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Autore: Londra_Nimoe    24/04/2008    4 recensioni
"Poi c'è un'altro fattuccio strano che mi è accaduto un paio di giorni fa...ma non so se vale la pena di narrarvelo. Vabbè, io ve lo dico comunque, tanto non ho niente da perderci. Allora, sentite: l'altro giorno ero uscito a comprare un paio cosucce per mia madre, una donna egocentrica con manie di persecuzione, quando ho incontrato un ragazzo affascinante, della mia età, con folti capelli biondo chiaro e profondi occhi grigi. L'avreste dovuto vedere, urlava come un pazzo dietro a un'altro ragazzetto con i capelli rossi, dandogli dell'imbeccille e accusandolo di avere fatto una grande stronzata. Diceva che adesso erano intrappolati fra i babbani..."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Harry
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Premessa : Siamo al settimo anno e Voldemort è già morto da un bel pezzo.

 Tutti quelli che nel corso del quinto, sesto, ma in particolare nel settimo ed ultimo libro reale della Rowling sono morti qui invece respirano ancora. (Anche perchè non ho letto l'ultimo romanzo della saga quandi per me è come se non esistesse). Quindi, a chi di voi come me non lo ha fatto, (e per pochi intendo io e se tutto va bene un'altro paio di persone in tutto il mondo), chiedo solidarietà. ^^'

Buona lettura.

 

 

Magie,bizzarrie,inferni e altre dimensioni...

 

 

Capitolo Primo

Christopher

 

 

 

 

Trattengo il respiro.

Uno, due, tre, quattro, cinque...

Prendo fiato.

Trattengo il respiro.

Uno, due, tre, quattro, cinque...

Prendo fiato.

Smetto di trattenere l'aria.

Respiro e basta.

Oggi la piscina è pittosto piena, ci sono i corsi di nuoto per i bambini over-dieci e un gruppo di persone che fanno acqua gym per rimettere in sesto braccia e gambe operate da poco. C'è anche qualche ragazzina speranzosa di rimorchiare, ma dubito che ce la farà. Qui non si trova mai nessuno di interessante.

Oh! Scusate, non mi sono ancora presentato, che cafone! Il mio nome è Christopher, abito in un piccolo paesino a sud di Londra, in Inghilterra. Ho compiuto da poco 17 anni e l'altro giorno sono andato al cinema a vedere "Io Sono Leggenda". Mi è piacito molto, ma chi mi conosce se lo aspettava: io amo i thriller-horror.

Oggi è martedì e quindi eccomi agli allenamenti di nuoto, dove come un pazzo cerco di impiegare il meno tempo possibile nel fare dieci vasche a stile libero: fra tre settimane ho le gare scolastiche e la mia prof mi ha costretto a partecipare solo perchè io faccio effettivamente nuoto da quando ho sette anni. Una vera è propria ingustizia, perchè così invece di andare a nuoto tre volte alla settimana ce ne devo andare quattro. Come se non avessi niente di meglio da fare...

Oddio, effettivamente non ho niente di meglio da fare. La mia vita sociale è all'osso da quando mi sono trasferito da Londra. Cambiare scuola e piscina non mi ha aiutato a fare nuove amicizie, per l'appunto credo che la frase più lunga che abbia sentito rivolgermi sia stata quella della professoressa che mi diceva di partecipare alle gare di nuoto. Triste lo so, ma è vero.

Infondo non è neppure colpa dei miei compagni, io ammetto di non averci neppure provato a parlare. Non mi interessano le nuove amicizie, bisogna cominciare tutto da capo, presentarsi, dire dove abiti, dare il numero di cellulare, dire il tipo di musica che ascolti, se hai la ragzza... e io che dovrei rispondere a questo? "No, non ce la ho la ragazza...sono gay".

Voi potreste pensare: che c'è di male?

Niente, è ovvio. Solo che poi la gente inizia a guardarti in modo differente e diffidente, a farti strane domande su fatti personali...quello che credo io è che le persone si creino dei tabù inutili su noi omosessuali e quelli che sono reali li interpretano a modo loro fermandosi alle apparenze e non andando oltre.

Poi c'è un'altro fattuccio strano che mi è accaduto un paio di giorni fa...ma non so se vale la pena di narrarvelo. Vabbè, io ve lo dico comunque, tanto non ho niente da perderci. Allora, sentite: l'altro giorno ero uscito a comprare un paio cosucce per mia madre, una donna egocentrica con manie di persecuzione, quando ho incontrato un ragazzo affascinante, della mia età, con folti capelli biondo chiaro e profondi occhi grigi. L'avreste dovuto vedere, urlava come un pazzo dietro a un'altro ragazzetto con i capelli rossi, dandogli dell'imbeccille e accusandolo di avere fatto una grande stronzata. Diceva che adesso erano intrappolati fra i babbani.

Ora, dico io, c'è ne è di gente strana al mondo, he! Apparte il fatto di non sapere cosa sia un babbano, vi posso assicurare che quei due avevano un aspetto strano. Vestivano delle toghe nere, sembravano quelle di un liceo, ma non ricordavo di avere mai visto niente di simile. Insomma, di serpenti e grifoni non se ne vedono più molti ora.

In ogni caso...Mi sono avvicinato, tranqullo, e ho chiesto a quei due se avevano bisogno di qualcosa. Sapete cosa ho ricevuto in cambio? Un'occhiata glaciale dal tizio biondo e un NO! secco da quello rosso.

-Weasley lascia parlare me!-, ha attaccato uno, -io faccio quello che voglio Malfoy, non sei tu che mi devi dare ordini!-, -Ah no? Allora vedi di trovare un sistema RAPIDO per riportarci a Howgarts!-. L'altro si era zittato come un cane bastonato.

Il biondo mi ha scrutato dall'alto in basso e ha sospirato. -Dove siamo?-

-come dove siamo?-

-come si chiama il posto in cui siamo!-

-Dover- risposi incerto. Speravo che sapessero di essere perlomeno in Inghilterra.

-Almeno c'è il mare- bronfocchiò il rosso. L'altro lo congelò.

Io fui sollevato.

-Come ti chiami?-

-Cristopher. Tu?-

-Draco, Draco Malfoy e lui è Lenticchia. Anche se da oggi dovrò trovargli un nome più adatto, come BRUTTO IDIOTA-

-Io non sono Lenticchia! Il mio nome è Ronald Weasley-

Il biondo rise. -C'è da esserne fieri he? Io non andrei a dirlo troppo in giro-

-Zitto Malfoy o giuro che...-

-Che fai cosa?!? Quando ci avrai tirato fuori da qua allora potrai permetterti anche solo di provare a minacciarmi, ora come ora ti conviene stare zitto o ti riduco a veleno per topi!-

Io sorrisi straziato. Mi sembrava di essere in un telefilm comico.

-Speriamo che il vecchio si accorga presto della nostra sparizione e mandi qualcuno a prenderci- disse il biondo più a se stesso che all'altro.

-Potremmo andare a Londra-

-A fare cosa? Il treno non passerà prima di 10 mesi... ma tu guarda se per colpa tua dovevo iniziare l'anno così... appena torniamo a scuola ti faccio così nero che sembrerai uno spazzacamino-

Il ragazzo mi guarda di nuovo. Questa volta sembrava essersi abituato alla mia presenza e l'occhiata si è fatta meno gelida.

-Tu conosci qualche mago?-

Mago? Oddio, ceredetemi, per un attimo ho creduto che fossero davvero  pazzi.

-No, non credo proprio-

Il rosso sbuffò animatamente.

Il biondo lo ignorò. -Potremmo andare dagli zii dei Potter- disse infine dopo cinque minuti di eterno silenzio.

Ronald scosse la testa con tutta la forza che aveva in corpo. -Ma sei matto?! Come ti vengono certe idee Malfoy? Quelli, se possibile, sono addirittuta più svitati della tua famiglia!-

Draco ignorò la battuta deciso a fargliela pagare più tardi. -Senti Lenticchia, se non mi vogliono ascoltare con le buone, proverò con le cattive. Affari loro, a me non interessa...Devo trovare un posto dove passare la notte-.

Finsi un colpo di tosse sperando di venire preso in considerazione. Bhè, a dire la verità non so perchè, in fondo non potevo presentarmi a casa e dire a mia madre che avevo portato due ragazzi per la notte...O si?

Draco alza il sopracciglio destro e mi fissa con aria interrogativa. -Che vuoi coso?-

-Potreste passare la notte da me-, lo dissi senza pensarci troppo, infondo...Chi li conosceva quei due? Potevano essere dei piccoli serial killer, ma avevo talmente tanta voglia di passare del tempo con un mio simile e finire di parlare solo con il gatto che mi è venuto spontaneo.

-Weasleyuccio io vado, tu fai come vuoi- disse in fine Draco, questa volta senza guardarmi negli occhi.

Io sorrisi. Davvero, lo feci di gusto.

E sorrido anche ora...

Guardo il mio orologio ad acqua. Cavolo, sono le già le 18.00! Quei due sono almeno due ore e mezzo che mi aspettano negli spogliatoi... si saranno uccisi, o almeno credo. Da quanto ho visto non vanno molto daccordo, uno è un totale rompicoglioni e l'altro è talmente strafottente da fare venire manie omicide anche ai morti.

Salto fuori dalla piscina e corro negli spogliatoi. Prego di non trovarci un cadavere. Apro la porta, apparentemente sembra non essereci nessuno. Svolto l'angolo e scoppio, senza volerlo, a ridere.

Davanti a me, legato come un salume, c'è Ronald Weasley attaccato ad un armadietto. Poco distante da lui, seduto su una panca, Draco mangia una mela, una di quelle che ho comprato con loro prima di venire in palestra.

-Perchè lo hai legato in quel modo?-

Draco alza le spalle, indifferente. Penso che deve essere abituato a fare torti agli altri, ma non a subirli.

Inizio a slegare Ron, ma le corde sono legate troppo strette e senza un coltello sarà difficile che ci riesca. Per quel che ne so a Draco andrebbe bene così.

-Mi dai una mano?- gli chiedo, speranzoso.

-Perchè dovrei? Sono stato io a legarlo-.

Non è molto amichevole, decisamente no.

Sospiro e guardo Ron. Lui non dice niente e scuote la testa.

-Ci vengono a prendere stasera- dice di punto in bianco Draco continuando a mangiare la mela. -E tu devi venire con noi-

Ron scuote più velocemente la testa -non è vero che deve venire con noi. Silente non lo ha detto!-

-CHI-SE-NE-FRE-GA!- sbotta Draco, stavolta con occhi di fuoco, -il vecchio deve solo stare zitto, se non fosse per lui sai quante in meno ne avevamo passate?-

-Non puoi portare un babbano ad Hogwarts!-

Draco sorride. -Ah no? Allora vedremo. Vuoi scommetere Lenticchia?-

Io non ci capisco più niente, per me è come se parlassero arabo. Mi sento come uno che guarda un film in televisione.

 Ronald sbuffò, -non scommetto con i giocatori che barano-

-No, Weasley, tu non scommetti con i vincitori, tutto qui. Sei un perdente e resterai un perdente fino alla morte...-

Ron dirigna i denti come un cane. Ha il viso rosso come un pomodoro. -E va bene, Malfoy, cosa vuoi scommettere?-

A Draco si illuminano gli occhi, come i fanalini di un auto.

-La Granger? Anzi no, troppo facile. Me la porterei a letto prima della fine del trimestre...-

-Non ti azzardare a parlare così di lei!-

Io passavo lo sguardo da uno all'altro, confuso.

-Non scaldarti, Weasley, altrimenti esplodi-. Draco si alza mostrandosi per il pezzo di ragazzo che è, e io sento un brivido lungo la schiena che mi assale. Mi scruta per un attimo e poi torna a guardare Ron.

-Facciamo così: se nessuno scopre la presenza di Chris per almeno un paio di mesi, tu dici pubblicamente a tutti che hai una cotta per la mezzosangue-.

Sento Ronald deglutire pesantemente. Ormai sa che non si può più tirare in dietro.

-Va bene-, dice a malincuore, -ma se invece lo scoprono tu confessi a tutti che sei andato a letto con Harry Potter!-.

Guardo Draco. Sembra indifferente.

-Come vuoi, tanto non ci crederà nessuno, specialmente se lo dici tu...e inoltre ero ubriaco quella notte...-

Tengo lo sguardo fisso sul biondo e per un istante ho la vaga sensazione che dica una gran stronzata. Sorrido.

Errare humanum est.

Perseverare no, è divino.

 

E in effetti di divino Draco Malfoy, lo scoprii in seguito, aveva tutto...

 

 

Benvenuti a tutti!

Questa è la mia nuova Fan-Fiction, che spero possa essere definita divertente, ma riflessiva,

soprattuto nei capitoli che seguiranno.

Ho iniziato a mano libera ed è venuto fuori questo...

Vabbè, vedremo in seguito cosa accadrà, per ora vi dico solo che non sarà una storia troppo impegnativa, ma

leggera, per fare un paio di risate.

Ovviamente, come sempre quando scrivo, le coppie saranno scelte a seconda dell'ispirazione momentanea,

l'unica sicura è una Harry/Draco come avrete sicuramente letto, e che,

essendoci questo nuovo personaggio inventato da me, le cose potrebbero essere stravolte...

Quindi, che altro dire? Come al solito solo: RECENSITE!

Grazie.

 

Londra - Nimoe

 

 

 

 

  
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