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Autore: lillylilly    11/11/2013    0 recensioni
“Lei pensa così perché è un galantuomo, una persona per bene”, dice Antonio Bonocore al tipografo Lo Turco.
È vero. Il tipografo Lo Turco è una persona per bene. Lo affermiamo senza difficoltà.
Ma anche i ragionieri Casoria affermano: “Come osa? Io sono una persona per bene!”.
E nessuno osa contraddirlo. Almeno apertamente.
Siamo tutti persone per bene.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi è capitato di leggere una teoria che mi ha fatto pensare al nostro specifico ragioniere Casoria
 
Estratto da Lo psicopatico come persona “senza coscienza”: la teorizzazione di Robert D. Hare e la Psychopathy Checklist (PCL)

Lo psicopatico come persona “senza coscienza”


1. Loquacità e superficialità.
Gli psicopatici, spesso, sono eloquenti. Possono intrattenere gli altri in maniera divertente e si presentano costantemente in buona luce. Attenti osservatori, spesso danno l’impressione di “recitare un ruolo”.

2. Egocentrismo e grandiosità.
Gli psicopatici hanno un modo narcisistico e altamente esagerato di considerare se stessi e la loro importanza. Si ritengono il centro dell’universo. L’egocentrismo di questi soggetti, spesso, risalta proprio nelle aule di tribunale perché è abbastanza frequente l’evenienza che critichino pesantemente il loro avvocato.
Gli psicopatici si presentano in maniera arrogante.

3. Mancanza di rimorso e di senso di colpa.
Gli psicopatici mostrano una totale assenza di rimorso per le conseguenze devastanti dei loro comportamenti sugli altri. In alcune circostanze, gli psicopatici verbalizzano espressioni di rimorso, ma si contraddicono nelle parole e, ancora di più, nelle azioni.
La mancanza di rimorso di questi soggetti è associata a una spiccata abilità a razionalizzare i propri comportamenti, attribuendo la responsabilità per quanto accaduto a tutto il mondo tranne che a se stessi. Gli psicopatici, spesso, negano addirittura che il fatto in questione sia avvenuto, oppure chiamano in causa come giustificazione opportune perdite di memoria, amnesie.

4. Mancanza di empatia.
Gli psicopatici non sono capaci di immedesimarsi nelle esigenze dell’altro. L’altra persona è considerata come un semplice “oggetto” che ha la funzione di soddisfare i propri bisogni. Le vittime preferite sono le persone deboli e vulnerabili.
Gli psicopatici sono totalmente indifferenti ai bisogni e alle sofferenze tanto delle persone conosciute quanto degli estranei. Questo non vuol dire che non siano capaci di avere una moglie e dei figli e di condurre una vita apparentemente normale, ma esercitano soltanto un manierismo di facciata e li considerano alla stregua di semplici possedimenti.
Gli psicopatici mostrano in molti modi il loro totale disinteresse per il genere umano, sfruttando da parassiti i familiari, calpestando la dignità degli altri ecc.

5. Disonestà cronica e manipolazione.
I campi in cui eccelle ogni psicopatico sono l’uso della menzogna, la disonestà e la capacità di manipolare il prossimo. Molti di loro, danno l’impressione di non accorgersi nemmeno che stanno mentendo, perché sono convinti che la loro versione sia assolutamente quella giusta. Lo psicopatico dà un’immagine di sé di persona disposta al cambiamento, consapevole dei propri sbagli e che accetta di sottoporsi al trattamento; in realtà, sta soltanto simulando un comportamento funzionale al raggiungimento dei suoi scopi. Spesso scarica la responsabilità delle proprie azioni sopra “un’infanzia sfortunata”.

6. Presenza di emozioni superficiali.
Gli psicopatici soffrono di un certo tipo di povertà emozionale che limita notevolmente il repertorio e la profondità dei sentimenti provati. Il più delle volte, questi soggetti si presentano come freddi e anaffettivi, ma sono anche pronti a mettere in piedi una convincente recita drammatica per convincere degli spettatori di essere capaci di provare dei sentimenti.

7. Presenza di scarsi sistemi di controllo del comportamento.
Gli psicopatici sono caratterizzati da un’elevata reattività nei confronti di quelli che percepiscono come insulti e anche alle minime offese.
Gli psicopatici hanno dei controlli davvero deboli e la minima provocazione è sufficiente per farli scattare. Il risultato è che questi soggetti tendono a reagire in maniera eccessiva, con scoppi improvvisi di violenza verbale o fisica, a frustrazioni, fallimenti, regolamenti severi e atteggiamenti critici. Le loro reazioni, di solito, sono di breve durata e, subito dopo, possono ricominciare a comportarsi come se nulla fosse successo.
Spesso, questi soggetti sono capaci di causare gravi danni emotivi o fisici su altre persone, in maniera ripetuta, continuando a negare di avere qualche problema di controllo del comportamento, se confrontati sulla loro modalità di reazione, e, anzi, sostenendo di aver reagito in maniera giusta di fronte a una provocazione.
  
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