Ehi ciao a tutti! Questa è ancora una delle mie prime fp e non è un gran che.. Fatemi sapere cosa pensate per migliorarla e da qui volevo creare alcuni capitoli in più se vi piace. Recensite!

quella mattina quando mi svegliai, accanto a me il letto era vuoto. Questo mi fece tornare alla mente quando dormivo nel letto con prim, la mia sorellina morta, e un dolore mi pervase scuotendomi dentro. Ogni giorno che passava mi accorgevo che non avrei mai superato quella perdita. Era così giovane, così ingenua, con una vita davanti. Mi alzai di scatto presa da spasmi  e scesi le scale per cercare peeta, l'unico che potesse calmarmi in certe situazioni. Era in cucina,alla griglia. " buongiorno" mi salutò sorridendomi. Ma il sorriso si cancellò dal suo volto non appena vide la mia espressione turbata. " che succede?" Mi chiese pulendosi le mani sul grembiule e avvicinandosi. Abbassai lo sguardo e mi dondolai sui talloni. " nulla è che quando mi sono svegliata non c'eri e....." Non riuscii a continuare. 
Mi accarezzò la spalla. " e ti ha ricordato Prim non è vero?" Annuii mentre una lacrima mi scivolò sul volto.  Peeta soffriva quando piangevo, così ogni volta cercavo di lottare contro le lacrime e di ricacciarle dentro ma questa volta avevano avuto la meglio. " vieni qui" mi attrasse a se e rifugiai la testa nel suo petto. Gli bagnai la maglia ma non sembrava preoccuparsene. Mi prese tra le braccia e mi fece sedere sul divano accucciata su di lui. 
Dopo qualche minuto, accarezzandomi i capelli, mi chiese con voce dolce " va meglio?" 
Alzai la testa e mi asciugai l'ultima lacrima con la mano. " si, si va meglio" poi continuai 
" peeta ma tu come facevi a sapere cosa mi era successo? Del fatto che il letto mi ricordasse prim e tutto il resto" " non lo so. Quando si ama una persona si impara tutto di lei". " grazie peeta" lo baciai dolcemente e gli accarezzai il viso. Poi sorrise nuovamente 
"Ora basta rattristarci! Stavo giusto cuocendo la carne. Come la preferisci? A me piace al sangue" " in realtà io avrei un altra idea per oggi" " ovvero?" " voglio insegnarti a cacciare. Poi così assaggi quanto è buona la selvaggina" " ma....io......eh va bene. Se questo ti rende felice va bene." " grazie grazie grazie. Prendo le armi e torno subito" gli buttai le braccia al collo e corsi a vestirmi. Cacciare e stare nei boschi mi faceva sentire meglio. Peeta mi faceva sentire meglio. La combinazione delle tre cose era la giornata ideale. La giornata però fu un disastro. Peeta si rivelò abile a colpire gli animali, a pescare e a fare trappole ma non riusciva ad avvicinarsi a loro per quanto faceva rumore. E ogni volta mi rotolavo dalle risate quando si avvicinava ad un uccello e poi all'ultimo pistava una foglia che lo faceva volare via. Ad un certo punto decise di arrampicarsi su un albero. Quando stava per colpire l'animale perse la presa e cadde di schiena. " peeta!" Mi scaraventai da lui. " peeta peeta stai bene?" Chiesi ansimante. Ma lui rideva. " più o meno. Sai KATNISS la prossima volta che mi proponi la caccia penso che ti soffocherò di carne del macellaio" sorrisi. Stava bene. 
" peeta riesci a muovere qualcosa?" " solo le labbra" così lo baciai. Non so per quanto tempo. Ma dentro di me sentivo calore e una sensazione strana allo stomaco. Le tipiche farfalle. Ma a parte questa confusione avevo capito che, anche  se il  dolore per le mie perdite non sarebbe mai finito, la presenza di peeta mi aiutava ad andare avanti, ad avere un motivo per alzarsi la mattina , ad avere qualcuno per cui lottare, qualcuno da amare