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Autore: _zia cla_    11/11/2013    2 recensioni
Liberamente, ma molto libeamente, ispirata al film ''Stregata dalla luna''.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa Fanfiction è in risposta alla sfida lanciata da Fiby_Elle sul gruppo Seblaine Events.

"Film famosi! 
Prendete i nostri Seblaine e fateli diventare i protagonisti del vostro film preferito! Non è necessario ripercorrerlo dall'inizio alla fine o essere fedeli alla sua trama (è ovvio che potrebbero servire degli adattamenti!) basta anche solo una scena, la vostra preferita!"





Stregati dalla luna
 
 
 
 
Mystery the moon, a hole in the sky, a supernatural nightlight…
                             Let's take a chance as this romance is rising over before we lose the lighting. Oh, bella bella please, bella you beautiful luna.
 
 
 
 
‘’Una mezza bottiglia di champagne.’’
Bisognava festeggiare! Insomma, era un grande evento, il suo grande evento dopo tanti anni. Dopo otto anni aveva la possibilità di ricominciare tutto da capo, ma questa volta la malasorte non si sarebbe accanita, avrebbe fatto tutto per bene.
Blaine pagò il conto della bottiglia al droghiere e si avviò verso casa con un sorriso soddisfatto in volto.
Si strinse nel cappotto, era il Dicembre più freddo a sua memoria, sollevò il volto verso il cielo limpido ma non riuscì a scorgere la luna, nascosta probabilmente dietro qualche palazzo. Sospirò ed entrò in casa.
Il tepore lo accolse come un abbraccio, si spogliò del soprabito velocemente dando voce a chi era ancora sveglio. Dalla cima delle scale apparve suo nonno, il suo vecchio nonno paterno, nonché genitore della zia Clara con il quale viveva.
‘’Ciao nonno!’’
‘’Ciao, caro. Hai visto che luna stanotte?! Non è ancora piena ma è splendida. Fossi in te starei attento.’’
‘’Perché mai?’’
‘’La luna è complice, avvicina l’uomo alla donna.’’
Oh, beh, questo sarebbe inquietante.
‘’Forse è proprio così. Buonanotte nonno.’’ Gli fece l’occhiolino dal fondo delle scale- optando per non contraddire il suo vecchio nonno irlandese e i suoi miti- ed entrò nel salotto. Suo zio Colin, un uomo sulla sessantina, dai tipici lineamenti europei, era seduto sulla poltrona, ascoltando Billy Holiday alla radio.
‘’Ehi, zio. Dov’è la zia Clara?’’
‘’A letto.’’ Disse con tono stanco, togliendosi gli occhiali e massaggiandosi le palpebre.
‘’E tu, non hai sonno?’’
‘’Io non voglio più dormire, dormirò quando sarò morto.’’ Disse con tono tanto melodrammatico da sembrare quasi serio. Blaine gli sorrise e gli diede una pacca sulla gamba.
‘’Ho una notizia importante.’’
L’uomo lo guardò per un attimo in volto, poi si alzò dalla poltrona e si diresse verso la cucina.
‘’Vieni, parleremo meglio di la.’’
Blaine alzò per un attimo gli occhi al cielo e rise, chissà perché le migliori notizie andavano date sempre in cucina.
Colin si sedette al tavolo mentre Blaine prendeva due bicchieri dalla credenza e ci versava lo champagne che aveva comprato. Brindarono in silenzio, sorridendosi e basta.
‘’Allora, qual è questa novità?’’
Blaine si sedette e fece un sorriso nervoso. ‘’Mi sto per sposare.’’
Un silenzio.
‘’Ancora?’’
‘’…Sì.’’
‘’Ci hai già provato e non ha funzionato.’’
‘’Perché lui è morto.’’ Obbiettò Blaine con ovvietà.
‘’Già. Come?’’
‘’Un incidente.’’ Rispose in tono annoiato, poggiandosi allo schienale, conoscendo già quello che avrebbe ribattuto suo zio.
‘’No, è stata la malasorte. Io e tua zia siamo sposati da quarant’anni e non è mai morto nessuno, ti sposi tu due anni e tuo marito muore. Non sposarti mai più Blaine, ascolta tuo zio, a te il matrimonio non porta fortuna.’’
Come immaginava, Blaine lasciò che suo zio gli facesse quella ramanzina basata sulle sue superstizioni, rifugiando il volto tra le mani.
‘’Chi sarebbe poi?’’
‘’Eli. Eli Carson.’’ Borbottò.
Vide seriamente suo zio sprofondare nello sconforto. ‘’El…Ma è un idiota! Dov’è ora?’’
‘’In viaggio per Cincinnati, sua madre è in fin di vita.’’
‘’Altro brutto segno.’’
Blaine non ne poteva più. ‘’Ok, basta. Vado a dirlo alla zia, magari avrà un po’ più di buon senso.’’ Si alzò è andò verso la camera da letto, preceduto da suo zio che ancora borbottava.
‘’Clara. Clara?! Clara!’’
‘’Che c’è, chi è morto?’’
Blaine sorrise alla sua povera zia e si sedette sull’orlo del letto.
‘’Nessuno zia, scusaci…’’
‘’Blaine si sposa!’’ sbottò lo zio Colin.
‘’Ancora?!’’
‘’Sì.’’ Ma perché gli facevano tutti la stessa domanda?! ‘’Chi? Eli Carson?!’’
‘’Quel uomo non mi piace.’’ Borbottò suo zio.
‘’Non te lo devi sposare tu, Colin.’’ La donna rivolse uno sguardo comprensivo e dolce a Blaine- amava suo nipote quasi come si ama un figlio- e si mise seduta. ‘’Ma Blaine, tu lo ami?’’
‘’No.’’ Rispose sinceramente Blaine, perché era così, non amava Eli e per un momento temette che sua zia lo ammonisse, invece ampliò ancora di più il suo sorriso. ‘’Bene, quando li ami ti fanno perdere la testa e poi se ne approfittano. Ma ti piace almeno?.’’
‘’Ma sì, zia. E’ un uomo molto dolce.’’
‘’Ok, a quando le nozze?’’
‘’Tra un mese.’’
‘’Quando sua madre schiatta.’’
Blaine fulminò con lo sguardo l’uomo che alzò le mani al cielo ed uscì dalla camera.
‘’Non prenderlo sul serio, fa così ma alla fine accetterà la cosa.’’
‘’Speriamo. Ora andiamo a letto, domani devo andare a trovare una persona.’’
‘’Chi?’’
‘’Il cugino di Eli. Mi ha chiesto di rintracciarlo e invitarlo al matrimonio. Hanno litigato tempo fa e vuole riappacificarsi.’’
‘’Ha scelto bene la sua arma, chi direbbe mai di no a quei tuoi occhioni.’’ Rise sua zia mentre si rimetteva sotto le coperte. ‘’Chi è questo tizio.’’
‘’Si chiama Sebastian Smythe.’’
‘’Beh, buona fortuna caro. Notte.’’ Non aspettò neanche che fosse uscito, Clara si allungò verso la lampada e la spense, facendo sì che l’oscurità calasse nella stanza.
Blaine sospirò e si diresse a tentoni verso la porta, sbattendo anche il piede contro una sedia.
Suo zio aveva ragione, non era proprio un uomo fortunato.
 
 
 
 
 
Per essere lo studio di un avvocato, Blaine ne rimase un po’ deluso. Era piccolo, grigio e puzzava di umidità. Era stato introdotto nella stanza dell’avvocato Smythe dalla sua segretaria, una donna talmente bella che stonava con il resto dell’arredamento, e gli era stato chiesto di attendere perché l’avvocato sarebbe arrivato da lì a pochi minuti.
Dopo dieci minuti di interminabile attesa, stava per alzarsi e andarsene quando la porta si spalancò ed entrò un giovane uomo sulla trentina, con indosso un abito scuro, un po’ vecchio ma elegante.
‘’Mi era sembrato di averle detto al telefono che non volevo parlare con lei.’’ Gli si parò davanti, severo, e Blaine potè vederlo meglio. Era completamente diverso da Eli: era alto, slanciato, il fisico asciutto perfettamente fasciato da quell’abito di seconda mano- Eli non sarebbe mai stato così bene, neanche con un vestito da cinquecento dollari- e gli occhi erano verdi, luminosi… E lui cosa stava facendo?! Si stava per sposare, come gli venivano in mente quei pensieri?!
‘’Perché Eli l’ha mandata qui?’’
‘’Perché ci dobbiamo sposare e vuole che lei ci sia.’’
Vide Sebastian rivolgergli un ghigno sarcastico. ‘’Gliel’ha detto perché abbiamo litigato?’’
Blaine schiuse le labbra, in effetti non lo sapeva.
‘’Io non ho una vita. Eli si è portato via la mia vita. Sai… posso darti del tu?! Ma certo che posso. Dicevo, cinque anni fa io ero innamorato di un uomo, dovevamo sposarci. A quei tempi io lavoravo per mio cugino; un giorno Eli mi propose un grosso affare oltre oceano, mi disse che non era obbligatorio che ci andassi io, ma io ci andai comunque perché, beh perché era Eli, era come un fratello per me. Rimasi via per oltre un mese, al mio ritorno scoprii che il mio fidanzato mi aveva tradito ed era scappato con un altro.’’
Blaine lo guardava attentamente, aspettò che riprendesse la sua storia ma Sebastian non proferì più parola. ‘’Allora?’’
‘’Allora mi licenziai e venni a fare l’avvocato qui, in uno studio che si occupa di casi di secondo ordine. Non ho più niente, né amore né carriera. Nulla.’’
‘’Ma non è di Eli la colpa.’’
Sebastian lo guardò indecifrabile per qualche istante, Blaine non sapeva che fare. Improvvisamente con un gesto brusco Sebastian scaraventò un portapenne che era sulla scrivania, sul pavimento.
‘’Non me ne frega niente di essere giusto e obbiettivo, ok?! So solo che io non ho più una vita mentre lui ce l’ha, ha un uomo bellissimo di cui non so neanche il nome…’’
‘’B-blaine.’’
‘’E che ha anche un bel nome! Che cosa vuole?! Che finga di essere felice e sorrida?’’
Blaine era seriamente spaventato, terrorizzato era la parola più corretta. Probabilmente Sebastian se ne accorse dal momento che le sue spalle si rilassarono e si lasciò andare ad un lungo sospiro.
‘’Scusami.’’
Blaine si alzò dalla sedia e si avvicinò a quell’uomo tanto strano quanto fragile.
‘’Possiamo parlare da un’altra parte?’’
 
 
 
 
‘’Quando vi siete fidanzati tu e Eli?’’
Entrarono nell’appartamento di Sebastian, un piccolo loft all’ultimo piano di un palazzo. Sebastian fece segno a Blaine di lasciare il cappotto sul divano e accomodarsi in cucina. Blaine fece come gli era stato detto ed entrò nel piccolo cucinino, angusto anche quello, sedendosi al tavolo.
Sebastian lo raggiunse poco dopo, prese una bottiglia di scotch e due bicchieri e versò da bere ad entrambi.
‘’Ieri.’’
Sebastian sghignazzò, portandosi il bicchiere alle labbra. Blaine sospirò e fece roteare gli occhi. ‘’Così, cinque anni fa sei partito e il tuo fidanzato ti ha lasciato. Nessun uomo da allora?!’’
‘’Nessuna relazione.’’
Blaine gli rivolse uno sguardo confuso, al quale Sebastian rispose con uno sguardo eloquente. Blaine si schiarì la voce e bevve un lungo sorso dal suo bicchiere. ‘’Stupido.’’
‘’Tu invece, quanto tempo fa è morto tuo marito?’’
‘’Otto anni.’’
‘’Da allora?’’
‘’Nessuno.’’
‘’Beh, tu sei più stupido di me.’’
‘’No, sfortunato. E’ diverso.’’ Sebastian lo guardò a lungo con un mezzo sorriso sulle labbra, poi sospirò frustrato. ‘’Perché sposi Eli? E’ un idiota.’’
‘’Te lo ripeto, perché non ho fortuna.’’
‘’E io lo ripeto a te, lui mi ha rovinato la vita, mi ha mandato via facendomi perdere così l’unica persona che amassi. Sta attento o perderai la testa.’’
Blaine scoppiò a ridere, sotto lo sguardo sconcertato di Sebastian.
‘’Senti, tu mi racconti la tua storia e pretendi di raccontarmi quello che è successo. Io che non c’entro posso dirti quello che sei. Tu volevi liberarti di quella relazione e sei scappato, ma neghi la verità a te stesso e incolpi Eli.’’
‘’Ma che stai dicendo?’’ sbottò Sebastian.
‘’Ti racconto la tua vita.’’
‘’Ora basta.’’
‘’No.’’
E sì, l’aveva fatto innervosire. In un battito di ciglia il tavolo che li divideva era finito a terra, Sebastian l’aveva afferrato per le spalle e - cosa?!- lo stava baciando. E dio, erano anni che nessuno lo baciava così. Ma c’era qualcosa che non andava. Si staccò da lui improvvisamente.
‘’Aspetta un minuto, aspetta un minuto!’’ e no, forse non avrebbe dovuto guardarlo negli occhi. Blaine si tuffò sulle sue labbra, avvinghiandosi alle spalle si Sebastian come un superstite ad uno scoglio, strattonandogli i vestiti, lasciando che esplorasse la sua bocca. Senza neanche accorgersene fu preso di peso e trascinato in camera da letto.
‘’Cosa stai facendo?’’ chiese Blaine in preda all’eccitazione.
‘’Non è forse chiaro?!’’ ridacchiò Sebastian contro il suo collo mentre lo spogliava. Blaine gemette, inarcandosi contro il corpo di Sebastian. ‘’Dio, io ero morto.’’
‘’Anch’io… Aspetta, e Eli.’’ Chiese Sebastian in un barlume di coscienza, mentre però ancora baciava leggero le labbra di Blaine.
‘’Tu sei furioso con lui, sfogati su di me! Vendicati di lui usando me. Prenditi tutto il mio corpo, lasciagli soltanto la mia pelle e le mie ossa!’’ ok, non si era contenuto ma diavolo, erano otto anni che non aveva un contatto del genere con un uomo. E Sebastian era così dannatamente eccitante. Lo vide ghignare e abbassarsi sul suo viso.
‘’D’accordo. Non gli resterà niente il giorno delle nozze.’’
Non dissero più nulla, fecero solo l’amore… tutta la notte, illuminati dai raggi di una sovrannaturale luna che filtravano dalle finestre.
Suo zio aveva ragione, a Blaine i matrimoni non portavano fortuna… o forse sì. 






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Ok, non è uscita esattamente come volevo. Mi riprometto di riprenderla in futuro... perchè è davvero brutta santo cielo. Ma ok, spero apprezziate il tentativo. Addio. :)

 
  
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