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Autore: ElaSmoakQueen    11/11/2013    1 recensioni
[Dracula]
Salve a tutti!
E' la prima volta che pubblico, quindi non aspettatevi un capolavoro xD
Ad ogni modo, questa one-shot è nata mentre guardavo la terza puntata del telefilm "Dracula".
Alexander Grayson, alias Dracula, si trova a riflettere su Mina e su quello che le sue azioni hanno provocato, ma era quello che lui voleva? Cosa, il suo animo, agogna più di ogni altra cosa?
Fare la scelta giusta non è nel suo stile, né gli ha mai provocato del piacere.. ma cosa gli sta succedendo? Cosa si agita nei meandri della sua mente?
Ovviamente, a parte la scena descritta e l'ambientazione, tutto quello che ho scritto è frutto della mia sola e fervida immaginazione ^_^
Beh, non vorrei dirvi troppo.. spero che questa accozzaglia di pensieri possa suscitare in voi dell'interesse! Buona lettura e grazie dell'attenzione! :)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I mostri possono amare? Possono provare sentimenti positivi o trovare giovamento dopo aver compiuto un atto che sia andato a vantaggio di altri?
E’ una domanda che penso vi siate posti spesso. Io mai, invece. Fino a qualche tempo fa, ero convinto che il mio egoismo fosse una parte fondamentale del mio essere. Non riuscivo minimamente a pensare, anche solo lontanamente, di poter vivere senza quella parte così potente di me stesso. O che avrei potuto compiere azioni che avessero giovato ad altri diversi dalla mia persona.
Ed ora eccomi qui, seduto nella mia carrozza, a sbirciare attraverso le tende, come se fossi uno di quei squallidi voyeur, un guardone senza rispetto di se stesso.
La strada era gremita di gente, chi correva, chi si fermava a salutare e scambiare due chiacchiere con qualche conoscente; ragazze che scherzavano tra di loro, ragazzi di buon rango che parlottavano tra di loro senza far notare alle gentili donzelle che si stessero soffermando più del dovuto sulle loro eleganti e attraenti figure. Ma il mio sguardo era rivolto e interessato ad una esile ma elegante corpo di donna che, all’improvviso, uscì dalla porta della sua abitazione per andare incontro ad ragazzo che conoscevo bene.
Le sue dolci labbra si mossero mentre lo chiamavano e i loro corpi si scontrarono in un dolce abbraccio, mentre lei posava le sue braccia attorno al collo del ragazzo, le loro bocche si avvicinavano in un fugace bacio, non contemplato dalle buone maniere dell’epoca, e lei pronunciava le uniche parole capaci di farmi restare impietrito nella mia carrozza e di provocarmi un brivido sinistro lungo la schiena.
Gli stava chiedendo di sposarla.
Mina Murray, questo è il suo nome. Anche se, molto spesso, devo essere accorto a non chiamarla col nome della donna alla quale è praticamente identica: Ilona, la mia ormai defunta moglie.
Sin dalla prima volta che l’ho vista ho provato una forte connessione, cosa che credo abbia provato anche lei ma con un’accezione diversa dalla mia: la mia era una sensazione positiva e possessiva, lei molto probabilmente ha provato un gelido brivido lungo la schiena. E per ottime ragioni.
Per le stesse ragioni per le quali deve stare alla larga da me; non ho intenzione di perderla ancora, cosa che molto probabilmente accadrebbe se lei stringesse un qualche tipo di rapporto con me. Gli assassini di mia moglie sono ancora a piede libero e non esiterebbero a prendersi anche la sua, di vita.
Per questo, ho fatto di tutto per far riconciliare Mina e Jonathan Harker. Preferisco vederla al sicuro e poco lontano da me, dato che avendo assunto il suo promesso sposo riesco sempre a tenermi informato su di lei. Cosa che, molto astutamente, mi ha fatto “notare” il mio sottoposto: Mr. Renfield.
Vederli così vicini e così intimi, mi sta provocando una lunga e dolorosa fitta all’altezza del cuore. Nonostante il mio piano per allontanarla da me ha funzionato molto prima del previsto, sento che non riuscirò ad ignorarla ancora per molto. Ed è questa la cosa che mi preoccupa di più.
Cosa farò quando vorrò vederla addormentarsi nuda nel mio letto, avvolta dalle mie lenzuola di seta rossa, dopo aver fatto l’amore? Cosa farò quando vorrò vederla svegliarsi, accanto a me, e fissare i suoi magnifici e limpidi occhi azzurri nei miei? Cosa accadrà quando vorrò sentire le sue mani sul mio corpo e accarezzare il suo con le mie? E cosa accadrà, quando vorrò passeggiare mano nella mano con lei, magari per portarla a teatro o per comprarle un magnifico gioiello degno della sua bellezza?
A proposito di questo, devo correre a trovare il mio caro amico Van Helsing. Se non ha ancora trovato una soluzione per la mia impossibilità di uscire alla luce del sole..
Un colpo secco sul fondo della carrozza. Un segnale chiaro per Renfield, è ora di mettersi in marcia.
- Dove vuole che la porti, signore? – mi chiede, utilizzando quell’appellativo che un po’ mi urta.
- Andiamo a trovare una soluzione per questa pelle così delicata! – rispondo con troppa enfasi.
La carrozza si muove, lancio un ultimo sguardo alla mia coppia preferita e nello stesso momento in cui sto per accostare le tende, Mina si gira e fissa la mia carrozza.
Tiro via le tende prima che possa vedermi.. o sono stato già scoperto?
Ma lascio che la mia mente vaghi altrove, per ottenere ciò che voglio ho un ostacolo da superare e il verbo aspettare non è uno dei miei preferiti.
   
 
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