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Autore: honeyandthemoon    13/11/2013    0 recensioni
Dea vive con Louis, Niall e Zayn in una casa rosa a Notting Hill.
Sono tre persone completamente diverse, ma ugualmente imbarazzanti.
Dea si è trasferita da loro dopo la rottura con il suo ragazzo, beccato a letto con la sua 'migliore amica'.
All'inizio questa convivenza sarà dura, strana e a volte pazzesca, ma dopo qualche tempo i tre ragazzi capiscono che si sono davvero affezionati a Dea.
Vivranno situazioni pazzesche, serate ballerine e mattinate esilaranti.
Loro quattro, insieme impareranno qualcosa di più su ognuno di loro, sulla vita, e anche su quel sentimento che fa così paura: l'amore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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That Girl







“Amore, ehi amore! Sono tornata” dopo un’intera settimana ad accudire mia madre ero tornata a casa, per riabbracciare il mio ragazzo e per ritrovare la mia serenità. Entrai in casa con tutte le più buone intenzioni, preparargli il suo pranzo preferito, riordinare tutto, uscire a fare una passeggiata,  per poi tornare a casa e buttarsi sotto le coperte. Ma lui aveva una sorpresa per me, la più bella di sempre.
Entrando nella mia camera da letto, trovai lui e la mia cosiddetta ‘migliore amica’, sotto le lenzuola. E di certo non stavano cercando quello stupido topo che era apparso qualche giorno fa.
“Ma voi che cazzo state facendo?” urlai buttando la valigia per terra.
Natasha, già il suo nome faceva intendere la sua natura, si stava dando da fare ai piani bassi, mentre lui se ne stava goduto sul letto, con le mani dietro la testa e gli occhi chiusi.
La mia voce spaventò lui, e bloccò lei.
 “Amore, sei tornata!” Ben, come avevo potuto mettermi con uno di nome Ben, si tirò su coprendosi con il lenzuolo, come se ci fosse qualcosa da coprire, ma così scoprendo i lunghi capelli rossi di Natasha.
“Tu mi fai schifo” dissi indicando Ben.
“E tu sei, e rimarrai la solita troia” urlai verso Natasha.
“Tra una settimana tornerò per prendermi tutto ciò che è mio, quindi i pregherei di non farti vedere in casa, altrimenti ti ritroverai senza un braccio.” Presi la mia valigia, uscii di casa e mi diressi il più lontano possibile da quello schifo di villetta a schiera che avevamo affittato insieme.
Arrivata ad Hyde Park mi misi a piangere come una bambina di due anni.
Avevo perso quattro anni della mia vita dietro ad un coglione di nome Ben, e ne avevo spesi altrettanti parlando con la mia, ormai, ex migliore amica di tutto quello che mi succedeva con lui.
Dopo aver pianto, aver attirato l’attenzione di tutti i passanti, e aver insultato tutti gli scoiattoli che mi passavano vicino mi diressi verso il primo ostello che mi passò per la testa.
Appena entrai nella piccola camera singola presi il cellulare, iniziai a digitare “Come uccidere il mio ex ragazzo”, e nel mentre speravo che un enorme meteorite cadesse sulle loro teste.

Il giorno dopo ero in università, le mie occhiaie facevano invidia alla famiglia Adams, i lunghi capelli marroni erano sepolti dentro un cappello, il mio maglione urlava ‘non guardatemi’, essendo che l’aveva fatto mia nonna, e c’era veramente scritto ‘Non guardatemi’ ma con l’aggiunta di ‘se no vi stacco un braccio’. Mia nonna ha sempre avuto dei problemi a rapportarsi con la gente, forse era ereditario.
Passeggiando per il giardino notai un foglietto per terra, lo raccolsi. Con una pessima calligrafia era stato scritto ‘Cercasi ragazzo\a che voglio condividere un appartamento. Se sei una ragazza sarebbe fantastico. Se sei un ragazzo porta una birra per fare buona impressione”. Era il modo peggiore di presentarsi come probabili coinquilini, ma a me non importava. Avevo bisogno di un appartamento, non potevo restare in ostello tutta la vita, e volevo la mia roba.
Composi il numero, e una voce da un spiccato accento irlandese mi rispose.
“Ciao sono Niall, cerchi un appartamento?”
Risposi di sì, sentivo fermento nella sua voce, forse perché ero una ragazza. Mi lasciò l’indirizzo, e finite le mie nove, lunghissime, infinite ore di lezione, passai a prendere la mia valigia e mi diressi verso Nottingh Hill, ovvero dove l’irlandese mi aveva detto di andare.

Mi ritrovai davanti ad una casa rosa, e mi stavo chiedendo cos’avevo fatto di male per meritarmelo.
Suonai, sentivo delle voci provenienti da dentro, rumore di una televisione accesa, padelle che cadevano e una chitarra.
La porta si aprì di scatto.
“Ciao” non era la stessa voce che mi aveva risposto al telefono. Un ragazzo qualche centimetro più alto di me mi sorrise, aveva due occhi azzurro cielo primaverile, e un orribile taglio di capelli.
“Ciao, io sono Andrea”
Sì, mia madre è pazza. Mi aveva dato un nome da uomo. Avete presente la serie televisiva ‘Will e Greys?’. Bene. Vi ricordate la mamma ed il papà di lei? Bene. Mia madre era loro due messi insieme, amplificata per venti.
Lei faceva i tarocchi, i massaggi tailandesi, andava in moto, e quando ne aveva voglia lavorava nel suo negozio di frutta e verdura.
Io mi ero ritrovata a passare la mia intera infanzia con i capelli tagliati cortissimi, vestita come un maschiaccio, e iscritta a tutti i corsi sportivi possibili ed immaginabili.
“Ma gli amici mi chiamo Dea” mi corressi, prima che iniziasse a fare qualche battuta sul mio nome.
“Ciao, io sono Louis Tomlinson. Tu sei la ragazza che ha chiamato per l’annuncio?”
“No, sono l’idraulico, non avevate chiamato lui?” l’umorismo era una delle mia più grandi doti.
Louis mi guardò spiazzato per una attimo, poi iniziò a ridere come una pazzo.
“Mi stai già simpatica” aveva risposto “ vieni dentro, ti presento il resto della banda”.
Entrai in una piccola casetta, arredata con mobili nuovissimi. Era a due piani, il primo piano era costituito dalla cucina, dal salotto e da un piccolo bagno, mentre sopra vi erano tre camere da letto. Louis mi stava facendo fare il giro panoramico.
“ E loro sono, Niall Horan” disse indicando un ragazzo biondo che stava suonando la chitarra “e Zayn Malik, il nostro terrorista preferito”.
“Fottiti Tomlinson” fu la risposta di Zen, Zac, Zoe, Zayn!
Ero una frana con i nomi, ma il suo l’avrei imparato con il tempo.
“Piacere io sono Dea” strinsi la mano del moro, un sorriso abbagliante fece volare via le mia mutande ad una velocità super sonica.
“Porca puttana, puoi non sorridere? Rischi di uccidere qualcuno.” Dissi cercando di non dare a vedere il mio ‘recupero mutande’.
“Sono irresistibile baby!” ecco, dopo un’affermazione del genere poteva scordarsi che avrei imparato il suo nome.
“Io sono Niall, il ragazzo con cui hai parlato oggi” il ragazzo biondo che poco prima si trovava nel giardino a strimpellare la chitarra si stava dirigendo verso di me.
“Ciao Dea” dissi, porgendogli la mano. Sorrise anche lui, e una fila di denti drittissimi e bianchissimi mi folgorò.
“Bene, noi saremmo i tuoi coinquilini, questa è la casa e tu avresti la camera matrimoniale grande, Zayn ha quella più piccola e Niall ed io condividiamo la stanza.” 10 punti a favore loro per la stanza matrimoniale. “L’affitto è di 400 sterline al mese, riscaldamento incluso. Il giardino è un po’ off-limits, a causa di alcuni lavori che il proprietario di casa vuole fare,  il caminetto nella tua stanza è finto, non provare a buttarci dei ceppi di legno, altrimenti salti in aria te, la casa e noi. Se hai freddo vieni in soggiorno e noi tutti ti abbracciamo” iniziai a ridere, mi piacevano questi tre ragazzi.
“Bene, ci sto” esclamai tirando fuori la mia biro della felicità “dove devo firmare?”
 
Dai li a due giorni i ragazzi mi accompagnarono a casa di Ben per riprendermi tutto ciò che avevo comprato o portato dall’Italia.
I miei vestiti, i piatti, il televisore al plasma 40 pollici, alcune statuine regalatomi da mia madre per scacciare via gli spiriti, i miei asciugamani, e altre mille piccole cose che a Ben avrebbero sicuramente dato fastidio.
Prima di uscire lasciai le chiavi sul ripiano della cucina, quasi vuoto, e gli scrissi un biglietto “Sei stato un gran bastardo, Natasha una gran puttana, e il detto ‘ciò che è mio è tuo’ è passato di moda. Mi sono ripresa tutto, anche le papere che mi avevano regalato per natale. Buona vita, spero che un asteroide ti cada sulla testa, o meglio, su quei piccoli coglioni che ti ritrovi.”
 
E dopo un mese e mezzo, eccomi qua, a convivere con tre ragazzi, nella via che porta a Porto Bello, circondata d spartiti, sigarette e risate.

 



Yo.
Sono quiiiii, con una nuova storiaaaaa, anche se dovrei pensare alle altre dueee, ma la mia mente è un po’ stranaaaaa.
Va beh. Ciao.
Sono sempre J, sempre con una nuova storia, ma giuro che le altre le continuo.
Allora, la nostra protagonista ha il volto ( ed il fisico) di Willa Hollan, sapete chi è? Nooo? Ma dai, era la sorellina di Marissa Cooper in OC, oppure l’amica pazza di Jenny Humphrey in Gossip Girl. La amo.
I ragazzi sono sempre loro, gli One Direction! Ma che novità…
Ho lasciato perdere Liam ed Harry, essendo che in ogni mia storia ci sono sempre loro ho deciso di cambiare, ma quanto sono brava?
Il favoloso banner lassù è stato fatto da https://twitter.com/gretasorzato,  sia ringraziato il cielo.
Ora, non vi dico su cosa verterà la storia, per ora è una normale storia di coinquilini pazzi, ma potrei trasformarla in.. un horror! O in un fantasy. O semplicemente rimane così e vi racconto la storia di una ragazza che vive con tre ragazzi, niente male!
Ora vi lascio!
Ah, il mio twitter: https://twitter.com/_ehij
ask: http://ask.fm/ehij
 
YOLOOOO
J xx
 
 
 
  
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