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Autore: ApatheticHysteria    24/04/2008    2 recensioni
Passing by, you light up my darkest skies,
you take only seconds to draw me in.
So be mine, and your innocence I will consume.
Song-Fic ispirata alla creazione di Dark Shines. Enjoy.E' vietato inserire il tag br doppio, alla fine o all inizio di una trama. Ladynotorius
Genere: Malinconico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non sa come sia iniziata questa storia. Ricorda solo un paio di occhi blu penetrare tra la moltitudine di accecanti luci multicolore che danzavano attorno al palcoscenico, e una lucente chioma dorata andava coronare un piccolo viso.
Stava lì, ferma, contro la transenna, tra il mare di fan che si dimenavano selvaggiamente al ritmo della musica. Invece lei non accennava ad un movimento brusco, in mezzo a quel mare di braccia e di corpi sudati in balia della musica pulsante pareva una statua. Nemmeno al riff di basso più scatenato, al più potente assolo di chitarra o di batteria si mosse. Si limitava a far ondeggiare il capo chiudendo gli occhi, quasi ad assaporare il ritmo pulsante delle note che venivano sparate in aria con violenza.
Era davanti al bassista, ma per un qualche motivo a lui ancora ignoto, i suoi occhi restarono per tutto il tempo ancorati alla chitarra. Per un momento ricorda di aver avuto paura che fosse una di quelle groupie impazzite con cui aveva passato solo poche ore assieme e che lo avevano seguito per ogni singola data del tour. Seppur non ricordasse i loro visi, quello della misteriosa ragazza con gli occhi di ghiaccio non sembrava riportargli alla memoria nessuna donna con cui fosse stato o con cui perlomeno ci avesse provato.
Intanto lei continuava a fissare lui e ogni sua mossa, le sue dita che si muovevano veloci e sicure sui tasti del proprio strumento.
Il primo frammento d'attimo in cui riuscì a scambiare uno sguardo abbastanza lungo con lei fu quando scese dal palco per il primo encore, un solo attimo che bastò per gelargli il sangue e fargli distogliere lo sguardo immediatamente.
Il concerto proseguì come da programma, ogni nota vibrante nell'aria faceva muovere la calda massa di persone succubi di quell'incantesimo, fino all'esplosivo finale che trascinò nella sua furia i componenti della band, portandoli a tuffarsi sulla batteria, distruggendola.
Non appena riuscì a rialzarsi si rifugiò dietro le quinte del palco, buttando a terra con noncuranza la maglia ormai intrisa di sudore e schiaffandosi ansimante su un divanetto con i timpani ancora indolenziti.

Ancora più sfocato e annebbiato era il frammento di memoria in cui lui le si avvicinava, lui che la scortava nel backstage, il festino post-concerto, e la sua buia camera d'albergo... Ogni cosa gli sembrava più un sogno, uno di quei sogni terribilmente malinconici ed angoscianti da cui vorresti sfuggire ma allo stesso tempo lotti per non svegliarti, tanto essi sono affascinanti e misteriosi. Ecco. Lei era come un affascinante e malinconico incubo.
La sua pelle aveva un qualcosa di unico, come unica era stata l'occasione in cui lui ha avuto l'occasione di assaporarla. Per tutto il tempo, nonostante la sua mente fosse stata offuscata prima dall'alcol, poi dal piacere, c'era una sensazione d'angoscia che lui non riusciva a spiegarsi. Per ogni singolo secondo in cui lui l'aveva tenuta stretta, lei gli aveva solo dato un'impressione di vuoto incolmabile. Aveva l'angosciante sensazione di essere stato vicino al fantasma di quella ragazza, non lei nella sua interezza. Era qualcosa di ignoto, straziante. L'aura di mistero diventava densa come miele amaro quando lei alzava le bellissime iridi di zaffiro sulle sue, intrappolandolo e rubandogli il respiro dalla gola, quasi sotto quelle vesti da musa dalla voce lieve si celasse il peggiore dei demoni. Gli viene quasi da ridere a ripensarci. Il gelo, infatti, non appena udito lo scatto della serratura, si tramutò in un violento ed indomabile incendio. Non gli diede il tempo di proferir parola, in quanto preferì metterlò a tacere con le sue labbra tanto roventi da dare l'impressione di essere congelate. Bruciò ogni suo pensiero razionale e le sue mani riuscirono ad annientare gran parte del suo subconscio, lasciando dietro di esse una scia di cenere fumante. Lo risucchiò all'interno di un vortice di fiamme talmente intenso che gli parve sciogliersi. Per un attimo gli sembrò che la sua camera si fosse trasformata nell'inferno, ogni cosa sembrava lambita dal fuoco, e la sua visone era pulsante di una luce rosso rubino. Gli rimbombano ancora nelle orecchie i sospiri acuti e il suo corpo sembra ancora vacillare ogni qualvolta che lui avverte un profumo vagamente simile a quello di lei. Si chiese se non fosse stato vittima di un suo incantesimo, incatenandolo nella prigione del suo stesso desiderio.
Ancora ora, dopo mesi da quell'incontro, lui si ritrova ad indugiare sui suoi pensieri che brillavano di una luce oscura. Non riesce a ricordarsi il nome di quella misteriosa ragazza, ma la sua essenza era rimasta a tormentarlo con dolorosa puntualità.

E lui, chiuso nella stanza affogata nel silenzio, con un gesto nervoso afferra un foglio dalla scrivania illuminata dalla luce fioca di una lampada.
Indugia un istante sul foglio bianco, per poi scrivere con tratto pesante e inusualmente deciso due parole. Le rimira per un pò, sono così contrastanti da apparire belle, messe vicine.
Intanto, una melodia comincia ad insinuarsi nella sua mente. Si alza dal letto con uno scatto, e afferra la chitarra acustica precendentemente abbandonata sul pavimento, la pone sul proprio grembo.
Riprende in mano il foglio, lo guarda ancora. Sì -pensa- queste due parole sono stupende. Le sue labbra si tingono di un sorriso amaro, ripone il foglio sul materasso, e comincia a suonare una misteriosa serie di note. Non indugia un attimo, gli sembra tutto estremamente naturale, come se quella melodia fosse già stata scritta tempo prima.
Guarda per un attimo ancora il foglio sorridendo, mettendo voce alle silenziose tracce d'inchiostro sulla carta.
"Dark Shines."
  
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