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Autore: Paradichlorobenzene_    12/11/2013    3 recensioni
Attenzione! Song-Fic ispirata alla canzone "Marie-Luise" di Lily.
Amava Marie-Luise più della sua stessa vita.
Amava i suoi capelli biondi, gli occhi limpidi, l’aggraziato modo in cui rifletteva ogni suo movimento in maniera perfetta. Amava il candore della sua pelle e del suo sorriso.
[...]
Odiava Marie-Luise, il modo in cui lei si arrendeva così facilmente.
Il modo in cui, mentendo a se stessa, si frantumava in mille pezzi come un cuore di cristallo, frammentandosi a contatto con il pavimento freddo. Brillava, spezzandosi.
[...]
Aveva detto addio per sempre a Marie-Luise, l’aveva distrutta.
Se non poteva averla lei, non l’avrebbe mai avuta nessuno.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Marie-Luise

«Desiderai vederti, desiderai baciarti, desiderai sentire il calore del tuo abbraccio fino alla fine.
Ancora ricordo la sensazione che dà il desiderare di abbandonare tutto il resto.»

Amava Marie-Luise più della sua stessa vita.
Amava i suoi capelli biondi, gli occhi limpidi, l’aggraziato modo in cui rifletteva ogni suo movimento in maniera perfetta. Amava il candore della sua pelle e del suo sorriso.
Fin da quand’erano piccole, l’una era uguale all’altra. 
La trovava sempre nello stesso punto, quando la cercava. 
Amava Marie-Luise, così perfetta e sorridente, di fronte allo specchio della sua stanza. Identica a lei.
Amava la sua timidezza, dimostrata dal fatto che non le rispondeva mai. Una forma di silenzio-assenso. 

«Ma un giorno, lontane da tutto e da tutti, ti chiesi perché stessi piangendo.
Sicuramente, qualcosa ti era stato portato via.»

 
Odiava Marie-Luise, il modo in cui lei si arrendeva così facilmente.
Il modo in cui, mentendo a se stessa, si frantumava in mille pezzi come un cuore di cristallo, frammentandosi a contatto con il pavimento freddo.
Brillava, spezzandosi.
Odiava Marie-Luise, il suo modo di piangere così disperato che riusciva a farla rattristare, ed infuriare. 
Le sue occhiaie profonde e scure, il suo improvviso pallore e gli occhi gonfi. Odiava la sua profonda debolezza e la sua sadica determinazione. Il vederla piangere. Lei aveva cercato di persuaderla, di convincere Marie-Luise che stava mentendo a se stessa, al suo cuore. Ma non avrebbe permesso a nessuno di separarle. 
Marie-Luise guardava lui con lo stesso sguardo con cui lei guardava Marie-Luise, pertanto, a difesa dell’amore di lei per la ragazza così uguale a ciò che era, al riflesso gioioso che rivoleva indietro, prese una drastica decisione. 

«Questi occhi vuoti continuano a fissare lontano. Qual è il problema?
Il problema, dici? Ehm ... Ma perché continuo a farmi domande, e a pretendere una risposta
Da me stessa?»
 
Solo il suo amore per lei, incolume al tempo, sarebbe durato. 
Quello degli altri, incapace di superare anche i più ardui ostacoli, presto sarebbe svanito. 
Sperò ardentemente che, una volta conclusosi il suo progetto, Marie-Luise sarebbe stata in grado di pensare solo ed esclusivamente a lei. 
Il rosso scarlatto era così bello a contatto con le bianche piastrelle della camera. 
Rosso come i petali delle rose, come il nastro che Marie-Luise portava al collo. O come il sangue che, gocciolando lungo i polsi, si raccoglieva in piccole pozze attorno a lei, facendosi strada come i rami di un albero in crescita lungo le sue braccia.
Guardò sfuggente la sua Marie-Luise, con occhi languidi ormai in grado solo di piangere. Guardò la sua pelle sempre più pallida, le labbra scurirsi in un accennato sorriso. I capelli biondi che tanto amava sparsi sul pavimento, rossi anche loro. Strinse la lama del coltello nella mano destra, che già da prima lo teneva. Chiudendo gli occhi, avvertì solo una pungente sensazione di freddo, prima del buio.
Aveva detto addio per sempre a Marie-Luise, l’aveva distrutta. 
Se non poteva averla lei, non l’avrebbe mai avuta nessuno. 
«È ormai tardi per i rimpianti.
Dopotutto, noi abbiamo passato insieme ogni singolo giorno fin da giovani:
“Come sorridevano, tutti gli altri…”
Ho ricordato tutti i tuoi desideri, piangendo un’ultima volta.»

 





-Note dalla dark side-
Sera a tutti! Chi mi conosce lo sa bene che in determinate storie se non m'infilo da qualche parte non sono io, quindi, eccomi qua. In questa in particolare ho inserito le note per alcuni chiarimenti. Intanto, come già detto nell'introduzione, la canzone è tratta da "Marie-Luise" di Lily, lascerò il link del video alla fine di queste note perché sono chiavica e non so usare i collegamenti ipertestuali. Inoltre, riguardo ad alcuni chiarimenti sulla storia, la ragazza è ossessionata dal suo riflesso nello specchio (nel video credo sia un suo alter-ego immaginario).
Quindi, da tutto questo dipende la sua ossessione per Marie-Luise, che a questo punto sarebbe se stessa, e la sua conseguente follia - dovuta ad un'innamoramento incidentale e non voluto -.
Detto questo, mi scuso per eventuali errori d'ortografia e, o, distrazione - ci tengo molto, sigh -  e per eventuali lettori che si sono gettati nell'impresa della lettura vedendo il bollino arancione e sono rimasti scandalizzati dalla scena finale. Vi chiedo umilmente perdono. Alla prossima!
P.S. ATTENZIONE, Questa potrebbe diventare una possibile raccolta di diverse one-shot tratte da diverse canzoni. Se lo diventerà, si vedrà in seguito.

http://www.youtube.com/watch?v=ziev5XsdE-0
   
 
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