Seduti in riva a quel fiume che sembrava infinito, lontani da tutto e tutti e distanti dall'odio e dal disordine, restavano in silenzio ad osservare ciò che poteva donare ad entrambi una parvenza di tranquillità. Per loro due, che si erano osservati in silenzio e si erano scoperti senza pronunciare verbo, era naturale stare insieme così. Bastava ciò, perfino quando le lacrime erano così tante da diventare solo violenza e dolore.
Ascoltare la vicinanza.
Consolare adeguandosi ai bisogni dell'altro.
Esserci senza imporsi.
Sorprendere per vivere qualcosa di diverso.
In silenzio, senza pretendere discorsi artificiosi o pieni di vuotezza.
Tanto sapevano come trovarsi.
Bastava solo allungare una mano e sfiorarsi.
Note.
Io amo “Un marzo da leoni”, è il mio manga preferito. E shippo troppo la ReixHina, una coppia che nella sua incredibile dolcezza mi è entrata dentro. Spero di essere riuscita a ricreare quell'atmosfera di affetto che percepisco fra loro due.