo così velocemente, anche se dentro di me sapevo di averlo già fatto.

'Mando sempre tutto a puttane.' Sentii un colpo secco al muro. Mi alzai in fretta e gli andai incontro. Presi la sua mano, osservando preoccupata le nocche spaccate. Del sangue le circondava.
Potevo sentire i suoi occhi bruciare sulla mia pelle. Lo tirai con me facendo attenzione a non fargli male e Lo condussi in bagno.

Si sedette sul water, presi della carta e la bagnai. Passai quest'ultima sulle sue nocche spaccate. Andai alla ricerca di un qualsiasi tipo di benda, tornando nel bagno subito dopo. Lui era li, seduto sul water con le mani tra i capelli.
Gli andai affianco, inginocchianomi di fronte a lui. Lui fece incontrare i nostri sguardi. Mi persi in quegli occhi color caramello screziati di marrone scuro.

'Ti amo.' Dissi semplicemente. si vedeva che era sinceramente pentito.

'Ti amo anche io, più di qualsiasi altra cosa al mondo.'
Le parole di Zayn mi colpirono, facendomi commuovere. Mi avvicinai di più a lui, facendo unire le nostre labbra. Fu un bacio dolce e veloce, a stampo. Finii di bendare la sua mano, poi tornammo in silenzio in camera.
Mi sdraiai sotto le coperte, Zayn prima di raggiungermi chiuse la porta e spense le luci.

Quando fu finalmente nel letto con me mi circondò con le sue braccia e mi strinse a lui.

'Buonanotte, amore.' Sussurrò. Mi aveva chiamata amore per la prima volta. Brividi mi attraversarono la schiena.

Chiusi gli occhi, lasciando che il sonno prendesse il sopravvento.





IF YOU FALL I'LL FALL WITH YOU BABY.

CIEEEEO CARI.
Capitolo 25, wow. 
sappiate che questo capitolo non mi convince molto. stava uscendo troooooppo lungo, così l'ho spezzato e ho pubblicato questo. ora ho già pronta la metà del capitolo 26.
è arrivato il NATALE. 
come avrete notato non ho fatto il POV Valerie, ma solo perchè in questo capitol osi parla anche di Valerie. mi sembrava inutile ripetere due volte la stessa cosa lol
ringrazio chi ha recensito o visualizzato il capitolo 24, o la storia in generale. LOOOOOVE YA ALL.
vi aspetto al prossimo capitolo. rimanete curiosi, perchè nel 26 compaiono Yaser e Tricia.
Baci,
Vale xx


ELLIE:





VALERIE:
  
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