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Autore: Lucy_Caleidoscopio    13/11/2013    1 recensioni
Storia ispirata alla canzone "Romeo & Cinderella" di Rin e Len Kagamine (che saranno i protagonisti). E' sempre la solita storia, i due protagonisti si amano ma non possono stare insieme, ma come andrà a finire? E se la lettera fosse arrivata al nostro Romeo?
Blue Carrots xx
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Len Kagamine, Rin Kagamine, Un po' tutti | Coppie: Len/Rin
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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-Prologue

'L'odio non è sano per l'anima...
Odio... Che parola è?
Non è di sicuro un sentimento che mi interessa in questo momento, 
perchè nel mio cuore c'è sempre stato spazio per un solo sentimento.
E per ora,
il sentimento che ha preso in ostaggio il mio cuore,
è l'amore.
 Allora,
perchè mi è stato riservato questo destino?' 
Queste parole, come le macchie nere sulla pelle bianca di una mucca, venivano scritte su un piccolo blocchetto di cuoio da una mano veloce, che tutto quello che pensava scriveva. Questa mano apparteneva a un ragazzo di nome Len Kagamine. Un semplice ragazzo dai capelli biondi e gli occhi color cielo. 'Semplice' era una parola grossa per il figlio di un ricco discografico, ma per Len questa era la parola esatta: non era una persona fanatica, che si vantava di avere soldi, anzi, viveva come se ne avesse abbastanza per sopravvivere. 

-Buongiorno cugino, qual buon vento ti porta qui?- chiese Rinto, suo cugino. Anche lui aveva i capelli biondi, ma gli occhi erano marroni, quasi rossi

-Buongiorno a te, Rinto. Sono qui perchè cerco un po' di pace- rispose, con un tono fin troppo calmo

-Allora, vieni con noi oggi?- domandò ancora Rinto

-Penso di no, l'afa mi mette in crisi, è come se facesse ribollire anche il sangue che scorre nelle vene, e a volte anche la rabbia- rispose Len, guardando il mare, e prendendo appunti di ciò che diceva. Prese un bel respiro e sbuffò

-Credo che rimango qui, a scrivere- lo avvisò, mettendosi un paio di occhiali da sole neri. 

-Va bene, ci vediamo cugino. Ciao- si congedò Rinto, salendo sulla sua Lamborghini. Len rispose al saluto con un cenno della mano, e quando sentì l'auto sgommare e il rumore delle gomme sul suolo farsi sempre più lontano, continuò a scrivere
'L'odio è litigioso amore, amore odiato... Tutto dal nulla fu creato'

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-Vorrei tanto scoprire il motivo per il quale mio figlio si sta deprimendo. Di giorno non esce, si chiude in casa e sbarra le finestre della propria stanza. Mentre la sera fa entrare la luce chiara della luna. Mangia poco e niente, mentre beve molto, come a voler lavare qualcosa dentro di lui- disse con tono affranto Yoko, la madre di Len, rivolgendosi al migliore amico di suo figlio, ovvero Amatsuki

-E ormai non viene più in giro con noi, e non sorride quasi mai- la informò il castano, mettendosi comodo nel sedile nero in pelle della Range Rover, il cui proprietario era il padre di Len, Akaito. 

-Vedi se riesci a scoprire cosa ha, e se puoi, fallo guarire, e fallo tornare come era una volta- lo pregò la donna, accostando vicino a una casa a due piani. 

-Ci proverò, grazie per il passaggio, arrivederci signora- salutò il biondo, scendendo dall'auto. 

-Di nulla, salutami tua madre- rispose sorridendo

-Certamente, arrivederci- a queste parole la Range Rover nera si allontanò, raggiungendo il garage della casa 'Kagamine'

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-Rin! Rin! Dove sei? Rispondi Rin!- l'accento francese di una donna risuonava nel corridoio di una grande casa, arrivando fino alle orecchie di una ragazza bionda. Nonostante avesse capito che la cercavano, voleva rimanere ancora con la testa sotto l'acqua. Quel 'silenzio' era una cosa unica e rilassante. La porta si aprì di scatto, e Rin dovette uscire la testa fuori. La sua balia, Luka, prese un accappatoio di lana rosa e lo porse alla ragazza, che uscì dalla vasca coprendosi con l'accappatoio. 

-Perchè non rispondevi Rin?- chiese preoccupato la donna, raccogliendo i propri capelli in una coda. A Rin piacevano molto i capelli della sua balia, erano lunghi, lisci e il loro colore era un misto fra il rosa e il lilla

-Pensavo...- rispose la bionda rimanendo vaga. La balia ci avrebbe potuto scommettere la testa senza aver paura di diventare la decapitata. La ragazza pensava molto spesso, e anche troppo. 

-Dobbiamo sbrigarci, tra un po' inizia la festa!- la avvertì, iniziando ad asciugare i capelli biondi e corti della bionda, che si limitò ad annuire. La porta si spalancò di nuovo rivelando la figura della madre, che si avvicinò alla figlia
 
-Devo dire una cosa a mia figlia, che anche tu puoi ascoltare- iniziò la donna bionda, prendendo una parrucca nera egiziana

-Tra un po' ci sarà la festa in maschera, questo già lo sai. Alla festa ci sarà un giovane che vorrebbe prenderti in sposa- disse con tono solenne, finendo di vestirsi, aiutata da alcune serve. Prese un giornalino e mostrò la foto del ragazzo. Aveva i capelli blu e corti, gli occhi azzurri e un viso molto carino, ma non prese posto nel cuore della ragazza. 

-Oh, questo è il principe di Osaka, il principe Kaito. E' di un buon partito, ed è educato, gentile, un bel ragazzo...- disse la balia guardando Rin, che aveva nel volto un'espressione falsamente felice.

-Fattelo piacere, perchè sicuramente lo sposerai. Preparati- ordinò la madre, finendo di prepararsi

-Farò quello che mi direte, se questo è il vostro volere. Ma i miei sguardi non andranno oltre a ciò che mi avete imposto- rispose Rin. La madre sbuffò

-Fallo!- ordinò nuovamente, uscendo dalla stanza. La ragazza si diresse nella propria camera e aprì l'enorme armadio. Anche lei era abbastanza ricca, anche lei era figlia di un ricco discografico. Nonostante avesse molti costumi sfarzosi, scelse un semplice vestito bianco, ovvero il costume da angelo. Anche se era semplice, Rin sarebbe riuscita a farlo diventare prezioso. Nemmeno lei era fanatica, ma ci teneva all'aspetto esteriore quanto ci teneva a quello interiore. Scriveva sempre nel suo piccolo diario che nascondeva sotto i vestiti in uno scompartimento nascosto. Prese la penna e iniziò a scrivere

 
'Perchè tutti devono decidere il mio fato,
quando è il fato che decide per me?
Ah, vogliono farmi sposare un ragazzo che non
amo, che nel mio cuore non ci sta, che detesto quasi.
Il suo nome soltanto mi fa venire il voltastomaco.
Questo è litigioso amore,
amore odiato, tutto dal nulla fu creato'

 
*Spazio autrice*

Salve a tutti/e!
Ok lo so, ero in ritardo pazzesco con l'altra storia, ma per sbaglio l'ho cancellata *lo so uccidetemi*
Non l'ho rimessa perchè mi girava in testa questa ff ormai da tempo, e così ho deciso di scriverla.
Come potete vedere è ispirato a Romeo e Giulietta di Shakespeare.
Ispirato alla canzone Romeo & Cinderella di Len e Rin.
Ispirata al film Romeo + Giulietta con Leonardo Di Caprio *-* (non ricordo altro ahah ormai collego il film a lui u.u)
Spero che vi piaccia, ma vi avviso: sarò romantica quanto serve, sarò cattiva quanto serve, sarò dolce quanto serve, sarò acida quanto serve. Nella scrittura intendo.
E' un po' "difficile" il modo in cui è scritta (?) Però ce la farò u.u Solitamente non vedo Rin e Len come due amanti, ma come due gemelli (che amo *-*) quindi per me sarà difficile vederli sotto questo punto di vista. Ho scelto loro perchè... Non lo so, molti hanno fatto quella canzone, ma il primo video che ho visto è stato il loro, quindi li ho scelti.
Scusate per eventuali errori, 
a presto.

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