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Autore: alyfa    11/11/2013    0 recensioni
E' triste passare il Natale in solitudine ed è proprio in questi momenti che ti trovi a pensare che tutto ciò che avevi lo hai perso. Gli amici di infanzia si sono allontanati, li hai allontanati per difendere un amore che ti ha solo rovinato, che ti ha fatto smettere di sognare, di sperare, di credere in qualcosa di bello. L'unica cosa che ti resta è il lavoro, salvare la vita alle persone ti fa sentire parte del mondo, non ti fa sentire inadeguato.
Eppure ti basterebbe solo un po' di coraggio in più..e lo spirito natalizio che ti aiuta a vedere tutto sotto una luce diversa, che ti fa prendere le decisioni giuste, che ti fa osare un po' di più e ti permette di conoscere una donna speciale.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maria De Luca, Michael Guerin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5

Pov Micheal
 
La cena è stata piacevole anche se sentivo che Maria era tesa al mio fianco, cercava sempre di non lasciare la mia mano.
Quasi a Mezzanotte Liz ci chiede se ci uniamo a loro per andare alla messa. Maria indossa il suo cappotto e la sciarpa e uscendo al freddo, mentre camminiamo per la strada verso la chiesa, si stringe a me. Mi sembra tutto così surreale, mi sembra di vivere in un sogno. I miei amici sono felici, lo vedo nei loro volti, sono rimasti uniti e mi hanno accolto come se non fosse successo nulla tra noi. Sono stati magnifici, hanno cercato di mettere a proprio agio anche Maria integrandola nei discorsi durante la cena. E mi sono ritrovato spesso gli occhi dolci di Isabel addosso, lo sguardo di affetto che mi rivolgeva sembrava abbracciarmi.
Sono rimasto troppo tempo tra i miei pensieri e ora la messa è già finita e ci avviamo di nuovo verso l’appartamento di Max, è il momento di scartare i regali. Probabilmente i miei amici non avranno nulla per Maria perché non sapevano che ci sarebbe stata anche lei ma so che non se ne farà un problema. Maria non bada a queste frivolezze. Quando ci sediamo vicini sul divano non riesco a fare a meno di sussurrarle all’orecchio “Tutto ok?”
Sento che in un primo momento si irrigidisce, forse pensava che la volessi baciare davanti ai miei amici ma..non sono così. Probabilmente lo farei se fossi sicuro che questo non la metta in imbarazzo, ma non so perché lo farei, forse perché ho continuamente voglia di baciarla. Ma non sarebbe nel mio stile. Credo che Max e Isabel non abbiano mai visto un Micheal così tenero e preoccupato come stasera. Sono sempre stato riservato e attento a non lasciarmi andare, neanche con loro.
-Tutto bene..sono un po’ stanca ma è tutto ok! – sento dalla sua voce che non è la verità quello che mi dice.
-Maria.. – ma cosa mi succede? Le metto due dita sotto il mento e la faccio voltare verso di me, le nostre fronti sono vicine. La fisso negli occhi e sento che non potremmo continuare per molto a sostenere il nostro sguardo.
-Micheal..per favore, non è il momento.. – dice rossa per l’imbarazzo.
-Non voglio baciarti.. o meglio vorrei ma.. non è il caso..solo..
-Solo? – curiosa ma timida.
-Vorrei essere sicuro che sia tutto ok e che non ci sia niente che ti preoccupa, ti sento..strana.
-Micheal..io..mi sento molto in imbarazzo e..
-Ehi voi due..avete finito? Ci siamo anche noi sapete…non è bello starsene in disparte al momento dei regali! – ci interrompe Isabel prendendoci in giro.
Maria si irrigidisce e diventa ancora più rossa di prima. Ora capisco cosa vuole dire.
Ma non ho il tempo di concentrarmi su di lei perché Max ed Isabel cominciano a distribuire i regali.
-Oh Maria..mi spiace, noi non pensavamo che ci fossi anche tu..per cui non abbiamo niente per te.. – Liz è imbarazzata quanto la ragazza al mio fianco.
-Oh..non è un problema davvero! – cerca di sorridere per togliere tutti dall’imbarazzo.
 
Dopo aver aperto i regali e aver riso per le facce strane di Max e Liz dopo aver visto il falso regalo di Isabel per entrambi, un vasetto di miele, perché secondo lei erano troppo smielati, ci siamo avviati verso casa.
-Allora..come sei stata stasera? – chiedo mentre siamo in macchina.
-Bene..i tuoi amici sono..davvero delle belle persone. – mi dice sorridendo.
-Maria..dimmi la verità! Sei stata tutta la sera in ansia, preoccupata..mi dici il motivo?
-Io..avevo paura che Liz mi chiedesse di mia madre..ed ero..sono in imbarazzo.
-Perché?
-Beh è strano essere stata lì con te..insomma..ci conosciamo da quattro giorni e mi è sembrata..una serata importante. Troppo.
-Credi che..non sia stato giusto portarti con me?
-Forse..
Ho fermato la macchina davanti a casa sua.
-Io invece credo che sia stato più che giusto! E’ stata una serata fantastica per me e..non mi pento affatto di averti chiesto di venire con me. Tu Maria sei magnifica..a Isabel sei piaciuta molto e Max pensa che tu sia la ragazza migliore con cui sono mai uscito..
-Micheal..
-Capisco che tu possa essere stata in imbarazzo, lo ero anch’io. Non sapevo come comportarmi, avevo paura di fare o dire qualcosa che poteva ferirti. Non volevo vederti triste..non voglio vederti triste, vorrei sempre farti ridere e guardare la luce nei tuoi occhi mentre lo fai.
-Se ero imbarazzata prima..ora lo sono molto di più! Grazie! – dice coprendosi il volto con le mani. Mi avvicino a lei prendendole le mani tra le mie e il mio volto ora è sempre più vicino al suo.
-Maria..sei bellissima anche se sei in imbarazzo. E vorrei che non ti sentissi a disagio per questa sera..sei stata magnifica.
I nostri sguardi si incontrano e le nostre labbra si avvicinano ancora di più fino a sfiorarsi. E’ lei che come la prima volta prende l’iniziativa e mi bacia e dischiude le labbra per approfondire il bacio.
Qualche minuto dopo ci stacchiamo e lei si lecca le labbra.
-Mmm..sai ancora di cioccolato.. – mi dice. Liz aveva preparato una mousse di cioccolato e amaretti come dolce e io ne avevo mangiati due, sotto lo sguardo sbigottito di Maria.
Ma quello che mi dice e come passa la lingua sulle sue labbra mi fa eccitare.
-Maria..
-Vuoi salire?
-Credo non sia il caso..siamo entrambi stanchi e.. – da dove mi è uscita questa voce roca? Lei continua a guardarmi e a leccarsi le labbra. Sa cosa mi sta facendo?
-Dai Micheal.. – si, sa decisamente cosa sta facendo! E lo fa apposta per eccitarmi.
-Maria..è troppo presto per..
-Per cosa? Siamo grandi abbastanza Micheal, con tanta esperienza alle spalle e sappiamo come gestire queste cose. Se deve succedere qualcosa, lo sai anche tu, succederà o stasera o domani o forse tra una settimana..non puoi negare che ci sia attrazione tra noi. Lo vedo come mi guardi sai? Il luccichio negli occhi..lo neghi forse?
-Non lo nego affatto..tu sei molto attraente..ma se succederà, cambieranno molte cose..ed è troppo presto. Non so ancora quando è il tuo compleanno e tu non sai quand’è il mio..non hai mai visto il mio appartamen.. – non finisco la frase perché la sua bocca è sulla mia e perdo la cognizione del tempo e dello spazio.
-Possiamo salire ora?
-Maria.. – chiudo gli occhi e so che non resisterò ancora per molto. Lo sa anche lei, lo vede dal mio pugno chiuso e dalle rughe che si sono formate sulla mia fronte.
-Non credevo avessi così tanto autocontrollo. Ma se sei così deciso credo allora che asseconderò i tuoi desideri e..non insisto più. Però Micheal..ora sei tu ad avere paura.. – già!
-Ho paura si..perché cambierà tutto domattina. Saremo in imbarazzo e ci chiederemo mille volte se è stato giusto oppure no, se ci conosciamo abbastanza per approfondire questa bellissima amicizia che è nata e..
-E..hai paura di lasciarti andare e soffrire, ancora una volta..
-Si..ma ho paura anche che tu possa soffrire..
-Se ciò che ha detto Max stasera, sul balcone, è vero..allora non potrai farmi soffrire..
-Cioè?
-Che sei innamorato..
-E’ presto..non credi?
-Molto presto..ed è meglio così..ma ciò non impedisce a due adulti come noi, attratti l’uno dall’altra, di lasciarsi andare per una notte..
-E’ presto per questo Maria..io..tu..diamo troppa importanza a cose del genere..
-Come fai a..saperlo?
-Una bella ragazza come te..potrebbe essere piena di uomini che pendono dalle sue labbra, ma in realtà ti tieni sempre in disparte..per non soffrire..per non avere delusioni.
Si allontana un po’ da me ma continua a fissarmi negli occhi.
-Tanto tempo fa sono stata con un ragazzo che mi ha illusa da prima, mi ha corteggiata per mesi insistentemente. Poi siamo usciti insieme per qualche mese e sembrava una storia idilliaca ma poi è arrivato il momento in cui ha cominciato a fare pressioni per il sesso e io non mi sentivo pronta così..
-Ho capito..non serve che dici altro..ma..
-Tu non sei così..l’ho capito! E sono felice di questo. Ora sono stanca però..forse è meglio se vado a letto..
-Già..molto meglio! Ti accompagno al portone dai..
L’accompagno e prima che possa entrare dentro al portone l’attiro a me e le do il bacio della buonanotte.
-Buonanotte Micheal.
-Notte anche te..
Quando sono arrivato a casa ho appeso il regalo di Maria sopra il letto, non importava se era tardi e se avevo bisogno di dormire..ci tenevo ad avere il suo regalo con me.
 
Quando mi sveglio la mattina seguente rimango fermo sul letto a guardare il soffitto e a pensare a Maria ovviamente. Non posso negare che ieri sera ero tentato di salire da lei ma avevo paura di lasciarmi andare. Adesso invece vorrei essere con lei, fare colazione, pranzare e passare tutto il pomeriggio insieme. Forse aveva ragione Max ieri sera, a dirmi che mi sono innamorato..ma non riesco ancora a esserne sicuro, non sono mai stato innamorato in vita mia. Credevo di esserlo di Court ma in realtà era solo attrazione fisica. Ma con Maria è diverso, lo sento. Guardo l’orologio e mi accorgo che è quasi ora di pranzo. Cavoli il pranzo con Max ed Isabel. Avevo dimenticato che oggi pranzavamo insieme solo noi tre, in memoria dei vecchi tempi. Mi alzo, preparo il caffè e mi faccio una doccia veloce. Dopo mezzora sono pronto per uscire.
 
Per tutto il pranzo abbiamo parlato, non c’è mai stato un momento di silenzio. Abbiamo parlato di Court e del divorzio, del mio appartamento nuovo e della casa vecchia, del mio lavoro, del matrimonio imminente di Isabel e della voglia di figli che ha preso Max e Liz. Poi però il discorso ha girato intorno a Maria, hanno voluto sapere nei minimi dettagli il nostro incontro, gli incontri successivi. E ancora Max e Isabel insistono nel dire che ormai sono cotto a puntino. Forse hanno ragione..ma da solo non faccio niente. Chissà se Maria prova lo stesso? Chissà se mi sta pensando? Chissà se ha voglia di vedermi come ce l’ho io di vedere lei…
Una volta uscito di casa di Max era pomeriggio inoltrato e avevo una voglia matta di passare da Maria, ma non potevo andare lì come ogni volta a mani vuote e quindi per la strada mi sono fermato in una piccola pasticceria che si trova vicino l’ospedale, sempre aperta.
Arrivo sotto casa sua e senza esitazioni suono il citofono, una voce nasale mi risponde “Chi è?”
-Micheal!
-Ciao..sono raffreddata Micheal, non credo che sia il caso..
-Sono immune alle malattie..posso salire? – dico la prima cosa che mi viene in mente.
-Se ci tieni..
Mi apre il portone di casa e con un enorme sorriso sulla faccia salgo i quattro piani di scale.
Quando arrivo sul pianerottolo una visione celestiale. Maria con un pigiama verde acqua con degli orsacchiotti, calzettoni pesanti, sciarpa sul collo e occhiali. Capelli raccolti in una coda alta e il naso tutto rosso.
-Ciao Micheal..io non aspettavo nessuno così..
-Posso entrare?
-Accomodati!
-Come hai fatto ad ammalarti?
-Non lo so neanch’io..stamattina mi sono svegliata ed ero così! Mi sa che ho anche la febbre ma non ho voglia di scoprirlo.
-Non hai preso niente?
-No..sono contro le medicine..solo rimedi naturali..Tradizioni di mia madre, non guardarmi scettico. Mettiti comodo..
-Ho portato qualcosa..hai pranzato?
-No..non ho voglia di cucinare e in queste condizioni non mi andava di andare a casa di mia zia e infettarli tutti!
Mi metto a ridere e sorride anche lei.
-Beh cos’hai portato?
-Torta cioccolato e pere..ti piace?
-Mmmm..è la mia preferita! Giuro!
-Lo immaginavo..ho visto nelle tue dispense quantità industriali di cioccolata l’altra sera!
-Già..sono golosa!
-Allora tu adesso stai ferma qui..io preparo del tè caldo per entrambi e prendo dei piattini per la torta..
-Dai ti do una mano..
-Signorina DeLuca, lei è ammalata e deve stare a riposo..si faccia coccolare un po’!
-Va bene! Ti aspetto qui..fruga pure per cercare tutto quello che ti serve.
Torno dopo dieci minuti con il te caldo e dei piattini con le posate.
-Da quando porti gli occhiali?
-Solitamente uso le lenti a contatto, non mi piace usare questi fondi di bottiglia per uscire..però stamattina avevo gli occhi gonfi e siccome mi si prospettava una giornata chiusa in casa, senza vedere nessuno..li ho messi.
-Beh..ti donano sai..hai l’aria da..professoressa!
-Questa poi! – e scoppia a ridere – una scemenza tale non l’avevo mai sentita.
-No davvero..una donna in carriera, acculturata e..molto sexy!
Ora ride più forte e si guarda il pigiama.
-Mi trovo sempre nelle situazioni più imbarazzanti con te Micheal..
-Sei bellissima anche così..
-Ottima la torta..dove l’hai presa? – cerca di cambiare discorso.
-C’è una pasticceria vicino all’ospedale..tornando mi sono fermato.
-Dove sei andato?
La guardo con lo sguardo malizioso.
-Sei una puffetta impicciona..lo sai?
-Oh Dio no! Smettila di chiamarmi puffetta! – ridendo – comunque non sono impicciona..volevo solo..chiacchierare, se non si può sapere non rispondermi! – dice stizzita.
-Sono andato a pranzo con Max e Isabel..ci siamo raccontati un po’ di cose, ci siamo chiariti e..abbiamo parlato di te.
-Di me? E perché mai?
-Ieri sera hai fatto una bellissima impressione a tutti quanti e..i miei due amici pensano che io sia follemente innamorato di te..
-Oh.. – dice lei – ed è..vero?
-Non lo so..credo di non essere mai stato innamorato in vita mia..quindi non capisco se hanno ragione o no..però..voglio scoprirlo..insieme a te..
-Sembrano discorsi da adolescente, te ne rendi conto?
-Si..e credimi questa cosa mi lascia perplesso..ma sono felice! Credo che nessun giorno della mia vita sia stato migliore di questi..mi sento sereno, appagato e felice.
-Non è necessariamente l’amore che ti fa provare tutto ciò..
-Ah no? E cosa potrebbe essere?
Lei ci pensa un attimo poi sorride.
-Hai ragione! – mi sorride ancora, credo che non smetterò mai di amare il suo bellissimo sorriso.
-Allora Maria..cosa ne dici se ti porto fuori a cena una sera di questa settimana?
-E quando?
-A dir la verità non posso saperlo – mi gratto il sopracciglio imbarazzato. Come si suppone che inviti una donna a cena se non so neanche il giorno in cui sono disponibile?! – Purtroppo non so quando sarò libero di sera con il fatto delle urgenze..però se tu rispondessi si..potrei dirti di tenerti pronta per ogni sera di questa settimana..la prima che ho libera!
Lei ride e mi vergogno un po’, ma poi mi prende una strana voglia di ridere.
-Allora facciamo che una sera non ben precisata mi porterai a cena! Ci sto.
-Bene…
Il silenzio che seguì era imbarazzante. Non capivo perché avevo detto a Maria tutte quelle cose che mi sono state dette da Max e Isabel. Sembrava che fossi tornato indietro negli anni in un secondo. Però non l’aveva presa male..anzi, si era messa a ridere e aveva accettato l’invito a cena subito.
La vedo rigirarsi la tazza tra le mani e vorrei farla sedere affianco a me sul divano e stringerla forte, e poi baciarla con tutta la tenerezza possibile. Lei incrocia il mio sguardo ma nessuno dei due riesce a mantenere attiva questa connessione.
Distolgo lo sguardo, è quasi ora di cena.
-Credo sia ora di andare..è orario di cena ed è meglio se ti lascio riposare..
-Certo..ti accompagno alla porta. – si alza, sistemando la tazza sul tavolino e precedendomi fino all’uscita di casa.
-Allora ci vediamo una di queste sere..
-Certo Micheal..basta che mi avvisi almeno qualche ora prima..
-Sarà fatto..Buonanotte Maria. – mi avvicino a lei per darle un bacio sulla guancia ma mi sorprende e mi prende il volto con le mani facendo incontrare le nostre labbra insieme. La porta non era ancora stata aperta e lei era completamente appoggiata su di essa, schiacciata dal mio corpo. Il bacio è diventato profondo e profondo fino all’irresistibile voglia di stenderla sul divano, spogliarla e farla mia.
 
I nostri respiri si confondevano l’uno con l’altro, le nostre mani vagavano sui nostri corpi nudi e talvolta si intrecciavano. Abbiamo fatto l’amore e per la prima volta mi sono sentito un uomo.
 
Siamo nudi stesi sul divano e le mie mani giocano con i capelli di lei mentre le sue sono sul mio petto, disegnando dei piccoli cerchietti.
-Dobbiamo coprirci o non guarirai più Maria..
-Avrei bisogno di un bagno caldo prima. Vuoi unirti a me?
-Non credo sia il caso..ma tu puoi rivestirti finché lo preparo..
-Va bene..il bagno è la porta sulla destra..
Ho raccolto i nostri abiti porgendo a Maria i suoi mentre io mi infilavo boxer e pantaloni, per poi andare a prepararle la vasca. Quando entro nel bagno mi sorprendo di quante candele e Sali minerali diversi ci sono in ogni mensola. Mi viene quasi da ridere. Faccio scorrere l’acqua e leggo qualche boccetta presa a caso. Ne butto un po’ di una e un po’ di un’altra e faccio attenzione che i Sali si sciolgano completamente. Poi Maria mi raggiunge portando un accappatoio con se.
-Ti prego Micheal..immergiti con me.. – mi dice abbracciandomi.
Pochi attimi prima era una belva, passionale ed erotica ora sembra un pulcino spaurito. Mi lascio convincere e mi spoglio con lei. Ci immergiamo, uno di fronte all’altra.
-Ahhhh..ci voleva proprio. – dice appoggiando la testa all’indietro e piegando le gambe un pochino. Devo ammettere che non sto molto comodo in questa posizione ma è molto rilassante. Devo provare anch’io a farne qualcuno a casa al posto della solita doccia frettolosa.
Ho paura a dire qualsiasi cosa, è decisamente troppo presto per portare così avanti la nostra..quello che è. Ma è stato così..meraviglioso, profondo, travolgente.
-Tutto bene Maria? – chiedo. Non volevo proprio parlare di quello che era successo, speravo di poter accantonare tutto a un futuro, quando sarebbe stato meno imbarazzante. Ma sarei un codardo.
-Mm mm..mi sto rilassando. Lo faccio spesso sai..immergermi in questa vasca colma d’acqua e chiudere gli occhi…alle volte canto per tirare fuori tutto quello che non ho il coraggio di esprimere..
-Vuoi cantare qualcosa per me?
-Non ora, non oggi..ma ti prometto che un giorno mi sentirai cantare.
-Ci conto..
-E tu..tutto bene?
-Certo..sto solo cercando di rilassarmi..ma non è semplicissimo, non sono comodo così. Forse è il caso che io esca..
Apre gli occhi di colpo guardandomi storta.
-No assolutamente, fermo lì. – e in un attimo la ritrovo tra le mie gambe, appoggiata con la testa alla mia spalla. Mi viene istintivo darle un bacio sulla nuca.
-Sai..credo che questa sia la prima volta che faccio il bagno con un uomo..
-Davvero? Allora sono lusingato del fatto che hai scelto me per la prima volta..
-Stasera ci sono state molte prime volte..non mi era mai successo di lasciarmi andare con un uomo dopo neanche una settimana che ci conoscevamo..
-Ti sei pentita?
-No, affatto. Anzi..lo rifarei subito.
Non mi accorgo di aver trattenuto il fiato fino in quel momento.
-E tu, ti sei pentito Micheal?
-No..solo credo che sia stato troppo..
-Presto?!
-Già..non vorrei che tutto sfociasse solo in questo. Purtroppo al college ero un dongiovanni e finivo per trattare male delle ragazze dolcissime che ci provavano con me per mesi..io ne approfittavo e poi..non mi facevo più vivo.
-Beh..credo che tu sia cambiato da allora..già il fatto che stai facendo un bagno..credo che sia la prima volta per te, no?
-Come fai a saperlo?
-Sono cose che una donna sa..e basta!
Lei sorride e io anche. Le nostre mani si intrecciano e giocano tra di loro.
-Sai..credo che questa sera abbiamo trasgredito molti standard di un corteggiamento..vogliamo trasgredire fino in fondo?
-Cioè? Cosa avevi in mente?
-Dormi con me? Ordino del cinese e guardiamo qualcosa in tv e poi..ho un meraviglioso letto matrimoniale.
-Mmmm..la proposta è davvero allettante. Ma domattina devo essere in ospedale molto presto ed ho bisogno di cambiarmi. Però vada per il cinese. Sto morendo di fame.
Lei sorride. E mi rilasso molto di più. Non abbiamo sbagliato.
   
 
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