Amy e il Dottore erano distesi uno accanto all'altro su un prato, in una delle poche pause che la vita sul TARDIS concedeva loro.

Sul pianeta in cui si trovavano, di cui Amelia riusciva a malapena a ricordare il nome, l'erba era viola e profumava di arance. 

Stavano entrambi in silenzio. Amy si voltò verso il suo Dottore stropicciato. Aveva gli occhi chiusi.

Per un secondo la paura ebbe il sopravvento. Le succedeva dalla notte in cui era scappata. Paura che potesse svegliarsi e scoprire che era tutto un sogno. Di nuovo.

I suoi pensieri cambiarono. Cosa avrebbe detto sua zia se avesse saputo ciò che aveva fatto? In fondo era scappata la notte del suo matrimonio, con uno sconosciuto.

Perché, in fondo, era questo il Dottore per lei. Uno sconosciuto. Lo aveva incontrato 14 anni prima. Lui l'aveva salvata. Lei aveva salvato lui. Nonostante questo non aveva idea di chi fosse quell'anziano bambino.

Il Dottore aveva aperto gli occhi e adesso stava fissando Amy. Lei girò la testa di scatto, tornando a guardare il cielo.

«C'è qualcosa che vorresti dirmi, Pond?» 

«No, niente.» 

Una bugia, ovviamente. Chiuse gli occhi e cerco di non pensarci più. Ma le parole corsero via dalla sua bocca.

«Dottore, qual è il tuo nome?»

Nessuna risposta.

Aprì gli occhi. Lui non era più accanto a lei. Amy corse dentro il TARDIS. 

Stava danzando intorno alla console.

«Allora Pond, pronta per un'altra avventura?»