Burried in dust
“L'amore non è amore se cambia quando affronta delle difficoltà. È qualcosa di tenace che supera le tempeste e non vacilla mai. L'amore non cambia in tempi brevi, col passare di ore o settimane... ma si rafforza anche sul lievitare di un funesto”
W. Shakespeare
Never
knew I could feel like this like I've never seen the sky before
Egitto, 1890
Kol
l'aveva trovata per caso, seguendo una scia di profumo deliziosa.
Il
profumo del suo sangue non si armonizzava bene con l'essenza troppo
acida del sapone del hotel in cui alloggiava ed era guastato dalla
malattia, eppure restava l'essenza più afrodisiaca che avesse mai
rintracciato.
Avrebbe
solo dovuto morderla: sarebbe morta in fretta, così debole e
spossata. Ma lei lo aveva guardato con i suoi grandi occhi scuri e
non aveva potuto ucciderla.
Una
sorta di vocina, un istinto, gli disse che c'era più di quel che
vedesse in lei, che doveva trasformarla.
E
lo aveva fatto.
In
quel momento era in piena transizione. Il suo volto non era più
sudato e sembrava già più sana, ancora più bella.
Le
spostò i capelli dal volto e si sistemò meglio sulla poltrona. La
transizione poteva essere lunga, ma non gli dispiacque: era tutto
tempo che poteva passare a guardarla.
Aveva
trasformato molte persone nei secoli, ma non era mai rimasto ad
aspettare che si concludesse la trasformazione. Per la prima volta,
aveva la sensazione che ne valesse la pena.
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