"L'aveva capito subito che era lui quello giusto.
Tutte le ragazze sospiravano e si davano gomitate al suo passaggio, ma lui sembrava non accorgersene.
Per questo lei sapeva di non avere alcuna speranza e anche solo nel salutarlo si sentiva patetica: come avrebbe potuto scegliere una come lei?
Eppure lui era così gentile, col suo sorriso caldo e i suoi occhi sfuggenti.
Ah, quegli occhi! Dal primo istante in cui li aveva visti aveva capito che non li avrebbe più dimenticati: l'avevano colpita come frecce, dritte al cuore.
E ora sapeva di non poter più fare a meno di guardarli o di averlo vicino.
Così, quando lui iniziò a cercare la sua compagnia, a rivolgerle la parola per primo, il cuore sembrò cessare di batterle in petto.
Era talmente felice!
E poi arrivò quel giorno così inatteso, in cui lui le disse che mai con nessuno prima di allora si era sentito così compreso, così libero di essere se stesso.
Doveva confessarle una cosa che non poteva più nasconderle.
Il suo cuore fece una capriola mentre lo guardava trepidante.
Lui si fece coraggio, prese fiato e disse:
"Sono gay". "