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Autore: RadioPotter    12/11/2013    2 recensioni
La Seconda Guerra Magica era ormai finita da tempo e tutto -o quasi- era tornato alla normalità.
Diagon Alley era di nuovo ridente come un tempo e centinaia di maghi e streghe di ogni genere si accalcavano ora lungo la via acciottolata, vociando, ridendo, guardando le vetrine.
Solo una persona non condivideva la gioia della tanto agognata tranquillità: Harry Potter, avvolto fino al naso nella sua calda sciarpa rosso fuoco, era, infatti, alle prese con un problema. Un grosso problema...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Un'impresa da prescelto
di ReemWeasley

La Seconda Guerra Magica era ormai finita da tempo e tutto -o quasi- era tornato alla normalità.
Diagon Alley era di nuovo ridente come un tempo e centinaia di maghi e streghe di ogni genere si accalcavano ora lungo la via acciottolata, vociando, ridendo, guardando le vetrine.
Solo una persona non condivideva la gioia della tanto agognata tranquillità: Harry Potter, avvolto fino al naso nella sua calda sciarpa rosso fuoco, era, infatti, alle prese con un problema. Un grosso problema.
Avrebbe preferito di gran lunga affrontare di nuovo l'Ungaro Spinato, le Sirene e tutte le Creature Magiche più temibili; avrebbe addirittura preferito combattere nuovamente contro Voldemort, pur di non fare ciò che invece si apprestava a compiere.
Perché il suo problema aveva un nome ben conosciuto: Ginny Weasley.
Ginny, la ragazzina da sempre innamorata di lui, la fanciulla che l'aveva sempre supportato durante i suoi anni ad Hogwarts, la giovane donna, tenace e caparbia, che aveva combattuto contro Voldemort, con lui e per lui; la donna che Harry si era riscoperto ad amare con tutto se stesso, tanto da voler compiere finalmente il grande passo. Voleva sposarla.
Tuttavia, per un motivo o per l'altro, non aveva mai trovato il momento adatto per parlarle -o almeno così diceva lui-; ma quella sera aveva deciso di farle finalmente la sua proposta.
Peccato che, proprio prima del loro appuntamento, il coraggio del famigerato Prescelto era completamente sparito nel nulla.
Dopo aver preso un lungo respiro, Harry si smaterializzò alla Tana, dove era atteso da Ginny per una cenetta romantica a lume di candela, solo loro due. Ovviamente, nulla andò come egli si aspettava: tutti i membri della famiglia Weasley erano presenti e lo accolsero con grande entusiasmo, senza lasciargli neanche il tempo di salutare la bella fanciulla dai capelli rossi.
"Ehm, Ginny... Posso parlarti un attimo in privato?" Sussurrò alla ragazza, dopo averle schioccato un bacio sulle labbra.
"Oh Harry caro, da quanto tempo! Ma quanto sei deperito ragazzo mio, ma mangi? Ah, Ginny, tesoro, puoi andare a prendermi un attimo la mia bacchetta? L'ho lasciata nella mia stanza, quanto sto diventando smemorata... Eh, la vecchiaia! E tu, Harry carissimo, raccontami, come va la tua carriera da Auror? L'ho sempre detto che avresti avuto successo, ragazzo mio!" Intervenne Molly, senza permettere ai due ragazzi di pronunciare una sola parola.
Harry seguì sconsolato la signora Weasley in cucina, ma la sua agitazione era a livelli talmente alti da riuscire a dire a malapena due o tre parole di seguito; tuttavia, non appena vide comparire nuovamente Ginny, il suo volto si aprì in un largo sorriso e le andò incontro. Ma, in meno di un secondo, si materializzò, proprio in mezzo a loro due, Ron.
Harry si dovette trattenere dal saltare addosso all'amico e mandarlo via a calci.
"Ciao Harry, che bello rivederti! Scusa ma sono un po' di fretta, devo uscire con Hermione e non ho la minima idea di come vestirmi... Ginny, mi dai una mano? Ti prego, ti prego, ti prego!" Con la medesima velocità con cui era comparso, Ron se ne andò trascinandosi dietro la sorella e lasciando Harry sconvolto, indeciso se scoppiare a piangere per la tensione o se correre via da lì.
Finalmente, dopo un'attesa che a lui parve infinita e dopo altrettante -infinite- chiacchiere della signora Weasley, Ginny ricomparve, scusandosi con il fidanzato per l'inconveniente.
Ma non era ancora finita, perché dopo Ron arrivarono George, Percy, Charlie, Bill, Fleur, e ognuno con uno "Scusa Ginny...", "Ehi Ginny!", "Ginny, per favore...", "Ginny mi puoi aiutare?", "Ginny?".
Al millesimo "Ginny!" Harry non resse più e urlò: "Ma insomma, basta! Possibile che io non possa parlare un attimo con la mia fidanzata? Per le mutande di Merlino, ora a questo mondo non si può neanche più fare una proposta di matrimonio come si deve!"
Alle parole del Prescelto tutti fecero immediatamente silenzio. Un silenzio carico di meraviglia, stupore, aspettative.
Poi, in un attimo, Ginny si gettò tra le braccia dell'amato ridendo: "Harry, sei proprio un disastro con le dichiarazioni!"
Harry arrossì, ma ebbe ancora la forza per chiedere, sorridendo: "È un sì?"
Il bacio che ne seguì fu la risposta che aspettava, da tanto, troppo tempo.
   
 
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